Nuova Genesi - Epilogo
Epilogo
Nel
nero non c’è luce. Nel nero non
c’è calore. Nel
nero non c’è corpo.
C’è solo coscienza. Orbito
in spirali di diversi tipi di buio. Contemplo la vita e i ricordi del
corpo in
cui risiedevo. La mia anima ha vaga coscienza di sé. Sono
sospeso fra momenti
di consapevolezza e silenzio.
Nel nulla c’è pace. Ma non, non,
compimento.
Nel
buio assoluto compare una crepa. Una sorta di spiraglio da cui spira
vento e luce.
«Guardiano..». Alzo
una mano. Le crepe si moltiplicano
tendendo il buio oltre un punto di non ritorno. Socchiudo gli occhi
davanti
alla maestà del sole. «Guardiano..».
Mi torna alla mente una frase: una stella, un
desiderio.
Il
nero crolla con si infrange come vetro. Sbatto le palpebre.
La sagoma è davanti a me: un occhio sospeso
nell’aria.
«Guardiano, ha funzionato: sei vivo! Non sai da quanto tempo
ti sto
cercando».
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