CAPITOLO 6: LA LOTTA DEL TECNORICCIO
I tre cominciarono a camminare lungo quella landa desolata, che correva
lungo un fiume rosso. Tutto rosso. Da lontano, nell'orizzonte, la
roccia con la testa dei due Evil Twins svolazzava sopra il cielo dell'
isola Twinsanity. Cortex notò che sulle lapidi del cimitero
erano incisi nomi particolari: erano i nomi di persone a caso, ma gli
ultimi furono quelli che, grazie a ciò che avevano inciso
sopra, provocarono nervosismo e paura nel dottore. Erano le probabili
lapidi di lui, Crash e Nina. Il dottore capì tutto: i due
pappagalli, uccise le loro vittime, le mettevano in un cimitero. O
forse no? Forse, quelle tombe erano solo un utopia dei due animali:
costruire mano mano la loro collezione di persone morte, quasi fossero
un trofeo. Ma la loro morte spezzò tutto ciò. La
loro restò per sempre solo un utopia.
Cortex camminò con mille pensieri in testa, fino a quando
non sbatté contro qualcosa. Cadde a terra, mentre Crash
rimase attonito a vedere ciò che si presentava davanti a
loro, mentre si grattava il naso per alleviare la tensione.
Costei era una sorta di mostro, con la corporatura umana. Nonostante
ciò, il suo corpo era ricoperto di spine dalla testa ai
piedi; la sua pelle era marroncino chiaro per quanto riguarda
il petto, la testa, l'addome, e i suoi artigli talmente affilati che
luccicavano. Le sue braccia e gambe erano di colore marrone scuro al
massimo. Spostandosi sul suo intelletto, i due ipotizzarono che esso
fosse davvero stupido, dato che continuava a colpire con un pugno il
terreno, e non si era minimamente accorto dei due, anche se Cortex era
sbattuto contro la suddetta creatura.
" Questo è uno dei mutanti di cui vi parlavo. Come
potete vedere, non è molto intelligente e l'istinto lo
comanda. Altrimenti, non perderebbe il suo tempo a colpire la terra. Se
facciamo silen" la maschera fu interrotta dallo scienziato, che nel
frattempo si era calmato dal leggero trauma subito pochi secondi prima.
" Ormai ci ha scoperti! Dovevi bisbigliare!" la maschera rimase
indignata dall'animo ribelle del dottore; tuttavia, non poté
non pensare che, per la prima volta, aveva sbagliato. Aveva commesso un
errore. Ma il suo essere una creatura superiore non gli permetteva di
pensare di avere torto. Quando i battiti della creatura si fermarono.
" Un tecnoriccio" disse Aku Aku. Il nome della bestia allora. Il
tecnoriccio si voltò, e così potetterò
vederlo in faccia: la sua fila di denti superiore era ben visibile,
mentre l'inferiore era come invisibile. La sua corporatura era molto
magra, anche se i suoi muscoli erano molto grandi. I suoi occhi erano
di colore verde, mentre la sua testa era a forma triangolare.
Esso guardò i tre negli occhi, prima di alzare gli artigli,
per poi passare all'azione. E i tre non erano preparati a
ciò che avrebbero combattuto.
Esso picchiò il terreno coi suoi pugni, e dal terreno
emersero un sacco di spine. Una spina là, una spina
là, un altra spina di qua. I tre cercarono di scappare, ma
ovunque andassero, delle spine ostruivano la loro via. Alla fine, si
ritrovarono in un arena chiusa da un vero e proprio muro di spine. Il
tecnoriccio alzò le sue mani dal terreno, per poi colpire
con ancora più forza. Un immensa foresta di spine
coprì l'arena. Comparirono tutte di un fiato. E
così, i tre non poterono scappare; riuscirono a schivarli
tutti, tranne Crash, che fu colpito al braccio. Sulla spina che lo
colpì, del sangue si spalmò. Alla vista del
liquido, il tecnoriccio si fermò. Sembrava appagato dal
sangue, mentre graffiava il terreno con i suoi grossi artigli,
lasciando i tre rinchiusi nella foresta di spine. Provarono a
camminare lentamente, ma le spine avevano altre spine più piccole a loro
attaccate, che non gli permettevano movimenti tanto ampi. Il mutante
dall'altra parte dell'arena sfrutto il fatto che il trio dovesse
oltrepassare la foresta per eccitarsi ancora di più con il
liquido rosso. Alla fine, i suoi occhi si riempirono di rosso, mentre i
protagonisti erano ancora più rallentati dalla foresta, che
si faceva sempre più fitta e che aumentava di spine man mano
che si avvicinavano al mutante. Il tecnoriccio alzò lo
sguardo verso Aku Aku, per poi spostarlo verso Cortex, ed infine cadde
su Crash.
In quel momento il tecnoriccio scoppiò un una grossa e
grassa risata; fino a quando, senza preavviso, un enorme spina
spuntò da dietro il muro, ed esso infilzò il
centro del terreno, creando un terremoto. Tutta la foresta fu
distrutta. Il tecnoriccio si muoveva eccitato, mentre saltava
atterrando con la schiena, incosciente del fatto che si potesse
rovinare la spina dorsale. Altre spine emersero, poi un altra manciata,
poi un pugno di spine ancora. Sempre più spine, sempre di
più spine, sempre più spine. Una spina di
là, una spina di qua. Alla fine, l'intera arena era piena di
spine, anzi. Era solo piena di spina. Eccetto per un piccolo spazio,
dove il tecnoriccio rideva in maniera isterica, fino a quando... fece
emergere un enorme spina su di se. Il suo addome fu trafitto. I suoi
organi furono infilzati, e un sacco di sangue sgorgò dalla sua pancia.
" NO!" urlò la maschera, prima che il riccio mutante si
spegnesse. Era morto.
" Povero animale... ha sbagliato ad attaccarci, e si è
suicidato... lui era solo un servo degli elementali, ma ormai
è morto... non lo possiamo portare indietro"
rifletté ad alta voce Cortex, mentre il marsupiale
osservò per bene la faccia sofferente del mutante: gli
ricordava... gli ricordava lui il giorno prima, dove lui era sofferente
per la sconfitta subita dall'elementale. Cercò di avanzare
verso il tecnoriccio, ma in tutto questo non osservò le
spine. Per questo, i suoi pantaloni si lacerarono, la sua pelle venne
colpita e lacerata anch'essa. " Fermati, Crash, fermati!!!!!!"
urlò Cortex, ricordandosi che aveva la sua fidata pistola al
plasma. Allora, la puntò contro il Bandicoot e lo
minacciò. " Io non ti ucciderò... ma ti
bloccherò... ti ricordi il proiettile che usai per
immobilizzare tua sorella per attirarti nella mia trappola!? Ecco...
è un fuoco secondario della mia arma, e lo userò
per bloccarti e per non auto lesionarti" disse lo scienziato, ma il
bandicoot si girò, e lo osservò con una faccia
che sembrava voler dire: " Tu non hai diritto di scegliere il mio
destino".
Un improvviso botto fermò entrambi; anche Aku Aku si
fermò, dato che stava per fermare Cortex. " Altri mutanti
stanno arrivando" disse la maschera con uno strano tono.
ANGOLO AUTORE: Eccomi qui ritornato! Ed ecco il primo mutante sveltato:
il tecnoriccio! Non so che altro dire. Spero che vi sia piaciuto il
capitolo, ciau e alla prossima!
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