Grazie per aver lottato !!!
Ed eccomi tornata, ciao a tutti / tutte.
Perdonate l’enorme ritardo ma purtroppo ho avuto davvero dei
grossi problemi con internet e con il lavoro è stato impossibile scrivere… è
ormai una settimana che tento di caricare questo capitolo e se ora lo state
leggendo vuol dire che finalmente ci sono riuscita.
Ringrazio come sempre Fastenia_93
per la sua
sempre bellissima e affettuosissima recensione <3
E un grazie anche a tutti voi che mi seguite sempre più
numerosi.
Un bacione grandissimo, spero che vi piaccia il
nuovo capitolo, buona lettura e a presto.
Come sempre se vi va lasciatemi una recensione, mi
farebbe davvero moltissimo piacere sapere cosa ne pensate <3
A presto!!
Vostra Ele
Correvo, correvo più forte che potevo, il respiro si faceva
sempre più affannoso, arrivato alle scale correndo saltai gli scalini per
arrivare il più preso possibile al piano e dopo pochi metri eccomi davanti alla
porta, mi bloccai davanti senza muovere un muscolo, ascoltando il mio respiro
affannoso rallentare lentamente, poi la mia mano afferrò la maniglia e la porta
si aprì.
Le lacrime riempiono i miei occhi appannandoli e iniziarono
a scendere senza che il mio cervello avesse dato il comando.
Due occhi verdi stanchi si focalizzarono su di me, due labbra finalmente color rosa accesso
accennano un leggero sorriso.
Senza pensarci neppur un attimo le corsi incontro, in un
secondo ero vicino al letto e senza prestare la minima attenzione alle persone
nella stanza presi il suo bellissimo viso tra le miei mani e guardandola negli
occhi dissi sussurrando
-
finalmente sei tornata da me
le miei labbra bramavano le sue ed il sapore che esse
racchiudevano, finalmente le nostre labbra si riunirono, erano così morbide e
calde, la mia lingua e la sua si sfiorarono con ardore.
Wahoo che bacio, mi mancava baciarla da impazzire …
Le sue guance presero vita colorandosi di un rosa acceso e
imbarazzata disse
- rob non siamo soli
non mi ero reso conto di quanto mi mancasse la sua voce fino
a quel preciso momento.
Senza smettere di baciarle il viso a destra e a sinistra
dissi
-
non me ne frega un cazzo, mi sei mancata troppo
le sue labbra si allargarono in un sorriso, finalmente era
tornata da me.
Poi mi staccai e appoggiai la mia fronte alla sue, mi persi
nei suoi occhi luminosi e pieni di vita le dissi
-
sapevo che saresti tornata da me e che non mi avresti lasciato solo… lo sapevo !!!
lei rispose
-
non ti avrei mai lasciato da solo vita mia, io senza di
te non vado da nessuna parte
il suo sguardo cambiò il suo sguardo si focalizzò proprio
sopra il mio occhio, preoccupata disse
-
Robert ma stai sanguinando
mi stacai da lei… mi ero completamente dimenticato che avevo
fatto a botte poco fa.
Sentii alle miei spalle sbattere la porta e victoria mia
sorella …. Respirando affannosamente
entrando in camera urlare
-
kristen che bello stai bene
mi accorsi solo in quell’istante che tutta la nostra
famiglia ci stavano osservando felici nel vederci di nuovo riuniti, però
preoccupato mio padre avvicinandosi mi disse
-
Robert perché stai sanguinando e hai dei lividi in
volto??
-
No nulla, solo un’idiota per strada
Vidi gli occhi di kristen preoccupati allora le sussurrai
-
tranquilla sto bene
victoria aggiunse
-
forse è meglio se ti fai vedere, il taglio sopra
l’occhio sembra profondo
-
no, sto bene è solo un taglietto
mi accorsi che al lato opposto del letto c’era il dottor Smith che mi sorrideva,
allora gli chiesi
-
come sta mia moglie?
-
è incredibile un recupero del genere non era mai
successo, sta incredibilmente bene, rischiava di non svegliarsi più e di avere
danni celebrali gravi, invece siamo qui e te kristen sei sveglia con tutte le
tue capacità motorie e mentali presenti, sono stupito, è davvero un miracolo,
dovremo fare altre analisi in giornata
Sorrisi, niente e nessuno mi avrebbe allontanato da kristen
Sentii mia madre dire rivolgendosi
a tutti
- che dite se li lasciamo un po
soli?
E tutti sorridendo uscirono
lasciandoci finalmente soli,
il dottor Smith disse guardandoci
-
noi ci vediamo più tardi per gli altri controlli
lo ringraziai e poi mi girai per guardare mia madre, le mimai con
le labbra
“grazie mamma”
E lei sorridendo aggiunse
“prego”
Finalmente soli presi un
fazzoletto e mi tamponai il taglio sopra
l’occhio.
Kristen porgendomi la sua mano mi disse
-
dammi, ci penso io
sorrisi e gli porsi il fazzoletto con qui mi tampono delicatamente, sentivo male ma i
suoi occhi erano così belli che il dolore era come se fosse anestetizzato dalla
sua bellezza.
Poi Kirsten aggiunse
-
dimmi di mio figlio
mi bloccai… cosa sapeva? Cosa gli
avevano detto?
-
cosa ti hanno detto?
Il suo sguardo si fece amorevole e
disse
-
che lotta con le unghie e i denti
-
è vero è forte come te
i suoi occhi si rattristirono poi
aggiunse
- voglio vederlo
La guardai stupito e le dissi
-
in che senso?
-
Ora, voglio andare a vedere mio figlio
-
Tesoro non puoi muoverti lo sai, ti sei appena
svegliata
-
Sai che hai solo due possibilità: la prima mi aiuti ad
andare a vederlo la seconda è che ci
vado da sola… lo vedrò a tutti i costi
Sapevo che quelle parole che le
sue labbra sussurravano erano vere, era pronta a tutto ed era davvero testarda,
quindi era meglio che l’aiutassi io prima che si facesse male.
- cazzo come sei testarda kristen
- lo so che mi ami anche per la
mia testa dura
- è vero… ok aspettami un secondo
Mi alzai dal letto e aprii la
porta piano mi guardai in torno, c’era solo un’infermiera che parlava con una
paziente, proprio poco lontana da lei notai 3 sedie a rotelle… cazzo… e ora
come fare?
Ok, tattica indifferente
Camminando lentamente cercando di
non far troppo rumore e non attirare l’attenzione mi diressi verso di lei
guardando dalle finestre.
Per fortuna l’infermiera era molto
presa dal discorso e non si accorse di me, presi una sedia a rotelle e tornai
in camera da kristen che mi accolse con
un bellissimo sorriso.
Si era già tirata su e messa a
sedere sul letto con i piedi appoggiati a terra, la bloccai
-
Cazzo, aspetta un attimo kristen, ti aiuto
le andai vicino e con delicatezza
la presi in braccio, il solo sfiorare la sua schiena mi provocò eccitazione che
risaliva il mio corpo e sentii pure il suo corpo fremere leggermente.
Quando l’ebbi messa sulla sedia a
rotelle presi una coperta che era in fondo al letto, gliela misi sulle ginocchia
poi le diedi il mio cappellino così che si potesse nascondere io presi gli
occhiali da sole che avevo lasciato sul comodino, aprii la porta il corridoio
era libero, allora ci incamminammo verso l’ascensore.
Incrociamo delle infermiere che
non ci riconobbero.
Tenevamo i visi entrambi bassi
senza attirare troppa l’attenzione.
Arrivammo finalmente alla vetrata
della sala intensiva neonatale, kristen allungo il collo per vedere attraverso,
cerno molte culle e incubatrici, allora mi chiese
-
Qual è?
-
Vieni, ti ci porto.
Le aprii la porta e poi la portai
attraversando la stanza, altri genitori ci guardarono e li salutai, ormai ci
conoscevamo tutti ero li da mesi.
Poi arrivammo davanti all’incubatrice
di Nathan.
Bloccai la sedia di kristen lei lo
guardò con i suoi occhi pieni d’amore e si riempirono subito di lacrime
-
il mio piccolo guerriero, posso toccarlo?
Mi disse guardandomi
-
certo piccola
l’aiutai ad alzarsi lentamente e
infilò la sua mano delle fessure apposta, il piccolino era ancora pieno di fili
che andavano dal suo corpicino alle macchine.
-
la mamma è qui piccolino, sono qui e non ti lascerò più
la sua voce era bassa e senza
energia
ad un tratto accadde una cosa straordinaria io e kristen ci bloccammo fermi
ad osservare la scena
Nathan aveva stretto tra le sue manine un dito di kristen.
Era come se avesse risposto alle parole di kristen dicendo…
anche io non vi lascerò mai…
Kristen mi guardò
-
Robert… mi sta stringendo il dito
-
lo vedo piccola
sorridemmo entrambi e ci stringemmo l’una all’altra.
Una voce famigliare disse furiosa quasi urlando alterata
-
cosa ci fai qui kristen??
Ci girammo e vidimo la dottoressa Miller guardarci con
rimprovero
Allora le risposi
-
lo portata a vedere nostro figlio
-
Robert ma come ti è venuto in mente kristen non può
assolutamente muoversi si è svegliata da poco tempo…. Sei uno sconsiderato
kristen allora disse fermandola
-
dottoressa è colpa mia, ho costretto Robert a portarmi
da lui con una minaccia… o mi portava lui o sarei venuta strusciando a terra
come un bruco.
La dottoressa allora disse
-
capisco, però non devi stare qui kristen te sei troppo
instabile e potresti attaccagli un virus o qualcosa di simile un’infezione che
per lui potrebbe essere fatale, è troppo debole
kristen dopo aver sentito le parole “ debole, attaccare
virus, fatale” tolse la mano immediatamente staccandosi dal piccolo, sentii sussurrare
-
oddio, non lo sapevo
la dottoressa si avvicino e prendendole la mano disse
-
capisco kristen che per te sia dura vederlo così, sappi
che sto facendo tutto quello che posso se non di più per fare si che Nathan
resti con noi, ma dobbiamo stare attenti un semplice batterio per ora può
essere fatele per lui.
-
Capisco, mi perdoni dottoressa.. mi può dire come sta?
-
Certo, il piccolo è stato operato più volte per vari
problemi, nascendo prematuro abbiamo notato come immaginavamo che i polmoni non
erano del tutto formati e abbiamo cercato di porre un rimedio momentaneo, ora è stabile e tranquillo.
-
E per essere del
tutto fuori pericolo quanto ancora dobbiamo aspettare
-
3 mesi e sperare ovviamente che nulla vada storto
-
Ok, dottoressa?
-
Si kristen?
-
Posso stare qui a guardarlo per un po?
-
Basta che tra massimo 20 minuti sarai in camera tua a
riposare
-
Ok
-
Ora vado ad avvertire il dottor… che siete qui, se
entra in camera e non vi trova sarà nel panico
Vidi la dottoressa andare via, stemmo li a guardarlo
respirare semplicemente abbracciati l’uno all’altra.
Dopo circa 30 minuti
non 20 eravamo tornati in camera e kristen era tornata a letto, io mi sedetti
sulla poltrona a canto a lei.
-
Robert sai io ti ho sentito cantare
-
cosa?
-
Si, ho sentito la tua voce nella mia testa e ho lottato per tornare da te.
-
Davvero?
-
Si
Le sorrisi mi alzai e mi sdraiai al suo fianco .
-
se mi avessi lasciato non so cosa avrei fatto
-
tranquillo ora sono qui
-
sai non ho cantato solo
-
cosa vuoi dire?
-
Hai sentito solo la mia voce?
-
Si, perché?
Guardai fuori dalla finestra la luce del sole se ne era
andata ormai, sapevo che le sarebbe piaciuto quindi mi rialzai e delicatamente
la ripresi in braccio ancora ci avvicinammo alla finestra con le tende tirate e
le dissi
-
senza fare troppo movimento guarda da uno spiraglio
fuori
-
perché?
-
Te fallo
Kristen aprì appena le tende giusto lo spazio di una
fessurina e allungo il collo.
Lo spettacolo di candele acceso ebbe inizio, kristen vide
quello che avevo visto io ogni sera.. l’affetto dei nostri mille fan, tutti a
sedere a terra, iniziarono a cantare, nessuno di loro sapeva che li stavamo
osservando e nessuno sapeva ancora che kristen era tornata da me.. per il
momento era meglio così.
Vidi l’emozione negli occhi di kristen e con la voce
tremante disse
-
e loro?
-
Sono sempre stati qui, tutte le sere accendono le
candele per te, cantano, pregano e mi tengono compagnia
-
Che cosa meravigliosa, siamo fortunati
-
Moltissimo
Ci perdemmo a
guardare fuori i fan che ci regalavano il loro affetto con kristen tra
le braccia, ora finalmente eravamo in due, non ero più solo… finalmente la più
forte dei due era tornata al mio fianco… con lei tutto sarebbe stato più
sopportabile… guardai il cielo e dissi dentro di me
“ grazie per averla lasciata qui con me al mio finaco"
le sussurrai all'orecchio
- ti amo tantissimo piccola, grazie per aver lottato
lei si girò e mi rispose
- grazie per averci creduto e per aver lottato con me Robert, ti amo anche io
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