Questi
personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della CW;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Rimpatriata.
Presente
La sera della cena era arrivata. Lexa e Costia erano appena
arrivate davanti alla porta di Lincoln e Octavia. Tra loro ancora
aleggiava un aria fredda. Costia non era molto entusiasta di stare con
gli amici di Lexa, specialmente con Octavia.
Il cugino di Lexa, Lincoln, un uomo alto, con le spalle larghe e
muscolose, le accolse con il suo, solito, dolce sorriso.
<< Ehi ragazze! Ben arrivate >> disse
facendole accomodare dentro.
<< Ciao a te cugino >> salutò
Lexa.
<< Ciao >> disse sorridendo,
Costia.
<< La tua mogliettina mi ha detto di portare qualcosa di
forte così….ecco qua >> disse
facendo vedere la bottiglia che aveva portato.
<< Ne sarà sicuramente lieta, venite gli altri
sono già arrivati >> disse Lincoln
accompagnandole in salotto.
Lì, c’erano Jasper, Monty e Harper che stavano
conversando amabilmente sul divano, Raven e Finn che parlavano
dall’altra parte della sala, con un aperitivo in mano.
Dalla cucina uscirono Octavia e Bellamy, suo fratello maggiore. Aveva
fatto le superiori con sua sorella e Clarke. Ora lavorare per Abby,
all’ospedale.
<< Ehi siete arrivate finalmente! >> disse
Octavia, posando una teglia sul tavolo apparecchiato.
<< Ho portato quello che mi hai chiesto >>
le disse Lexa, dandole la bottiglia.
<< Grandioso >> disse l’amica
compiaciuta.
Tutti erano a tavola, mangiando le prelibatezze preparate dai fratelli
Blake. L’atmosfera era allegra e leggera, ma venne rovinata
da una domanda:
<< Allora coppietta felice….a quando le nozze?
>> chiese Finn,
Lexa si gelò e Costia la guardò, un attimo, prima
di rispondere.
<< Dopo che Lexa tornerà da oltre il confine
>> disse fredda.
Tutti smisero di mangiare. I loro occhi puntati su Lexa.
Raven diede una gomitata a Finn, come per dire “ bel lavoro
“ , Monty e Harper la guardavano preoccupati. Ma lo sguardo
di Lexa andò subito a cercare la sua migliore amica.
Octavia aveva gli occhi spalancati e la faccia incredula e ferita.
<< O io… >> cercò di
dire Lexa.
<< Vuoi andare lassù? >> chiese
con un filo di voce.
<< Lexa è pericoloso >> disse
Monty.
<< Ne sono consapevole… >>
rispose la bruna.
<< Perché? >> chiese Octavia,
per Lexa era più un “ perché non mi hai
detto niente? “.
<< Non ero sicura che mi avrebbero accettato nella
squadra >> disse Lexa.
<< Quando partirai? >> chiese Lincoln.
<< Fra quattro giorni >> rispose Lexa.
<< Beh, cavolo sei una tosta Lexa >> disse
Jasper, facendoli il brindisi.
<< Tosta? Dì pure incosciente >>
disse Costia, contrariata.
<< Beh, io penso sia una cosa coraggiosa e
ammirevole….vuole essere utile >> disse Raven,
fissando Costia negli occhi.
<< Si, sappiamo benissimo, che fine fanno quelli
coraggiosi >> disse Costia, stupendo tutti.
Lexa si girò a guardarla sorpresa e arrabbiata da quelle
parole. Tutti rimasero zitti. Tranne Octavia.
<< Cosa vorresti dire con questo, scusa? >>
disse arrabbiata.
<< Io…volevo solo dire che non
c’è nulla di coraggioso nell’andare a
farsi ammazzare >> disse sinceramente.
<< Come osi?! >> disse la padrona di
casa, alzandosi in piedi.
<< Non saresti qui se non fosse per loro!
>> continuò, furiosa.
<< Ho solo dett… >>
provò a ribattere, ma Bellamy la fulminò con lo
sguardo e le disse:
<< Non insultare i caduti Costia….specialmente
quelli che hanno dato la vita per noi >>
Tutti a quelle parole rimasero zitti.
Costia si alzò e se ne andò. Lexa la
seguì.
<< Costia… >> disse prendendola
per un braccio.
<< Lasciami! Non intendevo offendere
nessuno…mio fratello è stato lassù per
molto tempo…so che cosa ha fatto per noi…
>> disse con lo sguardo basso.
<< Ho solo paura che farai qualcosa che ti
allontanerà da me >> disse andandosene.
Lexa rimase a guardare la porta.
<< Scusa…ma non potevo trattenermi
>> disse alle sue spalle, Octavia.
Lexa si voltò.
<< Non è colpa tua…dovevo dirtelo,
ma so che avresti cercato di fermarmi >> disse
all’amica.
<< Si, hai dannatamente ragione >> sorrise.
<< Perché adesso Lexa? >> chiese
alla bruna.
Lexa la guardò negli occhi.
<< Perché sono pronta >> rispose.
Roan scese dalla macchina e andò verso il prato verde.
Camminò per un po’ e poi la vide. Si
avvicinò e rimase in piedi a fissarla.
<< Vuoi dormire qui? >> le chiese.
Anya era sdraiata sull’erba, appoggiata con la schiena sulla
lastra di marmo con sopra incisi i nomi dei caduti, era ubriaca. Aveva
ancora la bottiglia, praticamente vuota, in mano.
<< Perché no? Ho dormito in posti peggiori lo
sai… >> rispose con una risatina.
<< Sono passato a casa tua e non c’eri..
>> disse lui.
<< Ah si…niente sesso stanotte
>> disse lei sempre ridendo.
Il Generale alzò gli occhi al cielo e si sedette affianco a
lei.
<< Posso averne un po’ ? >>
chiese porgendo la mano.
<< Certo…prego >>
disse la ragazza porgendogli la bottiglia.
Lui ne bevette un sorso e gliel’ha rese.
<< Non pensi sia ironico? Noi due qui, insieme
>> disse lei.
<< Non è ironico… >>
<< Sai cosa è davvero, davvero ironico?
>> chiese lei.
<< Ho rovinato la mia carriera, i miei rapporti con gli
amici e la famiglia, ho mandato all’ospedale la mia ragazza e
ho ucciso la mia migliore amica… >> disse
ridendo.
<< E fatto sesso con me >> disse lui.
Anya incominciò a ridere, ma la risata si
trasformò in pianto.
<< Le ho deluse… >> disse
singhiozzando.
Lui la guardò, triste.
<< Non le hai deluse >>
<< Ah no? Se Clarke mi vedesse adesso….si
vergognerebbe di me >> disse lei.
<< Ti darebbe due calci nel sedere…se vuoi
posso farlo io >> disse lui, cercando di sdrammatizzare.
Anya sorrise, posando la testa sulla lastra.
<< Tu eri lì, hai visto…se non
sarebbe tornata a prendermi…se non l’avesse
fatto… >> incominciò.
<< Non sarebbe cambiato nulla….la bionda
l’avrebbe fatto ugualmente…lei aveva qualcuno da
proteggere >> disse lui, fissando la ragazza al suo
fianco.
<< Mia sorella vuole imitarla sai? >> disse
all’improvviso.
<< Si ne sono a conoscenza >> rispose lui.
Lei lo fissò.
<< Proteggila >> chiese.
Lui si stupì, stava avendo un déjà-vu.
<< Farò ciò che posso per tenerla
al sicuro sul campo…. >> promise.
<< Grazie >> disse lei, appoggiando la
testa sulla sua spalla.
<< Qualsiasi cosa per te… Anya
>> disse lui, teneramente.
Anya si addormentò così.
<< Le proteggerò per
te….è una promessa bionda >>
sussurrò guardando in alto.
Lexa stava cercando di chiamare Costia, ma quest’ultima aveva
il telefono staccato.
<< Maledizione Costia >>
sussurrò, arrendendosi.
<< Dalle un po’ di tempo, è dura da
digerire >> le disse Octavia.
<< Lo so, ma quello che ha detto >> disse
ancora arrabbiata.
<< È solo preoccupata per te Lexa, tutti noi
lo siamo >> disse Monty.
Avevano finito di cenare e ora stavano parlando, bevendo qualcosa.
<< Scommetto che anche Anya non è molto
contenta >> disse Lincoln, attirando
l’attenzione di Raven, sentendo nominare la sua ex.
<< Lei è quella che ha reagito peggio
>> disse Lexa.
<< Beh…per quelli che tornano non è
mai facile, lo sai. Specialmente se hanno perso un compagno
>> disse Octavia, ricordando l’ultima volta che
aveva visto Anya.
<< Quel giorno parlai con Clarke al telefono
>> disse, all’improvviso, Bellamy, quasi fosse
una confessione.
Tutti si girarono a guardarlo.
<< Le avevo chiesto se dopo l’esercitazione
veniva a prendere un caffè con me.…
>> disse ricordandosi quel momento, sorrise.
<< Mi disse che aveva già un
impegno…dal tono della sua voce, doveva essere qualcosa di
importante, perché….non l’avevo mai
sentita così entusiasta e felice prima >>
spiegò.
Quelle parole, scatenarono in Lexa, un dolore talmente grande, che
strinse fortissimo il suo bicchiere, scostando lo sguardo su Bellamy.
<< Non ha mai frequentato nessuno…non credo ne
avesse il tempo >> disse Octavia.
<< Io dico che ci dava dentro >> disse
Jasper
<< Jasper! >> rimproverò Monty.
<< Che c’è? Era un
complimento…sexy com’era >> disse
sorridendo.
<< Basta! >> urlò Lexa,
all’improvviso.
<< Smettetela di parlare di lei >>
ordinò, e gli altri videro il comandante e non la loro amica
di tanto tempo fa.
Lexa andò fuori a prendere una boccata d’aria.
<< Sai che, per una che vuole tenerlo nascosto, stai
davvero facendo un pessimo lavoro >> disse Raven.
Lexa si voltò, e vide la latina avvicinarsi.
<< Odio quando parlano di lei così…
>> disse fustata.
<< Così…facendole apprezzamenti?
>> chiese, curiosa, la latina.
<< Così come se la conoscessero
>> rispose Lexa.
Raven la fissò, per un attimo.
<< Clarke è un eroe Lexa…parleranno
sempre di lei >> disse cercando di calmarla.
Lexa rimase zitta, incominciò a guardare il panorama.
<< Bellamy aveva ragione…era molto contenta
>> le disse Raven, ricordandosi il sorriso della bionda.
Lexa si voltò, il suo viso era una maschera di dolore.
<< Il dolore fa parte di noi Lexa, credimi…io
lo so…ma non farti imprigionare, lei non voleva questo,
voleva che vivessi una vita piena e felice…è per
questo che l’ha fatto >> le disse
accarezzandole la testa.
Lexa non riuscì a dire una parola, si schiarì la
gola e disse:
<< Parlami di Finn… >>
Raven si scostò, sorridendo amaramente.
<< Lui….mi sta vicino
>> disse, sollevando le spalle.
<< Lo ami? >> chiese Lexa.
<< Amo alcune cose di lui >> le rispose.
<< Ma non è… >> disse
non continuando.
<< Non è come con Anya >>
continuò Lexa.
<< Già…e con Costia non
è come con Clarke giusto? >> chiese Raven
sorridendole.
Lexa sorrise.
<< Nessuno è come Clarke >>
Lexa tornò nel suo appartamento. Vide un biglietto sul
tavolo della cucina. Era di Costia, andava a dormire dalla madre.
“ Grandioso “ pensò Lexa,
mentre andava a cambiarsi in camera da letto.
Dopo essersi messa una maglietta larga e degli shorts, si tolse le
lenti a contatto e si mise gli occhiali.
Andò nel suo studio, prese il suo vecchio telefono e lo
accese.
Trovò subito quei messaggi:
Ehi,
credo che dobbiamo
parlare…
ti andrebbe un gelato da
Creamy alle sei?
Lexa, quello che
è successo….non è stato solo un
momento…
Io faccio sul serio.
Spero che
accetterai…
Quello successivo:
Perfetto!!
A più tardi
allora!
;)
Clarke non si presentò mai a quell’appuntamento.
Lexa ripensò alle parole di Bellamy. Come aveva potuto, il
destino, essere così crudele?
Note
dell'Autrice: Salve
a tutti cari lettori!! Ecco a voi un nuovo capitolo! Abbiamo visto come
hanno reagito gli amici di Lexa alla notizia della sua imminente
partenza. Il rapporto che lega Anya a Roan è molto
più complicato di quello che può sembrare...lui
sembra provare qualcosa per lei, ma la nostra Anya riuscirà
a dimenticare Raven? Cosa sarà successo tra Lexa e Clarke???
Nel prossimo capitolo ritorneremo al Passato!
Grazie a tutti quelli che leggono la storia e quelli che commentano!
Fatemi sapere che ne pensate!
Spero alla prossima!
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