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Autore: lady_sayuri    28/05/2017    1 recensioni
Una misteriosa ragazza di nome Rose appare nella ormai tranquilla cittadina di Satan City per portare a compimento una missione importante. Incontrerà i Saiyan, con i quali restaurerà un bel rapporto; essi infatti sono fondamentali per portare a compimento il suo compito. Qualche tempo dopo, però, grazie soprattutto all'aiuto di Junior, Goku e gli altri Saiyan riusciranno a scoprire la sua vera identità. Infatti, la ragazza non è quello che sembra: sembra avere una correlazione con uno dei Saiyan. Riuscirà Rose a portare a termine il suo compito? E, soprattutto, chi è realmente?
La storia è ambientata tra la fine della Saga di Super C-17 e la saga dei draghi malvagi, dunque esattamente un anno dopo l'inizio della storia di Dragon Ball GT e poco prima della dipartita di Goku.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Goten/Valese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 43

 

David e Rose quella sera stessa furono ospitati da Bulma alla Capsule Corporation: visto che la sua casa era piena di stanze per gli ospiti, aveva dato a ciascuno di loro una camera propria.

Dopo cena, Rose e David si avviarono verso le rispettive camere, che si trovavano sullo stesso piano, una accanto all’altra, e, arrivati sul ciglio delle proprie porte, si diedero la buonanotte e si salutarono.

David entrò in camera sua, mentre Rose, esitante, rimase davanti alla porta.

Non poteva andare a letto e lasciarlo così, senza nemmeno averci parlato: erano tante le cose sulle quali dovevano chiarirsi.

In fondo, non si vedevano da qualche mese, e lei aveva passato gran parte del suo tempo a pensare a lui, chiedendosi come se la stesse cavando, ma, soprattutto, aveva ripensato più e più volte alla loro - ormai passata- relazione.

Quindi, si incamminò verso la porta dalla quale poco prima era entrato David, e bussò.

«Sì?» rispose David da dentro.

«Sono io David, fammi entrare»

La ragazza se lo ritrovò lì, davanti alla porta.

«Che cosa c’è?»

«David, vorrei parlarti»

I due si guardarono per qualche secondo.

Gli occhi di lei, un po’ malinconici, fissavano speranzosi quelli verdi di lui, che, conoscendo a memoria quell’espressione, compresero in un istante ciò a cui si riferiva la ragazza.

Fu un attimo, e il ragazzo si scansò per farla entrare.

Lui, dopo aver chiuso la porta, andò a sedersi sul letto.

«Allora, come sei stato in tutto questo tempo?» le chiese lei, restando in piedi. Aveva bisogno di stare in piedi e di camminare per scaricare l’agitazione che le provocava l’affrontare quell’argomento con lui.

«Io? Beh, è inutile dirti che dopo che ci siamo lasciati sono stato malissimo… Poi, ho avuto quel mesetto di tempo, in cui sono stato in giro a nascondermi, durante il quale ho avuto modo di pensare ancora di più a ciò che era successo»

«Ho capito» disse lei, osservando il pavimento, che in quel momento era più facile da guardare «E… quindi sei ancora fermo sulla decisione che hai preso? Intendo… riguardo noi due»

«Più o meno»

A Rose venne un groppo alla gola. Come, più o meno? Questo voleva dire che tra di loro era finita definitivamente? Oppure c’era ancora qualche speranza?

La ragazza spostò gli occhi su di lui, timorosa di sentire la sua risposta.

Il ragazzo fece un grosso respiro, come se gli pesasse ciò che stava per dire:

«Io, lo sai bene Rose che non riesco facilmente a perdonare i tradimenti. Ho pensato a tantissime cose, veramente, e posso dire che questa storia mia ha veramente distrutto… perché, insomma, io e te siamo stati insieme per quasi 2 anni, e il tuo tradimento mi ha veramente ferito»

Fece una piccola pausa e guardò la ragazza, nei cui occhi si poteva leggere il senso di colpa che provava in quel momento. Ma non era di certo questo il suo obiettivo… in fondo, la conosceva da tantissimo tempo, e sapeva bene che aveva già sofferto tanto anche lei per quella storia, e il suo intento, in quel momento, non era certo farla di nuovo sentire in colpa…

«Comunque» riprese «Io… vorrei darti una seconda possibilità»

Rose, che fino a qualche secondo prima era scura in volto, si illuminò all’improvviso e lo guardò allibita.

«Sì, vorrei di nuovo averti accanto a me… perché in questi mesi che abbiamo passato senza vederci né tantomeno sentirci, mi sono accorto che tengo ancora molto a te, ma, soprattutto, che sono ancora innamorato di te»

Rose non credeva alle sue orecchie. Aveva sentito bene? Lui era disposto a ritornare con lei?

Continuò a guardarlo sconvolta. E se in realtà stesse scherzando? Di solito, David non era un ragazzo che scherzava su queste cose, ma quella che aveva appena sentito era una notizia talmente bella che prima volle assicurarsi che non fosse uno scherzo…

Quindi, gli chiese, ad occhi spalancati: «Ma… davvero?»

Rose cercò di trattenere il suo entusiasmo, nel caso la risposta fosse stata negativa.

«Sì» rispose lui «Perché dovrei mentirti? Insomma, tu non l’hai fatto con me… ed è forse questo che ho più apprezzato. Ciò che hai fatto potevi benissimo tenertelo per te e non dirmelo, facendo continuare la nostra relazione… su una bugia, però. Ma tu hai deciso di non farlo. E io l’ho apprezzato molto…

Per questo, oltre al fatto che ovviamente provo ancora dei sentimenti per te, ho deciso di darti una seconda possibilità e di riprovarci. Sempre se sei d’accordo anche tu»

L’entusiasmo che Rose aveva trattenuto fino a quel momento prese possesso di lei, e il suo viso si illuminò di felicità.

Osservava il ragazzo con gli occhi pieni di gioia, che nel giro di un secondo, però, cominciarono a riempirsi di lacrime.

David le sorrise di fronte alla sua reazione e, battendosi le mani sulle cosce, le disse:

«Vieni»

La ragazza non ci pensò su due volte e andò a sedersi sulle ginocchia di lui.

Non riusciva a trattenere le lacrime dalla felicità, per cui appoggiò la testa sulla spalla di lui e, abbracciandolo, cominciò a piangere.

Non se l’aspettava minimamente. Mai avrebbe creduto che David potesse perdonarla!

Certo, l’aveva sperato e sognato parecchie volte, ma era sempre stata molto pessimista al riguardo. Soprattutto dopo aver osservato la reazione che lui aveva avuto dopo che lei gli aveva detto tutto…

Lui ricambiò l’abbraccio e la strinse forte a sé.

Era una sensazione magnifica, quella di poterla riabbracciare, così forte, dopo tutto quel tempo…

«Non sai quanto mi sei mancata» le sussurrò.

«A-anche tu!» riuscì ad udire tra i singhiozzi.

I due restarono per qualche secondo in silenzio, godendosi quell’abbraccio da tempo molto atteso.

Lui, che stringeva tra le sue braccia il busto di lei, si accorse all’improvviso di quanto la ragazza fosse dimagrita: prima, da quel che si ricordava, era più in carne. Sicuramente, pensò, tutto quello stress scaturito da quella situazione doveva veramente averla messa sotto pressione…

Improvvisamente, si dispiacque ancora di più per lei. Fino a quel momento credeva di essere stato lui quello che aveva sofferto maggiormente in quella situazione, ma, adesso che ci pensava, era lei quella che prima aveva perso i suoi genitori, la sua famiglia, poi il suo ragazzo e poi la sua migliore amica…

Ed era anche per quel motivo che adesso aveva deciso di tornare di nuovo al suo fianco. Lei aveva sempre fatto molto per lui, e adesso era il suo turno: mettere da parte l’orgoglio di uomo e fidanzato ferito per dare una mano alla persona che più amava.

Rose alzò di nuovo la testa e David si ritrovò a guardare i suoi bei occhietti neri umidi.

Le posò una mano sul viso e col pollice tentò di asciugarle le lacrime che le cadevano dagli occhi.

Poi, con la mano scostò i capelli di lei e la posò sul collo, spingendo leggermente la testa di lei verso di lui.

Le loro labbra si incontrarono, dando vita ad un lungo e appassionato bacio.

Ben presto a quel bacio ne seguirono altri e altri ancora, fino a che non si evolsero in qualcos’altro, e i due giovani ragazzi si lasciarono andare all’amore forte ed intenso che provavano l’un per l’altro.

   
 
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