Il dolore delle macerie rimaste

di vjtgenbry
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CAP 15 Una spada alla gola e il sangue che bagna il terreno: Arrivò dentro la sala grande del castello, era molto buia perché poche candele illuminavano la stanza, erano posizionate nelle colonne che dividevano le navate. L uomo camminava lungo la strada composta da piastrelle grandi e grigie, con passo lento ma deciso raggiungeva il trono posto sopra un soppalco coperto da un tappeto spesso e rosso. In un clima torpido come quello, Natsu si fermò a alzò lo sguardo verso l uomo seduto sul trono, vicino a lui arrivò una donna dai lunghi capelli neri che disse: "Natsu che hai combinato???" "Stai zitta Sorano" "Natsu Natsu Natsu, ti sei infiltrato nella nostra gilda solo per salvare i tuoi amici, questa volta non la passerai liscia" voltò lo sguardo verso l uomo sul trono e continuò il discorso "Vero signore?!" L uomo rise e disse: "Una condizione e potrai tornare nella nostra gilda, la cosa più importante per te, portamela" Natsu guardò l' uomo e la donna di fianco a lui per qualche secondo poi sorrise, abbassò lo sguardo e rispose: "Va bene signore, avrà quello che vuole" Una lancia la colpì Nell addome e il sangue riempì la ferita, i capelli rossi caddero a terra seguiti dal corpo della ragazza. Era questo che stava vedendo Erza del futuro; sangue e terrore, quello che aveva già visto molte volte, era nel momento che aveva visto nonno Rob cadere davanti a lei che aveva promesso che sarebbe diventata una maga fortissima ma soprattutto si era promessa che nessuno sarebbe più morto davanti ai suoi occhi. Quando Simon era morto davanti ai suoi occhi le sue gambe e le sue braccia erano rimaste paralizzate, ogni movimento era impossibile da realizzare e ora era di nuovo nella stessa situazione, con la stessa paura. La donna si avvicinò e sorrise guardando Erza inginocchiata davanti a lei mentre fissava il suo alter ego perdere conoscenza; prese la spada e la tese verso la gola della rossa, in assenza di reazione dopo pochi secondi tagliò e il sangue schizzò nel terreno provocando una risata alla donna.




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