CAPITOLO
17: AFFETTO TRA
PADRE E FIGLIA E... DOV'è CRASH?
Spazio:
Ropywalo:”
Allora, avete già detto cosa fare a quei due stupidi
cosi?” Fr-Ez:
“ Certamente, mio signore” Wa-Wa:” Ma un
pochetto più di
entusiasmo no, eh? Comunque, si. Adesso quei due terranno a bada i
nostri nemici in modo da darci il tempo per organizzare una
strategia. Allora, io e Fr-Ez li attaccheremo all'improvviso, mente
tu Lo-Lo, continua l'addestramento dei super mutanti” Lo-Lo:
“
Ah, non ti preoccupare. Hanno già raso facilmente al suolo
diverse
città, non ci metteranno niente a far fuori quel bandicoot.
Così,
nel caso fallissi, Ropywalo non dovrebbe sporcarsi le mani per farlo
fuori. In fondo, vogliamo che almeno uno dei presenti riesca a
sopravvivere, giusto? Bene, ora andate! E non deludetemi! Pagherete
cara una sconfitta, se non morirete prima!” Wa-Wa:
“ Ma darti una
calmata no, eh?”.
Laboratorio
di ghiaccio:
Aku
Aku aveva teletrasportato tutti in una strana stanza, che sembrava
avere degli effetti speciali per via di un certo macchinario, ma che
tuttavia era una stanza del laboratorio di ghiaccio, per la
precisione lo psychetron. “ Zio, sei finalmente
tornato!” Cortex
si trovò inaspettatamente una Nina lacrimante attaccata al
suo
corpo. Quell'inaspettato gesto d'affetto fece arrossire Cortex,
mentre Crash si mise una mano davanti alla bocca per sopprimere le
piccole risate che si stava facendo in quel momento. Non
perché
fosse insensibile, ma perché gli sembrava strano che Nina
fosse
corsa incontro a quello che inconsapevolmente era sua padre, con
tanto affetto. Prima era sempre restata indifferente, ma il
perché
Cortex lo doveva ancora rivelare.
A
dir la verità, la sua risposta fu piuttosto goffa. Sbalzando
la sua
testa di qua e di là, non riusciva a trovare alcuna singola
parola
che potesse descrivere la sua relazione e la verità a sua
figlia. “
Emh, Nina, io...” disse, n un primo tentennamento.
“ Io devo...
beh devo...” disse, con un tentennamento ancora maggiore.
“ Ma è
così difficile dire che è tua figlia? Nina, ti
presento tuo padre,
un emerito idiota!” Uka Uka ruppe il tentennamento di Cortex,
facendo cadere il tutto in un altro silenzio tombale. Solo in quel
momento si accorse di avere un certo bruciore ai fianchi del corpo,
dato che le mani robotiche di sua figlia l'avevano rese tutte rosse
dal dolore, e questo gli provocò molti fastidi. Ma
ciò che gli
provocò davvero fastidio, fu vedere che la figlia lo
osservava con
uno sguardo strano. Parecchio strano. “ Cosa vuol dire
ciò che ha
detto, zio?” chiese la ragazza, con una faccia per nulla
arrabbiata, nonostante Cortex si immaginasse una reazione violenta
ed esplosiva. L'atmosfera era tuttavia incerta, e Cortex
tentennò
per l'ennesima volta. “ Vedi Nina, quando era appena arrivato
in
questo luogo, io conobbi una ragazza e rimasi qui per più
tempo di
quanto diss... sigh, sigh... vedi, io feci nascere te, ma dopo la
morte di tua m... sigh... sigh!” disse Cortex. Poi
scoppiò in un
immenso pianto, ma non perché era triste, ma per la
commozione:
vedere sua figlia che finalmente si rendeva conto della
verità,
senza creare problemi o dicendogli qualcosa contro lo faceva
emozionare.
“ Wow,
che emoz” cercò di dire Uka Uka, per poi ricevere
un pugno in
faccia da Nina, che si era definitivamente arrabbiata per la prima
volta dalla sua apparizione. “ Grazie mille Nina”
disse Cortex,
ancora impotente davanti all'emozione, ma con una certa convinzione
mosse qualche passo vicino a sua figlia, che lo guardò con
una
faccia confusa e triste. Lo scienziato le mise le mani sulle spalle,
per poi continuare il suo racconto. “ Vedi, Nina, dopo la
morte di
tua madre io decisi di tornare malvagio. Il tentativo fu
fallimentare: l'innocenza di quando era bambino e del tempo trascorso
con lei mi allontanò dalle mie prime idee di conquista del
mondo
insieme ad N.Brio. Cercai in ogni modo di ricordarmi della mia
malvagità, mettendoti anche delle protesi meccaniche, ma il
motivo
era ben più profondo del semplice “ farti
strozzare gli animali,
impedendoti di abbracciarli”. No, il motivo è un
altro. Il motivo
è che volevo ricordarmi di tua madre, del suo carattere
forte, che
mi fece riprendere dopo la sconfitta subita in quella stazione
spaziale; considero quello scontro una delle mie più grandi
umiliazioni. Nonostante il potere di Crunch e degli elementali
combinati, Crash era comunque stato capace di battermi. Dopo che Uka
Uka si ibernò, io la conobbi e a quel punto, da disperato in
cerca
di vendetta, cambiai. E poi morì. Ti mandai alla accademia del male, perché pensando al mio desiderio di sfidare di nuovo Crash e
di
batterlo... tu saresti venuta, e a quel punto tu saresti stata
sconfitta. Dopo tutto quelle che è successo, infine, eccomi
qui, a
rinchiuderti in questo laboratorio... sono dispiaciuto!” e,
dopo
questo sermone, Cortex si rimise a piangere. Nina trattené
al
massimo le sue lacrime, ma dalla faccia si poteva capire che non era
semplice tristezza.
“ Padre,
portami con me in questa avventura!” disse Nina, sicura di
una
risposta negativa. E invece: “ Verrai. Davvero, è
inutile
lasciarti qui sperando di proteggerti. Io stesso ho sbagliato. Invece
di salvarti, ti ho messo in pericolo, ti ho veramente messo in
pericolo; scusami, ma ti prometto che non finirà mai
più così!”
e a quel punto, Cortex abbracciò Nina, e a quel punto
entrambi
piansero, e Cortex diede un bacio a Nina sulla guancia, mentre
cercò
di rimanere impassibile. Eppure, nessuno dei due riuscì a
trattenere
l'emozione.
“ Ma...
aspettate... in tutto questa ridicola commedia, dove diavolo
è
finita quella nullità di un maledetto bandicoot? Non ci
avete fatto
caso che è scomparso!” come al solito, fu Uka Uka
a rompere
l'atmosfera. Ma questa volta, anche se in modo scorbutico, aveva
detto una cosa vera: dove era finito Crash? Non poteva essere
scappato mentre discutevano. O forse si? “ Dannazione, quel
bandicoot è incorreggibile!” disse Cortex.
“ Andiamo Nina! Padre
e figlia di nuovo insieme!” disse lo scienziato a sua figlia,
mentre entrambi si dirigevano verso l'uscita del laboratorio, cosa
che fecero anche Uka Uka e Aku Aku. Quest ultimo, anche se era
rimasto senza dire una parole, si sentì soddisfatto del
fatto che
Cortex fosse finalmente riuscito a rivelare la verità a sua
figlia,
ma ora il problema era trovare Crash.
Spazio:
Lo-Lo:
“ Incredibile...” Ropywalo: “ Mi spiace
che tu sia ormai da
solo qui sopra, anche se presto sarete di nuovo in tre”
Lo-Lo: “
Ammutolisciti! Io intendevo i super mutanti! Hanno raso al suolo
migliaia di città, e hanno fatto affondare numerose navi, su
alcune
ci si sono infiltrati e hanno completamente distrutto delle isole.
Metà dei continenti del mondo è stata rasa al
suolo. Solo alcune
città sono ancora intatte, le manterremo per avere qualcosa
da
governare. Gli antichi, quei maledetti cavernicoli, non potranno mai
più imprigionarci. Non succederà mai
più!” Ropywalo: “
Perfetto, e dimmi, fra quanto hai intenzione di distruggere l'ultima
isola dell'arcipelago? Ormai, rimane solo quella distesa ghiacciata,
hai distrutto pure l'Accademia del male!” Lo-Lo: “
Wa-Wa e Fr-Ez
riusciranno di sicuro a sconfiggere Crash e il suo gruppo di inutili
amici. Vedrai, vedrai, vedrai!” Ropywalo: “ Lo
spero. Ah, ti
ricordo che entro domani voglio anche parte dell'isola distrutta nel
caso quei due fallissero, con una possibilità di zero
virgola uno
per cento. Ergo: nell'ipotetico, ma poco probabile, caso in cui i
tuoi fratelli venissero sconfitti, tu distruggerai almeno parte
dell'isola, altrimenti, se proprio non ti annoi... oh, ma che dico!
Tu in un giro di qualche minuto hai distrutto l'isola N.Sanity. Ti
basterà poco per farcela. Ora, ho altre cose da
dirti” Lo-Lo: “
Mi dica pure” Ropywalo: “ Beh, sappi che abbiamo un
nuovo
nemico”.
Angolo
autore: “ Abbiamo un nuovo nemico” cosa
vorrà mai significare? A
chi si riferisce il caro Ropywalo? Lo sapremo, e vi avviso
già che
ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia. Il prossimo
capitolo sarà difatti quello con un combattimento contro gli
elementali più lungo, e da lì in poi ci saranno (
secondo i miei
piani) altri quattro capitolo, che però saranno pieni di
azione e
probabilmente più lunghi del normale. Detto questo, ho altre
cose da
dirvi: in primis, il nemico di cui parla Ropywalo sarà
rivelato
soltanto nel penultimo capitolo, quindi dovrete aspettare ancora
altri tre capitoli per vederlo. Vi avviso poi che, finita questa
storia, resterò nel fandom. Infine, vi dico anche che questa
è per
ora la storia più lunga mai scritta, e vi volevo ringraziare
per le
visite e le recensioni, che mi hanno portato a continuarla. Beh, noi
ci vediamo col prossimo capitolo. Ovviamente, il prossimo capitolo
non credo uscirà tanto presto, però
cercherò di fare il primo
possibile. Noi ci vedremo, ciau!
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