28th March 2014
-Devo spaccargli la faccia?
-David ma non eri entrato nella fase peace and love della tua vita??
Dov'è finito il tuo spirito hippie?
-E' stato risucchiato da quello di fratello maggiore preoccupato per la
sua sorella ameba preferita.
-Ehi... Sono io quella che ti chiama ameba, non puoi arrogarti questo
diritto.
-Almeno so che sei ancora capace di arrabbiarti per qualcosa.
-Non sei simpatico David... Per nulla...
-Infatti: sono preoccupato.
Lexi alzò la testa dal manuale di storia che stava
sottolineando con un evidenziatore arancione sbiadito tanto quanto la
sua voglia di affrontare quella conversazione per l'ennesima volta.
Ormai, chiunque le avesse fatto visita, l'avesse chiamata o anche solo
le avesse spedito un piccione viaggiatore non faceva altro che dirle
come fosse spenta, che doveva reagire, che non poteva far finta di non
stare male e che non la riconoscevano più.
La voglia di urlare in faccia a tutti che erano loro a non averla mai
conosciuta davvero le bruciava in gola, ma mandava giù e
risolveva tutto con un sorriso finto. Non che fossero state
così tante le persone che si erano preoccupate per lei, ma
erano decisamente più di quante se ne sarebbe mai aspettata
Lexi. I The Rush sapevano essere particolarmente invadenti se si
mettevano d'impegno. Alla quarta chiamata di Lewis, Lexi aveva deciso
di spegnere il cellulare e di far dire a Mia che stava male, motivo per
cui ora si ritrovava a guardare il viso preoccupato di suo fratello
sbucare dalla porta delle camera. Più lo guardava e
più si chiedeva come potessero essere davvero fratelli o
anche solo parenti: lui alto, quasi biondo, occhi chiari ed un sorriso
splendente; lei bassina, quasi mora, occhi banalmente marroni e un
sorriso strampalato che le faceva arricciare in maniera imbarazzante il
naso. Un simpatico scherzo del destino insomma.
-Dai entra.
Lexi si mise a sedere sul letto su cui era stravaccata fino a qualche
secondo prima, spostando la massa di libri e fogli che lo copriva quasi
completamente per permettere a David di sederlesi affianco. Il contatto
con la pelle scoperta del suo braccio la fece in qualche modo sentire
immediatamente più tranquilla.
-Comunque prima ero serio sull'andare lì e prenderlo a
pugni... Lo sai che lo farei se me lo chiedessi.
-Per quanto l'idea potrebbe essere allettante, non sarebbe giusto. Ma
non ho voglia di parlarne ora.
-E quando ne avrai voglia?
-Potrebbe essere anche mai, per quanto ne so... Senti David ho chiuso
con tutta quella storia e l'ultima cosa di cui ho bisogno in questo
momento è che qualcun altro mi faccia la morale su quanto
stia sbagliando, perché tanto sembra essere destino che io
non ne faccia una giusta.
Non aveva nessuna intenzione di suonare così acida, ma le
parole erano uscite prima ancora che potesse metterle in ordine ed in
fin dei conti David era pur sempre suo fratello ed era suo dovere
subirsi anche quel lato del suo carattere.
-La vuoi sapere una cosa Lexi-Lex?
-Non mi corrompi solo usando il mio nomignolo, sappilo...
David piantò i suoi occhi chiari in quelli color cioccolato
di Lexi, facendole domandare per l'ennesima volta come potessero essere
davvero fratelli, perché le differenze erano così
palesi da stordirla alle volte. Poi però vide il sorriso
dolce e vagamente indulgente che le stava rivolgendo, quello che sua
mamma le riservava ogni volta in cui si presentava in cucina convinta
che non avrebbe passato l'ennesima impossibile verifica di matematica o
quando la domenica a pranzo gli faceva l'elenco infinito di libri che
non sarebbe mai riuscita a studiare per l'esame del mese seguente, e si
sentì incredibilmente legata a lui. Perché quel
sorriso lo riservava anche lei a Mia quando si lamentava per qualcosa
che non credeva di essere capace di fare e che, invece, come al solito,
le sarebbe venuto fuori perfettamente: era il tipico sorriso
d'incoraggiamento della famiglia Golder. Un marchio di fabbrica.
-Penso che tu sia molto più forte di quanto credi Lexi...
Voglio dire: hai rischiato la vita per dei ragazzi che praticamente non
conoscevi! E no, non rifilarmi di nuovo la storia del
“è stato un errore, io non centro nulla con
loro” perché lo sai benissimo anche tu che non
è così! Tu sei speciale Lexi perché
hai la straordinaria capacità di far sentire chiunque ti
stia vicino una persona importante e non è una dote che
possiedono in molti, credimi... Ma penso sia giunto il momento di
capire che anche tu sei importante. E lo so che a dirtelo vorresti
fosse un certo cretino irlandese con i capelli tinti, ma ora come ora
ti devi accontentare del tuo vecchio e meraviglioso fratellone e
fidarti di me.
Quello forse era il discorso più lungo e personale che David
le avesse mai fatto, anche se Lexi aveva come la sensazione che non
fosse il primo, una sorta di eco di un ricordo che però non
riusciva ad afferrare, ma decise di non curarsene perché
l'espressione convinta di suo fratello la faceva decisamente ridere.
-Tu sei tutto pazzo, lo sai? Ora capisco perché sei
innamorato di Mia.
-Diciamo che siamo parecchio sulla stessa lunghezza d'onda... Allora:
me lo dai un abbraccio?
-Ma sei sicuro di sentirti bene?!
-Vuoi dirmi che in tutti questi anni non ti è ancora passata
la fobia del contatto fisico?! Ma che problemi hai?! -
Ehi, dov'è finito tutto il tuo discorso da “sei
una persona importate” eccetera, eccetera?
-In fondo a questo abbraccio: forza, vieni a prendertelo!!
-David abbiamo 22 e 24 anni, ti prego...
-Dammi questo cavolo di abbraccio o giuro che pubblicherò su
qualsiasi social network possibile ed immaginabile la foto del tuo
dodicesimo compleanno!!
-Non oseresti mai.
-Vuoi scommettere?!
-Va bene, va bene... Diamoci questo abbraccio e facciamola finita.
Quando le braccia forti di David si strinsero attorno a Lexi, si
sentì improvvisamente al sicuro ed anche un pochino meno
vuota, benché quel calore non avesse nulla a che fare con
quello della pelle di Nate. Il sol pensiero dei suoi occhi cristallini
costrinse Lexi a nascondere il viso nell'incavo del collo di David,
sperando di poter soffocare le lacrime che minacciavano di farla
annegare.
Hi sweethearts!
Questo
è il famoso capitolo di passaggio, che però
(nonostante la brevità) credo sia essenziale. Insomma:
mancano sostanzialmente due capitoli (il prossimo
sarà decisivo ma credo lo pubblicherò quando
avrò il mood più giusto ** entro
mercoledì prossimo, in ogni caso.... Sono già
emozionata^^) e bisogna che si comincino a tirare le fila.... E poi
David non compariva da decisamente troppo tempo e, tutto sommato, lui
ha sempre tenuto un posto speciale nel mio cuore. Un po' per la sua
confusione cosmica un po' per il suo atteggiamento vagamente
strafottente. Fatemi sapere che ne pensate e preparatevi.
Io ancora non ci
credo che siamo arrivate a questo punto. Wow.
A presto
Lots Of Love xx
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