Mi porterà al manicomio
Salve, care lettrici!
ero rimasto..ah si! Alla piccola introduzione sulla mia infanzia!
beh.. cosa posso dire ancora? Erm..sembra proprio che io non abbia
nient'altro da dire eheh, ma non importa!
ecco come il mio tredicesimo compleanno fu rovinato..
« Cosa!? State scherzando, vero!? Io da qui non mi muovo
nemmeno se mi pagate! »
io odiavo i cambiamenti, letteralmente e questo era uno di quelli; la
mia dolce famigliola ebbe la "Brillante" idea di trasferirsi ad
Inazuma-Cho, poi..che nome era Inazuma-Cho!? "Città del
fulmine"..avrei preferito uccidermi, piuttosto che vivere in una
città con un nome così insensato «
Sappiamo che non
è il regalo di compleanno che desideravi.. » disse
sarcasticamente Ryuuji, con a fianco Hiroto che, secondo me, aspettava
il momento giusto per parlare; ambedue sembravano esser seri e la cosa
non mi piacque per niente.
Erano rari i casi in cui vedevi quei due seri, solitamente in discorsi
del genere il tutto era accompagnato da un sorrisino di entrambi che ti
diceva chiaramente: "Hey! va tutto bene", ma quel giorno no.. non era
presente « Ma.. » Ryuuji si posizionò
davanti a me e
si inginocchiò, posò le sue mani sulle mie
braccia e le
accarezzò dolcemente andando dal basso verso l'alto, Hiroto
invece era rimasto lì, nella stessa e identica posizione di
prima.. il solito allocco « Avremo una casa più
grande con
un giardino immenso, dove tutti e tre faremo delle grandi partite a
calcio e.. » da lì smisi di ascoltarlo, grandi
partite a
calcio eh? Sapeva benissimo come ammaliarmi la mammina..ma no! non
mi
lasciai ammaliare dalle sue parole! anzi..
« Pensi che con questo io cambi idea? » ah! Colpito
e
affondato! Incrociai le braccia al petto e lo guardai dritto negli
occhi con aria di sfida inarcando le sopracciglia.
Era chiaro che non volevo partire, più chiaro e cristallino
di
così? «..Masaki » si intromise Hiroto,
si
avvicinò con passo lento a Ryuuji e mise una mano sulla sua
spalla « Perché non vuoi? Cos'è che non
va? »
disse Hiroto, quella domanda mi diede sui nervi «
Cos'è
che non va!? Vediamo un po'...» cominciai a contare sulle
dita
della mano « Nuovo posto, nuova casa, nuova scuola, nuova
routine
e tante altre cose che mi annoio ad elencare » avevo sempre
rispettato le loro decisioni, ma questa proprio no. Già vi
ho
accennato del fatto che odiavo i cambiamenti?
« Perché dobbiamo andarcene? non vi sta
più bene
questo posto? » vidi Ryuuji alzarsi dalla sua posizione
iniziale
e calare il capo con aria di disperazione e rassegnazione, Hiroto
invece era tutt'altro che disperato e rassegnato, strinse i pugni e
cominciò ad inspirare ed espirare; da morire dal ridere,
assolutamente, per non parlare poi di quella vena sulla fronte che
pulsava. Che posso dire? Ero e sono una persona cocciuta, quando mi
metto una cosa in testa non c'è niente e nessuno che me la
può togliere, anche se questo mio lato, molto spesso, ha
portato
i miei alla disperazione più totale. «Ora basta,
Masaki!
» mi urlò Hiroto, non l'avevo mai sentito
urlare..forse
una volta, quando scambiai lo shampoo alle more di Ryuuji con la
maionese..inutile dire quante ne ho prese « Caro..
»
sussurrò Ryuuji, sembrava proprio che né io
né lui
ci aspettavamo quella reazione.
Hiroto era sempre stato molto (forse anche troppo) buono con me, fin da
quando ero piccolo mi comprava qualsiasi cosa io gli chiedessi:
giocattoli, dolciumi e stupidate varie; mio "Zio", Nagumo Haruya, mi
disse una volta: "Hiroto stravede per te" e ne ebbi conferma il giorno
del mio nono compleanno nel quale Hiroto, dopo il mio tentativo quasi
invano di spegnere le candeline, mi abbracciò e mi disse:
"Sei
come un figlio per me"..quelle parole mi rimasero impresse nella mia
mente e non le dimenticai più « Che la cosa ti
piaccia o
meno è fatta ormai, se hai qualcos'altro da dire..dillo in
camera tua! » mi disse Hiroto, successivamente mi
indicò
con l'indice la porta della mia stanza al piano di sopra.
Ryuuji rimase a bocca aperta formando una perfetta "O" ed io imitai la
sua azione; ero alquanto scioccato e..forse anche deluso, non riuscivo
a capire del perché di quella reazione così.. non
da lui
« P-perfetto! » balbettai io, sentivo le gambe
tremare, ma
mi diedi forza e mi girai dando loro le spalle, strinsi i pugni tanto
da far quasi entrare le unghie nella carne, con passo veloce salii le
scale e andai verso camera mia. « Non pensi di aver
esagerato,
Hiroto? » sentìì da Ryuuji, esagerato?
Forse un
po'; entrai in camera mia e chiusi la porta così forte da
far
cadere una cornice dal mio scaffale, mi buttai sul letto a pancia in
giù e affondai il viso nel cuscino. Sentivo la rabbia
crescere
man mano che pensavo al comportamento che aveva assunto Hiroto nei miei
confronti, una cosa che non potevo sopportare « Il peggior
compleanno della mia vita.. »
Passarono cinque o forse dieci minuti ed io in quel lasso di tempo non
avevo fatto altro che star steso sul letto a deprimermi, giù
non
si sentiva volare una mosca « Che strano.. » dissi
io,
all'improvviso sentìì qualcuno bussare alla mia
porta
« Masaki, posso entrare?.. » indubbiamente quella
vocina
delicata e piena di preoccupazione apparteneva a Ryuuji «
Entra
» dissi scocciato per poi roteare gli occhi e sbuffare.
Sentìì Ryuuji aprire la porta ed entrare
« Hey..
» mi disse lui, chiuse la porta e si avvicinò a
me, sentii
una leggera pressione provenire al mio fianco, alzai il viso dal
cuscino e mi girai; Ryuuji era seduto sul bordo del mio letto con un
dolce sorriso, che portò a far sorridere anche me
« Hey
» risposi al suo saluto, appoggiò la mano sulla
mia testa
e cominciò ad accarezzarmi « Tutto bene?
» mi chiese,
domanda poco poco
stupida dato
che dalla mia faccia si vedeva chiaramente come stavo « Tu
che
dici? » alzai un sopracciglio e con l'indice mi indicai il
viso, lui
ridacchiò ed io lo guardai leggermente confuso, che sono un
clown!? Bah « Che hai da ridere? » gli chiesi io
infastidito
« N-niente.. » mi rispose lui trattenendo le risate
«
Oggi siete tutti strani.. » sbuffai nuovamente e chiusi gli
occhi, vidi Ryuuji portarsi la mano davanti alla bocca e tossire
« Ti andrebbe di.. » fermai la sua voce con un..
«
No, non voglio parlarne » riaprii gli occhi e guardai lui
dritto
nei suoi con aria minacciosa, degna di stima! Ma.. che non
funzionò « Ci dispiace per quello che è
successo..
» mi disse lui abbassando lo sguardo « Solo a te
dispiace
» risposi io, ero troppo arrabbiato per accettare anche le
sue
"Scuse"
« Lo sai che non è così »
disse lui
incrociando le braccia « So solo che voglio rimanere qui
»
dissi deciso, Ryuuji sospirò e disse: « Anche noi
abbiamo
un po' paura.. » sussultai, mi misi a sedere incrociando le
gambe
e gli urlai « Io non ho paura! » paura di cosa poi?
Pff..ok
forse si, un po' di paura l'avevo.. mi terrorizzava cambiare ambiente e
tutto, il fatto è che non volevo sentirmi perso e solo come
al
Sun Garden.. questa confessione potevo risparmiarmela « Ma
non
sei solo, hai noi..come noi abbiamo te » mi sorrise piegando
leggermente la testa di lato; sgranai gli occhi e rimasi a bocca
aperta, ero sorpreso e piacevolmente contento dalle sue
parole
« Quindi se rimaniamo insieme andrà tutto bene,
come si
dice.. l'unione fa la forza! » ridacchiò,
"l'unione fa la
forza" eh? accennai un sorriso e dissi « Grazie.. »
Ryuuji avvicinò le sue
labbra al mio viso e mi diede un bacio sulla fronte « E di
che?
» si alzò e si avvicinò alla porta, la
aprìì e prima di andarsene mi chiese «
Ah.. fra una
settimana si parte, sei pronto? » girò il viso
verso di
me, io mi alzai in piedi sul letto e gli gridai eccitato «
Prontissimo! » alzando il pugno verso il soffitto,
infondo..cambiare aria non mi faceva male.
La mattina seguente mi svegliai a causa di qualcuno che bussava alla
mia porta, mi stiracchiai e mi stropicciai gli occhi «
M-Masaki?
posso entrare? » sbarrai gli occhi e mi sedetti di scatto,
quella
voce.. « Entra pure.. » dissi
flebilmente, vidi una
chioma rosso fuoco aprire la porta lentamente ed entrare con un vassoio
di legno pieno di cose buone su una mano, la vedevo molto male..
« Buongiorno.. » lo vidi avvicinarsi piano a me con
tutto
il vassoio « Beh.. » indicai il vassoio «
Tienilo
anche con l'altra mano.. » gli dissi preoccupato, avevo fame
e
non volevo certo che la mia colazione andasse persa! « Non ti
fidi più del tuo vecchio? posso farcela anche con una..
»
lo fermai dicendogli « No, né mi fido
né puoi
farcela..vecchio » incrociai le braccia al petto e lo
guardai,
lui mise il broncio e corrugò le sopracciglia «
Hey!
» disse, io scoppiai in una sonora risata e lui mi
imitò; posò il vassoio sulla mia vita e
abbassò la testa «
Perdonami.. non dovevo essere così cattivo con te
» dovevo
accettare le sue scuse o no? « Accetto le tue scuse
»
chiusi gli occhi e sollevai la testa, sentìì
Hiroto
borbottare qualcosa di incomprensibile e poi dire: « E..
»
aprìì gli occhi e vidi Hiroto mettere le mani sui
fianchi
e corrugare nuovamente le sopracciglia, che voleva? le mie scuse?
Io non avevo nulla di cui scusarmi, ne ero e ne sono fermamente
convinto, mph « Ti voglio bene » gli dissi io per
poi fare
un bel sorriso nel tentativo di sviare il discorso, Hiroto
aprì
leggermente la bocca e cominciò a balbettare cose
incomprensibili per qualunque essere umano, l'avevo forse preso in
contropiede? Ops! ghignai divertito dalla sua espressione da pesce
lesso.
Tutto era abbastanza tranquillo in casa.. quando qualcosa o meglio dire
Ryuuji Midorikawa aprì la porta di camera mia di colpo e..
« Voi due! Sono le nove passate! Abbiamo tantissimo lavoro da
fare! » ci urlò contro, faceva quasi
paura.. se non
fosse per il grembiulino rosa che aveva addosso.. « Manca
meno di
una settimana e non abbiamo ancora tolto e preparato nulla! »
io
guardai Ryuuji leggermente intontito e mi grattai la nuca confuso
« E-ehm.. » emisi io, vidi Ryuuji portarsi la mano
sulla
fronte e sospirare « Scusami Masaki.. » Ryuuji si
avvicinò a passo veloce a me e mi diede un bacio sulla
guancia
« Buongiorno » mi sorrise dolcemente «
Su! Abbiamo
molte cose da fare oggi! » Ryuuji si avvicinò ad
Hiroto e
gli schioccò un bacio sulle labbra per poi avvicinarsi alla
porta e aprirla « Vi aspetto giù! »
uscì
dalla stanza lasciando la porta aperta, io sbuffai e riappoggiai la
testa sul cuscino « Beh.. a tra poco allora! »
Hiroto uscì dalla mia
stanza ed io addentai uno dei cornetti presenti sul vassoio.
Dopo aver mangiato quella deliziosa colazione mi alzai e mi stiracchiai
nuovamente
« Oggi è.. un nuovo giorno » mi
avvicinai alla
finestra e mi appoggiai con i gomiti sull'anta guardando "la vista"
offertami: Il tempo era soleggiato quel giorno, c'erano bambini che
urlavano e correvano come pazzi sul marciapiede di fronte la mia casa,
due vecchie signore intente a spettegolare su qualcosa che non attirava
per niente la mia attenzione e un gruppo di piccioni intenti a trovare
qualcosa da mangiare, interessante insomma; mi avvicinai al mio grande
armadio a due ante e lo aprìì, era in disordine:
mucchi
di vestiti (lievemente puzzolenti) sparsi lì da
chissà
quante settimane, avrei dovuto mettere in ordine.. ma l'idea non mi
sfiorò nemmeno per un secondo e con ciò presi una
canotta
semplicissima e dei pantaloncini e mi rifugiai nel bagno.
Passati dieci minuti uscìì dal bagno pronto per
una
giornata piena di fatica, misi le mani sui fianchi e sospirai quando
all'improvviso sentìì Ryuuji gridare «
No Hiroto!
fa attenzione! » dalla curiosità (e dalla
preoccupazione)
scesi le scale rapidamente per poi trovarmi in sala da pranzo, dove la
scena era la seguente: un Hiroto concentrato a non far cadere quella
che doveva essere una cassa piena di cianfrusaglie e un Ryuuji ansioso
che mangiava le unghie di entrambe le mani, la scena era così
buffa che scoppia a ridere attirando l'attenzione dei miei tutori su di
me.
Ci demmo da fare quel giorno.. e così fu per il resto della
settimana, con velocità, ordine e attenzione (soprattutto)
riuscimmo a fare un buon lavoro di squadra e a riempire casse e
scatoloni di tutte le piccole e grandi cose che avremmo portato ad
Inazuma-Cho, ancora non capivo il senso di quel nome, ma non era poi
così brutto come sostenevo all'inizio di tutto; gli ultimi
due
giorni prima della partenza furono dedicati alla mia stanza, dove le
ultime cose erano ancora da impacchettare, stancante eh? Ma tra
battutine, lamenti e piccole pause finimmo anche l'ultima stanza
rimanente.
Arrivati alla fine dell'ultima giornata in quella casa, dopo aver
impacchettato le ultime cose, distrutti e malconci ci ritirammo nelle
nostre stanze senza proferir parola; mi stesi sul letto e guardai fuori
dalla finestra, quella sera le stelle erano più luminose e
visibili del solito, non succedeva spesso però quando
accadeva
la vista era meravigliosa, quella sera le mie emozioni erano
indecifrabili: ero triste all'idea di andarmene e così
sospirai
amaramente, un flashback passò nella mia mente: la prima
volta
che festeggiai il mio compleanno in quella casa..ricordai che quel
giorno la sala da pranzo era addobbata con: festoni di vari colori,
palloncini rigorosamente rossi sparsi per la sala e coriandoli di varie
dimensioni, Hiroto e Ryuuji erano seduti sul divano con dei cappellini
di carta sulla testa e sul tavolino di legno era appoggiata una torta
piena di panna con sopra scritto "Buon compleanno Masaki",
quel
giorno fu uno dei più belli della mia vita e anche uno dei
più divertenti! Quella casa era piena di tantissimi ricordi
di
piccoli istanti e grandi, sia belli che brutti che di certo la mia
mente non avrebbe mai dimenticato.. però in quella tristezza
c'era un pizzico di emozione, l'idea di cambiare tutto, di partire e
andarmene da quel posto mi fece sentire quasi libero, infondo infondo
non mi era mai piaciuto stare in quella città scialba e
bruttina.
Non riuscìì a chiudere occhio e nel cuore della
notte mi
alzai, mi avvicinai alla porta ed uscìì dal
stanza,
andando in direzione delle scale sentìì qualcuno
ridacchiare e istintivamente mi avvicinai alla stanza dei miei tutori
dove notai la porta poco poco aperta e ciò che vidi mi
intenerì molto: i miei tutori erano intenti a scambiarsi
qualche
bacio e qualche carezza, evidentemente erano nel mio stesso stato
d'animo; aprìì del tutto la porta, i loro sguardi
si
posarono su di me e dei sorrisi apparvero sui loro volti, Hiroto con la
mano mi invitò a sedere in mezzo a loro due cosa che non mi
feci
ripetere due volte, salìì sul letto e mi misi in
mezzo a
loro, lo ammetto.. la cosa era imbarazzante ma non mi toccò
minimamente « Allora.. come state? » gli chiesi io
torturandomi le dita « Bene e tu? » rispose Hiroto
portando
la mano sulla mia testa « Bene.. dai » dissi io,
Ryuuji mi
circondò la vita con il braccio e disse con tono materno
«
E' ora di andare a dormire, per tutti e due »
ridacchiò e
si stese e così fece anche Hiroto, spostai lo sguardo da
Hiroto
a Ryuuji e mi stesi anche io « Buonanotte.. » dissi
io
« Buonanotte » ripetettero loro con un tono
abbastanza
felice
chiusi gli occhi e piano piano mi addormentai con un sorriso sulle
labbra.
Angolo
della stupida autrice:
halloooo, da quanto tempo.. ehe.. scusate il ritardo, sfortunatamente
ho avuto molto MOLTO
da fare e il tempo mi ero poco
finally sono
riuscita a scrivere il mio primo e vero capitolo di questa storia
spero vi piaccia e ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito e
messo tra i seguiti questa storia, grazie mille davvero e ringrazio
anche la mia Senpai, Federica, che mi ha aiutata durante la scrittura
di questo capitolo
|