CAPITOLO
43
David
e Rose quella sera stessa furono ospitati da Bulma alla
Capsule Corporation: visto che la sua casa era piena di stanze per gli
ospiti,
aveva dato a ciascuno di loro una camera propria.
Dopo
cena, Rose e David si avviarono verso le rispettive camere,
che si trovavano sullo stesso piano, una accanto all’altra,
e, arrivati sul
ciglio delle proprie porte, si diedero la buonanotte e si salutarono.
David
entrò in camera sua, mentre Rose, esitante, rimase davanti
alla porta.
Non
poteva andare a letto e lasciarlo così, senza nemmeno averci
parlato: erano tante le cose sulle quali dovevano chiarirsi.
In
fondo, non si vedevano da qualche mese, e lei aveva passato
gran parte del suo tempo a pensare a lui, chiedendosi come se la stesse
cavando, ma, soprattutto, aveva ripensato più e
più volte alla loro - ormai
passata- relazione.
Quindi,
si incamminò verso la porta dalla quale poco prima era
entrato David, e bussò.
«Sì?»
rispose David da dentro.
«Sono
io David, fammi entrare»
La
ragazza se lo ritrovò lì, davanti alla porta.
«Che
cosa c’è?»
«David,
vorrei parlarti»
I
due si guardarono per qualche secondo.
Gli
occhi di lei, un po’ malinconici, fissavano speranzosi quelli
verdi di lui, che, conoscendo a memoria quell’espressione,
compresero in un
istante ciò a cui si riferiva la ragazza.
Fu
un attimo, e il ragazzo si scansò per farla entrare.
Lui,
dopo aver chiuso la porta, andò a sedersi sul letto.
«Allora,
come sei stato in tutto questo tempo?» le chiese lei,
restando in piedi. Aveva bisogno di stare in piedi e di camminare per
scaricare
l’agitazione che le provocava l’affrontare
quell’argomento con lui.
«Io?
Beh, è inutile dirti che dopo che ci siamo lasciati sono
stato malissimo… Poi, ho avuto quel mesetto di tempo, in cui
sono stato in giro
a nascondermi, durante il quale ho avuto modo di pensare ancora di
più a ciò che era successo»
«Ho
capito» disse lei, osservando il pavimento, che in quel
momento era più facile da guardare «E…
quindi sei ancora fermo sulla decisione
che hai preso? Intendo… riguardo noi due»
«Più
o meno»
A
Rose venne un groppo alla gola. Come, più o meno? Questo
voleva
dire che tra di loro era finita definitivamente? Oppure c’era
ancora qualche
speranza?
La
ragazza spostò gli occhi su di lui, timorosa di sentire la
sua
risposta.
Il
ragazzo fece un grosso respiro, come se gli pesasse ciò che
stava per dire:
«Io,
lo sai bene Rose che non riesco facilmente a perdonare i
tradimenti. Ho pensato a tantissime cose, veramente, e posso dire che
questa
storia mia ha veramente distrutto… perché,
insomma, io e te siamo stati insieme
per quasi 2 anni, e il tuo tradimento mi ha veramente ferito»
Fece
una piccola pausa e guardò la ragazza, nei cui occhi si
poteva leggere il senso di colpa che provava in quel momento. Ma non
era di
certo questo il suo obiettivo… in fondo, la conosceva da
tantissimo tempo, e
sapeva bene che aveva già sofferto tanto anche lei per
quella storia, e il suo intento,
in quel momento, non era certo farla di nuovo sentire in
colpa…
«Comunque»
riprese «Io… vorrei darti una seconda
possibilità»
Rose,
che fino a qualche secondo prima era scura in volto, si
illuminò all’improvviso e lo guardò
allibita.
«Sì,
vorrei di nuovo averti accanto a me… perché in
questi mesi
che abbiamo passato senza vederci né tantomeno sentirci, mi
sono accorto che
tengo ancora molto a te, ma, soprattutto, che sono ancora innamorato di
te»
Rose
non credeva alle sue orecchie. Aveva sentito bene? Lui
era disposto a ritornare con lei?
Continuò
a guardarlo sconvolta. E se in realtà stesse scherzando?
Di solito, David non era un ragazzo che scherzava su queste cose, ma
quella che
aveva appena sentito era una notizia talmente bella che prima volle
assicurarsi
che non fosse uno scherzo…
Quindi,
gli chiese, ad occhi spalancati: «Ma…
davvero?»
Rose
cercò di trattenere il suo entusiasmo, nel caso la risposta
fosse stata negativa.
«Sì»
rispose lui «Perché dovrei mentirti? Insomma, tu
non l’hai
fatto con me… ed è forse questo che ho
più apprezzato. Ciò che hai fatto potevi
benissimo tenertelo per te e non dirmelo, facendo continuare la nostra
relazione… su una bugia, però. Ma tu hai deciso
di non farlo. E io l’ho
apprezzato molto…
Per
questo, oltre al fatto che ovviamente provo ancora dei
sentimenti per te, ho deciso di darti una seconda
possibilità e di riprovarci.
Sempre se sei d’accordo anche tu»
L’entusiasmo
che Rose aveva trattenuto fino a quel momento prese
possesso di lei, e il suo viso si illuminò di
felicità.
Osservava
il ragazzo con gli occhi pieni di gioia, che nel giro di
un secondo, però, cominciarono a riempirsi di lacrime.
David
le sorrise di fronte alla sua reazione e, battendosi le mani
sulle cosce, le disse:
«Vieni»
La
ragazza non ci pensò su due volte e andò a
sedersi sulle
ginocchia di lui.
Non
riusciva a trattenere le lacrime dalla felicità, per cui
appoggiò la testa sulla spalla di lui e, abbracciandolo,
cominciò a piangere.
Non
se l’aspettava minimamente. Mai avrebbe creduto che David
potesse perdonarla!
Certo,
l’aveva sperato e sognato parecchie volte, ma era sempre
stata molto pessimista al riguardo. Soprattutto dopo aver osservato la
reazione
che lui aveva avuto dopo che lei gli aveva detto tutto…
Lui
ricambiò l’abbraccio e la strinse forte a
sé.
Era
una sensazione magnifica, quella di poterla riabbracciare,
così forte, dopo tutto quel tempo…
«Non
sai quanto mi sei mancata» le sussurrò.
«A-anche
tu!» riuscì ad udire tra i singhiozzi.
I
due restarono per qualche secondo in silenzio, godendosi
quell’abbraccio
da tempo molto atteso.
Lui,
che stringeva tra le sue braccia il busto di lei, si accorse
all’improvviso
di quanto la ragazza fosse dimagrita: prima, da quel che si ricordava,
era più
in carne. Sicuramente, pensò, tutto quello stress scaturito
da quella
situazione doveva veramente averla messa sotto pressione…
Improvvisamente,
si dispiacque ancora di più per lei. Fino a quel
momento credeva di essere stato lui quello che aveva sofferto
maggiormente in
quella situazione, ma, adesso che ci pensava, era lei quella che prima
aveva
perso i suoi genitori, la sua famiglia, poi il suo ragazzo e poi la sua
migliore amica…
Ed
era anche per quel motivo che adesso aveva deciso di tornare di
nuovo al suo fianco. Lei aveva sempre fatto molto per lui, e adesso era
il suo
turno: mettere da parte l’orgoglio di uomo e fidanzato ferito
per dare una mano
alla persona che più amava.
Rose
alzò di nuovo la testa e David si ritrovò a
guardare i suoi
bei occhietti neri umidi.
Le
posò una mano sul viso e col pollice tentò di
asciugarle le
lacrime che le cadevano dagli occhi.
Poi,
con la mano scostò i capelli di lei e la posò sul
collo,
spingendo leggermente la testa di lei verso di lui.
Le
loro labbra si incontrarono, dando vita ad un lungo e appassionato
bacio.
Ben
presto a quel bacio ne seguirono altri e altri ancora, fino a
che non si evolsero in qualcos’altro, e i due giovani ragazzi
si lasciarono
andare all’amore forte ed intenso che provavano
l’un per l’altro.
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