2
“Il
party”
Quando
non sei una di quelle persone che amano il caos e il ballo così
tanto da buttarsi nella mischia senza pensare ad altro che a
muoverti, e non sei capace di fare amicizia su due piedi raccontando
la barzelletta della serata, non puoi far altro che annoiarti dopo
un'ora passata in un posto come questo.
Chiariamoci,
non è che sia proprio una di quelle bacchettone che non si sanno
muovere e odiano la musica troppo forte, anzi, solo che ballare da
sola quando sei circondata da gruppi di amici è un po' deludente.
Per
questo, in quel momento mi trovavo in giardino, lì essere sola non
mi faceva sentire un'emarginata del cazzo, anzi, con la sigaretta tra
le labbra mi sentivo al posto giusto.
La
verità è che la serata me l'ero immaginata diversa, quando Calvin
mi era venuto a prendere avevamo fatto un'entrata spettacolare, lui
con la sua camicia e io col vestito nero di Lara, e la Prett -che si
era appostata all'entrata per accaparrarsi il braccio di Cal- aveva
spalancato così tanto la bocca che feci fatica a trattenermi dal
dirle che così ci entravano le mosche.
Lui
ovviamente l'aveva vista da lontano, quindi dopo aver parcheggiato si
era fiondato subito con il braccio sulle mie spalle, ma a lei
ovviamente questo segno di 'possesso' non era bastato, ci si era
piazzata di fronte ed aveva starnazzato “Chi cavolo è questa ?”
Cal
alzò il mento e con quella che sembrò una punta di orgoglio disse
“Skyler, la mia ragazza” mentre mi avvicinava a sé.
“Ah
ma davvero ? E da quando ?” invece di pronunciare quelle frasi come
le persone normali lei gridò, attirando l'attenzione di alcuni
curiosi.
“Da
venerdì” risposi io stando al gioco.
“Ora
se non ti dispiace vorremo entrare” disse lui oltrepassandola senza
aspettare una risposta.
Non
appena fu abbastanza lontana gli diedi una gomitata sul fianco,
avevamo parlato di un'uscita non di una finta relazione, la cosa non
mi andava assolutamente a genio, e lui lo capì non appena si ritrovò
a fronteggiare la mia occhiata assassina.
“Sei
un'idiota”
“Sky..”
“No!
Non osare, adesso quella lo dirà a tutti!” dissi arrabbiata, prima
di entrare nella casa del caos.
Come
al solito, le feste dei Delta erano un disastro già dopo cinque
minuti, c'era gente ubriaca che ballava sui tavolinetti, i divani
erano stracolmi di coppiette in fase d'amore incandescente, gente che
faceva lo scivolo dalle scale, gente che giocava a strip poker, una
massa informe che ballava, beveva birra a testa in giù e
quant'altro.
In
quel momento mi venne in mente di cercare la mia amica Ruby, ma con
quel casino non riuscii a trovarla.
Mollai
Calvin con la scusa del 'vado a prendere da bere' e gironzolai per un
po'.
Assistetti
ad una partita di poker e mi sorbii le chiacchiere di una di quelle
ragazze bisognose d'affetto, che ti raccontano la loro vita amorosa e
le loro fisse da fidanzata accollosa e depressa che è stata appena
piantata.
Cavolo
che gente !
Ma
come ho detto sopra, andare alle feste senza le mie amiche era
davvero noioso, se ci fosse stata Lara avremmo preso in giro i
vestiti di quelle come la Prett e le cheerleader che erano
praticamente nude, mentre Eli si sarebbe messa a fare le peggio cose
con il motto del -sono tutti ubriachi non se lo ricorderanno- e aveva
dannatamente ragione, ma da sola mi stavo annoiando a morte perciò
decisi di andare a fumare.
E
fu lì che lui mi trovò.
Mi
tirò per un braccio, e fu davvero una fortuna che riuscii a non
cadergli addosso, con quei tacchi vertiginosi avrei fatto un volo
assurdo.
“Dove
cavolo eri ? Non sai cosa mi sono dovuto inventare per scappare dalla
Prett”
“Non
mi avevi detto che dovevo farti da balia...comunque mi sto annoiando
a morte” commentai stringendo le braccia al seno.
“Bene,
balliamo” disse prendendomi per mano, incamminandosi verso la
pista.
Era
veramente strano tenerlo per mano e sentirsi trascinare da lui,
sebbene un tempo fosse sicuramente già successo, erano anni che non
eravamo così vicini e la mia mano nella sua era avvolta in un modo
diverso rispetto a tanti anni prima.
Forse
si trattava solo di una sensazione, oppure lo si poteva imputare alla
crescita fisiologia di lui.. fatto sta che un brivido percosse le mie
spalle e la pelle d'oca comparve sulle mie braccia quando i suoi
occhi verdi incrociarono i miei.
Ricordo
di aver pensato che se si fosse trattato di un film probabilmente
sarebbe iniziata una musica lenta e lui avrebbe confessato di amarmi,
ma per fortuna eravamo nella realtà e le note di Avicii la facevano
da padrone nella sala.
Odio
ammetterlo, ma ci divertimmo, saltammo e ci scatenammo, prima
imitando la coppia di impediti accanto a noi, poi imitando Nora
George -una delle troiette del campus- che si stava strusciando su
Joe Stuart -uno della squadra di football- e infine iniziammo a
saltare facendo a gara a chi arrivava più in alto.
Quando
misero una canzone piuttosto bruttina decidemmo di fermarci a
riprendere fiato, ed ovviamente i miei piedi decisero di collassare
come gelatina e il mio sedere fece giusto in tempo a mirare al divano
prima di ritrovarmi per terra.
Chiusi
gli occhi e lasciai correre via i pensieri, la musica li risucchiava
come una calamita, e la pace riempì la mia mente.
Ma
il nostro divertimento finì presto, con l'arrivo di Julia Prett,
Donna Martin e Sandra Sten, che ci si pararono davanti.
“Allora
è lei la tua ragazza ?” disse
la bionda-naso-rifatto Sten.
“Già,
ma non vedo cosa ve ne possa interessare a voi” rispose Calvin
alzando lo sguardo verso di loro.
“A
me non sembrate fidanzati” disse la Martin
“Già
infatti, se io fossi la tua ragazza sicuramente non ti staresti
annoiando sul divano” disse la Prett.
“Hai
ragione, se fossi tu l'avresti detto a tutto il campus..oh aspetta lo
hai già fatto, ti sei auto proclamata tale, anche se non era vero e
ora gli stai accollata per cercare di non perdere la faccia, ma ti
dirò una cosa sei solo patetica” dissi godendomi ogni singola
sfaccettatura della sua faccia, era letteralmente furiosa, la sua
pelle aveva quel colorito rosso-verdognolo e il naso fumante.
“Ben
detto tesoro” disse Calvin guardandomi ammirato prima di toccarmi
un ginocchio.
“Beh
cosa volete ancora ?” dissi alle tre oche.
“Questa
storia non mi quadra, Calvin Hamilton non si può fidanzare con una
nerd qualunque”
“Beh
cosa vuoi, Sten, una prova ?” disse lui irritato.
“Mi
hai tolto le parole di bocca” disse quella incrociando le braccia.
Lui
si girò verso di me e disse “beh diamo alle guardone quello che
vogliono” poi fece salire la mano dal ginocchio alla coscia e si
protese verso di me, io gli cinsi il collo con le braccia e lo baciai
a stampo.
[Corner
of dreams]
Ciao
a tutti!
Scusate
l'attesa, non mi ero resa conto che fosse passata più di una
settimana..
Questa
volta nello spoiler sarò un po' più buona, vi inserirò proprio
l'inizio del prossimo capitolo, ovvero il continuo di questo primo
bacio.
Sono
curiosa di sentire cosa ne pensate :)
Spoiler:
Lui
mise la mano libera dietro la mia nuca e mi fece sdraiare sul divano,
sdraiandosi sopra di me.
Allungai
le gambe verso il divano, per stare più comoda e mi godetti il bacio
del 'mitico' Hamilton.
A
quel punto sentii la sua lingua chiedere l'accesso alle mie labbra e
glielo concessi, e per quanto fosse un bacio per dimostrare una
relazione finta, non riuscii a non provare quella fastidiosa
sensazione alla base dello stomaco e il crescente accelerare dei
battiti del mio cuore.
È
bellissimo.
No
è sbagliato !
XOXO
_Scar_
|