the red twin

di Kaito Dark
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Il giorno successivo Alexander non andò a scuola:

“ Ace, Double, sapete se sta poco bene?”

“ Non ci ha detto nulla; stavamo pensando di andarlo a trovare nel pomeriggio, vuoi venire anche tu?”

“ Sì.”.

Quando i tre ragazzi arrivarono a casa dell’amico, fu Edward ad aprirgli:

“ Ehilà ragazzi, che ci fate qui?”

“ Alexander oggi non è venuto a scuola, siamo venuti a vedere come sta.”

“ Ah, mi spiace per il vostro disturbo ma Alexander non è qui; è uscito questa mattina presto per andare a fare delle commissioni; è per questo che non è venuto a scuola.”

“ Ma ieri non ci ha detto nulla al riguardo.”

“ Lo sapete come è fatto, non dice nulla a nessuno e fa sempre di testa sua.”

“ Già, hai ragione.”

“ Vi consiglio di andare a casa; quando tornerà lo obbligherò a chiamarvi.”

“ Ma veramente noi…”.

Alicia fermò Ace e Double prima che dicessero altro e, prendendoli a braccetto, li trascinò via dicendo:

“ Allora noi ce ne andiamo, ciao Edward.”

“ A presto.”.

 

“ Ci spieghi che ti è preso?!”

“ Era ovvio che stava coprendo Alexander!”

“ Lo so benissimo.”

“ E allora perché siamo andati via?”

“ Perché non otterremo nulla interrogando Edward; è Alexander quello a cui chiedere.”

 

“ Non l’hanno bevuta.”

“ Scusa tanto se non sono riuscito a mentire con convinzione ma come potevo farlo con te nascosto a pochi metri da me che trattenevi il fiato!”

“ Che colpa ne ho io se quelli sono arrivati proprio in quel momento!”

“ Se tu te ne stessi a letto come dovresti fare, cose del genere non succederebbero.”

“ E smettila di trattarmi come un malato, la gamba non mi fa quasi più male.”

“ Stai mentendo, quella ferita non guarirà prima di 2 settimane; piuttosto è ora di cambiare la fasciatura quindi torna a letto e aspettami lì mentre prendo le garze.”

“ Va bene, va bene, non ti scaldare…”.

Edward prese un rotolo di garze e tirò su fin sopra il ginocchio i pantaloni di Alexander per cambiargli la fasciatura; quando però tolse quella vecchia, si accorse incredibilmente che la ferita si era drasticamente ridotta:

“ Ma cosa?! Non scherzava, la ferita si è quasi del tutto rimarginata! Nessuna persona normale guarirebbe così in fretta.”

Edward fasciò in fretta e furia la ferita ed afferrò il braccio di Alexander:

“ Che cavolo fai?”

“ Devo controllare una cosa!”.

Il giovane Watson osservò attentamente la spalla dell’amico ma non trovò alcuna traccia né di una ferita né di una cicatrice:

“ Incredibile! Non c’è più alcuna traccia sulla sua pelle!”

Dopo qualche secondo, irritato dallo strano comportamento di Edward, Alexander con uno strattone gli fece lasciare il suo braccio e si alzò in piedi:

“ Cos’hai tanto da guardare il mio braccio?”

“ La tua ferita alla spalla è scomparsa.”

“ E allora? Si è rimarginata.”

“ Alexander è stato l’infortunio più grave che hai avuto?”

“  Beh, fammi pensare… una volta sono caduto da un’auto in corsa e mi sono rotto 3 costole, la gamba sinistra ed il braccio destro.”

“ E quanto sei stato in convalescenza?”

“ Non mi ricordo di preciso ma mi pare una settimana.”

“ Non so se essere stupito per sua disumana capacità di guarigione o se domandarmi in che razza di situazione si era cacciato per arrivare a buttarsi da un auto in corsa… comunque una cosa è certa: Alexander non è una persona normale.”

“ Comunque, perché mi hai fatto questa domanda?”

“ Ah, no, per nessuna ragione, volevo solo fare conversazione.”

“ Sei un pessimo bugiardo.”.

 

Il giorno successivo Alexander si alzò normalmente per andare a scuola:

“ Vuoi già tornare a scuola?”

“ Se non lo faccio, quei tre torneranno di nuovo e non ho voglia di nascondermi ancora.”

“ Fa un po’ come vuoi, tanto non mi ascolteresti anche se provassi ad impedirtelo.”.

Appena uscì di casa, Alexander si ritrovò di fronte gli occhi scrutatori di Alicia:

“ Allora, Sherlock, dove sei andato ieri?”

“ Non si saluta? E comunque non ti risponderò finché non la smetterai di chiamarmi in quel modo.”

“ oh, avanti, confidati con me.”

“ Richiedimelo quando quei due non saranno nascosti là dietro.”.

Fu allora che Ace e Double uscirono dal loro nascondiglio domandando:

“ Come hai fatto a capirlo?”

“ Intuizione.”

“ Tu sei troppo intuitivo per i miei gusti.”

“ Tu dici? A me piace essere così.”

“ Lasciamo perdere…”

“ Avanti, confidati con noi, Alexander.”

“ Non ricominciare, Alicia, te l’ho già detto una volta: non piace dover rendere conto a qualcuno delle mie azioni…”

“ Antipatico.”

“ Zuccona.”

“ Re dei teppisti!”

“ Per me è un complimento.”

“ Non ti sopporto!”

“ La cosa è reciproca.”.

Senza dire altro Alexander si incamminò verso la scuola:

“ Inespugnabile come una cassaforte.”

“ Forse dovremmo lasciar perdere; se non vuole dircelo, avrà i suoi buoni motivi.”

“ Io non mi arrendo! Lo obbligherò anche con la forza se necessario!”.

In quel momento Double ed Ace immaginarono uno scontro tra Alicia ed Alexander e commentarono:

“ Non hai nessuna speranza.”

“ Grazie per la fiducia, eh!”





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