Com'è profondo il mare

di Belial The MadHatter
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Scritta per il prompt Avarizia della community settepeccati.




Non teme il pugnale che il secondo impugna. Anzi, è ansioso che compia la sua opera.

Sono passati due anni da quando Calypso è stata imprigionata grazie al suo tradimento. Dovrebbe essere libero dalla sua influenza, libero dal suo ricordo, libero da quel dolore che gli attanaglia il cuore. Ma non è così.

Soffre.

Non c'è giorno che non pensi a Calypso, che non ricordi la gioia di averla amata.

Non c'è notte che non sogni di liberarla.

Si maledice per la pazzia di quel pensiero. Calypso l'ha tradito! Non si è presentata al loro incontro e l'ha condannato ad altri dieci anni senza di lei...

Il cuore fa male e questo lo fa infuriare perché lui non dovrebbe soffrire più. Ha avuto la sua vendetta e ha sconfitto Calypso. Non dovrebbe soffrire...

I suoi ricordi sono diventati un veleno che lo sta portando sempre più vicino alla follia perché ogni volta che pensa a Calypso, non può non infuriarsi e non può non soffrire per quello che le ha fatto.

È stanco di soffrire e che nulla riesca a far passare il dolore, nemmeno la rabbia.

È stanco di ricordarla, di ricordare le promesse che le ha fatto. Le ha infrante tutte. O quasi perché ce n'è una sola che non ha ancora infranto... e che potrebbe essere la soluzione e farlo smettere di soffrire.

Per questo il secondo si sta avvicinando con quel pugnale in mano. Per questo è pronto uno scrigno che solo lui potrà aprire. Per questo si farà aprire il petto e si farà cavare il cuore.. Per questo... e perché Calypso non possa più averlo.





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