Weshaweest
Un mese prima...
"Squaam! Squaam! Squaam!" squammeggiava la sveglia alle
settordici di trasmeriggio. Le sveglie degli alieni, come si sa, son di
due tipi: ci sono quelle che squammeggiano emettendo onde kappa, e ci
sono poi quelle che gaglieggiano emettendo onde ypsilon (queste ultime
sarebbero letali per gli esseri umani, perché gli
sconquasserebbero in maniera tale il labirinto che non si potrebbero
orientare più, in maniera tale che passerebbero a girare in
torno a se stessi sbavandosi il collo fino a che campano).
"Uffa! Che aliencazzo!" sbuffava la giovane Weshaweesht, che doveva
svegliarsi perché doveva andare alla lezione di
Cattarinologia
che si teneva oggi all'Università, a cui non poteva mancare.
"Uffa! Che aliencazzo!" sbuffava Weshaweesht, "...altri cinque
minutoni!".
Weshaweesht impostò la sveglia per il risquammeggiamento
post-cinque-minutoni. Era così assonnata, però,
che con i
suoi due pollici si sbagliò ad impostare la sveglia: invece
che
a cinque minutoni, la rinviò a...sessantacentotrilliardi di
anni
luce!!!
E così Weshaweesht la dormigliona saltò senza
volerlo la
lezione di Cattarinologia, continuando a ronfare fino alle quanquindici
di
sergiorno.
"Sgnorinela! Sgnorinela! Ve dovede esveliar! Devo polir la cassa e
refar lo leto!" diceva la signora delle pulizie che abitava nella casa
accanto alla sua, e aveva le chiavi di casa di Weshaweesht.
"...eeehhm? Che c'è? Ahhh...ohhh...che ore aliene sono?"
chiese
Weshaweesht a Rosalindunsar, che era immigrata dalle Terre di
Logharrnnddtt.
"Sgnorinela! Son le quanquindissi di serzorno. Non l'avevade la
lessione a l'Universidà?".
"Oh fottutissimo aliencazzo!!!...MA PORCA TRIPOLPETTA!!"
imprecò
Weshaweesht, "...come aliencazzo faccio io!!! Ma perché
tutte a
me!!! Avevo impostato bene l'ora, io!!!".
"No sgnorinela, ve state esbaliando. Avevade empostada la prossima
esvelia a seissantassentotriliardi de ani lusse!" disse Rosalindunsar.
"O crappapolla cinquina!" imprecò ancora Weshaweesht, "...il
professor Chgraahnphgqtraajpoowlos mi ucciderà! Come faccio
io,
come faccio! Sono disperata! Rosina aiutami tu, passami i reggiseni e
lo svelvestito da uscita al volo".
"Ecolo sgnorinela, al volo" disse Rosalindunsar.
Si vestì al volo, trangugiò al volo della bava di
crasillo, e si lavò al volo con del brodo di bluzza.
Ringraziò poi Rosina per averla svegliata. Al volo.
"Gaaaaglie! Gaaaaglie!" suonava la campana del campus, ad indicare la
fine delle lezioni aliene.
Weshaweesht doveva sbrigarsi inderogabilmente e pedissequamente per
recarsi ossequiosamente a chegger la mercede al severerrimo professor
Chgraahnphgqtraajpoowlos.
Tuttavia, ogni volta che entrava nel campus dell'Università
Imperiale di Elleràllera, non poteva fare a meno di
emozionarsi,
tanto l'Università era imponente e impressionante al guardo.
La porta dell'Università era un Arco di Strionfo, che
celebrava
e narrava, con raffigurazioni bassorilevate adornate con Pietra Worras,
Gemma Pikk e Cristallo Kok, gli episodi della Campagna dei Cent'anni.
Era un arco iperparallelepipedico roteante su se stesso a tre fornici
di egual misura che, nell'atto della rotazione, si alternavano come
entrata nel campus; un po' come accade con le porte girevoli
tridimensionali sulla Terra, in cui ognuna delle rientranze
è
alternativamente la via di accesso o d'uscita, ad arbitrio
della
rotazione dell'asse centrale del marchingegno.
Passando per una delle tre fornici, si veniva catapultati in un
iperspazio in cui si era sottoposti in pochi tachisecondi a degli
allungamenti delle articolazioni volti a rilassare il corpo, in maniera
tale da donare all'entratore od uscitore un radioso quanto subitaneo a
giungersi stato di benessere psicofisico.
Weshaweesht vi entrò, e ne fu subito molto rilassata.
"Ah che goduria, è come fumare erba croptasillina, anche se
per
qualche tachisecondo...!" disse Weshaweesht fra sé e
sé.
Uscita dall'iperspazio, entrò nel campus
dell'Università.
Il campus era un grande giardino in stile alienclassico: sviluppava su
tre livelli di altezza, ovvero tre immensi piedistalli in cristallo Kok
di cui uno sopra l'altro, collegati fra loro da colonnati laterali di
colonne diconiche spiralmente scanalate, che fungevano anche da
ascensori antigravitazionali.
Weshaweesht si trovava sul piedistallo di mezzo, la piattaforma da cui
si entrava; per accedere al Dipartimento di Medicina Aliena, doveva
salire al piedistallo superiore.
Prese una colonna diconica-ascensore antigravitazionale con alcuni altri
studenti.
Incontrò la sua migliore amica, Qhrallarqwaashte'annh, detta
Suh, che studiava Storia dell'Arte Aliena.
"Amica aliena mia!" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh, "...ti vedo
solo ora! Che fine hai fatto? Stamattina non c'eri alla fermata
dell'alienbus!".
"Ohi Qhrallarqwaashte'annh detta Suh..." disse Weshaweesht,
"...lasciamo stare guarda! Un inferno alieno totale oggi! Mi era
suonata la sveglia questo trasmeriggio e l'avevo reimpostata pensando
di reimpostarla bene...ma ero tutta assonnata...e l'ho impostata male!
Falienculo!".
"Weshy!" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh, contristata e dolente
per l'amicuzza sua.
"Già! Non me lo dire. E meno male che mi ha svegliato
Rosalindunsar, altrimenti altro che qua, ancora a ronfare stavo, porca
tripolpetta!".
"Ok ok calma...!" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh, "...non dir
queste blasfemie parlinique! Può capitare...!".
"Sì, scusa...è che sono arrabbiata...avevo una
lezione
importante, che fra l'altro mi interessava pure molto
seguire...diamine, il prof mi ucciderà! Vuoi per un motivo
vuoi
per un altro, questa tessimana sono mancata tre aliengiorni!!!".
"Weshy...mi spiace! Se posso fare qualcosa..!".
"No guarda lasciamo stare...me la dovrò vedere da sola con
Chgraahnphgqtraajpoowlos...".
"Uhm..." fece Qhrallarqwaashte'annh detta Suh, che non sapeva come
aiutare la sua amicazza.
Weshaweesht fissò Qhrallarqwaashte'annh detta Suh per un
attimo, poi le venne un ideona.
"Senti...scusa se te lo chiedo, ma se te lo chiedo è
perché mi fido di te e so che sei brava con queste cose,
anche
se te ne vergogni perché sei una ragazza aliena discreta...".
"Dimmi" disse sospettosa.
"Allora..." disse Weshaweesht, "....potresti sbriluccicare le
fricchiappe del prof. Chgraahnphgqtraajpoowlos?? Così gli
verrà il buon umore e non mi rimprovererà!".
"Oh ma sentila!!!" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh "ma come ti
permetti?!? Sei pazza dai...dillo che sei pazza, che sei tu quella da
far curare al surcervello!!".
"Eddai ti prego, sbrilluccicagli per bene quelle fricchiappettine
malsane e ammoscite dalla poltrona della vita accademica!!".
"No! Sei un'aliena completamente pazza...finiamola qui!".
"Ti pago ottoquattrodieci pecunie!".
"Ok lo faccio! Ihihih!!!".
"Brava amichetta mia".
Si misero così d'accordo. Ah, a proposito, amatissimi
leggitori:
siccome l'ascensore antigravitazionale superava la velocità
della luce nel teletrasporto, tale conversazione fra Weshaweesht e
Qhrallarqwaashte'annh detta Suh era durata un trimiliardesimo di un
plancksecondo, grazie alla tecnologia dell'intesa conversazionale
telepatica superluminale che veniva impiantate nei parlacervelli dei
neonati alieni alla nascita gratuitamente (grazie al Nuovo Atto
Aliensanitario erogato da Chonhgwanh II nell'Anno Universale 3 547 564
782, che rendeva qualsiasi servizio aliensanitario completamente
aliengratuito).
Weshaweesht e Qhrallarqwaashte'annh detta Suh giunsero quindi
sul
piedistallo superiore istantaneamente. Essendo quello che stava
più in alto, era il piedistallo che riceveva più
luce
naturale dai tre soli. Al posto delle colonne diconiche
ascensorialantigravitazionali, sul perimetro dell'ultimo piedistallo vi
era una serie di tricipressi bluetti fluttuanti alternati a statue
barbesche di divinità tradizionali minori della religione
imperiale, quali la Dea Vertigine, la Dea Fluttuanza, la Dea Danzante e
la Dea Spaziotemporale.
"Vedi i cipressi e le statue" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh,
"come si alternano bellamente ed in perfetta armonia matematica
rispetto alle colonne dei piedistalli superiori?".
"Sì" disse Weshaweesht.
"Ecco, a te quest'armonia matematica sembrerà cosa banale. A
te,
che sei presa dai tuoi problemi quotidiani, senza aver conto alcuno dei
veri problemi dell'Esistenza Universale. Vedi, prima del 3 547 554 370
circa gli alienarchitetti non riuscivano a risolvere il complicatissimo
Conflitto Angolare
dell'Ordine Aliendorico del Tricipresso
Bluetto Fluttuante al di Sopra di un Piedistallo al di Sopra di una
Colonna Diconica Spiralmente Scanalata Ascensorialantigravitazionale!
Vedi, tu ti lamenti delle sveglie! Che cosa avrebbero dovuto dire quei
poveracci di architetti genialissimi al posto tuo, eh?".
"E che aliencacchiolo sarebbe questo Conflitto Angolare dell'Ordine
Aliendorico Tricipresso
Bluetto Fluttuante al di Sopra di un Piedistallo al di Sopra di una
Colonna Diconica Spiralmente Scanalata Ascensorialantigravitazionale?"
chiese Weshaweesht.
"Ebbene" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh "il Conflitto Angolare dell'Ordine
Aliendorico del Tricipresso
Bluetto Fluttuante al di Sopra di un Piedistallo al di Sopra di una
Colonna Diconica Spiralmente Scanalata Ascensorialantigravitazionale consta
delle problematiche che concernono la simmetria artistica del
rapportarsi visivo fra le colonne diconiche ed il fregio di statue e
tricipresi che le sovrastano, in ossequio al rispetto della Divina
Proporzione del Rapporto Platinirio, detto anche Numero della Vita, che
equivale circa a 3,158838 x 10^-26. Infatti, come egregiamente
argomentato dall'alienarchitetto Ma'araqwatrawazyphahawa'alanh, il
problema consisteva nello squilibrio che si poteva dare vuoi per il
fatto che, nel numero e nelle misure dei cipressi e delle statue
stabiliti dal Canone, l'asse simmetrico del tricipresso ricavabile
dall'intersezione delle tre altezze geometriche dipartenti dai segmenti
idealmente tracciabili dai punti individuati dalla proiezione sul piano
xy delle tre arborescenze del tricipresso
non costituisse un'unica retta assieme all'asse simmetrico della
colonna diconica sottostante, vuoi per il fatto che...".
"Qhrallarqwaashte'annh detta Suh" disse Weshaweesht.
"Si?" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh.
"Due cose: STATTI ZITTA NON CE LA FACCIO PIU' A SENTIRTI PORCA
TRIPOLPETTA E VATTENE A SBRILLUCCICARE LE FRICCHIAPPE DI
CHGRAAHNPHGQTRAAJPOOWLOS!!!!!!".
"Ma non sono due cose queste qua!" disse Qhrallarqwaashte'annh detta
Suh.
"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!
Porca Puttaliena!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse Weshaweesht.
"Cattiva! Cattiva sei!" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh.
Weshaweesht stava seduta ad aspettare mentre Qhrallarqwaashte'annh
detta Suh era andata a sbrilluccicare le fricchiappe del professor
Chraahnphgqtraajpoowlos.
Weshaweesht si era messa ad aspettare nel Corridoio delle Aspettanze,
un corridoio in cui gli studenti attendevano di essere ricevuti dai
docenti negli studi di questi ultimi.
Ad un certo punto una voce al fonofono disse: "La signorina Weshaweesht
Bupshurty Khwoolwowaaynh è attesa nello studio del professor
Chraahnphgqtraajpoowlos".
Weshaweesht si fece coraggio, sperando che il lavoretto affidato
all'amichetta fosse andato a buon fine.
Varcò la soglia. Nel ricco studio, intonacato di intonaco
alieno infrarosso, vi erano molte cose per uno studio alieno: vi erano
una, due, tre sedie aliene addirittura (mentre gli studi alieni
più moderni non ce l'avevano, poiché avevano a
disposizione un antigravitazionalizzatore capace di far fluttuare e
sdraiare le persone aliene nel vuoto).
Le prime due sedie erano occupate dal professor Chraahnphgqtraajpoowlos
e da Qhrallarqwaashte'annh detta Suh. Sulla terza sedia prese
posto...indovinate un po'? Il crascalotto (una sorta di cane alieno)
del professor Chraahnphgqtraajpoowlos, ovviamente. Weshaweesht si
sdraiò quindi per terra.
Il professor Chraahnphgqtraajpoowlos era serissimo, mentre
Qhrallarqwaashte'annh detta Suh era attonita e stupefatta.
"Salve professore" disse Weshaweesht, "mi dolgo delle mie inademp...".
"Taci" disse il professor Chraahnphgqtraajpoowlos, "Ti prego di
ascoltarmi. Weshaweesht, mia prediletta, migliore fra i miei discenti
in tutta la Facoltà di Medicina Aliena! Ecco la lieta
novella che vo annunziandoti: hai superato il Test della
Verità! Evvivaaaaaaaaaaaaaa!!!".
"Eh?" disse Weshaweesht.
"Ahahah, mi prendi in giro!" disse il professor
Chraahnphgqtraajpoowlos, "...tu ovviamente lo sai di aver superato il
test, ovviamente!....OVVIAMENTE, NON E' VERO?!?!".
"...sì..." disse Weshaweesht confusa, che nel dubbio decise
di assecondare il professore.
"Ebbene, mia cara, avevo architettato tutto fin dall'inizio. Come
saprai sicuramente, il test consisteva in questo: nell'ultima verifica
scritta che avete fatto in aula magna avevo nascosto, nelle frasi delle
domande, dei codici segreti che, se risolti, avrebbero comunicato il
messaggio segreto che vi avevo nascosto. Il messaggio segreto era: non
presentarsi quest'oggi a lezione, perché altrimenti un'orda
di bestie calculoniche vi avrebbe sbranati e uccisi. Eheh!".
"..." disse Weshaweesht.
"" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh.
"Nessuno dei tuoi colleghi è sopravvissuto: tu sei l'unica
che è sopravvissuta, grazie alla tua capacità di
interpretare i codici! Bravaaaaaa!!!!" disse il professor
Chraahnphgqtraajpoowlos.
"Prof...io...non so che dire..." disse Weshaweesht, che guardava
inquietantemente fissa nell'occhio Qhrallarqwaashte'annh detta Suh, che
escretava gocce fredde di pisellina dal suo naso destro per l'angoscia.
Ci fu un milliminuto di silenzio, che venne però alla fine
rotto da Qhrallarqwaashte'annh detta Suh, che ebbe una crisi isterica
per l'ansia.
"No no no no no!!! Non è giusto!!!" diceva
Qhrallarqwaashte'annh detta Suh "...non è giusto tutto
questo!!! E' terribile, tremendo, blasfemo, disalieno!!!".
In cuor suo, Weshaweesht non poteva che esser d'accordo con la sua
amica; tuttavia, non poteva, non doveva far trapelare alcuna emozione
al suo professore. Aveva ormai capito ciò che da molto
sospettava: il professor Chraahnphgqtraajpoowlos era un alienpazzo
schizzoide.
"...Non ce la faccio!!! Aiutatemi voi, Dea Vita e Dea
Verità!!! Aiuto!!! Aiuto!!! E' scioccantissimo!!! Non ce la
faccio, glielo dobbiamo dire, Weshaweesht...!!" disse
Qhrallarqwaashte'annh detta Suh.
"Scusami: che dovremmo dirgli?!?" chiese Weshaweesht.
"Tutta la verità, nient'altro che la verità!!!"
disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh, "...è blasfemo dire
il falso. In onore della Dea Verità, ecco la
verità: Weshaweesht non è venuta non
perché avesse indovinato chissà quale codice, si
figuri, bensì perché aveva impostato male la
sveglia aliena! Ecco tutto, professore!".
"QHRALLARQWAASHTE'ANNH DETTA SUH MA CHE ALIENCAAAAAAAAZZZZZZZZZZZ!!!!!
PORCA TRIPOLPETTA PORCA PUTTALIENA E PORCA SCAFAGGINA AAAAAHHHH!!!!!!!"
urlò Weshaweesht di disperazione
contro Qhrallarqwaashte'annh detta Suh e contro il Destino
Fatale.
Il professore allora girò la testa facendo scricchiolare
urlosamente gli ossetti paraplinici, e la squadrò
terribilmente con il suo occhio. Anche il crascalotto del professore
guardò malissimo Weshaweesht con i suoi 746 occhi.
"Ebbene, se la mettiamo così" disse il professor
Chraahnphgqtraajpoowlos, "...c'è solo una cosa da fare.
TUUUUUUU. DEVIIIIIIII.
MORIREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!... Mentre tu
Qhrallarqwaashte'annh detta Suh puoi andare, anzi ottimo lavoro per la
tua onestà intellettuale e soprattutto per il bel lavoretto
di sbrilluccicamento che mi hai fatto, eheheh!!! Che nemmeno mia moglie
e le mie tre amanti aliene sanno fare una roba così,
eheheh!!!".
"Grazie" disse Qhrallarqwaashte'annh detta Suh "arrivederLa
professore, buon proseguimento" poi si rivolse a Weshaweesht "...mi
dispiace!!! Sono addolorata per te!!!".
Mentre Qhrallarqwaashte'annh detta Suh se ne andava dallo studio, il
professor Chraahnphgqtraajpoowlos usò un raggio
inginocchificatore per neutralizzare le difese di Weshaweesht. Si
preparava a giustiziarla, aiuto!!! Aaaaaaaahhhhhhhhh!!!!!!
Ce la farà Weshaweesht a salvarsi??? Eh??? Ce la
farààà???? Lo saprete nella prossima
puntata di Le Cronache
di Weshaweesht: la disfatta di Elleràllera. O
yeaaassss!!!!!!
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