Da qualche tempo Credence si
sentiva dentro un'inquieudine indefinibile e nuova.
I suoi sogni erano più
nitidi.
A volte riconosceva luoghi
della città in cui era stato.
Spesso erano i luoghi delle
prediche di sua madre, posti che lui odiava perchè era lì
che si sentiva più anormale, diverso da tutti. Uno strambo,
uno scherzo della natura.
Allora si arrabbiava ed
avrebbe voluto far sparire quei posti dalla faccia della terra.
E quella notte il sogno gli
aveva obbedito.
Di solito dopo quei sogni si
svegliava stanco, quella volta invece no.
Si era svegliato con una
nuova consapevolezza.
Per un attimo, anche se solo
in un sogno, aveva provato una sensazione di onnipotenza.
Lui. Poteva. Fare. Tutto.
Pensava questo mentre si
radeva cercando di imitare i movimenti che gli aveva insegnato il
signor Graves.
Lui poteva essere molto di
più di un ragazzo codardo, amorfo e con le spalle sempre
curve, spaventato dalla cinghia nelle mani di sua madre.
Poteva essere qualcosa di
più dell'imbranato che si tagliava perchè era incapace
di radersi.
Voleva esserlo.
Voleva essere qualcuno come
Percival Graves. Qualcuno degno di Percival Graves.
Voleva che il mago lo
considerasse suo pari, non solo un ragazzino che piagnucolava per
essere stato punito.
Credence desiderava fare
parte del mondo magico, ma giorno dopo giorno si accorgeva di un
altro desiderio più profondo e che osava a stento confessare a
sé stesso.
Desiderava che il signor
Graves fosse suo maestro, suo amico, suo...
-Atch!-
Si era tagliato di nuovo con
il rasoio.
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Nel cerchio della
Strega
Capitoletto tranquillo, più
o meno, considerando che ci avviciniamo al grande botto.
E ormai Credence è
innamorato perso di Graves come penso lo fossimo più o meno
tutti a quel punto del film.
Lady Shamain
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