Corri e salta come fai sempre...
...e io ti
darò l'alzata che vuoi!
Era
passato solo un giorno, ma Kageyama la ricordava ancora: la sensazione
provata quando, litigando con Hinata, i due erano capitolati insieme a
terra -lui sopra l'altro- e la sua mano si era appoggiata al fianco
della guancia del suo compagno di squadra. Allora aveva provato una
sensazione simile come quando le sue dita venivano a contatto con la
palla, intente a fare un'alzata.
Ci
pensava ancora adesso che,
finiti gli allenamenti del giorno, aveva costretto il piccolo centrale
a restare insieme nella palestra.
Sollevò
allora il braccio,
indicando con il dito la rete dietro di lui, mentre lo vide irrigidirsi
e diventare immobile come un blocco di legno.
"Ora
ti farò un'alzata." Dichiarò aspro. "E tu la
schiaccerai come fai sempre."
Hinata
poté solo pigolare in risposta e così fece:
raccolse la palla, la
lanciò in aria in direzione di Kageyama poi prese la
rincorsa e saltò,
una sequenza di movimenti per lui fin troppo ordinaria.
La
palla
gli arrivò con una traiettoria precisa e calcolata, degna
del Re della
Karasuno e Hinata si preparò a colpirla come se fosse una
veloce, ma
improvvisamente capì che, se l'avesse schiacciata come al
solito, non
sarebbe mai riuscito a farla sfondare oltre la rete.
Con
un
movimento del polso arrivò lo stesso a toccarla, ma nel
momento in cui
toccò terra con i piedi vide come questa eseguì
una traiettoria sporca
e priva di forza, ben lontana dalla solita veloce stramba capace di
ammutolire ogni avversario.
"Allora?
Com'era?" Si sentì domandare,
con il tono di chi si aspettava che la schiacciata non sarebbe riuscita
bene come al solito.
Hinata
spostò lentamente gli occhi dalla palla al suo alzatore.
"Era
diversa. Kageyama... questa era diversa!" Esclamò ancora
sorpreso.
Il
più alto dei due piegò il braccio contro il
fianco, sorridendo soddisfatto.
"Diversa
come?"
Hinata
riportò l'attenzione sulla palla, ora ferma immobile alla
fine del
campo avversario. Ripensò a quando l'aveva vista arrivare,
alla
rotazione impressa, all'altezza, al fatto che se l'avesse colpita come
al solito avrebbe solo sferzato l'aria in realtà...
"Beh,
tu hai
sempre fatto in modo che fosse la palla a cercare me, così
che non mi
dovessi mai nemmeno preoccupare di seguirla con lo sguardo
perché mi
sarebbe comunque arrivata sulla mano. Stavolta ero io a doverla cercare
o non sarei mai riuscito a colpirla."
Hinata
si fece serio, avanzando di qualche passo verso Kageyama.
"Kageyama
tu... stai davvero cercando di fare un'alzata diversa dalle solite?"
Gli
occhi blu di Kageyama non ressero la pressione di quelli di Hinata, fin
troppo capaci di gettarti in soggezione col solo sguardo in momenti
simili.
"Io
voglio essere capace di farti alzate che desideri. Non voglio
più sentirti dire cose come non stai tenendo conto dei miei
sentimenti!"
Le
parole gli uscirono fuori con meno fatica di quanto pensò;
per lui, incapace di esprimersi nel migliore dei modi, il suo spiker
rappresentava la persona più adatta a dargli la motivazione
di
migliorare e sperimentare qualcosa di nuovo. Nella Kitagawa non
riusciva a rendersene conto, ma era a questo che bramava più
di ogni
altra cosa.
Le
iridi castane di Hinata brillarono di un luccichio
soddisfatto; con uno scatto andò a recuperare il pallone e
poi glielo
lanciò dritto al petto.
"Un'altra!"
Lo sfidò determinato e Kageyama non se lo fece ripetere.
"Vedrai
sarà una cosa così BAM!
che lasceremo tutti di stucco!" Promise sollevando il braccio e
tendendogli la palla, come se fosse una promessa a cui non sarebbe mai
venuto meno. Hinata gli sorrise contento quando si rese conto che
Kageyama aveva appena pronunciato le sue identiche parole del giorno
prima.
Dalla
palla alle mani fino alle loro menti. Tutto tra di loro era connesso.
Parole usate: 605
Day 7: Setter/Spiker
Note
d'Autrice: non so esattamente cosa dire, quindi forse dovrei partire
dall'inizio. Quando ho plottato la WritingWeek questo era l'unico
giorno dove nella mia mente non c'erano idee su cosa scrivere. Sapevo
solo che dovevo terminare con qualcosa dedicato a Haikyuu! dato che ho
iniziato la challenge con Bungou Stray Dogs. Però nulla, il
prompt non
mi dava spunti su niente e ieri sera per quanto ci provassi nulla
veniva fuori dalla mia mente.
Allora
ho cercato di ricordarmi cosa ho provato la prima volta che ho scritto
una fanfiction su Haikyuu senza la costrizione di dover partecipare a
un constest o una challenge. Perciò sono andata a rileggermi
una mia
precedente oneshot che si chiama per l'appunto Connessi, sapete quando
l'ho scritta ero presa solo dalla voglia di scrivere qualcosa su
Kageyama, Hinata e Haikyuu!
C'era solo voglia e non obbligo!
Quindi
ho pensato: se quella volta ha funzionato forse dovrei tentare la
stessa strada, ed ecco che questa breve flash riprende appunto la mia
prima oneshot scritta per questo fandom. Ovviamente spero che si possa
leggere anche senza conoscerla!
E
che altro vi devo dire? Io sono davvero grata ad Haikyuu per tutte le
emozioni che questo anime mi regala, sono grata anche a quelle mie
amiche che mi fecero una testa così facendomi andare oltre i
miei
pregiudizi o non l'avrei mai scoperto. Sì, Haikyuu
è davvero un fandom
a cui sono tanto grata!
E
per ultimo voglio ringraziare chi mi ha fatto compagnia in questi sette
giorni.
Il ringraziamento speciale
però va alla pagina di Fanwriter.it come sempre capace di
creare tante belle iniziative come questa.
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