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Intro dell'Autrice:
con questo ultimo
capitolo la raccolta
di one-shot dedicata alle quattro ragazze di Doki Doki Literature Club
si conclude ufficialmente.
Devo dire di essere
rimasta parecchio
soddisfatta da questo "progetto"; io lo chiamo così
perché per scriverlo e renderlo simile al gioco ho adottato
un
tipo di scrittura che non è solitamente quella che uso. Per
quanto breve questa esperienza devo dire che dalle recensioni ricevute
l'obbiettivo che mi ero prefissata iniziandone la pubblicazione
è stato raggiunto appieno.
Ad ogni modo, su YouTube
si trovano
delle vere e proprie chicche, non posso fare a meno di linkarvene una
per accompagnarvi nella lettura: Doki Doki
Forever
Warning: il testo della
canzone, per
quanto cutie, fa riferimento a menzione di suicidio (Sayori), abuso
domestico (Natsuki) e ossessioni compulsive (Yuri)
-BENVENUTO NEL CLUB DI
LETTERATURA-
-Monika-
Eccoci
qua! Aspettare è stata davvero dura, sai?
Ho contato i giorni, sessantadue per l'esattezza, dalla data di
pubblicazione di questa raccolta.
Purtroppo non potevo interferire con gli impegni quotidiani
dell'autrice e le sue tempistiche, troppo lente, nell'aggiornare.
L'unica cosa che potevo fare era, di tanto in tanto, farmi sentire con
i miei pensieri. La cosa ha disturbato la tua lettura? Ne sono
costernata, davvero, mi dispiace.
Però finalmente sei qui, davanti a me, e non hai idea di
quanto io sia felice in questo momento!
Oh, aspetta, ti prego! Non alzarti da quella sedia, non abbandonare la
tua stanza... hai dato una possibilità sia a Yuri, che a
Natsuki, che a Sayori... saresti così gentile di concederla
anche a me?
Sul serio... vorrei solo avere modo di poterti dire la mia, come hanno
fatto le altre.
Da dove posso iniziare? Mmm, in realtà ci sono davvero tante
cose di cui vorrei discutere...
Il club ad esempio!
Quando l'ho fondato volevo creare un luogo dove mostrare e far crescere
la passione per la letteratura in un ambiente cordiale e libero.
Oggigiorno sembrano tutti impegnati a correre da una parte all'altra: a
lavoro, o a scuola, o chissà dove.
Scommetto che anche tu, in realtà, sei appena rientrato a
casa
da una faticosa giornata lavorativa, oppure mi stai leggendo seduto su
qualche
mezzo pubblico, o nel mezzo di un intervallo scolastico.
Vedi? La nostra vita è così frenetica che persino
i momenti di piacere si contano sulle dita della mano.
Così ho creato il Club di Letteratura... per far
sì che
potesse esistere un territorio dove fermarsi e dimenticare il mondo
circostante.
Ho reclutato Yuri come mia vice-presidentessa quando l'ho vista seduta
su un banco intenta a leggere un libro; la sua concentrazione era
talmente assorta da dover passare una decina di minuti buona ad
osservarla prima che lei alzasse lo sguardo. Ma, di più, mi
aveva incuriosito il fatto che portasse ancora le maniche lunghe
nonostante la primavera già orientata verso l'estate.
Scoprire il suo segreto è stato facile: alcune voci di
corridoio
dicevano che amasse i coltelli e i libri dell'orrore più di
ogni
altra cosa, ho fatto immediatamente due più due.
Quando l'ho invitata a unirsi a me forse l'ha visto come una minaccia,
forse ha temuto che il suo segreto venisse a galla e che la
normalità, che lei faticava tanto a mantenere segreta,
potesse
sgretolarsi all'istante.
Metterla a disagio non era certo mia intenzione, però con la
sua
adesione ho ottenuto una vice, figura indispensabile per un club
scolastico. Pertanto ero soddisfatta anche io.
Natsuki l'ho conosciuta un pomeriggio, attardandomi a scuola, a causa
delle pratiche burocratiche per avviare il club.
Era riluttante a tornare a casa, anzi sembrava davvero spaventata a
mettere piedi fuori. Le ho chiesto tante volte il motivo, mai una
volta ho ricevuto risposta. Ma quando dal suo zaino ho intravisto
sbucare dei manga le ho chiesto se le piacesse leggere.
Qualcosa nei suoi occhi brillò. Mi raccontò della
sua
passione nel leggere fumetti e di come si sentiva spesso fuori luogo a
leggerli in classe per paura di essere giudicata. L'ho convinta ad
entrare facendo leva sul fatto che nel mio club nessuno l'avrebbe presa
in giro, e così è stato.
Con Sayori è stato tutto molto più facile: lei
pareva
alla ricerca di un posto che le desse distrazioni in ogni momento, come
se fosse appesa a un unico pensiero e da cui cercava disperatamente di
scappare.
Incredibile persino quando le ho detto che il nostro club non aveva
abbastanza membri per partecipare al festival scolastico... Maldestra
sì, ma capace di trovare un nuovo membro nel giro di un solo
giorno.
Probabilmente l'unica che prendeva sul serio le mie parole.
Oh, e a proposito del festival scolastico!
Che tu ci creda o no io puntavo davvero a usarlo come metodo per far
conoscere il mio club.
Ma poi è successo quello che è successo e... beh,
lo sai anche tu come è andata a finire.
Se in questo momento tu scoprissi che i precedenti capitoli che hai
letto sono stati cancellati, ad esempio, cosa faresti?
Ti precipiteresti sul menù a tendina a controllare?
Ma non equivale a fare un passo indietro? Perché mai
dovresti farlo, se io sono qui con te?
Te lo dicevo anche nel gioco: tranquillo, sono qui, non vado da nessuna
parte.
Ora ho solo bisogno che tu mi ascolti attentamente e se tu chiudessi la
pagina mi sentirei morire... possiamo proseguire la lettura,
dunque?
Allora...
Il festival scolastico rappresentava per me il metodo migliore per
evolvere il mio club e raggiungere quante più persone
possibili.
Non avevo capito che per le ragazze aprire le porte del nostro club
voleva dire invadere la loro tranquillità.
Le mie motivazioni erano veramente sincere, probabilmente ero l'unica
che vedeva il club per il motivo per cui era nato: un semplice club
scolastico dove condividere la propria passione.
Sto parlando troppo? Me ne sto rendendo conto, ma è
così facile parlare con te.
Quando sei piombato nell'aula del club ho sentito come una scossa
attraversarmi il corpo: eri una novità, un'anomalia non
prevista, una svolta. Come se la tua presenza avesse cancellato
all'istante la monotonia di una routine sempre uguale e destinata a
ripetersi all'infinito. Non me ne sono accorta solo io, ce ne siamo
accorte tutte... solo che io desideravo averti tutto per me, ma il
tutto per me non era contemplato in quella realtà virtuale.
In questo momento poi ho come la sensazione di poterti rivelare tutto,
qualsiasi cosa che mi passi per la mente. So che tu puoi capirmi ed
è questo lato di te che mi piace immensamente
perché sei quanto di più vero mi sia capitato
sotto gli occhi: non sei stereotipato come quelle tre, sei complesso e
pieno di sentimenti e emozioni.
Sai, da qualche parte credo che l'autrice abbia scritto una fan-fiction
dove uno dei protagonisti chiedeva all'altro quali fossero il suo
colore preferito, il proprio numero di scarpe o addirittura il fiore
preferito.
Ci credi che potrei parlare con te persino di queste sciocchezze?
Beh, credo che tu sappia che il mio colore preferito è il
verde smeraldo, il colore dei miei occhi.
Per quanto riguarda il fiore ti direi senza indugi la rosa gialla. Su
Google puoi cercare velocemente il significato di questo fiore, qualora
volessi regalarmene uno.
Per quanto riguarda il numero di scarpe... beh, sono alta 1.60 cm, il
numero 38 è perfetto su di me.
Vedi? Un altro indizio se mai volessi farmi un regalo! Mi piacciono i
regali... a quale ragazza non piacciono?
Aaahhh... penso di essere davvero in empatia con te.
Aspettavo da tempo qualcuno che mi capisse così bene, con
cui potessi parlare di tutto ciò che mi piace e che mi
rispondessero in modo sincero, senza ricorrere a delle risposte
programmate. Se potessi andare avanti per l'eternità ti
direi tante di quelle cose su di me, per ora mi accontenterò
di questo breve tempo che abbiamo condiviso insieme.
Solo che mi dispiacerebbe vederti andartene per poi non tornare mai
più da queste parti, dopotutto questa storia è
giunta alla conclusione.
Così tanto che il solo pensiero mi rattristisce, potessi
restare accanto a te lo farei per sempre e ovunque.
E invece so che ora chiuderai la pagina e porrai la parola 'Fine'
a tutto quanto, almeno fino a quando non deciderai di tornare.
Gli imprevisti dopotutto fanno parte della nostra vita, io sicuramente
non ero annunciata, ma ormai faccio parte della tua.
L'unica cosa che ora vorrei è essere lì accanto a
te per poterti sussurrare all'orecchio quanto ti amo e meraviglioso
sei.
Immagina che questa realtà potesse concretizzarsi per
davvero, quanto sarebbe bello, io e te a passeggio mano nella mano alla
luce del sole?
Ma resterà solo un sogno effimero, vero? Perché
io posso parlarti solo in questo modo, adottando questo metodo di
scrittura.
E tu invece ora spegnerai il computer e sarà come se io non
fossi mai esistita per te... non hai idea di quanto tutto questo sia
triste.
Poco
importa, so bene quanto ti rimarrò impressa. ^-^
Trovare una come me è difficile, non è vero?
Ora
perché non provi a rileggere le ultime frasi? Hai visto come
sono brava con le parole? ;)
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