A Carolina e Cinzia,
perché siamo sorelle di OTP
e perché mi seguite sempre.
Grazie <3
Fandom:
Final Fantasy XIII
Pairing:
Hope/Lightning
Personaggi:
Hope Estheim, Lightning Farron
Tipologia: One Shot ( 742 parole )
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life
8°
Argomento: Stagioni
36. Autunno
Wait
for me
"As your hands tremble against the autumn wind
Warm the air with your
sighs "
L’estate era finita e questo era
semplicemente un fatto. Non erano le giornate rese più corte a ricordarglielo,
non era l’aria che si faceva via a via sempre più fredda la sera, non erano le
foglie degli alberi che mutavano in tonalità giallo/arancio. L’estate della sua
vita era finita.
Hope
Estheim era alla soglia dei 15 anni ed aveva appena salvato il mondo dalla
distruzione.
Certo
non aveva fatto tutto da solo ed era convinto che i suoi compagni sarebbero
potuti riuscire nell’impresa anche senza di lui. Aveva avuto paura, una paura
folle all’inizio tanto da impedirgli di dormire. Era stato un ragazzino sciocco
e aveva perseverato nella sua stupida idea di vendetta, anche allora aveva
paura.
Poi
qualcosa era cambiato, un piccolo gesto di una sconosciuta era riuscito a farlo
sentire parte di qualcosa, meno spaventato, meno ragazzino. Lei, semplicemente,
non lo aveva abbandonato e quello era stato l’inizio di ogni cosa. Grazie a lei
aveva imparato a combattere, aveva capito quanto fosse inutile tormentarsi
nell’odio e nel desiderio di vendetta. La sua sola presenza, fiera e sicura
accanto a lui, lo rassicurava. Con lei si sentiva più forte e senza
accorgersene, non aveva più paura.
Lei
gli aveva insegnato che la paura doveva essere domata, che poteva essere
un’ottima alleata se trattata nella giusta quantità, non doveva semplicemente
buttarsi ciecamente fra le braccia dei nemici ma ascoltare e imparare a
conoscere le sue paure lo avrebbe reso più forte.
E
aveva ragione, dannatamente ragione.
Light
aveva sempre avuto ragione.
Ma
adesso quella straordinaria avventura che così tanto gli aveva tolto e così
altrettanto gli aveva donato, era terminata. Aveva salutato i suoi compagni,
una morsa al cuore e allo stomaco, e si era separato da loro tornando su una
Cocoon devastata e pronta per essere ricostruita. Aveva guardato Litghning mentre
gli sorrideva silenziosa annuendo appena, incoraggiandolo ad andare, a seguire
il padre e restare con la sua famiglia. Ma il cuore di Hope era diviso in più
parti, anche loro, anche lei, erano
la sua famiglia e non gli era sembrato giusto separarsene. Si era così
avvicinato alla giovane donna e in un momento di coraggio, o di momentanea
pazzia, l’aveva stretta in un abbraccio cercando d’imprimere nella sua mente
ogni millimetro, ogni colore e odore di lei. Non aveva nemmeno sperato che lei
ricambiasse la stretta, era stato un gesto così fulmineo che a stento riusciva
a credere di averlo fatto davvero. Ma quando avvertì le mani guantate della
giovane sulla sua schiena e poi ad accarezzargli i capelli attirandolo quasi
con più trasporto di quanto volesse dare a vedere, dalle labbra sfuggì un
sorriso. Hope desiderò che il tempo si fermasse, lei era così calda, emanava un
profumo così buono a metà fra le rose e il cuoio che era semplicemente il suo
odore, avvertì il suo cuore rallentare i battiti stringendosi di più sul suo
seno, accoccolandosi fra le sue braccia. E si scoprì ad avere nuovamente paura.
Ma non era la paura congelante di morire in combattimento o sbranato da qualche
mostro feroce. Era la paura di lasciarla e rimanere nuovamente solo, e questa
era forse la paura più grande di tutte, quella che lo tormentava da quando
aveva iniziato ad affezionarsi a lei.
Poi
Lightning abbassò la testa e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, lo allontanò
dolcemente e gli sorrise ancora.
- Non dimenticarti di me, promesso? –
L’aveva
guardata per un istante, poi aveva abbassato gli occhi e stringendo le mani si
era chiesto come potesse lei dirgli una cosa come quella. Era assolutamente
impossibile che potesse dimenticarla! Lei doveva saperlo.
Arrossendo
un po’ aveva nuovamente alzato il viso a guardarla, gli occhi decisi quasi in
segno di sfida.
- Tu prometti che mi aspetterai, mi ci vorrà ancora un po’ ma
sicuramente riuscirò a raggiungerti! -
Si
era allontanato in fretta, imbarazzato per quella confessione sfuggitagli dal
cuore ma che forse nessuno avrebbe colto e quando trovò il coraggio di voltarsi
per guardarla un’ultima volta notò i suoi occhi azzurri ancora confusi. No, non
aveva capito, ma andava bene anche così.
E
adesso Hope era su Cocoon da solo, lontano dai suoi compagni, dalla sua
famiglia, da lei e il tempo scorreva con lentezza mentre lui era fin troppo
impaziente.
Osservò
con noncuranza una foglia ingiallita cadere lentamente ai suoi piedi, la
condensa gli usciva a sbuffi bianchi dalle labbra.
Era
autunno e l’estate della sua vita era terminata ma aspettava con trepidazione
la prossima.
Note Autrice :
Nyyyyaaaahh lo so sono una scassaballe ma li amoooohhh <3
Abbiate pazienza, non so contenermi.
Dunque,
questa sarà una raccolta di One Shot sul tema delle stagioni, basato sul One Hundred Prompt. E’ un po’ diversa da
quelle cui siete abituati, questo perché solitamente mi limito a scrivere
momenti mai accaduti nella trama originale o comunque cose che sarebbero potute
rientrarci benissimo. Questa volta ho optato per una AU ( e facciamolo crescere
sto ragazzo suuu ) ambientata dopo gli eventi di FF XIII ma che non tiene conto
dei sequel, se non per qualche rara apparizione di personaggi secondari o
eventi simili.
E niente, spero mi seguirete perché sebbene questa prima sia cortina le altre
le ho già pronte ( mi manca solo il finale ) e se tutto va come ho in testa
dovrò aumentare il Raiting u.u
Ora che vi ho narrato tutto posso anche andare!
Buona
lettura!
Selhin
<3
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