Portraits of modern lives

di Osage_No_Onna
(/viewuser.php?uid=302862)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ritratto n˚15: Il poeta


 
Era un assiduo frequentatore del porto e del molo, abituato alla compagnia dei gabbiani che seguivano le scie delle navi appena salpate o in manovra d’ attracco così come a quella dei piccioni che beccavano le briciole che i passanti gettavano loro; ma anche dei musei e dei pochi angoli non divorati dal cemento, dei giardini pubblici e degli orti botanici.
Amava le giornate ventose e quelle piovose, l’odore della terra dopo un temporale, le persone sole che vedeva in metropolitana e quelle che gli sembravano appartenere ad un’ altra realtà e su di esse scriveva brevi componimenti, su di un quadernino dalla copertina di sughero, a matita, in modo da poter correggere più facilmente i suoi errori.
Quando poi le sue poesie erano dedicate al mare, le scriveva anche sulla battigia con un bastone e lasciava che il movimento lento delle onde cancellasse alcuni versi. Lo stesso accadeva per quelle sui boschi, mentre quelle dedicate ai passanti o ai pendolari venivano infilate di nascosto nelle loro borse insieme al suo numero di telefono o all’ indirizzo di posta elettronica, nel caso volessero fargli sapere la loro opinione.
Camminava solo lungo il muretto che costeggiava la spiaggia del suo paese sognando scogliere e i fiordi della Norvegia, il fascino delle foreste madri e la vita degli antichi contadini; ma soprattutto che la sua arte potesse migliorare, dal momento che la riteneva ancora troppo bassa per considerarla tale; che un giorno potesse raggiungere il cuore dei suoi lettori; di diventare davvero un poeta e di riunire i suoi simili in un circolo; di poter parlare a quattr’ occhi e di poter far rivivere quelli passati, chiedendo anche loro perché se ne fossero andati così presto.
Il suo Grand Tour era tutt’altro che lungo, anzi era una persona alquanto sedentaria, ma a lui, solo con le parole del silenzio, stava bene così.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3484352