Hogwarts

di Stella cadente
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 15.
 
Il ghiaccio è acqua che è rimasta fuori al freddo e si è addormentata.
(John Garland Pollard)
 
 
 
Elsa si sentiva così potente, così elegante, così se stessa, che non riusciva a smettere di guardare che cos’aveva fatto. Un Palazzo interamente fatto di ghiaccio, talmente alto che riusciva a vedere Hogwarts molto chiaramente. Era maestoso, fine, perfetto. Come voleva che fosse.
E nonostante tutto, si sentiva come volteggiare in un’altra dimensione; sentiva delle voci, in lontananza, delle voci che la chiamavano. Provò a vedere dove fossero, ma senza riuscirci; era come se stesse in un sogno, come se le voci venissero dal di fuori. Era intrappolata in un ciclone di neve, che le chiudeva la vista.
Ma stava bene. Andava tutto bene.
Elsa si racchiuse nel suo mondo perfetto e aspettò.

 
  
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Salve, lettori!
Anche su questo capitolo non c'è da dire molto, perché è mostruosamente corto :/
L'ho voluto isolare, però, ho sentito che era meglio così. Diciamo che l'intero scenario si sta preparando a cosa dovrà avvenire dopo.
Spero vi sia piaciuto. Alla prossima,
Stella cadente


 
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