CAPITOLO 9: ARRIVO AL TEMPIO DI RO-KO
Spazio:
Ro-Ko:" Mio signore Uka Uka, mi scusi se il mio piano non ha
funzionato. Però..." Uka Uka: " Non voglio sentire
scuse! La tua strategia non ha funzionato per niente! I tuoi mutanti
non hanno sconfitto neanche minimamente quel disgustoso trio! " Lo-Lo:
" Però in fondo hanno catturato Aku Aku!" Aku Aku: " Mi
libererò da questo albero nel nulla, e voi per" Uka Uka: "
SILENZIOOOOOOOOOOOO! Come ti stavo dicendo, Ro-Ko, prima che Lo-Lo mi
interrompesse, il salvataggio di quei due non è grazie a mio
fratello! Dovevi catturare almeno uno di quei due, olte a lui. Eppure
no! Hai fallito!" Lo-LO" Beh, buona fortuna Ro-Ko!" Uka Uka: " Ora
basta, basta, basta Lo-Lo. Mi interrompi atteggiandoti come un
superiore. La verità è che tu non sei nessuno.
Cosa ti costa ad ammettere di essere un mio schiavo!? Hai
già fallito una volta, e ti atteggi come un campione davanti
ai tuoi inutili compagni!? Ro-Ko ha fallito, ma tu non sei da meno!
Tornando a noi... Ro-Ko, torna al tuo tempio ed elimina quei due. E non
fare un passo falso. Ci vediamo"
Isola Wumpa folle:
I due, rimasti da soli, senza una guida, camminarono per una distesa di
sabbia eterna. Gli ultimi combattenti
rimasti erano morti anch'essi, sia dissanguati sia portati via dal
vento, che li trasportavano su per aria contro la loro volontà,
facendoli cadere in acqua, così calda, ma così
calda, che i loro corpi si sciolsero; entrati nel mare, la
loro pelle veniva disintegrata, quasi colpita da un accetta. I suoi
muscoli e la sua carne venivano poi sciolti mano mano, diventando sempre
più piccoli. I loro organi scomparivano. E la loro testa si
staccava dal corpo. Si era formata così un vero e proprio
cimitero. Teste di combattenti sovrastavano l'acqua, e non venivano
minimamente sciolti. Che strana acqua.
Cortex e Crash camminarono lungo l'isola per tutto il tempo. Era
deserta, e escluso l'albero, non c'era nessun'altra caratteristica
unica. Un posto monotono, dove il tempo sembrava passare il quintuplo
più lento. L'incessante camminata era resa ancora
più brutta dall'atmosfera. Nessun tramonto, nessuna notte,
nessun vero giorno. Sembrava una dimensione di mezzo, una dimensione
con pochissimi abitanti, una dimensione caotica, dove non esistevano
quasi i giorni e se esistevano erano lunghissimi. In lontananza
dell'isola, non si vedeva proprio niente.
I due camminavano forse da quasi un giorno nella loro dimensione, ma in
quella era passato forse almeno un quarto di un vero giorno. Durante la
loro camminata, alla ricerca disperata dei templi. Non trovavano
niente, ma del resto non avevano neanche un indizio.
" Diamine! Siamo al punto di partenza!" disse Cortex, ormai stressato.
" Non abbiamo trovato neanche un singolo indizio, e siamo anche rimasti
soli!" quelle parole descrissero, anche se velocemente e di certo in
modo poco approfondito, la stanchezza dello scienziato. Non che Crash
stesse meglio: anche se il suo umore era drasticamente migliorato,
affannava e aveva gli occhi pesanti, e la sua lingua era stesa sulla
terra.
Cortex tastò rabbiosamente una parte di quercia dell'albero,
e fu proprio in quel momento che qualcosa accadde: miliardi di sassi si
alzarono in cielo; le radici dell'albero uscirono dal terreno, creando
un ingarbugliato intreccio di legno e foglie. In breve tempo, i due
eroi si trovarono sperduti in quella foresta creatasi dal nulla dalle
radici, e capirono che l'unica cosa da fare era addentrarsi dentro
l'albero.
Saltellando qua e là, potevano dire che l'ambiente era
diventato leggermente più simile alla loro dimensione,
anche se il cielo rosso sangue evidenziava la differenza fra i due
universi. Le radici avevano infatti creato una foresta, con piccole
foglie che coprivano il cielo, rendendo area ancora più
inquietante. I due si trovarono quindi di nuovo di fronte alla
apertura. Avevano i nervi ben saldi. " Emh, Crash, dev..." ma quelle
parole furono spezzate da un improvvisa botta proveniente
dall'apertura.
Da questa vi uscì... un gorilla mutante. Costui aveva le due
zampe anteriori molto robuste, il doppio di un gorilla, mentre quelle
posteriori erano meno lunghe, meno robuste, e terminavano con
provocanti artigli. Il suo corpo era muscoloso, paragonato alla sua
piccola testa. Ma da dietro alla sua parte "posteriore" aveva un enorme
coda da scorpione.
" Crash, cre" ma il gorilla li attaccò lo stesso, premendo
sul terreno con i pugni con una forza talmente grande che tutti i rami
di quella foresta uscirono sempre di più. Il gorilla si
colpì più più volte il petto, per poi colpire con la
coda, che si era infiammata. I due dovevano saltare al momento giusto,
ma il problema era che il gorilla sbatteva i pugni a terra, creando
onde d'urto impossibili da schivare. Il dottore e il bandicoot non
capivano come faceva quell'essere, così muscoloso e pesante,
ad avere movimenti così precisi; il dottor Cortex si
sentì umiliato, avendo capito che quei mutanti erano meglio
di quelli da lui creati. Quelli aveva una forza sovraumana, ma anche
caratteristiche proprie. Cosa che Cortex non aveva mai pensato
veramente. Tutti i mutanti da lui creati, avevano solo una forza
incredibile, e alcuni una velocità incredibili. Non li
creava mai con poteri naturali, ma doveva aiutarli lui a procurarsi
armi e strategie di combattimento. Quei mutanti erano invece
indipendenti, e il loro aspetto incuteva davvero timore.
" Crash, non abbiamo tempo! Dobbiamo entrare direttamente nell'albero!
Combattere è inutile! Non lo sconfiggeremo mai!" disse
Cortex. Crash annuì. In quel momento, voleva soltanto
salvarsi, e non vincere. La gloria, l'essere forte non importava
più per lui. In quel momento si sentì a suo agio.
Si sentiva di nuovo lui. Fece un balzo enorme, e cominciò a
ridere, con le pupille che volavano da una parte all'altra degli occhi.
" Non ci credo... questo... questo è il Crash creato da me!"
disse il dottore, meravigliato davanti a quello spettacolo. Si
risentiva felice, particolarmente quando Crash gli prese i capelli, e,
come ai vecchi tempi, la spiaccicò sorridendo contro la
faccia del gorilla, che rimase stordito momentaneamente. I due
riuscirono ad entrare nell'albero.
Crash tornò in se, ma i due presero subito a correre, appena
notarono che il gorilla riprese ad attaccare.
Spazio:
Uka Uka: " Dannazione Ro-Ko! Forse Lo-Lo aveva ragione" Wa-Wa: "
Dovrebbe smetterla di mandare mutanti. Del resto, lui può
controllare solo quelli, ed è appurato che Crash e Cortex li
hanno sconfitti tutti e tre. Mandarne altri della stessa specie sarebbe
inutile" Py-Ro: " Be, Wa-Wa, Ro-Ko non riuscirà a vincere. Lo
so già. Lo useremo solo come pedina per scrutare quei due."
Lo-Lo: " Ehi! Va bene che vogliate usare Ro-Ko come esca, ma non vi
sembra infame farlo pure uccidere da quelli là!?
Perderemmo uno di noi, uno fondamentale!" Uka Uka: " ZITTO! Dopo averlo
insultato, non hai alcun diritto di proteggerlo! E poi Ro-Ko
è il più debole di tutti noi! Credi davvero che
abbia fatto quella scelta senza ragionare un minimo? Sei proprio un
ingenuo!" Py-Ro: " Beh, io torno sull'Isola Wumpa. Trasformare il tuo
albero in un vulcano credo sia proprio un idea geniale!" Wa-Wa:" Anche
perché Ro-Ko, per come è fatto, dirà
tutto a quei due. Per una volta il suo non sapere nascondere le cose
sarà un ottima cosa. Gli terremo un agguato, e
appena li vedi nel posto giust... Uka Uka, perché hai
colpito tuo fratello?" Uka Uka: " Ho messo tutto il mio potere per
tramortire mio fratello e fargli dimenticare tutto. Il mio piano
è liberarlo ora, così si accerterà che
solo Ro-Ko è rimasto nella Decima dimensione, e cadranno
dritti nella trappola" Wa-Wa: " Capo, per quanto consideri malvagio e
sublime il suo piano, dovrò rinfrescarle la mente. Quel
guastafeste di un Bandicoot è sopravvissuto a Lo-Lo! Non
direi di sottovalutarlo." Uka Uka: " Ripeti" Lo-Lo: "
Perché?" Uka Uka: " COME OSI OBBIETTARE CONTRO DI ME! E NON
RIVOLGERTI A ME CON QUEL TONO!" Lo-Lo: " Tu ci stai solamente guidando,
non ci hai neanche liberato!" Uka Uka: " E sentiamo, chi vi ha
liberato?" Lo-Lo: " Non siamo riusciti a vederlo, ma siamo sicuri che
non sei stato tu!" Uka Uka: " Dammi del lei, sono il tuo capo e non mi
devi trattare così! Sopratutto se devi obbiettare!" Wa-Wa: "
Ha ragione, signore! Ci tratta come dei deboli e degli schiavi, ma tu
vedo che non hai molta determinazione" Uka Uka: " In che senso?" Lo-Lo:
" Ti sei calmato finalmente. Allora. Tu ci dai tanti ordini, eppure non
scendi mai in campo. Non hai il coraggio di affrontare quel Bandicoot.
Forse perché sei più debole di noi e ci hai
già perso un sacco di volte. Quel tuo inutile schiavo del
Dottor Cortex è la minaccia minore!" Py-Ro: " Il capo ha il
compito di elaborare strategie, dare ordini ma no..." Wa-Wa: " Py-Ro,
non fare il ruffiano, sappiamo tutti che anche tu lo pensi" Uka Uka: "
E così mi sfidate... Ok, accetto. Ora libero quel fallito di
mio fratello e andrò a supportare Ro-Ko".
Le tre maschere elementari rimasero da sole, ad osservare il
trono in quel piccolo posto nel nulla (Mi riferisco a quel
piccolo pianetino all'inizio di L'ira di Cortex, dove Aku Aku
discute con Uka Uka e quest ultimo gli mostra che ha risvegliato gli
elementali). Il vedere quel posto tanto ambito da tutti vuoto, li
tentò, ma Lo-Lo rifletté e enunciò: "
Perché non aspettiamo di trovare colui che ci ha
risvegliati?". Le due maschere erano sbigottite. " E questo chi te lo
dice? Forse davvero abbiamo sbagliato ad affrontare Uka U..." ma Lo-Lo
lo zittì, mentre osservava il trono felice, per poi girarsi,
e cominciare a parlare in un altro lungo dialogo. Lo-Lo: "
Macché! Vedrai, vedrai! Perderà! Non
può farcela. Non dico che abbandoneremo il piano del
vulcano, ma sappi che Uka Uka non sarà più il
nostro capo!" Py-Ro: " Hai ragione. Era un tiranno, un dittatore.
Meglio che crepi, anzi, spero davvero che verrà spezzettato e bruciato!
Se troverò i suoi resti, li renderò cenere!"
Wa-Wa: "Contieniti ! Sarà un tiranno, ma essere
così esagerato... è esagerato, appunto" Lo-Lo: "
Ha ragione, ha ragione. Se vincerà, potremmo anche smettere
di esistere, potrebbe eliminarmi; potrebbe prendere Ro-Ko come suo
cocco, se lo salverà, e ciò mi farebbe
imbestialire" Wa-Wa: " E per quale motivo?" Lo-Lo: " Ti piacerebbe che il
più debole e scansafatiche di noi diventasse il preferito di
un inutile e debole capo?" Wa-Wa: " Ok, ma se sai che è un
debole, che ti importa se Ro-Ko diventa il suo cocco?". Mentre
discutevano, Py-Ro se ne stava da parte, per sentire i loro piani.
Py-Ro: " Beh, dirò che mi avete convinto. Ci riusciremo"
Lo-Lo: " Ora sono io il capo, fino a quando non ritroveremo il nostro
benefattore che ci ha liberato. Py-Ro, vai a cercarlo. Wa-Wa,
resta con me. Cercheremo delle strategie per finire Uka Uka, nel caso
sopravvivesse".
|