36. Special final
chapter:
thank you
Si era
detta soltanto altri
dieci minuti, dieci minuti prima.
Anche se forse ne erano
passati venti o trenta non aveva voglia di aprire gli occhi. Niente
l'avrebbe convinta, niente tranne quel tocco soffice sul suo nudo
collo. Quell'impercettibile tocco che avrebbe riconosciuto fra mille.
Aprì gli occhi e fissò per
un attimo il familiare volto che la stava guardando con un sorriso
stampato sulle labbra.
Jonghyun l'aveva appena
svegliata e ora, piegato sulle ginocchia le accarezzava i capelli.
- Non
ti ho trovata nel letto e allora ho capito che dovevi per forza essere
qui - mormorò con voce roca.
Jorinde
si rese conto in
quel momento di avere la faccia appiccicata al tavolo che era
sommerso per metà di fogli pieni di schizzi di disegni e
volti
abbozzati.
La ragazza si lasciò
sfuggire un ansito disperato.
- No,
mi sono addormentata...- mugolò rizzandosi di scatto e
schiaffeggiandosi le guance.
Jonghyun
la guardava
divertito.
Tuttavia
il maggiore non
sembrava per niente preso quanto lei, anzi era ancora più
divertito
dalle sue espressioni.
- Tu
che hai da sogghignare in quel modo?! Sono nei casini! -
sbottò sciogliendosi la crocchia arrangiata in un gesto
esasperato.
I
capelli le ricaddero sulla
schiena curvata.
-
Riuscirai a fare quel disegno prima del matrimonio, hai ancora tempo,
non disperarti - la consolò Jonghyun rialzandosi.
- No invece, no! Ci vorrà un sacco per farlo e io sono
ancora al punto di partenza e poi se faccio tutto di fretta va a finire
che esce uno schifo...uffa ma perchè mi sono addormentata! -
si lamentò Jorinde portandosi le gambe al petto.
- La vuoi smettere di essere così paranoica? Non ho mai
visto un tuo dipinto brutto, è solo ansia da
prestazione...tranquilla, a Odette e Jae Hyun piacerà -
ribattè Jonghyun mollandole un buffetto sulla guancia.
- Speriamo... -
- Ah, senti Jo...a proposito di prestazione,
è molto duro il tavolo? - chiese il ragazzo con aria lasciva.
La
rossa alzò uno sguardo
incredulo su di lui.
-
Prego? - sussurrò con un sopracciglio alzato e un mezzo
sorriso sul volto.
- Ti ci sei addormentata no? Ti è sembrato troppo duro? -
chiese ancora il bruno con una leggera malizia
nella voce mentre la sua mano allontanava i tanti fogli di fronte alla
ragazza.
- Oh beh, sai...dipende quanto vuoi intrattenerti... -
sussurrò la rossa capendo al volo le intenzioni dell'altro e
poggiandosi con la schiena contro il legno.
Jonghyun
le si parò
davanti, gli occhi nei suoi.
Jorinde
si sentì sollevare
da terra e l'ultima cosa che vide prima di chiudere gli occhi e
lasciarsi andare fu il quadro di Jonghyun appeso alla parete. Era il
dipinto che aveva fatto lei, quello che ritraeva il ragazzo
così
come lo vedeva.
Jorinde fu felice di
realizzare, ancora una volta, di non aver sbagliato. La luce degli
occhi di Jonghyun in quel quadro era esattamente la stessa che vedeva
negli occhi del ragazzo in carne e ossa, la stessa luce, la stessa
energia.
**
Jorinde
non credeva che quel
giorno sarebbe mai arrivato. Quando Odette e Jae Hyun avevano
comunicato a tutti che si sarebbero sposati, la data del loro
matrimonio fissata per il 12 luglio, sembrava lontanissima. Tuttavia
quel giorno non le era mai sembrato più reale di
così. Era in piedi
dalle sei, con i bigodini nei capelli, la camicia da notte lilla, il
correttore spalmato a metà e con le ciabatte che rischiavano
di
consumarsi a furia di fare avanti e indietro in casa di Odette e Jae
Hyun. Stare dietro a una sposa era una delle cose più
stancanti,
estenuanti e terribili dell'universo. Odette era in uno stato di
ansia che esplodeva in crisi nervose e di pianto a ogni ora esatta.
Aveva già pianto tre volte quella mattina e aveva bevuto tre
caffè.
Jorinde, Hyun Soo e Jiwon avevano passato la notte lì con la
sposa
mentre Jae Hyun era stato sfrattato e aveva trascorso la notte a casa
di Jonghyun con Jinki e Minho.
Jorinde entrò nella camera
da letto della sposa con l'arricciacapelli e la prima cosa che vide
fu un'estetista disperata che cercava di truccare Odette che invece
non la smetteva di frignare e torturarsi le mani.
-
Santo Cielo cara, basta o il trucco non prenderà! -
esclamò l'estetista sull'orlo delle lacrime anche lei.
- Odette, ha ragione sai? Basta piangere! - disse Jorinde avvicinandosi
alla cameriera.
Era
decisa a farla finita
con quella storia o le cose sarebbero andate per le lunghe.
S'inginocchiò di fronte a lei.
-
Capisco che sei emozionata ma questa giornata è
importantissima per te e non dovresti far altro che sorridere, basta
con le lacrime dai - provò a farla ragionare la rossa.
- Lo so ma...insomma, cambierà tutto e-e sarà
t-tutto così diverso. Sono stata già s-sposata
una volta ma era davvero uno schifo e invece adesso J-Jae Hyun
è così buono...io spero di meritarmi uno come
lui! - esclamò mentre le lacrime continuavano a scenderle
copiose dagli occhi.
- Vuoi scherzare? Lui ti ama tantissimo e siete fatti per stare
insieme! Andrà tutto bene! Questo giorno andrà
alla grande! - la rincuorò la rossa afferrandole le mani e
stringendogliele con forza.
Odette
sorrise e annuì. Poi
si chinò per abbracciare Jorinde.
Hyun Soo e Jiwon sedevano
sconfitte sul letto sorridendo a quella scena. Poi a un certo punto
l'espressione di Bea mutò dalla commozione al disgusto
più totale.
- Che
cos'è quest'odore? - chiese terrorizzata.
- Quale odore? - chiese stupita Hyun Soo.
- Quest'odore fortissimo... - mormorò portandosi le mani al
petto.
Hyun
Soo annusò l'aria.
- Oh
sarà la verdura aromatica in cucina! - esclamò
balzando in piedi.
- Verdura aromatica? Perchè cacchio state cucinando la
verdura oggi? - chiese Jorinde perplessa.
- Oh ma non è proprio verdura, da queste parti la chiamano
così ma in realtà si fa bollire, poi si secca, si
chiude in un sacchetto e si mette nell'armadio. Serve per mantenere
freschi i vestiti - spiegò Odette.
- Oh no ragazze non mi fate questo... - sussurrò Jiwon
portandosi una mano alla bocca mentre Hyun Soo correva via in cucina -
Scusate non mi sento bene... - aggiunse subito dopo e corse via nel
bagno.
- Ma che le prende? - chiese l'estetista incerta.
- Oh beh, è incinta ed è nel periodo delle
nausee, quindi... - rispose a bassa voce Jorinde ricordandosi solo ora
che la povera Bea probabilmente non avrebbe mangiato quasi niente quel
giorno.
Quando
Jiwon e Hyun Soo
furono ritornate aiutarono Odette a mettersi l'abito, poi Jorinde si
affrettò subito a cambiarsi. Mise il vestito verde da
damigella che
Odette aveva proposto a tutte loro, si tolse i bigodini e
s'infilò
le scarpe. Non si era mai preparata in così poco tempo.
Erano in
ritardo, afferrò la pochette e uscì subito di
casa. Vide Jonghyun
che l'aspettava, nel suo abito elegante, contro lo sportello della
macchina e poi vide altre due figure familiari, troppo familiari.
Erano alti, belli, più belli di quanto se li ricordava, uno
era
rosso e l'altro biondo. Si fermò per un attimo a guardarli,
interdetta.
Si era dimenticata che
quella mattina sarebbero arrivati. Era passato un anno dall'ultima
volta che li aveva visti.
-
Ciao Didi! Non salutarmi troppo calorosamente o rischi di commuovermi!
- esclamò scettico il rosso che la guardava da cinque minuti.
- Kibum! - esclamò a sua volta prima di catapultarsi tra le
sue braccia e appendersi al suo collo.
- Buona, buona così mi fai male! - la redarguì ma
ricambiò l'abbraccio con vigore e sorridendo largamente.
Jonghyun
rise e anche Taemin
lo fece, cosa non buona per il suo collo perchè Jorinde si
ricordò
di lui a pochi centimetri da lei e lo stritolò fra le sue
braccia.
-
Siete bellissimi! - disse cercando di trattenere le lacrime e
squadrandoli commossa, avvolti anche loro in vestiti da cerimonia.
Erano
tornati apposta per il
matrimonio di Jae Hyun ed Odette.
- Ehi
Jo, guarda un po' là, credo ci sia qualcuno che muore dalla
voglia di vederti! - disse Jonghyun indicando un punto poco distante da
loro.
La
ragazza si voltò e vide
Yoora. I suoi occhi si riempirono di lacrime e corse verso la ragazza
che abbracciò senza darle il tempo di rallegrarsi.
La
festa per il matrimonio
di Odette e Jae Hyun si svolse all'aperto. Erano seduti tutti allo
stesso tavolo. Jorinde si accorse di quanto Kibum e Taemin fossero
diversi, quanto erano rilassati rispetto a quando erano partiti.
Taemin non la guardava più come prima e per lei era un
sollievo.
-
Allora Tae, avrai fatto di certo qualche conquista in questo viaggio...
- lo stuzzicò Jiwon.
- No, mi sono rilassato... - rispose quello evitando il suo sguardo
tuttavia.
- Valeryehm - tossì via Kibum
concentrato sul suo piatto.
Taemin
lanciò
un'occhiataccia al maggiore mentre i presenti scoppiavano a ridere.
-
Come sarebbe Valery? Io credevo che Yoora ti ronzasse intorno... -
chiese Jonghyun approfittando della lontananza della ragazza.
- Beh, lo trovava bello effettivamente ma poi viaggiando il suo cuore
è stato rapito da un altro... - sussurrò Jorinde
con fare pettegolo.
- Si, un francese! Siamo stati in Provenza due settimane ed
è stato colpo di fulmine! - spiegò Taemin facendo
spallucce.
- E tu Kibum? - chiese ancora Jiwon.
- Io? Niente... -
- Si, come no - borbottò Taemin vendicandosi della soffiata
di prima.
Mimò
con le labbra un “ha
gli occhi azzurri” prima di ricevere un calcio da sotto il
tavolo.
-
Allora, c'è qualcuno...-
sussurrò divertita la ragazza.
- E chi lo sa...potrebbe esserci come no - replicò Kibum
divertito con un sorriso - tu piuttosto, come va la gravidanza? -
Jiwon
si portò
istintivamente una mano al ventre.
-
Bene, le nausee mi uccidono ma va bene - rispose con un sorriso.
- Sei diventata più bella - ribattè Kibum.
- Glielo dico anche io ma lei non ci crede! - intervenne Jinki cingendo
le spalle della fidanzata.
- Detto da te non fa testo! E tu e Minho, Hyun Soo? Voi due ancora
niente? - chiese subito dopo malizioso.
- No per carità! Se fosse incinta, suo padre tirerebbe le
cuoia e non è consigliabile dal momento che si sta sforzando
per riavvicinarsi alla figlia - rispose Minho con un'occhiata dolce
verso la ragazza.
- Davvero? - chiese incredulo il rosso.
- Si, domenica prossima siamo a pranzo da lui - rispose raggiante Hyun
Soo.
Kibum
ricambiò il sorriso.
- Mi
fa davvero piacere! E voi due invece? - chiese poi a Jorinde e Jonghyun.
- Io lavoro al palazzo di Chul Moo adesso! Ora si fanno un sacco di
corsi interessanti! Insegno a disegnare e a dipingere ai bambini ma ci
sono tante altre attività di qualsiasi tipo! - rispose
entusiasta Jorinde.
- Io invece dirigo la mia catena di alberghi con Minho, siamo soci
adesso - disse il bruno accanto alla rossa.
- Il palazzo di Chul Moo è ancora il tuo? - chiese Taemin.
- Si, è parte di me...anzi di tutti noi.
-
- Beh, non è più la mostra dei ragazzi prodigio,
ora ha la tua impronta. Sai, credo che d'ora in poi ne sentiremo
parlare come il palazzo di Kim Jonghyun. Attenderò quel
giorno - replicò Kibum sorridendo.
- Io invece attendo che voi raccontiate le vostre
avventure...soprattutto se si parla di occhi blu -
ribattè il maggiore.
Taemin
ghignò e Kibum fece
finta di non aver sentito e prima che qualcuno potesse dargli il
tormento, Odette li costrinse ad alzarsi per farli ballare sotto le
stelle.
Jorinde
volteggiava con
Jonghyun e pensava che il mondo non le era mai sembrato più
bello.
Si sentiva grata, grata per tutto quello che aveva, per tutto quello
che stava vedendo quella sera. Ebbe come il sentore che tutti,
finalmente, avevano lo stesso cuore. Tutti si sentivano grati per
qualcosa. Tutti avevano qualcosa per cui ringraziare la vita.
Jorinde si sentiva
grata per
la luce negli occhi di Jonghyun, per ritrovarselo sempre accanto la
mattina, per non essere più sola.
Jonghyun si
sentiva grato
per aver trovato una come Jorinde, perchè il suo cuore
batteva di
nuovo, perchè era tornato ad amare.
Jinki era
grato ogni volta
che guardava Jiwon negli occhi, ogni volta che realizzava che lei lo
riconosceva, che non lo guardava più con timore.
Jiwon era
grata per la vita
che stava crescendo dentro di lei, perchè poteva di nuovo
accarezzare i capelli del suo Jinki, perchè potevano essere
di nuovo
Bea e Jinki.
Hyun Soo
era grata perchè
poteva stringere Minho fra le sue braccia ogni volta che voleva,
perchè suo padre aveva capito di aver sbagliato e stava
rimediando,
perchè aveva avuto una seconda possibilità.
Minho era
grato perchè
aveva una famiglia ora, perchè non era più
costretto a scappare,
perchè Hyun Soo lo baciava tutte le mattine.
Odette era
grata perchè ce
l'aveva fatta, perchè dopo un matrimonio di soprusi aveva
Jae Hyun
affianco che le lasciava una rosa sul tavolo della cucina ogni
giorno, perchè guardava il dipinto che Jorinde aveva fatto
per il
loro matrimonio e sentiva che sarebbero stati felici, come in quel
quadro, per sempre.
Jae Hyun
era grato perchè
desiderava sposare Odette dalla prima volta che l'aveva vista e ora
danzava con lei in frac.
Kibum era
grato perchè il
cuore non faceva più male, non sanguinava più e
ora di rosso
c'erano solo i suoi capelli, Kibum era grato perchè c'erano
un paio
di occhi blu nel mondo, solo per lui.
Taemin era
grato perchè
l'ombra scura dal suo volto se n'era andata, era grato
perchè le
labbra di Valery non erano mai state così dolci sotto il
cielo
francese, era grato perchè Hye Jin non era riuscita a
vincere su chi
amava davvero.
Jorinde
inspirò il profumo
di Jonghyun, stretti l'uno all'altra.
-
Grazie - sussurrò.
- Di cosa? -
- Per tutto...grazie di essere qui, al mio fianco. -
Jonghyun
sorrise e la baciò.
L'ennesima cosa per cui
essere grata, pensò Jorinde.
Amava, era amata e non c'era
niente di meglio al mondo.
...e io
sono grata a voi.
Grazie, grazie, grazie e un
milione di volte grazie.
Quando ho iniziato a
scrivere questa storia, non ci credevo davvero, non immaginavo che
sarebbe piaciuta, che qualcuno l'avrebbe letta e recensita.
Ho avuto qualche difficoltà
nel corso della sua stesura, ho avuto paura di non essere in grado di
portarla avanti ma alla fine ce l'ho fatta ed è grazie a
voi. Siete
stati una motivazione in più per continuare a scrivere e
portare a
termine questa piccola storia senza pretese.
The Blue Rose è la mia
prima vera fanfiction sugli SHINee, è stata una delle prime
storie a
formarsi nella mia testa. E' nata da un'idea semplice e poi si
è
sviluppata diventando la storia che avete letto. Ce l'avevo in testa
da un sacco e io funziono così, quando mi viene in mente una
storia
poi devo per forza scriverla.
So che molti di voi sono
occupati e non hanno molto tempo per recensire o magari siete rimasti
indietro di qualche capitolo ma non ha importanza, grazie lo stesso.
Grazie a lagartischa,
Blakneco,
annaminho4429
e minmin
(spero di non aver
dimenticato nessuno) per aver recensito i capitoli della mia storia.
Un grandissimo grazie a voi! <3
Grazie a tutti i 19
che hanno inserito la storia nelle seguite, i 17
che l'hanno inserita nelle preferite e i 2
che l'hanno inserita nelle ricordate. Grazie infinite! <3
Grazie a bummie_claaa96,
una ragazza dolcissima che ho conosciuto proprio qui e che mi ha
sempre sostenuto! <3
Grazie a Ninechka
senza la quale, sarei crollata molto prima. <3
Grazie a tutti voi che avete
condiviso con me questa piccola avventura, che avete impiegato dieci
minuti del vostro prezioso tempo per leggere e commentare questa
storia, grazie di cuore, è stato importante per me. <3
Kisses! :*
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