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Autore: Masakilgrandepuffo    15/11/2015    2 recensioni
Hallo ~ piacere sono Amy o meglio dire Maddy (?)
questa è la mia prima fic in assoluto quindi.. siate clementi vi prego cc
detto questo..la mia fic è ispirata ad una role che sto facendo con una "Kirino" (si, il mio pg è Masaki)
e questa role mi ha preso così tanto che ho deciso di tramutarla interamente in una storia vera e propria
dal punto di vista di Masa-Chan ☆
so.. spero vi piaccia e buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Kira Hiroto, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi porterà al manicomio Salve, care lettrici!
ero rimasto..ah si! Alla piccola introduzione sulla mia infanzia!
beh.. cosa posso dire ancora? Erm..sembra proprio che io non abbia nient'altro da dire eheh, ma non importa!
ecco come il mio tredicesimo compleanno fu rovinato..


« Cosa!? State scherzando, vero!? Io da qui non mi muovo nemmeno se mi pagate! »
io odiavo i cambiamenti, letteralmente e questo era uno di quelli; la mia dolce famigliola ebbe la "Brillante" idea di trasferirsi ad Inazuma-Cho, poi..che nome era Inazuma-Cho!? "Città del fulmine"..avrei preferito uccidermi, piuttosto che vivere in una città con un nome così insensato « Sappiamo che non è il regalo di compleanno che desideravi.. » disse sarcasticamente Ryuuji, con a fianco Hiroto che, secondo me, aspettava il momento giusto per parlare; ambedue sembravano esser seri e la cosa non mi piacque per niente.
Erano rari i casi in cui vedevi quei due seri, solitamente in discorsi del genere il tutto era accompagnato da un sorrisino di entrambi che ti diceva chiaramente: "Hey! va tutto bene", ma quel giorno no.. non era presente « Ma.. » Ryuuji si posizionò davanti a me e si inginocchiò, posò le sue mani sulle mie braccia e le accarezzò dolcemente andando dal basso verso l'alto, Hiroto invece era rimasto lì, nella stessa e identica posizione di prima.. il solito allocco « Avremo una casa più grande con un giardino immenso, dove tutti e tre faremo delle grandi partite a calcio e.. » da lì smisi di ascoltarlo, grandi partite a calcio eh? Sapeva benissimo come ammaliarmi la mammina..ma no! non mi lasciai ammaliare dalle sue parole! anzi..
« Pensi che con questo io cambi idea? » ah! Colpito e affondato! Incrociai le braccia al petto e lo guardai dritto negli occhi con aria di sfida inarcando le sopracciglia.
Era chiaro che non volevo partire, più chiaro e cristallino di così? «..Masaki » si intromise Hiroto, si avvicinò con passo lento a Ryuuji e mise una mano sulla sua spalla « Perché non vuoi? Cos'è che non va? » disse Hiroto, quella domanda mi diede sui nervi « Cos'è che non va!? Vediamo un po'...» cominciai a contare sulle dita della mano « Nuovo posto, nuova casa, nuova scuola, nuova routine e tante altre cose che mi annoio ad elencare » avevo sempre rispettato le loro decisioni, ma questa proprio no. Già vi ho accennato del fatto che odiavo i cambiamenti? 
« Perché dobbiamo andarcene? non vi sta più bene questo posto? » vidi Ryuuji alzarsi dalla sua posizione iniziale e calare il capo con aria di disperazione e rassegnazione, Hiroto invece era tutt'altro che disperato e rassegnato, strinse i pugni e cominciò ad inspirare ed espirare; da morire dal ridere, assolutamente, per non parlare poi di quella vena sulla fronte che pulsava. Che posso dire? Ero e sono una persona cocciuta, quando mi metto una cosa in testa non c'è niente e nessuno che me la può togliere, anche se questo mio lato, molto spesso, ha portato i miei alla disperazione più totale. «Ora basta, Masaki! » mi urlò Hiroto, non l'avevo mai sentito urlare..forse una volta, quando scambiai lo shampoo alle more di Ryuuji con la maionese..inutile dire quante ne ho prese « Caro.. » sussurrò Ryuuji, sembrava proprio che né io né lui ci aspettavamo quella reazione.
Hiroto era sempre stato molto (forse anche troppo) buono con me, fin da quando ero piccolo mi comprava qualsiasi cosa io gli chiedessi: giocattoli, dolciumi e stupidate varie; mio "Zio", Nagumo Haruya, mi disse una volta: "Hiroto stravede per te" e ne ebbi conferma il giorno del mio nono compleanno nel quale Hiroto, dopo il mio tentativo quasi invano di spegnere le candeline, mi abbracciò e mi disse: "Sei come un figlio per me"..quelle parole mi rimasero impresse nella mia mente e non le dimenticai più « Che la cosa ti piaccia o meno è fatta ormai, se hai qualcos'altro da dire..dillo in camera tua! » mi disse Hiroto, successivamente mi indicò con l'indice la porta della mia stanza al piano di sopra.
Ryuuji rimase a bocca aperta formando una perfetta "O" ed io imitai la sua azione; ero alquanto scioccato e..forse anche deluso, non riuscivo a capire del perché di quella reazione così.. non da lui « P-perfetto! » balbettai io, sentivo le gambe tremare, ma mi diedi forza e mi girai dando loro le spalle, strinsi i pugni tanto da far quasi entrare le unghie nella carne, con passo veloce salii le scale e andai verso camera mia. « Non pensi di aver esagerato, Hiroto? » sentìì da Ryuuji, esagerato? Forse un po'; entrai in camera mia e chiusi la porta così forte da far cadere una cornice dal mio scaffale, mi buttai sul letto a pancia in giù e affondai il viso nel cuscino. Sentivo la rabbia crescere man mano che pensavo al comportamento che aveva assunto Hiroto nei miei confronti, una cosa che non potevo sopportare « Il peggior compleanno della mia vita.. »

Passarono cinque o forse dieci minuti ed io in quel lasso di tempo non avevo fatto altro che star steso sul letto a deprimermi, giù non si sentiva volare una mosca « Che strano.. » dissi io, all'improvviso sentìì qualcuno bussare alla mia porta « Masaki, posso entrare?.. » indubbiamente quella vocina delicata e piena di preoccupazione apparteneva a Ryuuji « Entra » dissi scocciato per poi roteare gli occhi e sbuffare. Sentìì Ryuuji aprire la porta ed entrare « Hey.. » mi disse lui, chiuse la porta e si avvicinò a me, sentii una leggera pressione provenire al mio fianco, alzai il viso dal cuscino e mi girai; Ryuuji era seduto sul bordo del mio letto con un dolce sorriso, che portò a far sorridere anche me « Hey » risposi al suo saluto, appoggiò la mano sulla mia testa e cominciò ad accarezzarmi « Tutto bene? » mi chiese,
domanda poco poco stupida dato che dalla mia faccia si vedeva chiaramente come stavo « Tu che dici? » alzai un sopracciglio e con l'indice mi indicai il viso, lui ridacchiò ed io lo guardai leggermente confuso, che sono un clown!? Bah « Che hai da ridere? » gli chiesi io infastidito « N-niente.. » mi rispose lui trattenendo le risate « Oggi siete tutti strani.. » sbuffai nuovamente e chiusi gli occhi, vidi Ryuuji portarsi la mano davanti alla bocca e tossire « Ti andrebbe di.. » fermai la sua voce con un.. « No, non voglio parlarne » riaprii gli occhi e guardai lui dritto nei suoi con aria minacciosa, degna di stima! Ma.. che non funzionò « Ci dispiace per quello che è successo.. » mi disse lui abbassando lo sguardo « Solo a te dispiace » risposi io, ero troppo arrabbiato per accettare anche le sue "Scuse"
« Lo sai che non è così » disse lui incrociando le braccia « So solo che voglio rimanere qui » dissi deciso, Ryuuji sospirò e disse: « Anche noi abbiamo un po' paura.. » sussultai, mi misi a sedere incrociando le gambe e gli urlai « Io non ho paura! » paura di cosa poi? Pff..ok forse si, un po' di paura l'avevo.. mi terrorizzava cambiare ambiente e tutto, il fatto è che non volevo sentirmi perso e solo come al Sun Garden.. questa confessione potevo risparmiarmela « Ma non sei solo, hai noi..come noi abbiamo te » mi sorrise piegando leggermente la testa di lato; sgranai gli occhi e rimasi a bocca aperta, ero sorpreso e piacevolmente contento dalle sue parole  « Quindi se rimaniamo insieme andrà tutto bene, come si dice.. l'unione fa la forza! » ridacchiò, "l'unione fa la forza" eh? accennai un sorriso e dissi « Grazie.. » Ryuuji avvicinò le sue labbra al mio viso e mi diede un bacio sulla fronte « E di che? » si alzò e si avvicinò alla porta, la aprìì e prima di andarsene mi chiese « Ah.. fra una settimana si parte, sei pronto? » girò il viso verso di me, io mi alzai in piedi sul letto e gli gridai eccitato « Prontissimo! » alzando il pugno verso il soffitto, infondo..cambiare aria non mi faceva male.

La mattina seguente mi svegliai a causa di qualcuno che bussava alla mia porta, mi stiracchiai e mi stropicciai gli occhi « M-Masaki? posso entrare? » sbarrai gli occhi e mi sedetti di scatto, quella voce.. « Entra pure.. » dissi flebilmente,  vidi una chioma rosso fuoco aprire la porta lentamente ed entrare con un vassoio di legno pieno di cose buone su una mano, la vedevo molto male..
« Buongiorno.. » lo vidi avvicinarsi piano a me con tutto il vassoio « Beh.. » indicai il vassoio « Tienilo anche con l'altra mano.. » gli dissi preoccupato, avevo fame e non volevo certo che la mia colazione andasse persa! « Non ti fidi più del tuo vecchio? posso farcela anche con una.. » lo fermai dicendogli « No, né mi fido né puoi farcela..vecchio » incrociai le braccia al petto e lo guardai, lui mise il broncio e corrugò le sopracciglia « Hey! » disse, io scoppiai in una sonora risata e lui mi imitò; posò il vassoio sulla mia vita e abbassò la testa « Perdonami.. non dovevo essere così cattivo con te » dovevo accettare le sue scuse o no? « Accetto le tue scuse » chiusi gli occhi e sollevai la testa, sentìì Hiroto borbottare qualcosa di incomprensibile e poi dire: « E.. » aprìì gli occhi e vidi Hiroto mettere le mani sui fianchi e corrugare nuovamente le sopracciglia, che voleva? le mie scuse?
Io non avevo nulla di cui scusarmi, ne ero e ne sono fermamente convinto, mph « Ti voglio bene » gli dissi io per poi fare un bel sorriso nel tentativo di sviare il discorso, Hiroto aprì leggermente la bocca e cominciò a balbettare cose incomprensibili per qualunque essere umano, l'avevo forse preso in contropiede? Ops! ghignai divertito dalla sua espressione da pesce lesso.
Tutto era abbastanza tranquillo in casa.. quando qualcosa o meglio dire Ryuuji Midorikawa aprì la porta di camera mia di colpo e.. « Voi due! Sono le nove passate! Abbiamo tantissimo lavoro da fare! »  ci urlò contro, faceva quasi paura.. se non fosse per il grembiulino rosa che aveva addosso.. « Manca meno di una settimana e non abbiamo ancora tolto e preparato nulla! » io guardai Ryuuji leggermente intontito e mi grattai la nuca confuso « E-ehm.. » emisi io, vidi Ryuuji portarsi la mano sulla fronte e sospirare « Scusami Masaki.. » Ryuuji si avvicinò a passo veloce a me e mi diede un bacio sulla guancia « Buongiorno » mi sorrise dolcemente « Su! Abbiamo molte cose da fare oggi! » Ryuuji si avvicinò ad Hiroto e gli schioccò un bacio sulle labbra per poi avvicinarsi alla porta e aprirla « Vi aspetto giù! » uscì dalla stanza lasciando la porta aperta, io sbuffai e riappoggiai la testa sul cuscino « Beh.. a tra poco allora! » Hiroto uscì dalla mia stanza ed io addentai uno dei cornetti presenti sul vassoio.

Dopo aver mangiato quella deliziosa colazione mi alzai e mi stiracchiai nuovamente « Oggi è.. un nuovo giorno » mi avvicinai alla finestra e mi appoggiai con i gomiti sull'anta guardando "la vista" offertami: Il tempo era soleggiato quel giorno, c'erano bambini che urlavano e correvano come pazzi sul marciapiede di fronte la mia casa, due vecchie signore intente a spettegolare su qualcosa che non attirava per niente la mia attenzione e un gruppo di piccioni intenti a trovare qualcosa da mangiare, interessante insomma; mi avvicinai al mio grande armadio a due ante e lo aprìì, era in disordine: mucchi di vestiti (lievemente puzzolenti) sparsi lì da chissà quante settimane, avrei dovuto mettere in ordine.. ma l'idea non mi sfiorò nemmeno per un secondo e con ciò presi una canotta semplicissima e dei pantaloncini e mi rifugiai nel bagno.
Passati dieci minuti uscìì dal bagno pronto per una giornata piena di fatica, misi le mani sui fianchi e sospirai quando all'improvviso sentìì Ryuuji gridare « No Hiroto! fa attenzione! » dalla curiosità (e dalla preoccupazione) scesi le scale rapidamente per poi trovarmi in sala da pranzo, dove la scena era la seguente: un Hiroto concentrato a non far cadere quella che doveva essere una cassa piena di cianfrusaglie e un Ryuuji ansioso che mangiava le unghie di entrambe le mani, la scena era così buffa che scoppia a ridere attirando l'attenzione dei miei tutori su di me.
Ci demmo da fare quel giorno.. e così fu per il resto della settimana, con velocità, ordine e attenzione (soprattutto) riuscimmo a fare un buon lavoro di squadra e a riempire casse e scatoloni di tutte le piccole e grandi cose che avremmo portato ad Inazuma-Cho, ancora non capivo il senso di quel nome, ma non era poi così brutto come sostenevo all'inizio di tutto; gli ultimi due giorni prima della partenza furono dedicati alla mia stanza, dove le ultime cose erano ancora da impacchettare, stancante eh? Ma tra battutine, lamenti e piccole pause finimmo anche l'ultima stanza rimanente.

Arrivati alla fine dell'ultima giornata in quella casa, dopo aver impacchettato le ultime cose, distrutti e malconci ci ritirammo nelle nostre stanze senza proferir parola; mi stesi sul letto e guardai fuori dalla finestra, quella sera le stelle erano più luminose e visibili del solito, non succedeva spesso però quando accadeva la vista era meravigliosa, quella sera le mie emozioni erano indecifrabili: ero triste all'idea di andarmene e così sospirai amaramente, un flashback passò nella mia mente: la prima volta che festeggiai il mio compleanno in quella casa..ricordai che quel giorno la sala da pranzo era addobbata con: festoni di vari colori, palloncini rigorosamente rossi sparsi per la sala e coriandoli di varie dimensioni, Hiroto e Ryuuji erano seduti sul divano con dei cappellini di carta sulla testa e sul tavolino di legno era appoggiata una torta piena di panna con sopra scritto "Buon compleanno Masaki",  quel giorno fu uno dei più belli della mia vita e anche uno dei più divertenti! Quella casa era piena di tantissimi ricordi di piccoli istanti e grandi, sia belli che brutti che di certo la mia mente non avrebbe mai dimenticato.. però in quella tristezza c'era un pizzico di emozione, l'idea di cambiare tutto, di partire e andarmene da quel posto mi fece sentire quasi libero, infondo infondo non mi era mai piaciuto stare in quella città scialba e bruttina.
Non riuscìì a chiudere occhio e nel cuore della notte mi alzai, mi avvicinai alla porta ed uscìì dal stanza, andando in direzione delle scale sentìì qualcuno ridacchiare e istintivamente mi avvicinai alla stanza dei miei tutori dove notai la porta poco poco aperta e ciò che vidi mi intenerì molto: i miei tutori erano intenti a scambiarsi qualche bacio e qualche carezza, evidentemente erano nel mio stesso stato d'animo; aprìì del tutto la porta, i loro sguardi si posarono su di me e dei sorrisi apparvero sui loro volti, Hiroto con la mano mi invitò a sedere in mezzo a loro due cosa che non mi feci ripetere due volte, salìì sul letto e mi misi in mezzo a loro, lo ammetto.. la cosa era imbarazzante ma non mi toccò minimamente « Allora.. come state? » gli chiesi io torturandomi le dita « Bene e tu? » rispose Hiroto portando la mano sulla mia testa « Bene.. dai » dissi io, Ryuuji mi circondò la vita con il braccio e disse con tono materno « E' ora di andare a dormire, per tutti e due » ridacchiò e si stese e così fece anche Hiroto, spostai lo sguardo da Hiroto a Ryuuji e mi stesi anche io « Buonanotte.. » dissi io « Buonanotte » ripetettero loro con un tono abbastanza felice
chiusi gli occhi e piano piano mi addormentai con un sorriso sulle labbra.


Angolo della stupida autrice:
halloooo, da quanto tempo.. ehe.. scusate il ritardo, sfortunatamente ho avuto molto MOLTO da fare e il tempo mi ero poco
finally sono riuscita a scrivere il mio primo e vero capitolo di questa storia
spero vi piaccia e ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito e messo tra i seguiti questa storia, grazie mille davvero e ringrazio anche la mia Senpai, Federica, che mi ha aiutata durante la scrittura di questo capitolo

  
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