hispania
ATTENZIONE: CAPITOLO PIENO DI AVVISI, LEGGERE PER FAVORE :D
Il raiting di questo capitolo è rosso [rojo, red, rouge, rot,
אדום, vermelho, 赤], e non per motivi sessuali, da quanto avrete
chiaramente dedotto dai capitoli precedenti [immagino].
È rosso per motivi di violenza o sensibilità, fattore che
varia da soggetto a soggetto; leggendo questo capitolo [unicamente la
parte iniziale, fino al primo spazio tra paragrafi] qualcuno potrebbe
ridere del livello scelto, ma esperienze precedenti mi impongono, e ci
tengo io stessa a farlo, ad alzare in questi casi il livello di rating.
Ve l'ho già detto, qualcuno potrebbe riderne e commentare
sarcasticamente, ma non vedo il motivo, se a costoro il problema non si
è posto, tanto meglio, ma non sarebbe la prima volta che
qualcuno rimane impressionato o angosciato.
Semplice prevenzione, è meglio della cura in fondo, no? :D
Rating: Rosso.
Genere: Storico. Non per stomaci delicati [come spiegato sopra]
Personaggi: Antonio
Fernandez Carriedo ~ Reino de España | Juan Bravo | Feliciano
Vargas ~ Italia Veneziano ◊ Repubblica di Venezia | Elizavetha
Hedervary ~ Magyar Köztársaság | [E si ricomincia a
giocare a: Indovina Chi? :DDD]
Nota: Metà del XVII secolo
Osservazioni personali: NaaaaaH,
non mi convince. E non convincerà nemmeno voi. Ma almeno
so cosa succederà nel prossimo capitolo [EVVAI, almeno qualcosa
la so, su 'sta roBBa] e cosa nel successivo.
Gnare, non manca molto, ve lo dico subito, ai VENTI capitoli non arriva, e nemmeno ai QUINDICI, probabilmente.
Perciò, cominciate a salutare l'Imperio ~
Lento e flemmatico, eppure mai tanto
rapido, quasi rifuggisse dalla sua figura che lo scruta indifferente,
il fumo s'innalzava per fondersi alle nubi che sovrastavano le ceneri
dei respiri, avvolgendo il cielo nella morsa delle fiamme, sotto lo
sguardo vacuo della Nazione.
Distolse l'attenzione a quello spettacolo rimirato decine e centinaia
di volte in precedenza, avanzando tra le polveri e la sabbia alla quale
era ridotta la vita.
Sabbia d'ossa, di carni, di sangue, di cuori.
Scalciò di malavoglia un corpo esanime, ignorando il gemito
soffocato di dolore. Doveva avergli incrinato una costola, in mezzo a
quell'ammasso di dolore.
Si voltò, una volta giunto alle porte dell'imponente
città amerindia, conficcando il proprio stendardo in
corrispondenza di queste, sogghignando vittorioso.
Sentì tirare qualcosa all'altezza della caviglia, scalciando
nuovamente ed abbassando lo sguardo smeraldino sulle mani insozzate di
fango e sangue rappreso che si arpionavano al suo stivale, occhi scuri
ed umidi di sofferenza che impunemente incrociavano i suoi.
« Squallido. » sentenziò il ragazzo, tentando di
allontanarlo menando la gamba per la seconda volta, prima di volgersi
irritato alle sue spalle, alla volta delle sue truppe, ritrovandosi a
fissare il deserto nero lasciato dalle stesse all'arrivo, corrugando la
fronte.
Dove diavolo erano finiti i suoi soldati?
« Lasciami, bestia! » esclamò, mentre con orrore la
donna risaliva lungo la sua gamba, con movenze serpentine ed occhi
vuoti.
La Nazione afferrò l'asta della bandiera, tentando di usarla come arma, ma questa pareva insita nel terreno, immobile.
« Madre de Dios, LASCIAMI! » urlò, protendendo con
impeto le mani avanti a sé, cercando di spingerla via.
Sentì il respiro venirgli a mancare, mentre si ritrovava a
galleggiare nel nulla, i polsi stretti nelle dita della donna, la quale
venne trascinata lontano da un'improvvisa corrente, che investì
poi lui, trascinandolo fluttuante in quel mare vuoto.
Si portò istintivamente le braccia al viso, serrando gli occhi
per un periodo indefinito, fino a riaprire le palpebre, scosso da un
rumore ovattato.
Silenzio.
E nuovamente quel suono, sempre più vicino, un'armata al trotto,
tra incitamenti militari e zoccoli che frustavano la terra vergine.
Le mani alle tempie, sentì lungo la schiena le urla dei nativi,
nel costato le lame europee far breccia nelle pelli e viscere degli
amerindi, in quell'infinito lago di sangue, dolore, lacrime e sudore.
Da lontano, una figura scura si avvicinò, camminando lungo un
piano inesistente, tendendogli la mano scura, afferrata prontamente
dalla Nazione imperiale, prima di essere attratto dalla stessa, alzando
il capo e rivedendo il viso sorridente dell'uomo dai capelli scuri,
legati in una coda sulla nuca, rivestito d'oro e preziosi.
« Diablo » mormorò questi, prima di sgretolarsi ad
un vento irreale ed impercepibile, una risata scandita, lenta e
altisonante, tra rumori di tuoni e onde infrante.
Sentì il nodo alla gola stringersi, il peso sul torace
schiacciargli le costole e lo sterno, mentre l'aria si esauriva nei
polmoni.
Aprì la bocca per urlare di dolore, ma l'unica cosa che
sentì furono la sofferenza ed il sapore del sangue riversarsi
nella sua gola.
Uno, il tuo popolo è il tuo sangue.
Nonostante fosse un ragazzino solare, non era mai stata una
rarità trovare Italia Veneziano in pacato silenzio, la maggior
parte delle volte capitava poco prima di assopirsi o di alzarsi.
Fermo, immobile, rigido come una tegola di legno, si raggomitolava
sotto le coperte, serrando le palpebre ed ingoiando muto i dolori delle
cicatrici che ogni giorno affioravano sulla sua pelle adolescenziale,
lungo la schiena ed il petto.
Fu quindi motivo di angoscia per Elizavetha quando, una mattina
d'inizio estate, udì il mormorio di una preghiera tra le
lenzuola del piccolo stato frammentato in tante scheggie quanto una
finestra colpita brutalmente da una pietra.
Spalancò gli occhi, ansimando, ritrovandosi a fissare il
baldacchino del proprio letto, rabbrividendo di freddo all'alito
sottile di aria che entrava dalla finestra e si riversava nella stanza,
avvolgendo il suo corpo sudato di gelo.
Si alzò, chiudendo con foga e fretta l'infisso, poggiando poi la
fronte all'avambraccio sul vetro, sospirando ed imponendosi di
respirare con regolarità, socchiudendo le palpebre.
« Dios. » sussurrò, accennando ad un sorriso di
scherno, prima di scostarsi dalla finestra e rivestirsi, oramai non
avrebbe più dormito, ne era consapevole, ed all'alba mancava ben
poco, si sedette sul divano, la testa stretta tra le dita abbronzate,
prima di volgere la propria attenzione alla porta, la quale si
socchiuse di poco, lasciando filtrare la tremula e perpetua luce della
fiamma della candela che qualcuno reggeva.
Due, il benessere delle tue genti è la priorità.
Era bella l'Europa.
Oh, indubbiamente, risplendeva della sete di potere di ogni singolo
essere vivente che vi nasceva, fosse questo uomo, donna, animale o
pianta.
Tutto era in continua lotta con ciò che lo circondava,
poiché se non procurava morte, veniva lui stesso assoggettato a
questa.
Poco lontano da lui, sentiva chiaramente le urla di frustrazione della
sua piccola dominazione, la più caparbia tra quelle conquistate,
tanto cocciuto quanto insistente, nonostante le altre tentassero in
parecchi modi di ammansirlo e rabbonirlo, o anche solo calmarlo con uno
scappellotto, ma lui non cessava di mugugnare contro di lui.
Eppure aveva lo stesso fascino del resto del Vecchio Continente.
Lo stesso fascino di Cipro, di Famagosta.
Le ampie falcate con le quali attraversava i saloni di Villaral
tradivano una nota d'impazienza nel condottiero secolare, accompagnato
da due soldati cinque passi dietro di lui, come abitudine solita. Scese
rapido i piani del palazzo dei portavoce reali nella cittadina,
storcendo il naso alla prepotente zaffata d'umidità e muschi,
uniti alla ruggine che permeava alcune delle spesse sbarre di ferro.
La luce filtrava dalle piccole finestre poco più alte di due
metri dal terreno, circondate da licheni e sudiciume, i più
imbranati riuscivano a malapena a vedere dove finiva la propria cella.
« Bravo.* » richiamò uno dei soldati, al che rispose unicamente un grugnito infastidito.
« Aprite. » ordinò la Nazione, trattenendo un ghigno
nel percepire il lieve sussulto del carcerato, mentre il chiavistello
veniva sganciato dei meccanismi.
Erano pochi gli esseri umani che fossero a conoscenza della
personificazione effettiva delle nazioni, e quei rari dotati di tale
coscienza venivano spesso sbeffeggiati, anche perché era come
affermare l'esistenza di surrogati di divinità minori.
Juan giurò di sentire il sangue scorrere al cervello ed ivi
raggelarsi, alla vista di un vent'enne dalle fattezze dei condottieri
del passato.
Antonio piegò le cambe, chinandosi alla sua altezza, seduto a terra e con pesanti catenacci a collo, polsi e caviglie.
« Tu ed i tuoi amici avete fatto un gran trambusto, non trovi?
» domandò con tono distaccato, falsando palesemente un
sorriso innocente sul viso abbronzato quanto quello dell'altro.
« Il tuo Re ha un gran potere per un uomo solo, non trovi?
» replicò sarcasticamente l'uomo, ripresosi dallo stato di
panico, prima d'irrigidirsi nel vedere il ragazzo alzarsi, il sorriso
ancora sulle labbra. Matamori volse appena il capo all'indirizzo del
più anziano tra i due soldati che lo scortavano, lasciando
affievolire il sorriso in un'espressione atona.
« Temo che io non sia in grado di comprendere appieno la tua
ottica, Bravo. Spero ardentemente che Maldonado e de Padilla potranno
essere più coscienti di me, in merito. » concluse,
voltandosi ed allontanadosi lungo le scale, ignorando la voce strozzata
del rivoltoso e sorpassando rapido le due incisioni sul decesso dei
capi della protesta dei Comuneros.
Tre, vince il Re.
*= nnnnome, anzi, cognome, non è un complimento velato di sarcasmo pesante :D [...non che questo manchi~]
Huhuhu, e qui vi ci voglio vedere, a capire che succede nel prossimo *v*
leggete, per favore :3
Ludwig: pensavo sinceramente che il fatto del nome passasse quasi
sottobanco, non è una novità per il mio stile di
scrittura lanciare l'osso al cane per poi vedere se lo nota o meno, e
soprattutto se trova il modo di prenderlo senza doverlo rincorrere come
un cerebrato quando questo è legato ad un filo.
Spieghiamo, allora.
Sacro Romano Impero e Germania per me sono due entità distinte
per quanto unite dalla storia, dal legame familiare e dalla psicologia
di entrambi. Diciamo che nella mia testa Germania è una
sottospecie di derivato, di ‘rimanente’ di SRI. Non
è assolutamente lui, bensì è la Nazione, tra le
altre che sono derivate dal fantomatico bambino con dubbia coscienza
del sesso di Veneziano, che più ha conservato i tratti del
predecessore.
Inoltre ho immaginato la reazione di Prussia al ritrovamento di
Germania in seguito alla scomparsa di SRI, così simile al suo
fratellino, finito da uno dei suoi migliori amici
—coffcofftruppenapoleonichecoffcoff.
Diciamo che nella mia testa Ludwig si chiama così perché lo stesso HRE aveva quel nome.
E perché vedo Prussia fin troppo sentimentale, sotto la corazza che si ritrova >>'''
In ogni caso, lascio qui il link ad un sito nel quale potete farmi le
domande più disparate, dato che mi rendo conto del fatto che me
ne scordo alcune nelle recensioni e che qualcuno non vuole pormele per
paura di sembrare un idiota o qualcosa d'altro.
Premettendo che io sarei capace di strutturare un discorso partendo
dalla domanda ‘ti lavi i piedi almeno una volta ogni due giorni?
èOé’ e trovo rispettabilissima anche una domanda
riguardo l'esistenza di folletti della malora che indirizzano le
zanzare a me piuttosto che ad altri, in questo modo non c'è
bisogno di smanettare con l'html e non serve nemmeno un account sul
sito, potete farmi domande nel più completo anonimato, inerenti
alla ff o meno, come preferite :3.
Kurohime
CaVa, non posso sbandierare al mondo il mio segreto di bellezza u^u.
OddiHio, una nazione °x°. Penso Spagna, Italia o Grecia.
Lo so, sono fin troppo monotematica in fatto di zone, ma amo il Mediterraneo.
Anche se Danimarca e Norvegia non mi dispiacerebbero, voglio il mare e basta, oh U___U
Odiarti? :'D Non sono geneticamente preparata per quest'evenienza.
Assassin Panda
*___*
Eh, il Bad Touch Trio È il Bad Touch Trio, cacchiarola u_ù.
Cari, 'sti tre imbecilli <3.
Non faccio la gnorri, non hai indovinato u_ù.
Ma se vuoi faccio quello che vuoi :D, sempre disHponiBBile *^* —no, Francis, pussa via, te.
Siccome ci metto parecchio a postare e rispondendo alle recensioni mi
rendo conto che scordo alcune domande o altri non leggono le risposte a
recensioni altrui, ho pensato di aprire almeno 'sto profilo,
così se qualcuno ha domande gli posso rispondere direttamente,
diciamo che è più immediato —... no comment.
Awwwwn, che bello trovare i commenti di chi segue dall'inizio <3
s_theinsanequeen
AH! UN VOTO! A LUGLIO! *scappa*
Sorvolando sulle idiozie —...coff coff—, mi fa davvero
piacere sapere che questa fanfiction ti piace, come mi fa saltellare
per casa ogni recensione, che sia negativa o positiva, adoro quando si
interessano tanto della cosa da esprimere un parere personale *v*.
OddiHio, la commedia :'D, sarà cosa ardua, ma so già chi
dell'ammasso informe di personaggini è più incline alla
cosa, grazie per i complimenti :D [tanto sono del colore di Marte da un
mese, oramai .////////////////////.].
nihal the revenge
NO! LE VUVUZELAS NOOOOO! *urlo apocalittico*
Awwwwn, sei tornata! *-*
Ed ora saprai anche com'è andato l'orale, no? *v*
Sì, ai recensori esaminandi scasso le palle, ma voglio sapere se va tutto bene o no u_ù.
Tirando le somme, Francis gufa °_°, non salutatelo mai per
l'ultima volta °A° [non che ADDIO sia tanto di buon auspicio
A-Dio, sarebbe come dire ‘ci si rivede da morti’
°_°].
E SPAGNASPAGNASPAGNASSSSPAAAAGNAA! Ho urlato, ballato, cantato e pure
scritto quella sera, sono andata fuori di testa, correndo per strada e
ridendo in faccia ai tedeschi che levavano le bandierine mignon dalle
bmw.
Sò soddisfazioi :D
Que viiiiiva Españaaaaaa <3
Nonno Roma è ovunque, a parte in Sud Africa u_ù
Miki89
In caso riuscissi a concluderla, sarebbe la prima *shocked*.
Gilbooooooooo! [Nominativo che rivesto nel gruppetto, tra Francis,
Antonio e Lily. Siamo inquietanti, sì. Ed immagina come posso
essere io, se mi appioppano il nome di AWESOME U_____Ù. Voglio
un pulcino.]
Antonio e Lovino hanno il serio problema di essere ancora sconosciuti
l'uno per l'altro, seppure si sentano legati, unica compagnia effettiva
priva di disprezzo o insofferenza. Diciamo che per Antonio è
come tornare ai tempi di Roma e per Lovino lo stesso <3 [...ho dei
problemi...]
OddiHio, non hai idea di quanto mi faccia piacere e mi dia sollievo il
fatto che non lo troviate OOC, pensavo di commettere quasi un'eresia
per qualcuno a renderlo meno idiota e cretino di quanto non pensassero.
.___. lo rendono oscuro solo quando si tratta di sesso, eccheppalle >x>
Francis e Gilbert sono un pò il lato che occuperebbe una
famiglia, in una situazione simile, inoltre tra loro e qualche cavolata
di Lovino cerco di alleggerire un pò, per quanto sia
difficoltoso, con Spagna incacchiato in giro :'D.
Esameesameesame? *v* cosa studi? *_____* [a te tutta la discrezione di non rispondermi e andarmi a fanculo, eH u_ù]
Figurati, ADORO le recensioni lunghe, somigliano ad un diaogo *___*
la Crapa
E non morirmo, Stèla :'D
Awwwwn, mi ama <3 mi sento completa, posso morire felice, ora u_ù.
VILLA <3 <3 <3 Dios, se adoro quell'uomo *___*.
Tré Cool! *____* OddiHio, non hai idea di quanto ti stia
invidiano, li adoro *__* [non chiedermi il perché di tutte 'ste
smile *___________*]
*si liquefa* lo so, a volte ho degli sbalzi di sentimentalismo
imbarazzanti, ma sei così carina ad avvertire il motivo per cui
non recensisci che *____*.
Non vedo l'ora che tu pubblichi la raccolta, ma a quanto pare temo di
dover attendere per settembre, non ho la dote della pazienza, ma vedrai
come salterà fuori *v*.
Io sto gongolando a non finire, Olanda vs Spagna, Netherlands vs España, Dios, CHE BÈL *___*
Francia sente che Antonio gli sta scivolando fra le dita come la
sabbia, dopo anni di amicizia incondizionata, superstite di
innumerevoli battaglie che finivano con arrabbiature di qualche giorno
ed un abbraccio divertito, per quanto i sovrani potessero battibeccare
tra loro, ora si trova completamente spiazzato e si ancora a qualsiasi
cosa per diminuire il potere dell'iberico nel tentativo [a suo dire] di
farlo tornare in sé, per quanto sia conscio che quell'Antonio
è sempre l'amico di una vita.
GILBO! >O<
No, impotente no ;^;, però sono contenta che traspaiano le sensazioni sottintese che le parole provocano nell'altro *_*
ALTRO VOTO! AH! *rifugge*
Non sono un pollo, sono un gilbird, il che fa più fAigo u_ù.
POLIPO!
PAUL!
PAUL HA SCELTO LA SPAGNA PER LA FINALE!
HA SCELTO LA SPAGNA CONTRO L'OLANDA!
*_____* AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH.
Dove c'è Antonio, c'è casa <3
© Miki89 :'D
Ed ora me ne vado con la mia chesterfield, perché non sento più la testa :'DDDDDDD.
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