Day 17:
Cartolina
Characters:
Urata, Shima, Sakata, Senra (+Amatsuki)
Link: Senbonzakura
-CARTOLINA-
Si potevano chiamare cartoline, ma in realtà non
lo
erano. Però la forma era davvero simile: piccole, quadrate,
stampate su carta lucida.
Senra le guardava con aria
nostalgica, ripensando a qualche sera
prima quando lui e i suoi tre amici d'infanzia si erano ritrovati
durante il festival delle lanterne che si era tenuto nel loro
quartiere. Le occasioni per vedersi, ora che tutti e quattro avevano
finito l'università, erano davvero rare. Chi si era
allontanato
dalla città per cercare lavoro altrove, chi aveva deciso di
seguire il cuore e la propria fidanzata, chi semplicemente aveva preso
la decisione d'iniziare un nuovo capitolo della propria vita altrove...
Erano quattro amici
d'infanzia, cresciuti assieme in un gruppo proprio,
frequentando da sempre la stessa scuola elementare, media, superiore.
Solo all'università si erano separati, seguendo ognuno le
proprie ambizioni, ma amicizie così al giorno d'oggi si
consideravano davvero rare.
Urata, il
più infantile di loro quattro, nemmeno quella sera
aveva rinunciato ad andare in giro con il suo peluche a forma di
procione, gli era talmente affezionato da trattarlo come un vero
animale; Sakata, e la sua passione per gli ombrelli come accessorio,
passeggiava lasciandolo oscillare a ogni passo oppure usandolo per
minacciare, scherzando, uno di loro; Shima, l'elemento più
cool
del gruppo, attirava da destra e sinistra, le occhiate da parte delle
giovani donne o delle studentesse, peccato che fosse gà
fidanzato e che per nessuna di loro esisteva chance di essere notata.
Infine c'era lui,
Senra, il più normale del gruppo, quello che
aveva scelto di vestirsi con un semplice kimono maschile tradizionale,
senza optare per varianti o petti nudi.
Seduto al tavolino
del bar si lasciò andare ai ricordi di quella
sera, lisciando la ciocca più lunga di capelli che portava
sul
lobo sinistro. Erano di un colore simile al grano d'estate prima della
mietitura: dorati e lucenti al sole.
"Bello, vero? Il
festival delle lanterne è la festa migliore che abbiamo in
questo quartiere!"
Il cameriere del
Wonderful Cat lo risvegliò dai suoi pensieri
porgendogli il piattino ripieno di brioche calda e cappuccino fumante;
Senra lo guardò sorpreso a causa di quella interruzione. Si
chiamava Amatsuki e, se non fosse stato per gli occhiali esagerati che
gli coprivano il volto, la sua spiccata ingenuità gli
ricordava
davvero tanto Urata alla sua età.
Senra
accettò il tutto esibendo un sorriso nostalgico, continuando
a guardare le quattro foto che teneva sul tavolo.
Purikura era il loro
nome ufficiale, le avevano scattate presso una di
quelle macchinette apposta che si potevano trovare per strada, esibendo
boccacce strane o espressioni bizzarre. Infine, prima di stamparle, le
avevano abbellite con tutti quei adesivi, sticker e scritte glitterate
come tanto andava di moda. Era stato un gioco, come tornare adolescenti
per un po', ma si era trasformato in un piacevole ricordo
stampato.
"Ah, mi scusi! Non
volevo sembrarle un impiccione!" Amatsuki si
inchinò, ma Senra gli fece un segno con le mani per
indicargli
di non farlo.
"Non preoccuparti."
Rispose dolcemente. "Non lo sei stato, e poi hai
pienamente ragione. Io e i miei amici ci siamo divertiti un sacco, a
fine serata abbiamo persino scattato queste." Indicò le foto
ancora stese sul tavolo, dove appunto erano visibili i quattro ragazzi
vestiti tradizionalmente con i ventagli in mano.
"Sembrate un gruppo
davvero affiatato." Commentò il cameriere sporgendosi
curioso per guardarle meglio.
"Lo siamo. Ci
conosciamo tutti da bambini, ma adesso ognuno ha preso la
propria strada. Non saprei nemmeno dirti quando e se ci rivedremo."
Amatsuki si
risollevò non appena udì il suo nome chiamato
dalla cassa in fondo al bancone. Aveva perso davvero troppo tempo e gli
rimanevano ancora tanti clienti che aspettavano la loro ordinazione.
"Non preoccuparti!"
Lo incoraggiò a gran voce prima di andarsene. "Il festival
si tiene anche il prossimo anno!"
E volò via
a prendere l'ennesimo vassoio, alla velocità della luce.
Senra lo
fissò interdetto, infine poggiò le mani sotto al
mento lasciandosi andare alla felicità di un ricordo in
quella
mattina come tante altre.
Urata aveva detto la
stessa identica cosa quando loro quattro si erano
salutati quella sera: si sarebbero ritrovati, anche se un altro anno
sarebbe dovuto passare.
Parole:
673
Le
purikura sono foto dalle dimensioni di una cartolina. All'interno
delle purikura ci sono tante foto dalle dimensioni di fototessere,
messe insieme come se fossero collage. Si possono abbellire con
adesivi, sticker, scritte... fare le purikura è molto in
voga
adesso nelle fiere del fumetto. Io personalmente quando vado a una
fiera del fumetto e c'è la macchinetta per fare le purikura
costringo tutti a venire dentro con me, mi piacciono davvero tanto.
Comunque
non sapevo cosa scrivere per questo prompt, anzi pensavo di
saltarlo ma poi ho visto le mie purikura e ho pensato: EHI!
Il
gruppo lassù in alto si chiama Urashimasakatasen ed
è
costituito dagli utaite Urata, Aho no Sakata, Shima e Senra. Questi
quattro hanno un loro canale e sono anche molto attivi nel pubblicare
sempre nuove canzoni o cover. In particolare mi piace molto la voce di
Senra.
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