Un giorno Hume incontrò un brigante.
-O la borsa o la vita!-
-Esiste?- domandò il filosofo tranquillo.
-Cosa?- chiese il brigante perplesso.
-La mia borsa. Se la volete, voi presumete che esista, ma
l’avete vista?-
-No, ma che c’entra?-
-C’entra eccome, caro mio: tutta la nostra conoscenza
proviene dall’esperienza e dunque se voi non vedete, toccate o in qualche modo
avete sensazione della mia borsa dobbiamo necessariamente concludere che per
voi essa non esiste. Dunque non potete chiedermela!- Il brigante lo guardò
confuso senza rispondere. -Inoltre se chiudo gli occhi non vi vedo più, perciò
voi non esistete più.- aggiunse il filosofo, chiuse gli occhi e il brigante
sparì con un sonoro -Puff!-. Hume sorrise soddisfatto e si allontanò suonando
la cornamusa e saltellando allegro con il kilt che ondeggiava.
Buon Natale a tutti, miei affezionati lettori!!!
Risposte ai commenti:
Suikotsu: Ti era piaciuto di più perché c’erano più
combattimento e quindi botte? (Ricordi?...)
Livin Derevel: Non direi che in Scozia gli sia andata
meglio...
Mizar19: Giusto, Voltaire per la sua critica all’ottimismo
di Leibniz, ma il problema è che i due filosofi non sono contemporanei e perciò
non si sarebbero mai potuti incontrare. Sì, lo so che di verosimiglianza qui è
meglio non parlare, ma almeno una parvenza volevo conservarla.
Hi Fis: Kant è subito dopo gli illuministi, comunque io sono
bravo, non brava.
May90: Beh, Newton era un po’ matto sul serio (e anche
piuttosto violento da giovane).
NerinB: Dovrebbe solo scegliersi meglio le vittime, tutto
qui.