“Pianeta
NU-236. Meta raggiunta con successo. Atterraggio previsto tra...
20... 19... 18...”
“Siamo
arrivati!” esclamò Bulma.
“5...
4... 3...” silenzio. Tutte le luci si spensero. La navicella
precipitò sul pianeta ad alta velocità.
“Siamo
entrati nell'atmosfera, le macchine non funzionano! Ci
schianteremo!”
disse Bulma visibilmente scioccata.
“I
miei poteri non funzionano! Non riesco ad usare la
telecinesi!”
Emma stava per dare di matto.
“Preparatevi
all'atterraggio” disse Goku secco.
Vegeta
prese sua moglie e se la strinse con forza tra le braccia; Yamcha si
aggrappò ad un sedile; Goku seguì l'idea
dell'amico; Emma e Carol
si tenevano strette per mano appoggiate ad una parete, con Junior a
pochi passi da loro.
L'impatto
arrivo. La navicella si ruppe, i vetri della sala comando andorono in
mille pezzi facendo volare i ragazzi fuori. Emma e Carol furono le
prime a volare via, erano di piccola statura, quindi le più
leggere;
Junior fu più veloce di loro e le tenne strette
finchè non
toccarono tutte e tre terra. Goku e Yamcha erano riusciti a rimanere
aggrappati ai sedili per miracolo e ne uscirono illesi.
“State
tutti bene?” chiese preoccupata Carol.
“Dove
sono Bulma e Vegeta?” chiese Emma iniziando a cercarli.
I
due erano a pochi passi da loro. Erano finiti addosso ad un albero,
Vegeta stringeva ancora sua moglie tra le braccia.
“Bulma?
Tutto bene?”
“Sì
Goku! Stiamo bene” rispose la turchina.
“Bene,
non abbiamo tempo da perdere, muoviamoci!” esclamò
con autorità
Emma.
“La
foresta è molto fitta e ci sono pericoli in ogni angolo!
Dovremmo
muoverci in fila indiana” Carol sebrò molto sicura
di se. “Io
sarò avanti perchè conosco la strada, dopo di me
ci sarà Bulma,
dato che possiede un arma. A seguire Vegeta, Goku, Yamcha, Emma ed
infine Junior.” concluse la bella bionda.
“Perchè
Emma deve stare dietro con Junior e Yamcha, può venire
avanti con
me!” esclamò Vegeta fuori di se dalla rabbia.
“Non
caminciamo! Junior deve essere l'ultimo perchè ha un udito
molto più
sviluppato del nostro, sentirà il pericolo per primo, ed
Emma deve
stare al suo fianco perchè possiede un arma. Credo che il
fucile di
Bulma e l'arco di Emma possano salvarci la vita.” spiego
Carol.
“no!
Non mi sta bene! Io non lo accetto!” Vegeta stava per perdere
il
controllo di se. Junior e sua sorella stavano passando troppo tempo
insieme. Per via del legame riusciva
a sentire che Emma provava qualcosa per quel muso verde. Lui non
andava bene per lei, non l'avrebbe trattata come poteva fare invece
lui, suo fratello gemello.
“Ok!
Va bene principe dei saiyan! Allora mi sostituirò io ad
Emma, adrò
dietro con loro. Proprio vicino a Yamcha...” Bulma
sussurrò
l'ultima frase con fare malizioso che mandò Vegeta su tutte
le
furie.
Infondo
Emmaline poteva cavarsela da sola, aveva un bel caratterino e lui non
poteva permettere che la sua Bulma stesse vicino quel pivello.
“E
va bene! Ma attento a te, muso verde! Fa un solo passo falso e ti
strappo le mani!”
“Hai
paura che te la porti via eh...?”
“Tsk!”
stavano
per fare a pugni ma Carol intervenne prontivamente: “basta!
Muoviamoci! Ci aspetta una lunga camminata!”
E
così iniziarono questa lunga camminata che li avrebbe
portati al
centro di quella misteriosa foresta.
“Sei
sicura che sai dove andare zia Carol? Non ricordo che tu abbia un
buon senso dell'orientamento!” esclamò Vegeta.
“Ma
smettila! So perfettamente dove andare! Pozzanghera!”
Bulma
prese la pozzanghera in pieno e cominciò ad irritarsi per
aver
sporcato tutti i vestiti.
“Accidenti
Bulma! Vuoi stare attenta a dove metti i piedi? Carol di aveva anche
avvisato!” la rimproverò il suo amico d'infarzia.
“Lo
so, lo so! Non ti ci mettere anche tu Goku!”
Intanto,
in fondo alla fila...
“Tuo
fratello è proprio geloso e possessivo! Non lo facevo
così
rompiscatole! Non ha mai dimostrato tanto interesse per sua moglie,
pensavo che con te sarebbe stato anche peggio” disse Junior a
voce
bassa per non farsi sentire dal saiyan.
“beh...
come dire... io sono la donna della sua infanzia... Bulma la donna
del resto della sua vita... ci vede come sue proprietà,
perciò non
permette a nessuno di avvicinarsi a noi e di portarci via da lui. Non
abbiamo mai avuto molti amici. Apparte nostra madre e zia Carol non
abbiamo mai legato con qualcuno. Siamo sempre vissuti l'uno per
l'altra... forse eravamo uniti per paura d rimanere soli...”
“Io
non voglio portarti via da lui, capisco il vostro legame
ma non puoi vivere per il resto della tua vita con tuo fratello e sua
moglie. Non hai voglia di farti una famiglia o avere tanti
amici?”
“Io...”
“Pensaci
Em! Tuo fratello è partito per vendicare sua madre e Bulma
lo ha
seguito senza pensarci due volte, nonostante aspetti un figlio. Non
vuoi anche tu un uomo che si batta per te? Che ti appoggi in tutto
ciò che fai?”
“So
dove vuoi andare a parare! Io non vado bene per te! Non
potrà mai
esserci nulla tra di noi!”
Junior
l'afferrò per un braccio e si fermò mentre gli
altri, ignari di
cosa succedesse alle loro spalle, continuavano il percorso.
“Perchè?
Perchè Emma? È da quando ci siamo conosciuti che
non fai altro che
ripetermelo! Eppure mi desideri tanto quanto io desidero te!”
“Lasciami!
Mi stai facendo male! Non saremo mai felici insieme”
“E
allora perchè quando ci siamo baciati il cuore ti batteva a
mille?
Il tuo respiro era affannato e morivi dalla voglia di sentire le mie
mani sulla tua pelle!” si stava avvicinando sempre di
più, lei
poteva sentire il suo caldo e dolce respiro che le sfiorava le
labbra. Si morse il labbro e guardò le labbra di lui con
possesso.
“Sì
ragazza! Tu mi desideri!”
“N-no...”
la sua voce era forse tremolante?
“Baciami!”
lei
non resistette, si aggrappo alle sue larghe e forti spalle e lo
baciò, un bacio passionale, carico di amore. Lui le
stringeva la
vita con una mano, la nuca con l'altra, come se non volesse lasciarla
andare mai più.
Quando
il loro bacio disperato finì rimasero a guardarsi, i respiri
affannati, gli zigomi e le labbra arrossati dalla passione.
“Do-dovremmo...
tornare in fila... se Vegeta non ci trova ti
ucciderà!”
“Non
temo tuo fratello, prima che te ne vada voglio che tu mi mostri di
nuovo i tuoi bei seni”
la
stava evidentemente stuzzicando ma lei corucciò il viso e
riprese a
camminare a passo svelto per raggiungere gli altri. Lui, un po'
deluso, la seguì. Junior stava camminando tranquillamente,
era
rimasto piuttosto indietro; Emma non li aveva ancora raggiunti.
Rimase impietrito da quello che vide. La rossa si era girata verso di
lui di scatto, tirandosi su il toppino e rivelandogli i suoi
bellissimi seni con un sorriso beffardo. Junior non vide una radice
rialzata nel terreno e vi inciampò, cadendo a terra come un
budino.
Si
voltarono tutti nel sentire il tonfo che fece il namecciano cadendo a
terra.
Emma
riuscì a rimettere il top apposto giusto in tempo, prima che
suo
fratello potesse accorgersi di qualcosa.
“Tutto
bene lì dietro?” chiese Carol.
Il
povero Junior era ancora a terra intontito dalla botta a da quella
visione celestiale.
“Muoviti
muso verde, non facci perdere altro tempo!”
Ripresero
a camminare... fino a quando...
“Fermi
tutti!”
“Che
succede amico?” chiese Goku all'amico Junior.
“Senti
qualcosa?” Emma era preoccupata.
“è
una specie di ronzio...” spiego Junior.
“Siamo
in una foresta! È normale che vi siano degli insetti! Non
dirmi che
hai paura?” Vegeta si fece beffe di lui ma il namecciano non
lo
stette ad ascoltare.
“Attenti!”
Un'enorme
ape li stava attaccando! Da dove era uscita fuori? Era davvero
grande, come un orso! No! Forse anche più grande!
L'ape
si posò a terra e divenne... un uomo...
“Turisti?
Non ne vedevo da secoli! Bene... avevo giusto voglia di
pranzare!”
l'uomo
si ritrasformò in ape, iniziò a svolazzare sopra
le testa dei
ragazzi, Bulma tentò di sparare qualche colpo non ci
riuscì, doveva
scappare! Non aveva tempo di prendere la mira...
il
panico si era impossessato di tutti, senza forza o poteri non erano
nulla. Cosa voleva quell'uomo/ape da loro? Davvero voleva
mangiarseli? All'improvviso Yamcha inciampò e l'uomo/ape
vide la
possibilità di colpirlo ed ucciderlo, gli pontò
il pungiglione
addosso, stava per colpirlo!
Goku
non sapendo cosa fare si volto verso Emma e le urlò:
“Uccidilo!
Uccidi quella cosa! Presto, colpiscilo con le tue frecce!”
Emma
tese l'arco con ben tre frecce. Come un'abilissima arciera avrebbe
fatto, inspirò ed espiro, diminui il suo battito cardiaco,
si
rilasso e scoccò le tre frecce, che si conficcarono nel
collo
dell'uomo/ape, il quale cadde a terra privo di vita e tornando nella
sua forma umana.
Tirarono
tutti un sospiro di sollievo, che paura! Ma anche questa era passata.
Goku
guardò il celo, il sole stava tramontando dietro le
montagne,
sembrava si stesse nascondendo. Poi ebbe un'illuminazione. Emma aveva
visto il vero!
Mi
chiederai la tua prima vita, quando il sole giocherà a
nascondino
tra le montagne.
Lui
le aveva chiesto di uccidere qell'uomo/ape. La cosa lo
terrorizzò
molto. Ciò che aveva predetto Emma si era avverato. Dentro
di se
sapeva che le avrebbe chiesto altre due vite in quell'inferno e la
cosa non poteva che renderlo più disperato.
Eccoci
qui! Alla fine di questo 13esimo capitolo! Spero che vi abbia
trasmesso emozioni positive e soprattutto voglia di recensire! Piano,
piano stiamo capendo molte cose... prima tra tutte l'assurda
previsione di Emma. Chi l'avrebbe mai detto? Goku che fa uccidere
qualcuno! Ne vedremo ancora delle belle e la coppia Junior/Emma
farà
un enorme passo avanti! Appuntamento al prossimo capitolo!
Ciaoooooooooo!!!
Mariketa
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