Prologo
Dopo l'ennesima spinta, Aaren proruppe nel suo orgasmo schizzando abbondantemente sul lenzuolo. Il suo amante, per quella sera, raggiunse l'orgasmo dopo un paio di minuti, accasciandosi al suo fianco.
Dopo circa dieci minuti, passati a ritrovare un respiro stabile, Aaren si alzò dal letto iniziando a raccogliere le sue cose per poi rivestirsi.
«Te ne vai?» chiese sorpreso l'altro uomo poggiando il peso del busto sugli avambracci.
«Già.» rispose freddo e distaccato Aaren.
«Mi lasceresti il tuo numero almeno? Sai per poterti contattare...» Aaren sorrise sarcastico, capendo benissimo cosa volesse insinuare l'uomo.
«Non ci sarà una seconda volta. Mi sono divertito, ti sei divertito, finisce qui. Non mi sembra di averti fatto intendere altro...» lasciò in sospeso la frase, tentando di ricordare il nome dell'uomo, sorpreso, davanti a lui.
«Thomas... Mi chiamo Thomas.»
«Bene Thomas. È stata una bella scopata, nulla di più. Ciao ciao.» concluse Aaren con un occhiolino per poi uscire dall'appartamento dell'ennesima relazione di una notte.
-
Rientrato nel suo appartamento, Aaren si spogliò per poi guardarsi allo specchio. Sospirò, rendendosi conto di quanto fosse cambiata la sua vita nell'ultimo anno.
Si avvicinò al letto, aprì il cassetto del comodino e ne tirò fuori la fede, rimettendola al dito.
|