Saaaaaaaaaaalve!!! Si, lo so cosa state pensando!!
Ma vi assicuro che non sono un miraggio!!!
Sono tornata!!!! XD Scusate il ritardo, ma gli esami mi hanno letteralmente
succhiato l’anima!!! =_=
Ispirazione compresa!!! Sono stata bloccata un po’ di tempo su questo capitolo,
ma in questi ultimi giorni sono riuscita a finire di scriverlo!! Spero sia
valsa tutta questa lunga attesa!!!^^
***
Una
sconfitta inaspettata
Sean osservava i due beyblade scontrarsi al centro del beyblade
stadium. Rilassò i muscoli delle spalle sospirando rassegnato, mentre si
sistemava più comodamente sulla sua panchina. Gettò una rapida occhiata
all’altro lato del campo, verso la squadra della BBA Revolution.
Hilary era in piedi, accanto al capitano, e incitava Daichi nello
scontro.
A quanto pareva avrebbe dovuto rinunciare alla vittoria contro il
campione in carica, e quindi a stupirla. Era un vero peccato, perché ci teneva
davvero a fare colpo su di lei.
Ma una duplice clamorosa sconfitta per
una formazione forte come quella della BBA avrebbe fatto parlare la gente.
Tutti si sarebbero posti delle domande. Troppe domande. E per loro era
essenziale continuare ad agire nell’ombra, non era ancora venuto il momento di
rivelarsi.
Si alzò, avvicinandosi a Chantal, guardandola continuare a combattere
con quella sua maschera d’impassibilità dietro cui l’amica aveva preso a rifugiarsi sempre più
spesso.
-A quanto pare
vuoi rubarmi la scena- disse in tutta tranquillità, il solito sorriso pacato
disegnato sul volto.
La ragazza non si mosse dalla sua posizione, né rispose. Rainbow
parava gli attacchi di GaiaDragoon con estrema facilità, dimostrazione che
l’ultimo colpo che gli era
stato inferto aveva arrecato qualche danno. Ma nonostante tutto il ragazzino non sembrava dare
segno di volersi arrendere, anzi dopo un iniziale smarrimento in seguito al
fallimento del suo attacco più potente aveva ripreso a lottare con più enfasi
di prima.
-Dovrei essere un po’ arrabbiato con te, visto
che avevi promesso di lasciare a me la vittoria- continuò Sean, del tutto
consapevole che la compagna lo stava comunque ascoltando.
-Ma ieri eri parecchio giù di morale, quindi ti cedo volentieri il
posto se serve a farti stare meglio-
Chantal strinse le labbra, ma continuò ad ignorarlo. Pareva che niente potesse distrarla dallo
scontro che stava disputando.
Il biondo tornò con la mente al pomeriggio precedente, quando
aveva ricevuto la telefonata di Gregory. Lo aveva avvertito che Chantal era
rimasta chiusa in camera per tutto il giorno, non volendo scendere nemmeno per
gli allenamenti. Inutili erano stati i tentativi per cercare di farle aprire
quella porta, che la blader aveva chiuso prontamente a chiave.
Non era la prima volta che capitava, quando c’era qualcosa che la
turbava, quella ragazza tendeva sempre ad allontanarsi ed isolarsi completamente dal resto del mondo che la
circondava. Non che solitamente fosse una persona molto aperta alla vita, ma in
questi casi era molto peggio
e preoccupante.
Vedendo vanificati i loro sforzi, alla fine Mason e Gregory
avevano deciso di far ricorso direttamente a lui, l’unico a cui in qualche modo Chantal dava ascolto. C’era
voluta tutta la pazienza di Sean infatti,
per tirare fuori la giovane dalla sua stanza. Non era riuscito a farsi dire il motivo di questa sua
chiusura improvvisa, ma non ce n’era nemmeno bisogno. L’amico sapeva
perfettamente a cosa attribuire la colpa.
Sospirò. Contrariamente a lui, Chantal non riusciva proprio a
staccarsi dal suo passato.
-Però ricordati che sei in debito con me…ieri ho anche dovuto
interrompere il mio appuntamento per rientrare in albergo!-
-Oh! Scusa tanto!- sbottò la ragazza, continuando comunque a non
guardarlo in faccia. La sua attenzione era sempre fissa sui due beyblade in
campo. Sembrava risultarle
per nulla difficile concentrarsi sull’incontro e contemporaneamente seguire i
discorsi del compagno.
-Beh, sai che lo faccio anche per facilitare il nostro compito-
Sean vide gli occhi verdi dell’altra saettare per un attimo su di
lui. –Che cosa intendi?-
-Hilary è una ragazza molto dolce…- le spiegò. –Sono sicuro che farebbe qualsiasi cosa per aiutare
le persone a cui tiene. Se le raccontassi come stanno le cose sono quasi certo che…-
-Spero che tu stia scherzando!- questa volta Chantal si voltò
verso il biondino, in viso un’espressione scandalizzata. –Pensi davvero che ci
aiuterebbe? Non lo farà mai! Nessuno lo farà mai! Ci considereranno tutti dei
pazzi e cercheranno di fermarci! Proprio come
è successo al Capo dieci anni fa!-
In campo intanto, Rainbow fu colpito violentemente da GaiaDragoon.
Il beyblade colorato prese a barcollare,
instabile, costringendo la blader dei Revival a tornare a concentrarsi
sull’incontro. Quanto appena detto da Sean l’aveva portata a
distrarsi. Strinse i denti, schivando un nuovo colpo dell’avversario mentre
cercava di riprendersi.
-Dammi retta Sean- continuò poi, con più calma. –Noi vogliamo
cercare di sovvertire l’ordine naturale delle cose, e questo per qualche strano
motivo dà fastidio a molti…altrimenti non saremmo mira dei servizi segreti. Non
puoi davvero aspettarti che una ragazzina cresciuta in una famiglia felice e
con tanti amici intorno possa capirci-
-Non lo so Chantal…io non ne sono così convinto. Lasciami provare
almeno- ribatté il ragazzo, per nulla intenzionato a mollare.
-Lei è amica di Takao, il possessore del bit-power forse più forte
tra i cinque che ci interessano! Hai idea di quanto questo potrebbe renderci le
cose più facili?- proseguì, con la speranza di convincerla.
-E’ per questo allora che le vai dietro?- chiese la rossa.
-Beh…- Sean rifletté su quella domanda prima di rispondere. Come
aveva fatto poco prima, spostò lo sguardo sulla panchina avversaria. Hilary
aveva continuato a fare il tifo per Daichi senza sosta.
-Tutto sommato potrebbe anche essere il mio tipo…- disse alla
fine, uno strano sorrisetto sulle labbra.
Chantal sbuffò, poi la sua fronte si corrugò ancora di più. La Volpe Bianca che
animava Raimbow era pronta a ricevere un suo comando.
-E va bene-
proferì per concludere il discorso. Chiuse gli occhi e nell’istante
immediatamente dopo il suo animale sacro ritornò nel bit, scomparendo alla
vista. –Goditi la tua vittoria, Sean-
*
Seduto sul pavimento, gli occhi chiusi e la schiena appoggiata al
muro, Takao cercava di trovare la concentrazione necessaria per il prossimo
incontro. Accanto a lui, la porta dello spogliatoio della BBA. Aveva
approfittato di quei dieci minuti di intervallo
tra un match e l’altro per andare a bere e raccogliere le energie.
La prima sfida si era appena conclusa
e aveva visto Daichi come vincitore, assegnando così due punti alla squadra. Ma
non era stata affatto una
vittoria facile, anzi c’era stato un momento in cui aveva temuto che il
compagno potesse essere sconfitto.
Chantal aveva infatti
respinto il suo attacco più potente con una facilità impressionante. A quanto
pareva, la prima volta che i Revival erano scesi in campo con Gregory e Mason
era solo un antipasto.
La ragazza si era dimostrata un’avversaria davvero temibile.
Ancora non riuscire a capire cosa fosse successo con esattezza verso la fine,
sembrava quasi che Rainbow avesse perso di colpo tutta la forza. Forse
GaiaDragoon era riuscito in qualche modo a minare alla sua resistenza…ad ogni
modo, proprio come era
successo al loro debutto all’apertura del torneo, i Revival erano riusciti ad
accaparrarsi le simpatie del pubblico, a giudicare dalle urla dei tifosi.
Era una squadra molto forte e su questo non c’era dubbio. Eppure
c’era qualcosa che a Takao non quadrava, quella strana sensazione che ogni
tanto tornava a farsi sentire ma che nemmeno lui sapeva spiegare. Era davvero
strano che dei bladers così in gamba non avessero attirato l’attenzione prima
di allora. Non avevano mai partecipato ad
una competizione a livello mondiale, e all’improvviso avevano lanciato la
proposta della “Sfida ai Campioni” al presidente Dainteji.
Prese un profondo respiro…o magari non era abituato a disputare un
torneo normale, in cui non c’erano persone squilibrate che avevano l’obiettivo
di rubargli i bit-power o conquistare il potere con il beyblade. Quel pensiero
lo fece sorridere. Meglio godersi la normalità finché possibile.
Al momento doveva concentrarsi solo sul secondo match. Sarebbe
dovuto scendere in campo contro Sean.
Sorrise di nuovo, ma questa volta era anche una punta di
soddisfazione a sollevargli gli angoli della bocca. Nella sua mente stava
focalizzando il momento il cui Dragoon avrebbe sbalzato fuori il beyblade di quel bell’imbusto biondo. Non gli
piaceva per niente quel tipo e non gli piaceva il modo in cui ronzava intorno
ad Hilary. Non che fosse geloso, solo che pensare alla sua amica insieme a quello non lo rendeva tranquillo…
-Ciao!-
Riaprì gli occhi trovandosi davanti un volto sorridente dalla carnagione chiara.
-Sae! Ciao…- ricambiò in tono leggermente sorpreso. Non l’aveva
sentita arrivare. La ragazza si era accucciata vicino a lui, ed ora gli si era seduta accanto.
-Ti stavi concentrando per il prossimo incontro?- gli domandò.
-Già-
-Ti disturbo allora? Se vuoi
me ne vado…- disse, piegando le gambe al petto e affondando la bocca tra le
ginocchia, tanto che le ultime parole arrivarono alle orecchie di Takao non
proprio chiare.
Il moretto la guardò per qualche istante prima di rispondere.
–Figurati! Poi non mi piace stare da solo!-
Le sue parole bastarono a tranquillizzare la blader, che tornò a
guardarlo sorridendo. Immediatamente si infilò
una mano in tasca estraendone qualcosa di bianco che assomigliava ad un
fazzoletto ripiegato.
Sae lo srotolò porgendolo poi a Takao. –Guarda- gli disse.
Il ragazzo lo osservò. Sembrava una fascia, di quelle che si
legavano tra i capelli. Sollevò gli occhi sull’amica, senza capire. Lei allora
voltò il pezzo di stoffa dalla parte opposta, permettendogli di vedere quello
che c’era scritto sopra.
-Ma…questo…questo che cosa significa?- le domandò, le guance improvvisamente imporporate.
-Te l’ho detto che sono una tua fan, no?- rispose la giapponesina
con semplicità. Poi prese la fascia, poggiandola sulla fronte e legandosela
dietro la nuca. Sulla striscia di tessuto bianco risaltava una scritta rossa:
FORZA TAKAO! Accanto era disegnato un piccolo cuore di decorazione.
-Farò il tifo per te dagli spalti!- spiegò subito dopo, scattando
in piedi e rivolgendogli una V di vittoria mimata con le dita. Sprizzava
energia da tutti i pori.
-Ah…- fu l’unica cosa che il blader riuscì a dire. –Beh…grazie…io…-
si alzò in piedi anche lui, cercando nel frattempo qualcosa da aggiungere.
-Batterò sicuramente Sean!- dichiarò alla fine, ritrovando un po’
della sua spavalderia.
-Bravo! Sono sicura che…- Sae si
interruppe immediatamente, portandosi una mano alla tempia.
Strinse gli occhi e spostò lo sguardo in lontananza nel corridoio, come se
all’improvviso qualcos’altro avesse attirato la sua attenzione.
-Sae? Va tutto bene?- le chiese Takao, preoccupato del repentino
cambio d’espressione della giovane.
Non ottenendo risposta seguì la direzione del suo sguardo. Non
c’era nessuno davanti a lui.
-Sae?- domandò di nuovo, posandole una mano sulla spalla.
La sedicenne si riscosse all’improvviso, come fosse appena stata
destata dal sonno. Guardò il blader del Drago Azzurro e si allontanò da lui di
qualche passo, indietreggiando.
Intanto attraverso gli altoparlanti, Djman annunciò la fine
dell’intervallo e l’inizio a breve del secondo incontro.
-Io devo raggiungere i miei fratelli sugli spalti, ora- gli disse
Sae. Prese ad avanzare verso le tribune, ma si fermò poco dopo, tornando a
voltarsi.
-Sono sicura che ce la metterai tutta! In qualunque modo dovesse
finire l’incontro!-
Forse fu solo un’impressione di Takao, ma gli parve che il suo
sorriso fosse stranamente forzato. La vide sparire alla fine del corridoio, e
improvvisamente gli tornò in mente quanto gli avevano detto Rei e Max il giorno
prima riguardo i Thirdsky. Il
presidente Daitenji li aveva ammessi al torneo senza farli partecipare alle
fasi di preselezione, andando contro il regolamento.
Sbuffò e scosse la testa. In ogni caso non era quello il momento
di pensarci. Adesso doveva scendere in campo contro Sean, al resto avrebbe
pensato più tardi.
-Finalmente sono riuscito a sconfiggere una ragazza! Ho spezzato
la maledizione! Hai visto ochetta?- esclamò Daichi ridendo con aria spavalda,
come se avesse appena compiuto chissà quale eroica impresa.
Takao vide Hilary sbuffare infastidita mentre tornava a sedersi
sulla panchina. Evidentemente per quella volta aveva deciso di risparmiarlo.
Estrasse il suo Dragoon dal taschino, rigirandolo tra le mani,
pronto a disputare il prossimo incontro. Poi sollevò gli occhi sul professor
Kappa, trovandolo concentrato a studiare qualcosa sullo schermo del suo
computer. Furono la sua espressione presa e la sua aria seria a convincerlo ad
avvicinarsi al compagno.
-Va tutto bene, Prof.?- gli domandò.
-E’ strano- ribatté l’altro. –Sto analizzando i dati della
registrazione dell’incontro di Daichi e Chantal-
Senza dargli ulteriori
spiegazioni girò il portatile verso di lui. Tutto ciò che il blader riuscì a
distinguere tra un’accozzaglia di numeri a suo avviso privi di senso, fu una curiosa colonnina
colorata in verde. Sembrava un diagramma, un grafico, o qualcosa di simile.
All’improvviso la colonna diminuì precipitosamente d’altezza, come fosse stata
appena abbattuta, cambiando colore in un rosso acceso.
-Beh…davvero…interessante- dichiarò per non fare brutta figura, ma
la sua faccia tradiva chiaramente che non aveva capito nulla.
-Questa colonna rappresenta la forza di Rainbow- spiegò il
Professore, cercando di metterla il più semplice possibile. –Il fatto che ad un certo punto crolli in maniera
così drastica, cosa ti fa venire in mente?-
-Sarà successo dopo l’ultimo attacco sferrato da Daichi- ipotizzò
Takao. –Anche se Rainbow sembrava imbattibile, GaiaDragoon alla fine è riuscito
ad indebolire la sua
resistenza. Sai che Daichi in quanto a potenza non è secondo a nessuno-
concluse, pensando di poter concedere quel complimento al compagno.
-Si, all’inizio anche io
l’avevo pensata così…ma poi mi sono accorto che i tempi non coincidono- il
giovane tecnico chiuse il portatile con una lentezza che il moretto giudicò
esasperante. Perché non si decideva a dirgli subito cosa aveva scoperto? La
pazienza non era decisamente
una sua virtù.
-La forza di Rainbow si è annullata poco più di un secondo prima
che GaiaDragoon lo colpisse…come se qualcuno lo avesse indotto volontariamente
a farlo-
-Stai forse dicendo che Chantal abbia voluto perdere di proposito?
E a che scopo, scusa?- ribatté il capitano, assolutamente sconcertato. Gli
pareva una cosa del tutto assurda.
Il Professore sollevò le spalle e scosse la testa. Segno che
nemmeno lui sapeva cosa pensare.
-Siamo pronti per iniziare questo secondo incontro, gentile
pubblico!- strepitò in quel momento la voce di Djman, diffondendosi per tutto
lo stadio.
-Preparatevi ad
un match davvero entusiasmante! Vedremo affrontarsi Sean per i Revival, squadra
che fino ad ora si è rivelata fortissima, e il nostro campione del mondo Takao!-
Le urla e gli applausi del pubblico potevano ben far capire quanto
questo incontro fosse atteso.
-I due sfidanti si preparino a scendere
in campo!-
Takao vide Sean avvicinarsi al beyblade stadium, e la stessa cosa
fece lui sul lato opposto. Non era tempo di pensare ad altro. Stava per
disputare un incontro, solo quello contava adesso. Sollevò lo sguardo sul suo
avversario che gli sorrise
pacato. Pareva incredibilmente tranquillo, come se l’idea di combattere contro
il campione del mondo in carica non gli procurasse la minima preoccupazione.
La cosa lo infastidì. Quel tizio lo irritava, non c’era niente da
fare. Era qualcosa che sentiva a pelle e che nemmeno lui sapeva ben descrivere.
Posizionò Dragoon nel
caricatore e si preparò a lanciare.
Poco male…pensò. Alla fine di questo incontro non sarà più così contento!
*
-Fai il tifo per il tuo amico?-
Max si voltò verso la ragazza che si stava sedendo al suo fianco.
Non lo guardò in faccia, i suoi occhi verdi erano fissi a seguire l’incontro
che si stava svolgendo.
-Mariam!- esclamò lui, sorpreso di vederla. Negli ultimi giorni
aveva provato a cercarla, inutilmente. Lei e la sua squadra sembrava quasi che riuscissero a sparire nel nulla.
Alloggiavano nello stesso albergo, ma non gli capitava mai di incrociarli per i
corridoi, nell’androne, o in sala
ristorante. Nemmeno se andava a bussare direttamente alla loro
camera riceveva risposta.
Quando gli Scudi Sacri decidevano di non farsi trovare ci
riuscivano perfettamente. E Max poteva ben intuire il motivo per cui Mariam non
voleva farsi trovare. Era lo stesso motivo
per cui lui la stava cercando.
-Si…- disse poi, rispondendo alla sua domanda. Ora che l’aveva
vicino non sapeva da che parte cominciare. Rimase quindi in silenzio,
continuando a seguire distrattamente l’incontro.
-Quindi credi che anche il tuo amico ne abbia bisogno?- domandò lei ad un certo punto,
interrompendo i suoi pensieri.
Il biondino tornò a voltarsi verso di lei, rimanendo quasi
imprigionato dalle sue iridi smeraldo, che ora lo stavano fissando con una
certa freddezza.
-Io…- biascicò all’inizio. Sapeva
dove volesse andare a parare, e forse non aveva tutti i torti.
Sospirò prima di parlare.
-Mariam, ascolta. Mi dispiace molto per quello che è successo l’altra volta, ma credimi…hai
frainteso. Io non intendevo affatto
dire che ti serviva il mio sostegno per vincere contro la squadra di Takao. Era
solo un modo per farti capire…che volevo esserti vicino-
Lo sguardo della ragazza si addolcì per un attimo e sulle sue
labbra spuntò un accenno di sorriso. Durò solo un momento però.
-E per quale motivo?- chiese
infatti, brusca.
-Cosa?-
-Perchè volevi…essermi
vicino?-
Max la osservò per qualche istante prima di aprirsi in un sorriso
radioso. –Perché mi piaci, è ovvio!-
-Ma che dici?!
Sei uno stupido!- ribatté lei, arrossendo. Il suo tono di voce aveva acquistato
un’improvvisa nota di nervosismo.
-Si, forse!- ridacchiò il blader.
*
I due beyblade erano in campo già da qualche minuto. La sfida era
entrata subito nel vivo, Takao aveva voluto vedere fin
dal principio di che pasta era fatto il suo avversario. E aveva dovuto
ammettere che sapeva farsi valere. Archades sapeva difendersi dagli attacchi di
Dragoon in modo magistrale.
Poco male, il moretto se lo aspettava. Ma questo non significava affatto che era
disposto a farsi sconfiggere, ci voleva ben altro. Dopotutto era lui il
campione del mondo.
-Vorrei farti una proposta, Takao- esordì Sean all’improvviso,
sorprendendo. Era rimasto in silenzio fino a quel momento.
-Una proposta?- ripeté lui, sconcertato.
-Se riesco a batterti, saresti così gentile da spiegarmi il motivo
per cui non ti sto particolarmente simpatico?-
-Cosa?!- lo
stupore sul suo viso aumentò ancora di più. –Ma che stai dicendo?-
-Beh, ho notato che non ti vado particolarmente a genio…mi
chiedevo il perché. In fondo non mi conosci nemmeno-
Takao strinse i denti con un mugugno infastidito. Non sapeva cosa
lo irritasse di più, se quella strana domanda o quel sorriso che Sean aveva
perennemente stampato in faccia, compreso in quel momento.
-E pensare che io ti stimo
molto. Sei un grande blader- continuò il rappresentante dei
Revival.
-Ma davvero?- ribatté lui, acido. –Allora dimostramelo combattendo
contro di me al massimo della tua forza!-
-Era esattamente quello che avevo intenzione di fare-
Non aveva neppure terminato la frase che Archades cominciò ad emanare strane scintille.
Assomigliavano a quelle che a volte si formavano inserendo una spina in una
presa di corrente. Quando Dragoon cozzò
contrò di lui, fu attraversato da una violenta onda vibratoria e fu sbalzato
indietro, quasi come avesse preso la scossa.
-Ma che diavolo…- esclamò Takao. Sollevò lo sguardo sul suo
avversario, in cerca di spiegazioni.
-Stai per conoscere la vera anima di Archades- disse il biondino,
semplicemente. Poi incrociò le braccia al petto, spostando la sua attenzione su
un punto non ben definito al di sopra del
beyblade stadium, come fosse in attesa di qualcosa.
Ciò che successe dopo avvenne nell’arco di pochissimi secondi. Una
strana colonna di elettricità avvolse il beyblade celeste chiaro, e nascendo
dalla base di esso andò pian
piano a crescere, salendo verso l’alto soffitto dell’edificio in cui si
svolgevano gli incontri.
Il capitano della BBA fu costretto a ripararsi il viso facendosi
scudo con le braccia. La luce era abbagliante e sentiva una strana sensazione
sulle parti del suo corpo che i vestiti non coprivano. Come se la sua pelle
fosse sottoposta a piccole ma continue scottature.
Quando riuscì ad aprire gli occhi
si trovò davanti una creatura dalle sembianze equine. Era un cavallo per la
maggior parte, ma dal dorso spuntavano un paio d’ali di falco, e sul muso, al
centro della fronte, troneggiava un corno liscio e appuntito. Tutto l’animale
sembrava fatto di argento liquido.
-Al mio Unicorno Alato piace giocare con l’elettricità…e l’elettricità può essere molto
pericolosa!-
Takao tornò a guardare Sean. Il suo solito pacato sorriso si era trasformato in un sorriso di
sfida. Lo stava provocando forse?
-Beh, anche i tornadi possono essere molto pericolosi! Drago
Azzurro!-
Al comando del suo padrone il bit-power fece la sua apparizione e
i due animali sacri si trovarono l’uno di fronte all’altro.
-Molto interessante- commentò il blader dei Revival.
A quel punto Takao aveva tutta l’intenzione di mettere fine al più
presto a quel match. Stava andando troppo per le lunghe e lui aveva una voglia
sempre maggiore di dare una bella lezione a quello sbruffone del suo
avversario.
Fu con questi pensieri che si lanciò all’attacco. Dragoon colpì
Archades violentemente, ma il suo proprietario non fece una piega.
-Sai perché i miei compagni soprannominano “Shut up three” il mio
Unicorno Alato?- disse invece.
Il giapponese si morse il labbro. Non gli piaceva per niente il
modo in cui si stavano mettendo le cose. I suoi attacchi non sembravano avere
granché effetto. Possibile che avesse sottovalutato troppo il suo rivale?
-Perché da quando fa la sua comparsa, il mio avversario viene sconfitto in tre secondi!-
spiegò poi Sean, rispondendo alla sua stessa domanda.
-Questo è da vedere!- urlò Takao, raccogliendo le forze per
sferrare uno dei suoi colpi più potenti. –Dragoon! Buttalo fuori!-
Il beyblade bianco piombò su quello azzurro ad una velocità impressionante. Quando i due dischi
d’attacco vennero a contatto
l’uno con l’altro stridettero per la violenza dell’impatto. Archades cominciò ad emanare piccole scintille, come
quelle che avevano preceduto l’entrata in scena dell’Unicorno.
-Uno…- disse tranquillamente il biondino, mentre tornava ad incrociare le braccia al petto.
Le scintille si fecero sempre più grandi, tanto che si poteva
quasi sentirne il rumore nell’aria. Questa volta non andarono a formare una
colonna, ma plasmarono una specie di cappa intorno alla trottola, avvolgendola
completamente.
-Due…-
Dragoon sembrava in difficoltà. Cercava di tallonare il suo
avversario, ma non riusciva a penetrare quella specie di barriera che si era
venuta a creare.
-E tre…-
Successe tutto in un attimo. Nemmeno Takao seppe spiegare ciò che
era accaduto. Una luce, uno strano nitrito e qualcosa di piccolo che gli
sfrecciò accanto, sfiorandogli quasi la guancia.
Restò immobile per qualche istante, fissando il beyblade stadium
al centro del quale Archades continuava a ruotare tranquillo su se stesso.
Sugli spalti era calato un silenzio incredulo, quasi innaturale.
Non poteva essere. Impossibile.
Lentamente si voltò, dando le spalle al campo di gara. Pochi metri
più avanti un beyblade bianco giaceva a terra, immobile.
Dragoon…
Spostò lo sguardo sulla panchina della sua squadra. Anche Daichi,
Hilary e il Professore osservavano la trottola a terra. Come se stessero
pensando tutti alla stessa cosa.
Ho perso…
Lentamente si avvicinò a Dragoon, raccogliendolo con un semplice
gesto meccanico, quasi fosse incapace di capire esattamente cosa stesse facendo.
-Questo è davvero incredibile, signori! Il secondo incontro di oggi si conclude con la
vittoria di Sean! Questo torneo ci sta riservando delle incredibili sorprese!
Nessuno si aspettava una sconfitta per il campione del mondo!- l’annuncio di
Djman ruppe il silenzio che era calato sullo stadio, che scoppiò in un boato di
urla e applausi.
Già…nessuno si aspettava
una sconfitta. Nemmeno io…Takao tornò a voltarsi verso il blader dei Revival. Era stato così
esuberante da sottovalutare troppo il suo avversario? Un errore che già in
passato aveva pagato qualche volta…eppure quella strana sensazione che ogni
tanto avvertiva continuava a persistere. Così come
l’irritazione verso quel biondino.
Solitamente era ben contento di avere a che fare con avversari di
valore, ma quella volta era diverso.
Se prima ciò che provava verso di lui era solo fastidio, adesso si era
trasformato in qualcosa di più forte, e non certo in senso positivo.
Strinse Dragoon nel pugno, tanto da farsi diventare bianche le
nocche. E la cosa non migliorò quando vide il diciannovenne avvicinarsi a lui. Cos’altro voleva?
-E’stato davvero un onore potermi confrontare
con un avversario del tuo calibro, Takao- gli disse, porgendogli la mano. –Mi
sembra quasi impossibile di aver vinto! Conoscendoti, immagino mi chiederai la
rivincita prima o poi!-
ridacchiò.
-Immagini bene- sibilò lui tra i denti. Ricambiò la sua stretta,
in segno di spirito sportivo, ma chiaramente controvoglia.
-Allora…visto che
ho vinto, hai intenzione di dirmi perché non ti sto particolarmente simpatico?-
Takao strinse le labbra. No, a dire la verità non ne aveva per niente l’intenzione.
-D’accordo, non
fa niente. Penso di poter sopravvivere anche senza saperlo!- ribatté a quel
punto Sean, intuendo i suoi pensieri. Poi tornò ad allontanarsi, lasciando il
giapponese da solo con la sua rabbia.
*
Lo stadio si stava svuotando. Ormai gli incontri di quella quinta
giornata del torneo si erano conclusi,
e gli spettatori avevano quasi tutti lasciato l’edificio. All’interno erano
rimaste solo le squadre partecipanti, che ora si preparavano anche loro a
tornare in albergo.
-Non mi aspettavo che Takao venisse
battuto oggi. Così come non mi aspettavo che vincesse il marmocchio al primo
incontro. Avrei scommesso sulla vittoria della rossa- dichiarò Boris, varcando
il grande portone del palazzo dello sport.
-Già…sembra che i Revival abbiano il potere di far ribaltare tutti
i pronostici- si trovò concorde Sergey.
-Non sei d’accordo, Yuri?- continuò il gigante biondo.
-Si…-
Kai spostò lo sguardo sul suo capitano. Forse fu solo una sua
impressione, ma dal suo tono di voce assorto probabilmente avrebbe risposto in
quel modo a qualsiasi domanda. Sembrava stesse pensando a tutt’altro.
Ultimamente il compagno gli era parso piuttosto strano…non che la
cosa lo riguardasse più di tanto comunque. Ma
era evidente quel tanto che bastava perché anche lui lo notasse.
-Ehi, Kai!-
Una voce femminile richiamò la sua attenzione. Si fermò vedendo
Hilary venirgli incontro. In mano teneva qualcosa di scuro che gli era familiare.
-Io ti ho riportato la giacca- gli disse lei, quando gli fu di
fronte. –Grazie mille per avermela prestata-
Il russo guardò per qualche secondo l’indumento, perfettamente
ripiegato, che la brunetta gli stava porgendo. Poi sollevò gli occhi su di lei,
che gli sorrise radiosa. E
proprio come il giorno precedente, sotto quel portico, nel bel mezzo
dell’acquazzone, provò una strana sensazione di calore nel petto.
-Avrei anche potuto restituirtela in albergo, ma l’avevo portata
con me oggi, e così…- spiegò la giovane, quasi a volersi giustificare.
Il ragazzo la fissò per qualche altro istante, in silenzio,
procurandogli forse un leggero imbarazzo, che andava pian piano a disegnarsi
sulle sue gote. Poi riprese la giacca delicatamente dalla sue mani.
-Beh, allora io vado…Takao è già andato via. Non credo abbia preso molto bene la sconfitta- lo rese partecipe
Hilary, mentre indietreggiava di un passo, aumentando la distanza tra loro.
Kai se lo immaginava. Takao faceva sempre così, ma gli bastava poco
per riprendersi e tornare più combattivo di prima. Lo conosceva abbastanza bene
da sapere che prima o poi si
sarebbe preso la sua rivincita. E anche se lui non lo avrebbe mai ammesso, in
cuor suo sperava che quel giorno arrivasse presto. L’idea di vedere quel
damerino biondo sconfitto dal suo amico, gli procurava uno strano senso di
euforia. Che era niente paragonata a quella che avrebbe provato se l’artefice
di quella sconfitta fosse stato lui stesso.
Un ghigno si delineò
sulle sue labbra. Un giorno sarebbe arrivato anche quel momento. Niente poteva fermarlo, specialmente quel
tipo…Sean.
Alla fine questo cap mi è
venuto un bel po’ più lungo di quanto avessi previsto!!! XD Spero vi sia piaciuto! Anche se…la maggior
parte del capitolo vede Takao come protagonista!!!! XD Beh, la prossima volta mi rifarò con i nostri bei russi preferiti!!!^^
Finalmente Max e Mariam
hanno fatto pace…Max è stato troppo puccioso in questo cap, no pensate!! ^^
E Kai…pare proprio che
Sean abbia firmato la sua condanna a morte, per la gioia di qualcuno!!! XD
Ed ora, passiamo ai
ringraziamenti!
Redeagle86: che dici? Sei
dalla parte di Takao questa volta, e sei arrabbiata con Sean anche tu?
Hihihihi! XDXDXD Questo ragazzo si è guadagnato l’odio di Takao e Kai per
motivi diversi…come la vedi??
Yuyu…si, povero…è parecchio
confuso! Ma presto sarò un po’ più buona con lui, povero!!!
Hai visto che ho
aggiornato subito dopo di te? Sai, che è stato il tuo capitolo a darmi
l’ispirazione per finire di scrivere questo?^^
Ps: gli uomini non vanno
da nessuna parte senza di noi…eh, che pazienza! E’ veramente faticoso averci a
che fare, ne so qualcosa in questo periodo!!
=_= Santa pazienza!!!
Solarial: eccomi qui!! Eh si, Sean ha decisamente il suo fascino, però…beh, sai
benissimo per chi parteggio no?? XD Kai è Kai!!!!!^^
Taky…si, sono un po’ cattiva anche con lui, poverino!!!
Chissà se un giorno riuscirà a coronare il suo sogno d’amore!!!! XD Devo ancora
pensarci un po’ a dire la
verità…uhm…
Sono contenta che Kai
geloso mi sia riuscito bene, è stato difficile immaginarmi come potesse
reagire…ma penso che una cosa del genere ci stia!! Almeno spero!!!^^
Per Yuri…arriverà anche il suo momento!!
Hilly 89: XDXDXDXD Oddio,
sai che ora che mi ci fai pensare è
vero?? Per certi aspetti ricorda molto Edward!! Sarà che sono così “intossicata” di lui che mi
viene da pensarci anche non volendo!!!!!!!!!
XDXDXD Cmq no…non è un vampirello, ed andando avanti scoprirai che è ben
diverso da lui!!!! (eh, beh, di Edward ce n’è uno solo…e solo nei libri! Che
amarezza…ç_ç)
Hilary pensa solo a
Kai…che ci vuoi fare…per
vedere se resisterà ancora non dovrai far altro che scoprirlo nei successivi
cap!!!!!!! E Sean…beh, già qui si intuisce
qualcosina in più su di lui…!
Yunie the Black Angel:
grazie per tutti questi complimenti!!!
^////^ Mi fa piacere, ma non so se meritarli tutti!! Ho ancora molto da
migliorare!!!! E non
preoccuparti per l’altro cap…capita una svista, no problem!!!!!!^^ Io anche a volte ho un sacco di cose da fare
che mi dimentico anche la testa!! =_=
Kai e Hila sono sempre
pucciosi insieme!!!! ^^
Saranno rose tra loro…beh, conoscendomi si sa già la risposta!!! XD Ma non sarà affatto semplice, no no!!!!
Hiromi91: mi spiace molto
di non aver potuto aggiornare prima del nuovo anno!! Sono andata molto più in là!! ç_ç Spero
che ne sia valsa la pena, però!!
Sono contenta che ti sia
piaciuto lo scorso cap!! Anche io mi sono molto divertita a
scrivere la scena di Kai geloso!!!!!!!! XDXD
Allora, spero di vedere
presto una tua nuova fic!!!
Non farti pregare troppo per pubblicarla!!!!!^^
Layly_lily: visto?
Qualcosa in Kai si smuove!!!
E’ già tanto!!!!!!! XDXD Purtroppo la cosa andrà ancora un po’ per lunghe
per…problemini vari!!! Lo
scoprirai presto!!!
Per quanto riguarda il
doppiatore di Sean…uhm…penso che ci vedrei bene Stefano Crescentini (Edward in Twilight, tanto per
riprendere il discorso di prima! XD)…non so se ce l’hai presente!!! Mi piace molto la sua voce!!!!
Vampirosolitario91: eh si, la gelosia è proprio una brutta
bestia! Kai lo scoprirà a sue spese, credimi!!!!!!!!!
Spero che ti sia piaciuto
anche questo cap, nonostante la lunghissima attesa!!!!!!!!!!!
Padme86: triangolo?
Quadrato? Beh, devo ancora decidere ma una qualche figura geometrica c’è!!!! XDXDXDXD Il prossimo cap vedrà Yuri molto più presente,
quindi nuovo svolgimento della storia con Chantal…e spero di non farvi
aspettare una vita!!!!!!!!!
XD