ReggaeFamily
La
resa dei conti...
I
nostri intramontabili eroi sono stati convocati da Dave per un
colloquio davvero importante. Il chitarrista, infatti, ha spedito
loro un messaggio vocale sul gruppo WhatsApp della band in cui diceva
più o meno testuali parole:
SIETE
TUTTI DEI PEZZI DI MERDA, ME LA PAGHERETE CARA, NESSUNO DI VOI USCIRÀ
VIVO DA QUESTA CAZZATA, VE LO ASSICURA DAVID SCOTT MUSTAINE! QUESTO È
TROPPO! PRENDO IL PRIMO AEREO PER LA FRANCIA, NON MUOVETEVI DA QUELLA
CAZZO DI CASA, CHIARO????
Il tutto ovviamente è
stato strillato con voce piena di rabbia, tanto che Carlo e Aurélien
hanno cominciato a tremare come foglie e si sono nascosti dietro il
divano e stretti in un abbraccio colmo di disperazione. Ieri era
Natale, sono stati così felici e contenti tutti insieme, senza
Dave, ma ovviamente si deve sempre tornare alla realtà.
«Che sarà
mai? Con Mustaine non si può mai scherzare...» borbotta
Daron, poi fa partire la registrazione di un messaggio vocale per
Dave e strilla: «Ti aspettiamo con ansia, ma non metterci
troppo perché noi abbiamo anche altro da fare!». Lo
invia e poi lancia un'occhiata ai suoi compagni di band terrorizzati.
«Ragazzi, uscite da
là dietro, avanti! Sul serio avete paura di Mustaine?»
li rimprovera Jens con un sospiro pacato. A lui non gliene frega
niente, affronterà quel pallone gonfiato e si prenderà
eventuali conseguenze. Chi si crede di essere per trattarli come
pezzenti? Si è meritato di trascorrere il Natale con gli One
Direction!
«Avete sentito
quanto era arrabbiato?» farfuglia Carlo.
«Figurati...»
taglia corto Fred, poi si accende una canna. «Fumiamoci su,
ragazzi, ci sarà da ridere stasera.»
Tutti si scambiano
occhiate, colti da preoccupazione e ilarità insieme.
«Ne vedremo delle
belle» dice Joey allegramente.
Dave è davvero
incazzato. Ma davvero, sul serio, e molto anche. Come hanno osato
quegli esseri infimi e squallidi giocargli un tiro così basso?
Non ci può credere.
Hanno fatto sì che
qualcuno lo rapisse e lo trascinasse al concerto di quei... quei...
oddio, Dave non sa come definire quelle cose che ha visto e
sentito dal vivo il giorno di Natale. La cosa peggiore della sua
vita, ne è certo.
Il rapitore l'ha legato a
una poltroncina e l'ha costretto a seguire tutto il live, tenendo
sempre una pistola puntata alla sua tempia e obbligandolo così
ad applaudire e mostrarsi entusiasta. È stato un incubo che
sembrava non avere mai fine.
Poi Dave ha scoperto chi
è stato a rapirlo e si è incazzato ancora di più.
Il tizio, infatti, una
volta finito il concerto disastroso, lo aveva condotto fuori dallo
stadio e lo aveva liberato, restituendogli i documenti. Poi si era
tolto il passamontagna e Dave era rimasto a bocca aperta.
«Tu?!» aveva
ruggito, per poi avventarsi contro un divertito e sorridente Lars
Ulrich. Gli avrebbe volentieri spaccato la faccia, poi con quel
sorriso da pescecane che si ritrovava... Dave era una furia, non
riusciva a credere che tutto questo fosse successo proprio a lui!
«Calmati Dave, eh?
Tutto bene? Hai visto che bel regalo ti hanno fatto i tuoi amici?
Sorridi, su, che ci facciamo un selfie e lo metto su facebook!»
aveva commentato Lars, scansando Mustaine che cercava di colpirlo, ma
era ancora intorpidito per essere rimasto legato per ore e ore.
Infine il batterista dei
Metallica se n'era andato fischiettando e lo aveva lasciato lì,
impalato e basito come un deficiente.
Ora Dave ci ripensa,
mentre un taxi lo sta accompagnando a casa di Aurélien, e non
può accettare tutto questo schifo. Non può farla
passare liscia a quel branco di dementi, si vendicherà di loro
e gli rovinerà la vita!
Non sanno con chi hanno a
che fare, brutti pezzi di merda, sputeranno sangue ai suoi piedi!
Quando suona il
campanello, Aurélien e Carlo balzano in piedi e sembrano
intenzionati a scappare e nascondersi, ma Hakim cerca di
tranquillizzarli.
«Andrà tutto
bene! Dai, Aurélien, stai calmo, tesoro... okay, avete
combinato un bel casino, ma non c'è niente che non si possa
sistemare, okay? Carlo, dai, respira, su... ehi, qualcuno vada ad
aprire, altrimenti quel cretino ci scassa il campanello!».
A questo punto Daron e
Fred si fanno avanti e corrono a spalancare la porta, per niente
intimoriti dall'arrivo della furia incombente di Dave Mustaine.
Quando il chitarrista irrompe in casa, sta sbraitando cose senza
senso, il tutto infarcito di improperi e bestemmie irripetibili. Sta
tremando e del fumo gli fuoriesce delle orecchie, è tutto
spettinato e abbaia a casaccio senza neanche pensare a ciò che
sta dicendo.
«Dave, forse è
il caso che ti calmi, eh? Vuoi una camomilla?» gli chiede con
calma Damian, lui che è sempre pacifico e tranquillo e vuole a
tutti i costi evitare lo scontro.
«Col cazzo, Marley,
te la squaglio in faccia la tua fottuta camomilla, chiaro?»
sbraita ancora Mustaine.
«Okay, ma sta'
calmo, amico...»
«Amico?! Voi mi
avete rovinato la vita! Come avete osato, esseri ignobili e indegni
di vivere a questo mondo? Dovete baciare il terreno su cui cammino,
avete capito?» continua a minacciarli Dave.
Aurélien e Carlo
intanto si sono nascosti in cucina, Hakim non è riuscito a
evitarlo e ora sta cercando di convincerli, inutilmente, ad
affrontare la situazione a testa alta.
«Sì, sì...»
commenta Daron, palesemente annoiato e con la testa reclinata di
lato. «Hai finito il sermone, pezzo di merda?»
«Taci, razza di...
di... moccioso pestifero, non sai neanche suonare la chitarra come
me, ma cosa vuoi fare? Eh?» strilla incazzatissimo Dave,
stringendo i pugni e facendo di tutto per non saltare addosso a
Daron.
«Senti un po',
Mustaine di 'sti gran cazzi, ascoltami bene, eh? Attiva quei due
neuroni che ti sono rimasti dopo l'ennesima sbronza, d'accordo?»
gli dice Daron in tutta calma. «O la smetti di urlare e
insultare chiunque, o ti strappo le palle e te le faccio mangiare
domani a colazione. Messaggio ricevuto?»
Ma Dave scoppia a ridere
e allora si scaglia contro l'altro chitarrista, afferrandolo per i
capelli come una femminuccia isterica.
Fred e Jens si avvicinano
e li separano.
«La smettete? Non è
il caso, forse, di spiegare a Dave perché lo abbiamo fatto?»
interviene Kelsey, mantenendo una calma incredibile e incrociando le
braccia al petto.
Joey è rimasto
immobile con gli occhi sgranati, mentre Damian sta sgranando qualche
rosario per pregare le sue divinità preferite affinché
lo aiutino a risolvere tutto nel migliore dei modi.
«Non voglio sentire
le vostre cazzate, mi vendicherò, ve lo giuro!» protesta
Dave, dimenandosi tra le braccia di Jens, che tuttavia non accenna a
lasciarlo andare.
«Ma piantala.
Ascolta invece. Siediti» dice Kelsey, indicandogli il divano.
Jens lo trascina fin lì
e ce lo butta sopra senza alcun riguardo. Mustaine cade come un sacco
di patate e non riesce più ad alzarsi.
«Fermo dove sei,
chiaro?» lo minaccia Fred.
«Non capisco quale
spiegazione potrebbe convincermi a non ammazzarvi tutti»
borbotta il malcapitato con stizza. «Mi avete fatto rapire da
Lars Ulrich in persona, quel... merda, quell'imbecille! Questo è
un affronto troppo grande nei miei confronti...»
«Finiscila di
blaterare, cazzo, mi fai venire la nausea!» interviene per la
prima volta Tim C, portandosi una mano alla tempia.
«Dave, noi lo
abbiamo fatto per farti capire che sei stato veramente uno stronzo
nei confronti di Carlo. E in generale, ti comporti da stronzo con
tutti noi, ci comandi a bacchetta e pretendi che siamo i tuoi servi
della gleba. Non è così che funziona, cerca di
capire...» dice Kelsey.
«Sì,
appunto. Quando si fa parte di una band, si è un gruppo unito,
un'unica mente, un unico cuore, una sola anima... non può
decidere soltanto una persona a nome di tutti» interviene
Damian, regalando al chitarrista un sorriso che dovrebbe infondere
serenità.
«Io sono stato il
fondatore di questa merda, io comando» ribadisce per l'ennesima
volta Dave.
«No, allora noi non
ci stiamo più.»
Tutti si voltano. È
stato Carlo a parlare, tremante sulla soglia della cucina, ma con la
voce stranamente sicura.
«Carlo ha ragione,
che cavolo!» conviene Tim C. «Se vuoi comandare, rimani
da solo. Noi proseguiremo per la nostra strada, tanto tra noi ci
troviamo benissimo e i DOMR possono esistere anche senza di te. Sai
che pacchia il concerto di Natale con una palla al piede in meno...»
Per la prima volta sul
volto di Dave si nota un piccolo cedimento, gli occhi gli si sgranano
e la mascella cede leggermente. Spalanca piano la bocca e fissa i
ragazzi uno a uno.
«Mi state
cacciando?»
«No, sei tu che
stai cacciando noi. Se trovi qualcuno disposto a stare appresso alle
tue stronzate, fai pure. Ti auguriamo buona fortuna, davvero»
replica Daron, poi sospira ed entra in cucina per controllare se
Aurélien sta bene.
«Ma ragazzi...»
Dave vacilla e si guarda le mani, che nel frattempo si sono distese e
abbandonate sulle sue cosce. «No, aspettate... okay, state
scherzando, vero? Dove pensate di andare senza di me?»
«Dove pensi di
andare tu senza di noi, Mustaine? Sei ridicolo» lo schernisce
Fred, scuotendo il capo.
«Io... ragazzi,
veramente vi siete incazzati con me? Ma su... dai, non scherzate!
Possiamo riprovarci? Fingerò che non mi abbiate spedito a quel
concerto orribile, eh? Ci state?»
«Tu hai provato a
farmi del male, come pensi che io mi sia sentito, Dave
Mustaine?» Carlo entra nella stanza e si piazza esattamente di
fronte a lui, con rinnovata sicurezza. «Okay, forse io in
confronto a te non sono nessuno, mi ha reclutato Joey a Napoli, non
rappresento un cazzo, su questo ti posso anche dare ragione. Ma chi
ti dà il diritto di comportarti da pezzente e fare ciò
che mi hai fatto in quell'albergo? Non sono venuto qui per farmi
terrorizzare da te né da nessun altro, hai capito? Io sono qui
per suonare, proprio come mi ha chiesto Joey.»
Dave annuisce,
improvvisamente ammutolito da quelle parole.
«Sentite, diamogli
un'altra opportunità, che ne pensate? Ma alla prossima che fa,
è fuori» conclude Damian, lanciando occhiate a tutti i
presenti.
«Cercherò di
non fare più certe cose, ma io sono fatto così, devo
avere sempre tutto sotto controllo... è più forte di
me» dice Dave con un filo di voce.
«Daron, Aurélien!
Avete sentito?» grida Joey, trotterellando verso la porta della
cucina.
«Cosa?»
strilla Daron di rimando.
«Stiamo pensando di
dargli un'altra opportunità, ma la prossima cazzata che fa,
sarà fuori dai coglioni. Ci state?» domanda ancora il
batterista.
«Sì, va
bene» rispondono i due in coro.
«Bene, Mustaine»
conclude Fred. «Spero che tu non ti giochi l'ultima carta,
ricordati che senza di noi dovrai ricominciare da capo e ormai tutti
sanno che pezzo di merda sai, nessuno accetterà più di
collaborare con te.»
Dave non risponde, rimane
a fissare il vuoto di fronte a sé.
«Ragazzi, siamo
d'accordo allora! Ehi, ma sapete una cosa? Lars dovrebbe proprio
recitare in un film d'azione!» strepita Daron.
Tutti scoppiano a ridere
e si riversano in cucina per bere, mangiare e fumare tutti insieme,
come una vera famiglia. Pure Dave per una sera smette di fare lo
stronzo e si mostra perfino simpatico.
Ma
nessuno sa cosa in realtà gli passa per la testa...
Cari
lettori, rieccomi dopo mille anni a partorire un nuovo capitolo di
questa folle storia, che poi non si può neanche definire tale
XD
Voi
cosa pensate che passi per la testa di Dave? Io ho una mezza idea, ma
aspetto le vostre opinioni :D
Ci
credete alla sua arrendevolezza?
Ahahahahah,
mi diverto troppo a scrivere questa cosa, non posso farci niente...
anche se ci impiego sempre un po', questo non significa che io non
ADORI questi ragazzi, anzi, tutto il contrario!
Bene,
cosa accadrà ora?
Alla
prossima avventura :D
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