Memorie

di KuromiAkira
(/viewuser.php?uid=13568)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Eccoci all'ultimo capitolo.
Come avevo avvertito, ne avevo aggiunto un altro che (poi è quello precedente) perchè rileggendo il dodicesimo e questo mi sono resa conto che mancava qualcosa.
Anche se sono contenta di essere riuscita a fare questa raccolta non sono pienamente soddisfatta.
Purtroppo, come sempre, l'idea iniziale è diversa e poi, a causa dell'inesperienza, finisco sempre per scrivere tutt'altro. Questo perchè non riesco a esprimermi come vorrei e finisco per fare troppi giri di parole.
Questo però non significa non mi piaccia del tutto questa raccolta, se no non l'avrei pubblicata, chiaramente.
Solo che... avrei voluto uscisse meglio.
Magari, un giorno, riuscirò a scrivere come voglio.
In ogni caso ringrazio chi ha letto questa raccolta e chi l'ha commentata.
Sono felice di sapere che qualcuno seguiva la raccolta, nonostante non sia uscita bene come avrei voluto, e che l'ha commentata.

Grazie ancora.




Dopo tanto tempo si ritrovarono a dividere il letto.

Polonia non aveva più detto nulla, lo osservava sorridendo dolcemente, senza più preoccupazioni, come un tempo.

Non era più come prima. Questa volta, però, nessuno dei due era dispiaciuto da questo.

D'altronde, erano cambiati.

Senza poterci far nulla il tempo era passato, tutto era diverso e loro erano andati avanti in qualche modo, nella speranza di tornare insieme.

Non c'erano più abbracci innocenti ma lente e timide carezze, che erano comunque capaci di riscaldarli come e più delle effusioni passate.
Non c'erano più quei i bacini innocenti, dati solamente a fior di labbra, che erano soliti scambiarsi durante l'infanzia, si erano trasformati in appassionati e profondi baci.

Era tutto diverso ma c'erano entrambi e quella era la cosa davvero importante.

C'era Polonia, allegro e spendente.
C'era Lituania, dolce e gentile.
C'era affetto, complicità, fiducia e amore.
C'era il desiderio di voler condividere ancora lo stesso destino.

La confederazione non esisteva più, non ci sarebbe mai più stata.
Perchè le cose cambiano e il tempo passa ma per quante volte erano state divisi altrettante si erano ritrovati.
Loro erano ancora lì, insieme, nonostante tutto.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=491728