Missione
infuocata
Era
appena l'alba nella foresta, il cielo era ancora puntellato da qualche
stella in procinto di sparire per lasciare posto alla luce del Sole, il
silenzio dell'Accademia veniva solo interrotto, dai passi furtivi dei
ninja appostati per il turno di guardia. Ciò nonostante, la
luce delle
candele della mensa erano accese per permettere a due ragazze di fare
colazione e, per dare gli ultimi ritocchi alla loro missione. Una volta
l'anno durante la stagione calda, si recavano presso la costa oceanica
per il rifornimento di sale, fondamentale per la conservazione del
cibo, senza di quello, tutti i viveri conservati rischiavano di
marcire, cosa che non potevano permettersi vista già
l'impresa ardua
per i rifornimenti. La strada verso la costa era pericolosa, i ninja
d'ombra erano sempre in agguato; per il recupero c'era bisogno i
guerrieri forti e pronti, per cui il giorno prima, Jitsu diede ordine
ad Evelyn e Berenice di recarsi assieme ai loro guerrieri verso
l'ceano, e recuperare quanto più sale possibile.
Già organizzare un plotone non era cosa da poco conto, in
più c'era la prudenza e calcolo di tutti i pericoli
possibili, ma ciò era pane quotidiano per Berenice,
specializzata all'ordine e prevenzione. Lei ed Evelyn si diedero
appuntamento la mattina dopo alla mensa per riferire alla sua leader
gli ultimi dettagli apportati.
"Sicura che non rischiamo molto?"
"E' il sentiero con minor pericolo possibile Ev. Guarda."
Berenice indicò una vasta anda segnata sulla
cartina "Qui saremo troppo esposti e un bersaglio facile, passando
invece per la Valle del Panda Gigante, le probabilità di
incontrarli diminuiscono."
Evelyn guardò la mappa analizzandola per
l'ennesima volta, si fidava ciecamente di Berenice ma l'ultima parola
nelle decisioni era la sua, nonché la
responsabilità della missione; tuttavia si
convinse e sorrise "Bene, passeremo per la Valle del Panda Gigante, in
ogni caso terremo sempre la guardia alta."
"Certo, per quanto sia il percorso meno pericoloso, c'è
sempre la possibilità di qualche sorpresa sgradita."
disse riarrotolando la mappa.
Evelyn ghignò stringendo il manico della sua katana "In quel
caso, avranno pane per i loro denti!"
"Oh ci puoi giurare! A proposito di pane, finiamo la colazione e poi
andiamo a buttare giù dal letto le dolci principessine."
"Ahahahaha, questa era bella!" si
diedero il cinque ridendo e tornarono a finire la colazione di zuppa di
miso con uova.
Si cambiarono nelle loro stanze, indossando la divisa da ninja nera con
cappuccio, maschera e guanti neri senza dita; essendo delle ragazze e
guerriere di alto rango, i dettagli come i lacci su gambe e braccia, la
fascia in vita e la giarrettiera a cui era attaccato un pugnale o un
kunai, erano di colore rosso per Evelyn e blu per Berenice, tutto
ciò insieme al Drago raffigurato sul colletto, dava loro un
senso di raffinatezza e rapidità ricordando appunto, il
potere mistico del grande rettile.
Appena il Sole fu
visibile oltre le montagne, entrambi i plotoni erano al completo nel
grande cortile principale con quattro carri legati ognuno a una coppia
di cavalli, i guerrieri più i loro comandanti insieme
formavano un gruppo di una ventina o poco più di guerrieri,
una squadra ben addestrata e pronta ad affrontare qualsiasi pericolo.
Evelyn aveva dato ordine ai suoi di caricare le provviste, secondo i
calcoli di Berenice, sarebbero stati via per tre giorni e stare fuori a
stomaco vuoto, era preferibilmente da evitare.
"Al volo Fede!"
Liam tirò di slancio un sacco di viveri al suo
amico in piedi sul carro, il ragazzo lo prese al volo
poggiandolo vicino ad altri "Era l'ultimo?"
"Sì, siamo pronti."
"Bene, sarà una bella scampagnata." disse saltando
giù dal carro.
"Ci sarà da lavorare questo è vero, ma tu vedi di
non sprecare quest'occasione!"
Il ragazzo lo guardò confuso "Eh? Quale occasione?"
Liam sbuffò guardandolo storto "Secondo te?" il biondo fece
un cenno alle sue spalle cercando di non farsi vedere dalla diretta
interessata.
Federico alzò la testa per vedere meglio e capì a
chi si riferiva, sospirò passandosi una mano fra i capelli
scuri "Non lo so Liam..."
"Almeno parlale, non ho mica detto che devi saltarle addosso e
mangiartela viva, anche se vorresti." ammiccò malizioso
poggiandosi con la schiena al carro.
Il ragazzo lo ignorò sull'ultima frase riflettendo per un
momento "Ci proverò. Ma non ti prometto niente."
Nel frattempo, in cortile vennero anche le
altre guerriere insieme a Tomoko e Narumi; la donna aveva ricordato
loro tutte le tecniche di sopravvivenza e le mise
ripetutamente in guardia sulle trappole nascoste dai ninja oscuri, ed
altri pericoli.
"E ricordate: occhio alle vipere! Non voglio amputare un arto a
qualcuno di voi."
Evelyn ridacchiò finendo di sellare Perla, la sua cavalla
"Non ce ne sarà bisogno Narumi-san, abbiamo
l'antidoto con noi." la rassicurò prendendo Perla per le
briglie "Saremo prudenti come sempre, state tranquille."
disse rivolgendosi anche alle altre.
Amber le fece il pollice all'insù "Allora buona
fortuna, non esitate a chiamarci se qualcosa va storto."
"Portatevi
Hawk con voi, non si sa mai." propose Ann, riferendosi al loro Falco,
addestrato a portare messaggi.
"Già fatto, è con Berenice. Ora
dobbiamo proprio andare, a presto."
Evelyn salì in groppa a Perla e con trotto moderato, si mise
in testa al gruppo al fianco di Berenice già in groppa a
Sirio e con Hawk sulla spalla, al
suo ordine il portone principale venne aperto, permettendo l'inizio
della spedizione. Il resto del gruppo si diresse all'interno
dell'Accademia, quel giorno Amber ed Ann avevano l'allenamento con
Hanako, Tiara e Zena invece dovevano affinare alcune tecniche con il
maestro Liang. Stavano entrando dentro l'edificio, quando Ann si
bloccò sulla soglia e alzò lo sguardo, rivelando
degli occhi preoccupati.
"Credete che andrà tutto bene? Non so, ma ho uno strano
presentimento." mormorò restando bloccata all'ingresso, come
se qualcosa la trattenesse dall'andare oltre.
Tiara si accigliò "Non fare la pessimista Ann, sanno
cavarsela."
"Aspetta Ti, di solito Ann ci prende su queste cose." si intromise
Zena, conosceva bene il sesto senso di Ann e
sapeva quando era il caso di preoccuparsi o no. In quel momento, vide
negli occhi della svizzera molta ansia.
Amber si portò le mani ai fianchi e sorrise "Ok,
adesso non diamo conclusioni affrettate eh! Sappiamo che quando Ann si
sente in quel modo, tutto ciò che è successo
riguardava gli attacchi di quelle sottospecie di ombre viventi. Magari
si scontreranno con loro, anche se fosse li stenderebbero subito!"
tentò di rassicurarle, ma rimediò solo sguardi
dubbiosi e scettici da parte delle sue compagne.
"Andiamo! Che sono quelle facce?"
"Amber, certe volte prendi tutto troppo alla leggera. Ricordati che sei
un comandante, non una bambina." la riprese Tiara incrociando le
braccia sotto al seno. Amber gonfiò le guance infastidita e
si sedette di peso sulle scale di legno a gambe incrociate e mani messe
a coppa sotto il mento.
Zena si sbatté una mano in faccia "Ben lavoro Ti, ora
sì che sembra una lattante. Lo sai che è
permalosa!"
"Beh, bisogna ricordarle i doveri ogni tanto." le rispose lanciando
un'occhiata alla ramata, ancora seduta sulle scale.
"Ehm, scusate!" le richiamò Ann, l'ultima cosa che voleva
era vederle discutere per il comportamento infantile di Amber, lei
personalmente non ci vedeva nulla di male, ma era meglio non
lasciarselo sfuggire.
Sospirò sistemandosi la treccia sulla spalla destra
"Sentite, può anche darsi che sia come ha detto Amber.
Tuttavia mi sento così, solo quando sento la presenza di..."
"VOI QUATTRO! CHE FATE ANCORA CON LE MANI IN MANO!?"
Gli occhi si sbarrarono e la sudarella le colpì come un
fiume in piena, alle loro spalle in tuta di allenamento formata da un
top e pantaloni corti, c'era Hanako. La donna aveva i lunghi capelli
legati in un chignon alto, le gambe divarcate e rigide come due pezzi
di legno, le braccia incrociate e gli occhi orientali severi, erano
fissi sulle quattro guerriere ancora impalate.
"Allora? Ho fatto una domanda."
Si misero subito in riga l'una a fianco all'altra, facendo il saluto
ninja "Buongiorno Hanako-san."
la donna fece un cenno col capo per contraccambiare, ma rimase rigida
senza muoversi di un millimetro.
"Stavamo solo parlando Maestra. Ma adesso torniamo subito ai nostri
doveri." rispose Tiara con rispetto. A dirla tutta detestava quando la
loro maestra sbucava dal nulla e gridava all'improvviso, arrivando a
far uscire l'anima dal corpo per il colpo che si prendevano gli
allievi, cominciavano a pensare che lo facesse persino di proposito,
date l'aumento delle volte in cui si sentivano delle urla di sorpresa
mista a terrore di qualche allievo.
"Bene, allora mentre Zena-chan e Tiara-chan vanno
da Liang-san,
voi due al dojo dell'allenamento." puntò il dito verso Amber
ed Ann che furono costrette a fare come diceva. Zena e Tiara, dopo aver
mandato giù il boccone amaro riguardo ai nomignoli da
bambine che gli aveva rifilato, capirono al volo che non dovevano
trattenersi oltre in cortile, così si avviarono dal maestro
Liang prima che Hanako tirasse loro una stella ninja per farle correre.
Quando si separarono, Hanako lanciò uno sguardo al portone
d'entrata; involontariamente aveva ascoltato i loro discorsi ed anche
lei, si chiese se era il caso di mantenere alto il livello d'allarme,
di una cosa era certa: a prescindere da ciò che sarebbe
successo, in caso di pericolo, non avrebbe permesso a nessuno di
portarle via altri allievi.
***
Il
viaggio all'interno della foresta fu inaspettatamente tranquillo,
procedettero a passo moderato lungo la riva del fiume Jiang, in modo da
poter arrivare nel primo pomeriggio; Berenice con una mano continuava a
leggere la cartina per seguire la giusta via, e con l'altra, teneva le
briglie di Sirio mentre Hawk se ne stava tranquillamente appollaiato
sulla spalla, pulendosi le piume di tanto in tanto.
"Sei molto vanitoso, sai Hawk?" ridacchiò dandogli
un'occhiata.
Evelyn
si avvicinò a loro, allungò il braccio dando una
carezza veloce con l'indice al becco del rapace "Peggio di una ragazza
per certi versi."
"Se non fosse maschio magari."
"Magari anche i ragazzi tengono alla loro bellezza personale.
Prendi Kevin per esempio." disse avvicinandosi di più con
Perla per non farsi sentire dai ragazzi dietro di loro.
Berenice assottiglio gli occhi "Perché prendi lui come
esempio?"
"Forse perché gli piaci?"
Berenice si irrigidì di colpo guardandola confusa,
aveva capito che ogni tanto il moro la guardava più del
dovuto, ma non era mai arrivata a quella conclusione. Non le era ancora
passata la storia del matrimonio combinato e non ci teneva a rivivere
una simile esperienza, non che Kevin fosse un aristocratico vizziato
che volesse sposarla solo per possederla, non lo avrebbe mai pensato,
ogni tanto ci parlava sia con lui che con gli altri guerrieri per
instaurare un rapporto di amicizia, dopotutto avevano tutti
più o meno la stessa età, veniva normale
scambiare quattro chiacchiere e farsi qualche risata, ma qualcosa
dentro di lei la frenava impedendole di andare oltre.
"Non so Ev, è troppo...aperto."
"Aperto?" ripeté non capendo dove volesse arrivare.
"Sì, e a volte parla strano."
"Beh quello è normale, è di origine ungherese!"
le disse con ovvietà, ma Berenice non demordeva continuando
a rimanere sulle sue convinzioni che Evelyn aveva decretato assurde.
"Ok, ti faccio una semplice domanda: cosa provi quando lo vedi?"
andò dritta al sodo, e pensare che le veniva da ridere al
solo pensiero di essere proprio lei quella a darle consigli sull'amore,
proprio lei che ancora non aveva tentato di capire cosa provasse
Federico nei suoi confronti.
Berenice parve sopresa da quella domanda "Cosa...provo? Beh...non mi da
fastidio la sua presenza, è simpatico ma a volte esagera."
"Ti riferisci allo spettacolo che ha dato durante la festa della
Primavera?" la vide annuire ricordando quel giorno un po'
scalmanato.
La Festa della Primavera era un rituale che si celebrava per dare il
benvenuto alla bella stagione, ringrazziando i Kami per aver aiutato i
popoli a passare l'ennesimo rigido inverno. Anche l'Accademia
ninja era solita seguire la tradizione; a detta del maestro Jitsu, era
importante continuare e portare avanti le antiche tradizioni per far
capire a tutti, specialmente ad Orifus, che la sua maledizione poteva
uccidere solo il corpo, ma mai l'anima e le emozioni come la speranza,
la gioia e il divertimento.
Quell'anno la parola divertimento, venne
presa troppo seriamente da Kevin e da altri suoi amici tra cui Liam,
che si erano messi in testa di provare un nuovo intrattenimento
sparando in aria dei fuochi e farli esplodere facendoli ricadere con
forme floreali. Ciò richiedeva una conoscenza
approfondita dell'alchimia, ma data l'inesperienza dei ragazzi a
riguardo, finirono per farne volare ed esplodere uno che prese
in pieno la finestra della stanza di Hanako, con il risultato di una
decina di ragazzi in fuga nella foresta, inseguiti da una furibonda
maestra a spade sguinate.
"Andiamo Berenice, ti sei messa a ridere anche te!"
"Solo perché è stato anche divertente." ammise
con un leggero sorriso "Ma non vuol dire niente."
"Già, assolutamente niente." sorrise maliziosa.
Berenice non diede peso alla sua espressione, e tornò con
gli occhi sulla mappa "Bene, siamo all'entrata della Valle del Panda
Gigante."
Evelyn tornò seria guardando davanti a sé la
valle, caratterizzata dai grandi pinnacoli rocciosi e grotte calcaree
che si ergievano lungo la parete delle vette "Ok, acceleriamo
il passo, ormai non manca molto."
Proseguirono verso il sentiero in mezzo alla valle che li avrebbe
portati proprio davanti alla costa oceanica, le due ragazze mantennero
per tutto il tragitto la guardia alta, prestando attenzione ad ogni
piccolo movimento.
***
Schivò l'ennesimo colpo diretto della sua avversaria
fermando la sua spada con un pugnale Sai, incastrando la lama fra le
punte, con una mossa veloce del braccio levò da suo campo
visivo l'arma, roteò su se stessa sferrando un calcio a
mezz'aria fermato dal polso a pugno chiuso della maestra, che ripose
rivoltando la mano afferrando saldamente la caviglia della ragazza,
facendola ribaltare con forza dalla parte opposta.
Grazie ai riflessi pronti, Ann lanciò via i pugnali,
piantò i palmi delle mani aperti sul pavimento e con una
forte spinta di bacino, si rimise in piedi con una perfetta verticale
recuperando l'equilibrio; gocce di sudore le imperlavano il viso
pallido, ma gettare la spugna non era nei suoi piani.
Era disarmata ma non ebbe neanche il tempo di pensarlo, che Hanako le
fu di nuovo addosso: continuava ad attaccarla con affondi che Ann
riuscì a schivare abilmente, ma sapeva che non poteva
continuare così a lungo e ragionare a mente lucida mentre
lottava, non era facile. Un lampo di genio le passò nella
mente mettendolo subito in pratica; schivò di lato un altro
fendente diretto al suo petto e passò con
velocità il braccio destro dietro la sua schiena, portando
l'anca il più possibile sotto al suo baricentro, la
tirò di colpo in avanti e con forza la fece ribaltare
davanti a sé, facendole perdere la presa sulla spada.
Trattenne il fiato per alcuni secondi guardando la sua maestra rimasta
distesa ad occhi sgranati "Non male..." disse prima di ghignare
colpendo all'improvviso con un piede, la caviglia di Ann in una sorta
di sgambetto, che la fece finire col sedere per terra.
Ann si rimise in piedi massaggiandosi il sedere dolorante, si
maledì per aver abbassato le difese, ma aveva
assolutamente bisogno di riprendere fiato, era da più di
mezz'ora che combatteva senza sosta e i muscoli reclamavano un riposo
immediato. Hanako ghignò compiaciuta rinfoderando la spada
sedendosi sulle ginocchia.
"Bene, vedo che la tua resistenza aumenta Ann-chan."
Ann tornò al suo posto inginocchiata vicino ad Amber che le
passò un panno per asciugarsi il sudore, aveva ancora il
fiatone per lo sforzo appena fatto, ma sul suo viso apparve un
sorrisino di chi la sapeva lunga "Grande
colpo d'anca..." mormorò alzando la testa
"Sarà una tecnica antica, ma la sua efficienza
è..."
"...impeccabile." la anticipò sciogliendo il chignon e
legandosi i capelli in una coda alta "Liang-san vi ha
insegnato bene."
Amber ridacchiò "Sì, ma sappiamo meglio i suoi
detti più che le mosse."
"Poco ma sicuro." concordò Ann, poi il suo sguardo si
posò sui pugnali rimasti a terra, si alzò andando
a riprenderli, rigirandoseli fra le mani con aria dubbiosa "Saranno
davvero adatti a me?"
Hanako si fece seria, la raggiunse prendendola per una spalla
voltandola in modo da poterla guardare "Quando decisi di farti
specializzare nell'uso dei pugnali Sai, fu perché avevi la
giusta manevolezza e velocità. Sono fatti per infliggere
colpi veloci ma con un impatto devastante."
Ann aveva capito dove voleva arrivare Hanako con quelle parole:
colpisci velocemente con la giusta tecnica, e meno ti sentirai in
colpa. Non si riferiva ai soldati neri, quelli li faceva fuori come
niente, erano esseri morti che camminavano e in battaglia non provava
alcuna pietà verso di loro; i pensieri di Ann erano rivolti
ai civili: più di una volta dovette giustiziare persone in
balia del flusso oscuro, persone arrivate ormai a una cattiveria
e pazzia tale, da non riconoscere più neanche i
familiari. Aveva visto il sangue colare da quei pugnali ogni volta che
trafiggeva di netto la gola del malcapitato per mettere fine il
più velocemente possibile alla sua vita. Avrebbe
tanto voluto non essere costretta a farlo, ma era suo dovere togliere
di mezzo chi non aveva più speranza di salvezza prima che
potesse fare del male ad altri innocenti.
Fece un profondo respiro, rimettendo i pugnali nella sua cintura "Li
userò come meglio posso."
"Era quello che volevo sentirti dire, ma non pensare che
passerò sul fatto che ti sei fatta disarmare!"
Ann emise un verso frustrato mentre Amber rideva sotto i baffi "Ecco
perché è meglio usare l'arco eheheheh."
bisbigliò sottovoce, peccato per lei che Hanako ci sentiva
benissimo.
"Amber-chan,
dato che ora tocca a te, che ne dici di provare qualche arma nuova?"
sorrise malignamente invitando Amber a venire al centro della stanza.
La ramata spalancò gli occhi consapevole di essersi scavata
la fossa da sola, prima di alzarsi e sciogliere i muscoli,
sentì chiaramente la frase "Cavoli tuoi ora." da
parte di Ann che la guardava di sottecchi con un sorrisino vittorioso.
Amber sospirò rumorosamente: certe volte avrebbe preferito
mordersi la lingua.
***
Il rumore delle onde e l'odore di salsedine rieccheggiò
lungo la spiaggia bianca, a un paio di kilometri da loro si ergeva il
villaggio di Làn, costruito nei pressi della costa, un
villaggio modesto con gente pacifica praticanti la pesca per vivere;
decisero di accamparsi lontanto da loro per evitare di metterli in
agitazione, non che la gente li temesse, ma avevano imparato che dove
c'erano loro, molto probabilmente c'erano anche i ninja d'ombra.
Evelyn ne aveva approfittato immergendo i piedi nell'acqua bassa,
rabbrividì un po' per il primo contatto con l'acqua fredda,
ma dopo si rilassò camminando lungo la riva, controllando a
distanza il lavoro dei ragazzi. Erano arrivati da poco alla costa e la
prima cosa che controllarono, fu il piccolo bacino che l'estate prima
avevano costruito a qualche metro di distanza dal mare, così
che con l'alta marea potesse entrare una grande quantità
d'acqua rimanendone imprigionata e con il caldo, avrebbe evaporato
lasciando un grande deposito di sale. Il raccoglimento lo facevano solo
durante la stagione calda, unico periodo in cui era talmente caldo da
permetterne un evaporazione accelerata.
Anche quella giornata fu calda, tanto che le due ragazze permisero ai
guerrieri di togliersi la parte superiore della tuta ninja,
così come alle ragazze dei loro plotoni, di stare in canotta
per poter lavorare meglio.
"Così
però, sembra di stare in un bordello." commentò
Berenice arrossendo, nel vedere quei bicipidi muoversi ad ogni
movimento dei ragazzi.
"Voltati allora." le rispose divertita Evelyn, dovette ammettere che
anche lei faceva fatica a stare concentrata, che colpa ne aveva se gli
ormoni femminili ogni tanto galoppavano? Su una
sola cosa si stava concentrando: non guardare Federico a petto nudo.
Cercò di tornare seria, rimboccandosi le maniche e andando
vicino a un gruppo di ragazze nel bacino asciutto, intente a mettere
nei sacchi, grandi quantità di sale "Come vanno le
mie pupette?" chiese prendendo un sacco anche e lei e mettendosi a
lavoro.
Una delle ragazze dalla pelle poco scura, alzò la testa
portandosi indietro la chioma bruna "Ora che hai mosso le tette anche
tu, molto meglio cara."
"Divertente Daya, allora muoviamole tutte insieme così
batteremo il record di oscillazione del petto sincronizzato." rise
stando al gioco dell'indiana.
"Forse essere meglio non muoverle troppo, già mi sto
sciogliendo proklyatiye!*"
commentò Ida, ragazza russa dai capelli biondi tendenti al
rossiccio, occhi azzurri velati da sfumature verdi e con un corpo
abbastanza robusto.
"Immagino che nell'Impero Russo, non avete molte stagioni calde."
"Vero Evelyn. Fa sempre freddo polare, ma ciò non ferma noi:
tagliamo legna, peschiamo nel ghiaccio, e alleviamo pascoli di Renne."
spiegò tranquillamente con un forte accento russo.
"Ok, in pratica faticate tutto il giorno sulla neve." tagliò
corto Daya.
Evelyn rise "Beh, se andremo in Russia sappiamo che fare almeno."
Berenice passò vicino a loro con aria divertita "Ahhhh,
battiamo la fiacca?"
"Io lavorare sempre, loro essere molto distratte."
"Era sarcasmo Ida, e poi non lo direi mai a te!" le disse ben sapendo
quanto Ida fosse instancabile nei lavori manuali, ma altrettanto priva
di senso dell'umorismo.
"Cosa essere sarcasmo?" chiese vedendole ridere come se avesse tirato
la buttuta più divertente del mondo.
Berenice sorrise, prese uno dei sacchi per il sale e si
inginocchiò accanto a lei "Ora te lo spieghiamo."
Dall'altra parte del bacino, Federico e i suoi compagni avevano
già riempito tre sacchi, Liam si alzò in piedi
stirando le braccia all'indietro, sbadigliando sonoramente.
"In questo momento, darei qualsiasi cosa per farmi una bella dormita."
Federico gli diede una pacca sulla nuca "Se andassi a dormire prima,
invece di stare alzato fino a tardi a giocare a Shogi*,
non avresti tutto questo sonno."
"Ma va, ero vicinissimo a battere Takeo!" sbottò indicando
il loro amico giapponese mentre caricava i primi sacchi sul carro.
"Come no.."
"Lo vedremo." borbottò chiudendo un sacco. Per ripicca, il
ragazzo lo afferrò per le spalle con un sorrisino furbo
"Allora, tu non dovevi fare qualcosa con una certa ragazza?"
"E tu non hai niente da dirmi? Non so, qualcosa riguardo Ann?"
Liam si pietrificò all'istante sbarrando gli occhi "Come hai
fatto a saperlo?!"
"Lo sospettavo, sguardi furtivi e piccoli sorrisini innocenti. L'unica
cosa che non ho capito è se state insieme o no." Liam si
grattò la testa imbarazzato "No, non stiamo insieme, almeno
non ancora. Ci vediamo ogni tanto e parliamo."
"Tutto qui? Ti facevo più diretto."
"Lei è molto timida anche se è senza dubbio
più in gamba di me nelle arti marziali, oltretutto ha da
fare con il suo plotone e non abbiamo molto tempo per stare insieme."
Federico guardò sopreso il ragazzo "Sai Liam, da tempi che
ti conosco e non ti ho mai visto così preso da qualcuno. E
pensare che quando cerchi di spingere me, fai l'assatanato!"
Liam ridacchiò lamandrino "Ehehe, beh almeno io sto cercando
di combinare qualcosa, con la giusta calma ovvio, Ann è
davvero una ragazza spaciale e non voglio rovinare tutto."
Federico notò con molta familiarità il luccichio
nei suoi occhi quando parlava di Ann, lui non aveva mai badato al suo
comportamento quando era in compagnia di Evelyn, forse era questo che
sbagliava con lei, forse doveva stare più attento nel modo
di relazionarsi e magari, sarebbe cambiato qualcosa.
Si era deciso, avrebbe fatto lui il primo passo.
Si allontanò dagli altri senza dire una parola, dirigendosi
verso la battigia, sperando che ciò che aveva in mente
andasse a buon fine.
***
Passarono tre giorni, i carri erano stati riempiti e i guerrieri
stavano finendo il pranzo sulla spiaggia, prima di ripartire,
Berenice passava in rassegna i carri, segnando su un piccolo taccuino
il numero di sacchi e il loro peso, riportando con cura tutti i dati.
"Allora Ber?" le chiese Evelyn sbirciando nel taccuino.
"Well,
direi che ne abbiamo fino alla prossima stagione calda."
"Bene, anche questa è fatta. Direi che è ora di
anda.."
BOOOMMMMM
Una forte esplosione fece girare di scatto sia loro che
tutti i
guerrieri sulla spiaggia, Evelyn e Berenice ebbero subito un
bruttissimo presentimento e scattarono come due saette sulla scogliera
più vicina, sperando di non trovare conferma alle loro
teorie, ma purtroppo non fu così: un'enorme cortina di fumo
proveniente dal villaggio si levò in aria, seguita subito
dal propagarsi di lingue di fuoco ardenti. Non ci pensarono due volte:
richiamarono i loro cavalli con un fischio acuto saltando
immediatamente sulla loro groppa.
"DOBBIAMO MUOVERCI! ANDIAMO!" urlò Evelyn partendo a tutta
velocità verso il villaggio, non ci fu bisogno di dire
altro, tutti sapevano cosa stava succedendo, lasciarono i carri e le
seguirono più veloci che potevano.
Berenice galoppava al fianco della sua amica, stringendo le briglie con
forza, per tutto il tempo si era chiesta il perché non
avevano fatto strani incontri durante la spedizione, in quel momento ne
capì il motivo, strinse i denti con rabbia per non averlo
dedotto prima, ma non era il momento di farsi prendere dall'ira, gliele
avrebbe fatta pagara cara lottando con tutta sé stessa; si
voltò verso Evelyn notando come i suoi occhi, prima allegri
e sereni, erano cambiati diventando un concentrato di pura
determinazione e coraggio.
Le urla disperate della gente arrivarono alle loro orecchie ancora
prima di poter entrare nel villaggio, impennarono a cavallo scendendo
con un balzo notando subito che le lingue di fuoco non erano ancora
troppo grandi per non essere attraversate, ciò che le fece
ribollire il sangue nelle vene, fu la vista di quelle inconfondibili
figure blu e nere dagli occhi verdi privi di iride; i ninja d'ombra
correvano e saltavano da una parte all'altra del villaggio come scimmie
impazzite, distruggendo le case e saccheggiando i loro interni,
uccidendo chi si metteva sulla loro strada.
Berenice afferrò il suo bastone Bō, mentre Evelyn
sfoderò la sua Katana impugnandola con forza
"ALL'ATTACCO!!!" urlò a pieni polmoni seguita dalle urla di
guerra dei ninja. Con un salto riuscirono a scavalcare le fiamme
ritrovandosi all'interno del villaggio, e si sparpagliarono in ogni
direzione pronti a combattere.
Quattro soldati d'ombra bloccarono contro il muro di una casa in fiamme
due ragazzini, ed alzarono le spade pronti a colpire, ma un'altra spada
fu più veloce delle loro: vennero colpiti da
quattro raddoppi diagonali ben assestati, squarciando di netto i loro
petti dalla vita alla spalla, la ragazza con ancora la spada in
posizione diagonale e parte del peso del corpo concentrata su un
ginocchio piegato, ghignò mentre sparirono in un ammasso di
polvere nera. L'entusiasmo durò poco, Evelyn vide sbucare da
ogni parte altri ninja pronti all'assalto, la ragazza tornò
in posizione eretta guardandoli con sfida.
"Mettetevi al riparo, a loro pensiamo noi." disse rivolta ai due
giovani dietro di lei, li vide annuire e allontanandosi in fretta per
mettersi al sicuro, solo allora prestò attenzione ai suoi
avversari.
Li invitò a farsi avanti con un cenno della mano,
ritrovandosi circondata da una decina di loro "Vogliamo fare il gioco
duro eh?" il suo ghignò si allargò nel sentire
alle sue spalle un paio di loro avventarsi contro di lei, ma Berenice
la precedette atterrando con una tripla capriola al centro del cerchio,
colpendoli alla testa roteando il bastone con velocità e
trafiggendoli con due kunai una volta a terra.
"Pensavo che le grandi entrate in scena, fossero esclusiva di Amber."
commentò affiancandola.
"Non mi dispiace farlo ogni tanto. Allora, ci occupiamo di loro?"
rispose con un sorriso sicuro mettendosi in posizione d'attacco.
"Oh, ci puoi contare!"
Si lanciarono contro i ninja iniziando una lotta molto accesa, Berenice
tese il bastone davanti a sé in orizzontale fermando due
spade nemiche, con forza li spinse indietro permettendole di colpirli
entrambi allo stomaco mettendoli al tappeto, un ninja appostato su un
tetto di una piccola casa cominciò a tirarle stelle ninja a
raffica, la ragazza con uno scatto, corse verso il ninja evitando con
veloci deviazioni le stelle appuntite, con il bastone si diede la
spinta necessaria per saltare sopra il tetto atterrando proprio davanti
alla faccia del soldato, lo colpì con un forte pugno
facendogli perdere le stelle ninja e, prima che potesse cadere
giù, l'afferrò per il colletto,
sfoderò uno dei suoi kunai dalla giarrettiera
piantandoglielo con forza nell'occhio, solo dopo mollò la
presa facendolo cadere al suolo, sparendo sottoforma di cenere prima
ancora dell'impatto.
Alzò il viso guardando Evelyn affrontare uno dopo l'altro i
nemici sia con la spada che a mani nude, constatò che poteva
cavarsela anche senza di lei e si guardò
intorno: le fiamme si stavano espandendo pericolosamente
chiudendo ogni via di fuga; molte persone erano ancora all'interno del
villaggio protetti dagli altri guerrieri, ma non sarebbe servito a
niente se l'esito era il morire bruciati.
Si spremette le meningi cercando di ignorare il caldo infernale
creatosi intorno a lei, spostò gli occhi da una parte
all'altra in cerca di qualcosa che avrebbe potuto permetterle di aprire
un varco fra le fiamme, finché trovò un carretto
pieno degli stessi fuochi che usavano alle feste, bastò
un'occhiata per farle venire un'idea, ma aveva bisogno di aiuto.
Saltò giù dal tetto correndo verso i guerrieri
intenti a proteggere un gruppo di persone, Federico, Liam e Kevin erano
in prima fila non permettendo a nessun soldato di passare oltre il muro
umano che avevano inalzato, sebbene i ninja d'ombra fossero creature
inarrestabili che non conoscevano la fatica umana.
"Eh no! Non ci provare!" Liam fermò un ninja colpendolo con
i suoi nunchaku in pieno volto stordendolo, per finirlo gli
perforò la testa con il negishi, un ago da lancio spesso
pochi centimetri e tendenzialmente mortale.
"Bel colpo ami...AH!!!
Una stella ninja prese il polso di Kevin ferendolo, il ragazzo strinse
i denti e se la sfilò con un gesto rapido
"Maledetti...questa me la pagano." si tolse la fascia blu dalla fronte,
passandola alla meno peggio intorno alla ferita fermando l'uscita del
sangue.
"Ti hanno beccato Kev?" chiese Federico mentre bloccava due ninja con
la spada.
"Niente di grave tranquillo! Pensiamo a loro piuttosto!" disse puntando
contro i nemici il kusarigama,
roetando velocemente la catena attaccata alla base dell'arma.
Federico annuì, passandosi il dorso della mano sulla fronte
asciugandosi il sudore "Questi mostri sono duri a morire, ma
prima o poi dovranno farlo no?" sogghignò sfidando con lo
sguardo cinque ninja di fronte a lui.
Daya era preoccupata "Se non ci sbrighiamo, finiremo tutti all'altro
mondo! Dobbiamo portarli via da qui!" disse alludendo alle persone
impaurite dietro di loro, strette l'una all'altra.
"Ragazzi ho un piano!"
Berenice li raggiunse correndo, togliendo dalla sua strada due ninja,
uno con un colpo di tallone spaccandogli la
mandibola e l'altro, con un
calcio ruotato a mezz'aria spedendolo dall'altra parte della strada.
"Cosa tu avere in mente?" chiese Ida stringendo i suoi tonfa,
pronta a qualsiasi cosa.
"Questo: Helena, Filipe, Jiro, Takeo e Kevin con me! Tutti
gli altri rimanete qui e continuate a proteggerli, al mio segnale
portateli verso di noi!"
I ragazzi nominati seguirono subito Berenice verso il carretto,
facendosi strada attraverso i ninja a colpi di karate ed armi,
i rimanenti strinsero i denti più che potevano.
"Forza, dobbiamo dargli tempo! VAMOS!"
urlò Federico capendo il piano della castana.
Tornò in posizione d'attacco puntando la spada contro i
nemici, ma un urlo di donna attrasse la sua
attenzione facendolo rabbrividire: Federico vide una bambina minacciata
da dei ninja d'ombra, e la madre al suolo tenuta ferma da altri due
nemici, cercò subito di precipitarsi da lei, ma altri ninja
gli sbarrarono la strada bloccandolo, il ragazzo ringhiò
innervosito "LEVATEVI DAI PIEDI!" i ninja lo ignorarono saltandogli
addosso e cominciando una lotta furiosa, Federico era in bilico, doveva
restare a proteggere i civili, ma l'ultima cosa che voleva, era vedere
una bambina morire davanti a lui.
La bambina e la madre furono state separate a forza da quattro ninja,
la bambina era rannicchiata contro il muro con le mani sulla testa
avvolta da singhiozzi e un pianto disperato, mentre due ninja erano in
piedi davanti a lei guardandola con freddezza, la madre era bloccata al
suolo con una ferita al fianco destro impregnata di sangue fresco e
tagli ovunque, nel tentativo di salvare la sua piccola.
Urlò, si disperò, li pregò di uccidere
lei e lasciare andare sua figlia, ma fu inutile, li vide alzare le
spade nell'atto di colpirla, in preda all'istinto materno
tentò di liberarsi, ma dovette cedere quando le perforarono
la spalla con la lama di una spada, il dolore e la perdita di sangue la
fecero riversare a terra per la fatica. La piccola poté solo
stringere gli occhi attendendo la sua fine.
Passarono interminabili secondi ma nulla accadde, la bambina
anziché le lame, sentì un lieve vento alzarsi per
un fugace momento dal suo lato sinistro, spostò di poco le
braccia intimorita, vedendo davanti a sé una ragazza dai
capelli mossi con il busto in avanti, la gamba sinistra tesa
all'indietro e la destra piegata, le braccia tese nel colpo appena dato
con la spada, decapitando in una volta sola entrambe le teste dei
ninja, i corpi caddero al suolo con tonfo dissolvendosi subito dopo.
Era sbucata all'improvviso dalle fiamme, silenziosa e al tempo stesso
letale, la figlia era a bocca aperta per lo stupore e la paura non
ancora passata; la donna invece sorrise lievemente prima che un'ondata
di lacrime di sollievo le scendessero dal viso, guardò il
cielo ringrazziando i Kami e lasciò andare delicatamente la
testa al suolo.
Evelyn si girò verso la piccola prendendola subito in
braccio, lei le si aggrappò al petto capendo che voleva
aiutarla, nascondendo il viso nel suo petto, la ragazza la strinse a
sé accarezzandole la testolina di capelli neri e si
girò verso la madre inerme. Tremò leggermente
aumentando la presa sul manico della spada, un'altra bambina era
rimasta orfana e lei non poté fare niente per evitarlo.
Un pericoloso "crack" la mise in guardia, strinse la bambina e si
buttò subito di lato evitando la caduta di un albero in
fiamme che crollò sopra una capanna, si rimise in piedi
vedendo con impotenza, il corpo della donna venire invaso dalle fiamme
portate dall'albero, la piccola si girò per vedere ma la
ragazza fu più lesta mettendole subito una mano sugli occhi.
Corse via invocando il perdono della donna nella sua mente, raggiunse
Federico e gli altri guerrieri che intanto costrinsero i ninja alla
ritirata, il ragazzo le si avvicinò preoccupandosi per il
suo volto turbato.
"Evelyn, ma cosa..."
"Dobbiamo andarcene." tagliò corto con tono freddo "Stanno
battendo in ritirata, dobbiamo approfittarne ora!"
"Berenice avere
piano di fuga, noi dovere aspettare suo segnale!" la informò
Ida.
Berenice e i ragazzi intanto, avevano legato ai kunai i piccoli fuochi
trovati sul carretto, il piano era lanciarli verso le fiamme in modo
che l'esplosione provocata, spegnesse una parte dell'incendio aprendo
una via di fuga.
"Forza, lanciate!" ordinò, e una pioggia di kunai venne
lanciata contro il muro di fiamme provocando una forte esplosione
appena vennero a contatto con il calore.
Il piano riuscì, fra le fiamme si era aperto un varco grande
abbastanza da far passare tutti, Berenice si affrettò a dare
il segnale fischiando con le dita, con il via libera Evelyn fece
muovere le persone intimandole alla calma e per tutto il tempo, non
smise di stringere la piccola ben ancorata a lei. Una volta usciti si
allontanarono verso la costa, i guerrieri misero su un accampamento
d'emergenza, c'erano feriti che andavano curati, ma avevano bisogno di
medicine che non avevano.
"Berenice, manda Hawk all'Accademia, abbiamo bisogno di aiuto e
medicinali, subito!"
Berenice non se lo fece ripetere due volte, staccò un pezzo
di pergamena dal suo taccuino mezzo bruciato, scrisse velocemente con
una piuma d'oca impregnata con ancora un po' di inchiostro, lo
arrotolò mettendolo dentro la piccola borsetta legata
attorno alla zampa di Hawk e lo mandò verso l'Accademia.
"Hurry up Hawk." mormorò
vedendolo volare via. Nel frattempo andò ad aiutare i suoi
compagni come meglio poteva, sperando che le lezioni di medicina di
Narumi potesse aiutarle.
Un
altro attacco era stato sventato, che il destino avesse voluto o meno
la loro presenza nei pressi di quel villaggio, nessuno lo sapeva, ma
tutti tirarono un sospiro di sollievo, quando poterono tornare a
respiarare aria fresca al posto del fumo soffocante e continuare a
vivere.
Angolo
della sadica
Sì esatto, ho fatto un casino cancellando la storia, ma
spero di aver rimediato.
Comunque, eccoci qua con questo capitolo un po'
turbolento, forse sono stata crudele ma abituatevi che io ci vado a
nozze con le morti improvvise, quindi vi metto l'ansia dicendovi:
aspettatevi di tutti tesori <3
"Sei un po' sadica
oh sbaglio?"
"Ma cosa...Amber??!! "
"No, sono Orifus
guarda!"
"Percarità oh! Sei scappata dalle grinfie di Hanako?"
"Per miracolo! E
poi, volevo curiosare nel backstage...se sapessi cosa sia."
"Quello che stai facendo adesso -__-"
"Oh bene! Colgo
l'occasione per salutare tutti i lettori! Seguiteci che ora comincia il
bello!"
"Stai muta e torna nella storia!"
"Ops scusa. Ci si
vede!" (si dilegua)
Andiamo bene, adesso si mette pure a spifferare. Dicevo, per schiarvi
le
idee ho messo delle foto e le traduzini delle lingue, e che
altro dire....fatemi sapere se ci sono errori che a volte mi si
appannano sia gli occhiali che gli occhi XD, come ultima cosa, vi
informo che pubblicherò il 5 o 6 di ogni mese. Grazie a
tutti quelli che mi seguono, buona serata :)
proklyatiye*:
maledizione (russo)
Shohi*:
scacchi giapponesi
dragon-fighter-ninja-costume-for-women-bc-809101
(link per la divisa da ninja delle ragazze, è la
prima che vi mostra)
blades-of-death-mens-ninja-costume
(link per
la divisa dei ragazzi, è sempre la prima che vi mostra)
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