ReggaeFamily
Work
in progress!
I
nostri eroi si trovano in Giamaica, siamo a gennaio inoltrato e fa un
caldo boia.
Pare
che le acque si siano calmate, Dave è anche fin troppo
tranquillo per i suoi standard, ma gira voce che qualcuno stia
mandando delle lettere anonime a Lars Ulrich in merito alla sua
complicità nel rapimento del chitarrista dei Megadeth.
Nessuno
immagina chi potrebbe essere, non ci sono prove a carico di Mustaine,
ma lo stesso Ulrich non sembra per niente preoccupato e se la ride,
pubblicando sui social le foto delle suddette missive
pseudo-intimidatorie.
Qualche
frase esplicativa:
Ulrich,
ti spezzo in due, sappilo. Hai i minuti contati.
Ti
ammazzo nel sonno e poi ammazzo il tuo cane.
Sei
una nullità in confronto al sommo Mustaine, accettalo.
E pensare che Lars Ulrich
non ha neanche un cane, povero cristo.
«Dave, sei sicuro
di non essere ancora arrabbiato?» chiede timidamente Aurélien,
dopo aver letto l'ennesimo post pubblicato da Lars Ulrich sulla sua
pagina facebook ufficiale.
«Io? No,
assolutamente. È acqua passata» diche Mustaine in tono
apparentemente tranquillo, mentre si scola l'ennesima birra a
scrocca.
Damian sta armeggiando
con un enorme mixer, mentre il resto della band staziona all'esterno
dello studio; i ragazzi stanno facendo un baccano indescrivibile
mentre fumano in allegria, infischiandosene bellamente del fatto che
Aurélien si sia affacciato già quattro volte a
chiamarli per cominciare a registrare qualcosa di decente.
Hanno deciso di
cominciare con una raccolta di cover, giusto per far capire al mondo
qual è il loro stile. All'interno di essa ci saranno anche due
inediti, ma ovviamente nessuno dei due è stato ancora
composto.
Questo perché Dave
insiste per essere l'unico creatore onnipotente dei DOMR, ed è
logico che questo non possa esistere, in quanto ci sono personalità
che lo contrastano senza scrupoli, come quella di Daron e di Fred.
A un certo punto Dave si
alza e corre fuori dallo studio, riuscendo poco dopo a trascinare
tutti dentro. Per una volta ha fatto la cosa giusta, si ritrova a
pensare il povero Aurélien.
«Cazzo, qui dentro
si muore di caldo» si lamenta subito Daron, togliendosi la
maglietta e lanciandola via senza riguardo.
L'oggetto va a
depositarsi sulla faccia di Damian, il quale perde la concentrazione
e un fischio acuto e fastidioso si espande dalle casse regolate al
massimo.
«Malakian, ti
stacco la testa a morsi se lo rifai!» ruggisce Tim C,
tappandosi le orecchie.
Carlo si precipita a
spegnere il mixer e nella stanza piomba nuovamente il silenzio.
Damian scosta gentilmente
la maglia di Daron e gli indirizza un sorriso. «Riprovaci e sei
morto» dice in tono pacato.
Tutti rimangono sorpresi
dal modo di rispondere del giamaicano, ma Daron è capace di
far imbestialire anche un oggetto inanimato.
«Addirittura? Io
sto schiattando dal caldo, colpa tua che non hai un ventilatore in
questo buco» proferisce il chitarrista per giustificarsi.
«Ragazzi, dai,
mettiamoci al lavoro, per favore!» sospira Kelsey, recuperando
il suo sassofono.
«Appunto. Che cosa
dobbiamo registrare, Junior Gong?» si entusiasma subito Joey,
saltando dietro la batteria e prendendo a pestare convulsamente sul
doppio pedale.
«Vai Jordison!»
strilla Daron battendo le mani.
«Piantatela di fare
casino, cazzo!» sbotta all'improvviso Jens, cercando di capire
quale suono sia meglio impostare sulla sua tastiera. «Damian,
secondo te ci vuole l'effetto pianoforte classico o qualcosa alla
Deep Purple anni Settanta?»
«No, l'organetto
no, potrei vomitare!» se ne esce Fred, aggirandosi per la sala
in cerca di un'asta per il suo microfono.
«Io cosa devo fare?
Prendo lo djambé o magari la prossima volta faccio qualcosa
con le congas?» si intromette Carlo, ancora in piedi accanto a
Damian.
«Lasciatemi
ragionare un attimo!» esclama il giamaicano esasperato.
Intanto si è
levato, dal nulla, un coro da stadio che recita:
Perché
è un bravo ragazzo,
perché
è un bravo ragazzo,
perché
è un bravo ragazzo,
ci
offre anche da fumar!
Questo perché
Daron sta sventolando un sacchetto pieno d'erba.
«Ora no, dobbiamo
lavorare!» tuona Kelsey, per poi sequestrare il sacchetto e
nasconderlo in una delle sue tasche.
Dopo qualche protesta, il
gruppo riesce a mettersi all'opera e dopo un'ora e mezza di duro
lavoro, viene fuori una traccia niente male. Si tratta di una cover
metal con forti influenze reggae di Call Me dei Blondie.
Fred e Aurélien
sono riusciti a fare un capolavoro con le loro voci e i loro stili
tanto diversi, Daron non ha fatto che stare in levare con la
chitarra, Dave ha proposto un assolo virtuoso, Joey non ha
risparmiato un tappeto di doppio pedale utilizzando però un
suono del rullante molto funky; in tutto ciò, Tim C ha saputo
adattare il basso sia alle parti metal che a quelle new roots,
trasformandolo da melodico e allegro ad aggressivo e graffiante.
Kelsey ha accompagnato Dave nel suo assolo con il sassofono, mentre
Jens ha fatto un capolavoro con le tastiere, cambiando effetti e
inserendo una parte fortemente dub verso la fine del brano. Carlo si
è inserito infine con un assolo allo djambé durante il
dub finale, creando un'atmosfera suggestiva.
Nel riascoltare la
traccia registrata in presa diretta, la canzone è
irriconoscibile e non sembra più il famoso successo degli anni
Ottanta che noi tutti conosciamo.
«Merda, siamo
fottutamente geniali!» esclama Daron tutto contento.
«Questo è
merito mio» afferma Dave con il suo solito fare superiore e
irritante.
«Non cominciare,
Mustaine» lo ammonisce Fred, battendogli con forza su una
spalla.
I due cominciano a
spintonarsi come due ragazzini e in poco tempo la sala piomba di
nuovo nel caos più totale.
«Per oggi mi avete
rotto i coglioni abbastanza, quindi me ne vado!» annuncia Tim
C, infilando in fretta e furia il suo basso nella custodia. «Vado
a cercare una pollastra con cui divertirmi stasera, statemi bene»
conclude, lasciando poi la stanza senza permettere a nessuno di
ribattere.
Jens interviene per
interrompere la zuffa tra Fred e Dave, e quest'ultimo all'improvviso
esclama: «Mi stavo dimenticando di dirvi una cosa!».
Tutti paiono molto
interessati e gli rivolgono occhiate colme di curiosità.
«Ma ora manca Tim
C, non potevi dircelo prima?» osserva Damian.
«Chi se ne frega,
mentre lo dico a voi, registro una nota vocale e gliela spedisco su
WhatsApp» taglia corto il chitarrista.
«Ah okay»
conclude il giamaicano, facendo spallucce.
Dave afferra il cellulare
e fa partire la registrazione: «Tim C, coglione, potevi
aspettare un attimo prima di andartene, no? Ho una cosa da dire a
tutti voi. Allora, in pratica volevo farvi sapere che mi è
stato proposto un concerto per tutti noi».
«Dove? Quando?»
lo interrompe Daron, trotterellandogli intorno.
«Calmati e lasciami
parlare, Malakian, altrimenti ti caccio dal gruppo» se ne esce
Dave a sproposito.
«Okay, prosegui.»
«Mi hanno chiesto
se vogliamo suonare in Nuova Zelanda, tra due settimane. C'è
un problema però: non ci pagano il viaggio» spiega
ancora Mustaine.
«Chi se ne frega?
Abbiamo tutti i soldi per pagarcelo» gli fa notare subito Joey,
ancora seduto dietro la sua batteria.
«Questo è
vero» concorda Kelsey.
«Ehm... io non so,
non ho mai viaggiato così lontano, non so quanto potrebbe
costare e...» biascica Carlo, leggermente a disagio. Il
napoletano non è avvezzo alla vita delle grandi star, non sa
come comportarsi in certe occasioni.
«Non c'è
problema, fratello! Tranquillo, ti paghiamo tutto noi» lo
rassicura Aurélien in tono dolce.
«Ma quando ci
pagano vi rendo tutto, promesso...»
«Cazzo, state
zitti, altrimenti quanto deve durare questa nota vocale? Comunque, vi
spiego meglio i dettagli quando siamo tutti insieme, ma ditemi se
accettate» prosegue Dave.
Tutti assentiscono,
contenti di avere un'opportunità del genere per la loro band
emergente. Anche se quasi tutti i componenti sono già famosi,
ciò non toglie che hanno bisogno di visibilità e di
farsi ancora conoscere bene, come se fossero artisti emergenti.
«Okay. Allora
confermo. Tim C, rispondimi il prima possibile, prima di metterti a
scopare con chicchessia. Chiaro?»
Detto questo, Mustaine
invia il messaggio vocale e sospira.
Dopo un attimo di
silenzio, Daron si avvicina a Kelsey ed esclama: «Rendimi il
mio sacchetto di erba, ora abbiamo finito di lavorare».
Il sassofonista annuisce,
poi tutti insieme escono dallo studio e cominciano a costruirsi varie
canne e sigarette di tabacco, per poi fumare allegramente e scherzare
tra loro.
Sono davvero di buonumore
per questa storia della Nuova Zelanda, non ci possono ancora credere!
«Domani tornate qui
a registrare?» chiede Damian, quando ormai se ne stanno tutti
per andare.
«Certo, così
parliamo anche del concerto e ci sarà anche Tim C!»
risponde Dave.
Sembra davvero
intenzionato a far andare bene le cose tra lui e il resto della
band...
...ma non è sempre
tutto oro ciò che luccica...
Ehm...
lo so, lo so... sono imperdonabile! ç_ç
Sono
sparita per mesi, che vergogna...
Non
ho scuse, perciò non mi scuso e non mi giustifico, spero solo
che voi vogliate ancora seguire questa mia long molto nonsense :3
Sapete,
non mi dimentico mai di questa banda di pazzi, spero che anche per
voi sia lo stesso!
Sembra
che tutto proceda per il meglio, ma c'è quell'ultima frase che
ho scritto... uhm...
Avete
qualche idea in merito?
Intanto,
vi lascio qui il link a Call Me dei Blondie, giusto per farvi
un'idea di ciò che i DOMR hanno combinato con la loro cover:
https://www.youtube.com/watch?v=StKVS0eI85I
Be'...
spero veramente di trovare ancora qualche recensione in questa
storia, in ogni caso vi ringrazio per la pazienza e il supporto!
E
cercherò di non far trascorrere un lustro prima del prossimo
aggiornamento, ve lo prometto! :3
Alla
prossima ♥
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