Beautiful
“Te
l’ho già detto che sei bellissima stasera?”
Minto
arrossì nell’udire la voce di Kisshu sussurrarle all’orecchio, il volto
che si
premeva appena contro il suo. Sorrise, alzando lo sguardo per fissarlo
negli
occhi.
“Solo
stasera?” scherzò.
L’alieno
accennò ad un ghignetto mentre le passava un braccio attorno alla vita:
“Sempre
in caccia di complimenti, eh tortorella?”
Lei
gli fece una smorfia e prese un sorso dal proprio calice di champagne.
Era una
bella serata tiepida, rinfrescata da una leggera brezza estiva che
soffiava
tranquilla sui tanti ospiti di una delle varie sere di gala nel
giardino di
Villa Aizawa.
Si
lasciò stringere dolcemente mentre Kisshu le lasciava un bacio sulla
tempia;
aveva notato le usuali occhiatine che venivano rivolte al suo ragazzo,
soprattutto
nei momenti come quello, in cui indossava una camicia elegante con le
maniche
arrotolate sopra al gomito, e le faceva piacere conclamare il suo…
territorio.
Vedere quell’accenno di invidia da parte delle sciocche ragazze viziate
con cui
aveva imparato a condividere molte occasioni non poteva che lasciarle
una dolce
soddisfazione sul palato, come a dire Ecco,
vedete chi Minto Aizawa è riuscita ad acchiappare nonostante i vostri
sberleffi
e i vostri aspetti perfetti.
Non
che l’avrebbe mai confessato a qualcuno, fosse ben chiaro. Non le
piaceva
mostrare le sue debolezze più di quanto non si mostrassero già da sole,
e la
sua rivalità con il resto dei rampolli dell’alta società era ormai ben
nota.
D’altro
canto, Kisshu non era il solo a catturare l’attenzione; poco lontano da
loro,
vicino – ovviamente – al tavolo dei salatini, sostavano Ichigo e
Shirogane, che
– ovviamente – facevano le fusa, ridendo di loro battutine e non
considerando
il mondo esterno, come facevano ormai da qualche mese a quella parte,
ora che
si erano finalmente convinti ad uscire insieme. La rossa era raggiante
nel suo
vestitino bianco, e Ryo… bè, anche Minto doveva ammettere che Ryo era
Ryo, e se
ne accorgevano anche le altre donne.
“Più
bella anche di Ichigo?” avvertì se stessa domandare al ragazzo accanto
a lei
mentre continuava a fissare il sorriso luminoso dell’amica e i lunghi
capelli
rossi stretti in un’elegante treccia.
Kisshu
si irrigidì appena, ben conscio che quello fosse ancora un tasto un po’
dolente
per Minto; la voltò senza staccare la presa su di lei, guardandola
negli occhi.
“Sto
facendo fatica a toglierti le mani di dosso, passerotto, e al prossimo
uomo che
ti guarda come se fossi un cioccolatino progetto di cavargli i
testicoli.”
Lei
rise: “Lo prendo come un sì?”
“Sempre
un sì.” le diede un altro bacio in fronte e bevve un sorso del suo
bicchiere –
Minto ormai aveva perso il conto, ma aveva anche perso le speranze di
dirgli di
smetterla, e comunque sembrava che gli alieni avessero una soglia di
tolleranza
molto più alta della loro. “Anzi, sai cosa ti dico? C’è un momento in
cui sei estremamente meravigliosa.”
Lei
lo guardò incuriosita, un po’ preoccupata dalla comparsa di quella
smorfia
maliziosa sul suo volto.
“Sì?
E sarebbe?”
Kisshu
ghignò prima di piegarsi su di lei e sussurrarle all’orecchio: “Mmmh…
Avvolta solo dal lenzuolo, tutti i
capelli
spettinati, le guance rosse perché ti ho appena –”
Minto
arrossì di scatto, scostandosi da lui e trucidandolo con lo sguardo.
“Sei un
maiale.”
Lui
ridacchiò soddisfatto, e le rubò un bacio con lo schiocco.
In questa orrenda giornata di
pioggia che non fa altro che aumentare la mia meteoropatia, avevo
bisogno di qualcosa di coccoloso :3 Sto esagerando con le Kishinto, che
dite? Io li amo, dai, diciamo che devo fare patta con tutte
le Ryo/Ichigo che ho scritto negli anni! :3 E poi tanto i due gattoni
ci sono pure qua, e ci saranno sempre ^_^
Spero passerete un bel weekend, io prego che si ristabilizzi l'estate
prima che impazzisca ^^
Un bacione a tutte, a presto!
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