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Autore: cocochokocookie    10/07/2010    7 recensioni
L'orgoglio ferito da parole di sottovalutazione, desideri di conquista che portano anche ad andare contro amici di vecchia data, e la presunzione del potere che scorre nelle vene. Ma la superbia non sempre veleggia su acque sicure, nella Storia di un Impero.
[Siglo de Oro]
Genere: Generale, Guerra, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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hispania
ATTENZIONE: CAPITOLO PIENO DI AVVISI, LEGGERE PER FAVORE :D

Il raiting di questo capitolo è rosso [rojo, red, rouge, rot, אדום, vermelho, 赤], e non per motivi sessuali, da quanto avrete chiaramente dedotto dai capitoli precedenti [immagino].
È rosso per motivi di violenza o sensibilità, fattore che varia da soggetto a soggetto; leggendo questo capitolo [unicamente la parte iniziale, fino al primo spazio tra paragrafi] qualcuno potrebbe ridere del livello scelto, ma esperienze precedenti mi impongono, e ci tengo io stessa a farlo, ad alzare in questi casi il livello di rating.
Ve l'ho già detto, qualcuno potrebbe riderne e commentare sarcasticamente, ma non vedo il motivo, se a costoro il problema non si è posto, tanto meglio, ma non sarebbe la prima volta che qualcuno rimane impressionato o angosciato.
Semplice prevenzione, è meglio della cura in fondo, no? :D

http://i31.tinypic.com/jjr6df.jpg
Rating: Rosso.
Genere: Storico. Non per stomaci delicati [come spiegato sopra]
Personaggi: Antonio Fernandez Carriedo ~ Reino de España | Juan Bravo | Feliciano Vargas ~ Italia Veneziano ◊ Repubblica di Venezia | Elizavetha Hedervary ~ Magyar Köztársaság | [E si ricomincia a giocare a: Indovina Chi? :DDD]
Nota: Metà del XVII secolo
Osservazioni personali:  NaaaaaH, non mi convince. E non convincerà nemmeno voi.  Ma almeno so cosa succederà nel prossimo capitolo [EVVAI, almeno qualcosa la so, su 'sta roBBa] e cosa nel successivo.
Gnare, non manca molto, ve lo dico subito, ai VENTI capitoli non arriva, e nemmeno ai QUINDICI, probabilmente.
Perciò, cominciate a salutare l'Imperio ~


Imperio mutilado
ONÍRICO
 
Lento e flemmatico, eppure mai tanto rapido, quasi rifuggisse dalla sua figura che lo scruta indifferente, il fumo s'innalzava per fondersi alle nubi che sovrastavano le ceneri dei respiri, avvolgendo il cielo nella morsa delle fiamme, sotto lo sguardo vacuo della Nazione.
Distolse l'attenzione a quello spettacolo rimirato decine e centinaia di volte in precedenza, avanzando tra le polveri e la sabbia alla quale era ridotta la vita.
Sabbia d'ossa, di carni, di sangue, di cuori.
Scalciò di malavoglia un corpo esanime, ignorando il gemito soffocato di dolore. Doveva avergli incrinato una costola, in mezzo a quell'ammasso di dolore.
Si voltò, una volta giunto alle porte dell'imponente città amerindia, conficcando il proprio stendardo in corrispondenza di queste, sogghignando vittorioso.
Sentì tirare qualcosa all'altezza della caviglia, scalciando nuovamente ed abbassando lo sguardo smeraldino sulle mani insozzate di fango e sangue rappreso che si arpionavano al suo stivale, occhi scuri ed umidi di sofferenza che impunemente incrociavano i suoi.
« Squallido. » sentenziò il ragazzo, tentando di allontanarlo menando la gamba per la seconda volta, prima di volgersi irritato alle sue spalle, alla volta delle sue truppe, ritrovandosi a fissare il deserto nero lasciato dalle stesse all'arrivo, corrugando la fronte.
Dove diavolo erano finiti i suoi soldati?
« Lasciami, bestia! » esclamò, mentre con orrore la donna risaliva lungo la sua gamba, con movenze serpentine ed occhi vuoti.
La Nazione afferrò l'asta della bandiera, tentando di usarla come arma, ma questa pareva insita nel terreno, immobile.
« Madre de Dios, LASCIAMI! » urlò, protendendo con impeto le mani avanti a sé, cercando di spingerla via.
Sentì il respiro venirgli a mancare, mentre si ritrovava a galleggiare nel nulla, i polsi stretti nelle dita della donna, la quale venne trascinata lontano da un'improvvisa corrente, che investì poi lui, trascinandolo fluttuante in quel mare vuoto.
Si portò istintivamente le braccia al viso, serrando gli occhi per un periodo indefinito, fino a riaprire le palpebre, scosso da un rumore ovattato.
Silenzio.
E nuovamente quel suono, sempre più vicino, un'armata al trotto, tra incitamenti militari e zoccoli che frustavano la terra vergine.
Le mani alle tempie, sentì lungo la schiena le urla dei nativi, nel costato le lame europee far breccia nelle pelli e viscere degli amerindi, in quell'infinito lago di sangue, dolore, lacrime e sudore.
Da lontano, una figura scura si avvicinò, camminando lungo un piano inesistente, tendendogli la mano scura, afferrata prontamente dalla Nazione imperiale, prima di essere attratto dalla stessa, alzando il capo e rivedendo il viso sorridente dell'uomo dai capelli scuri, legati in una coda sulla nuca, rivestito d'oro e preziosi.
« Diablo » mormorò questi, prima di sgretolarsi ad un vento irreale ed impercepibile, una risata scandita, lenta e altisonante, tra rumori di tuoni e onde infrante.
Sentì il nodo alla gola stringersi, il peso sul torace schiacciargli le costole e lo sterno, mentre l'aria si esauriva nei polmoni.
Aprì la bocca per urlare di dolore, ma l'unica cosa che sentì furono la sofferenza ed il sapore del sangue riversarsi nella sua gola.
Uno, il tuo popolo è il tuo sangue.

Nonostante fosse un ragazzino solare, non era mai stata una rarità trovare Italia Veneziano in pacato silenzio, la maggior parte delle volte capitava poco prima di assopirsi o di alzarsi.
Fermo, immobile, rigido come una tegola di legno, si raggomitolava sotto le coperte, serrando le palpebre ed ingoiando muto i dolori delle cicatrici che ogni giorno affioravano sulla sua pelle adolescenziale, lungo la schiena ed il petto.
Fu quindi motivo di angoscia per Elizavetha quando, una mattina d'inizio estate, udì il mormorio di una preghiera tra le lenzuola del piccolo stato frammentato in tante scheggie quanto una finestra colpita brutalmente da una pietra.

Spalancò gli occhi, ansimando, ritrovandosi a fissare il baldacchino del proprio letto, rabbrividendo di freddo all'alito sottile di aria che entrava dalla finestra e si riversava nella stanza, avvolgendo il suo corpo sudato di gelo.
Si alzò, chiudendo con foga e fretta l'infisso, poggiando poi la fronte all'avambraccio sul vetro, sospirando ed imponendosi di respirare con regolarità, socchiudendo le palpebre.
« Dios. » sussurrò, accennando ad un sorriso di scherno, prima di scostarsi dalla finestra e rivestirsi, oramai non avrebbe più dormito, ne era consapevole, ed all'alba mancava ben poco, si sedette sul divano, la testa stretta tra le dita abbronzate, prima di volgere la propria attenzione alla porta, la quale si socchiuse di poco, lasciando filtrare la tremula e perpetua luce della fiamma della candela che qualcuno reggeva.
Due, il benessere delle tue genti è la priorità.

Era bella l'Europa.
Oh, indubbiamente, risplendeva della sete di potere di ogni singolo essere vivente che vi nasceva, fosse questo uomo, donna, animale o pianta.
Tutto era in continua lotta con ciò che lo circondava, poiché se non procurava morte, veniva lui stesso assoggettato a questa.
Poco lontano da lui, sentiva chiaramente le urla di frustrazione della sua piccola dominazione, la più caparbia tra quelle conquistate, tanto cocciuto quanto insistente, nonostante le altre tentassero in parecchi modi di ammansirlo e rabbonirlo, o anche solo calmarlo con uno scappellotto, ma lui non cessava di mugugnare contro di lui.
Eppure aveva lo stesso fascino del resto del Vecchio Continente.
Lo stesso fascino di Cipro, di Famagosta.


Le ampie falcate con le quali attraversava i saloni di Villaral tradivano una nota d'impazienza nel condottiero secolare, accompagnato da due soldati cinque passi dietro di lui, come abitudine solita. Scese rapido i piani del palazzo dei portavoce reali nella cittadina, storcendo il naso alla prepotente zaffata d'umidità e muschi, uniti alla ruggine che permeava alcune delle spesse sbarre di ferro.
La luce filtrava dalle piccole finestre poco più alte di due metri dal terreno, circondate da licheni e sudiciume, i più imbranati riuscivano a malapena a vedere dove finiva la propria cella.
« Bravo.* » richiamò uno dei soldati, al che rispose unicamente un grugnito infastidito.
« Aprite. » ordinò la Nazione, trattenendo un ghigno nel percepire il lieve sussulto del carcerato, mentre il chiavistello veniva sganciato dei meccanismi.
Erano pochi gli esseri umani che fossero a conoscenza della personificazione effettiva delle nazioni, e quei rari dotati di tale coscienza venivano spesso sbeffeggiati, anche perché era come affermare l'esistenza di surrogati di divinità minori.
Juan giurò di sentire il sangue scorrere al cervello ed ivi raggelarsi, alla vista di un vent'enne dalle fattezze dei condottieri del passato.
Antonio piegò le cambe, chinandosi alla sua altezza, seduto a terra e con pesanti catenacci a collo, polsi e caviglie.
« Tu ed i tuoi amici avete fatto un gran trambusto, non trovi? » domandò con tono distaccato, falsando palesemente un sorriso innocente sul viso abbronzato quanto quello dell'altro.
« Il tuo Re ha un gran potere per un uomo solo, non trovi? » replicò sarcasticamente l'uomo, ripresosi dallo stato di panico, prima d'irrigidirsi nel vedere il ragazzo alzarsi, il sorriso ancora sulle labbra. Matamori volse appena il capo all'indirizzo del più anziano tra i due soldati che lo scortavano, lasciando affievolire il sorriso in un'espressione atona.
« Temo che io non sia in grado di comprendere appieno la tua ottica, Bravo. Spero ardentemente che Maldonado e de Padilla potranno essere più coscienti di me, in merito. » concluse, voltandosi ed allontanadosi lungo le scale, ignorando la voce strozzata del rivoltoso e sorpassando rapido le due incisioni sul decesso dei capi della protesta dei Comuneros.
Tre, vince il Re.



*= nnnnome, anzi, cognome, non è un complimento velato di sarcasmo pesante :D [...non che questo manchi~]
Huhuhu, e qui vi ci voglio vedere, a capire che succede nel prossimo *v*


leggete, per favore :3

Ludwig: pensavo sinceramente che il fatto del nome passasse quasi sottobanco, non è una novità per il mio stile di scrittura lanciare l'osso al cane per poi vedere se lo nota o meno, e soprattutto se trova il modo di prenderlo senza doverlo rincorrere come un cerebrato quando questo è legato ad un filo.
Spieghiamo, allora.
Sacro Romano Impero e Germania per me sono due entità distinte per quanto unite dalla storia, dal legame familiare e dalla psicologia di entrambi. Diciamo che nella mia testa Germania è una sottospecie di derivato, di ‘rimanente’ di SRI. Non è assolutamente lui, bensì è la Nazione, tra le altre che sono derivate dal fantomatico bambino con dubbia coscienza del sesso di Veneziano, che più ha conservato i tratti del predecessore.
Inoltre ho immaginato la reazione di Prussia al ritrovamento di Germania in seguito alla scomparsa di SRI, così simile al suo fratellino, finito da uno dei suoi migliori amici —coffcofftruppenapoleonichecoffcoff.
Diciamo che nella mia testa Ludwig si chiama così perché lo stesso HRE aveva quel nome.
E perché vedo Prussia fin troppo sentimentale, sotto la corazza che si ritrova >>'''

In ogni caso, lascio qui il link ad un sito nel quale potete farmi le domande più disparate, dato che mi rendo conto del fatto che me ne scordo alcune nelle recensioni e che qualcuno non vuole pormele per paura di sembrare un idiota o qualcosa d'altro.
Premettendo che io sarei capace di strutturare un discorso partendo dalla domanda ‘ti lavi i piedi almeno una volta ogni due giorni? èOé’ e trovo rispettabilissima anche una domanda riguardo l'esistenza di folletti della malora che indirizzano le zanzare a me piuttosto che ad altri, in questo modo non c'è bisogno di smanettare con l'html e non serve nemmeno un account sul sito, potete farmi domande nel più completo anonimato, inerenti alla ff o meno, come preferite :3.

Kurohime
CaVa, non posso sbandierare al mondo il mio segreto di bellezza u^u.
OddiHio, una nazione °x°. Penso Spagna, Italia o Grecia.
Lo so, sono fin troppo monotematica in fatto di zone, ma amo il Mediterraneo.
Anche se Danimarca e Norvegia non mi dispiacerebbero, voglio il mare e basta, oh U___U
Odiarti? :'D Non sono geneticamente preparata per quest'evenienza.


Assassin Panda
*___*
Eh, il Bad Touch Trio È il Bad Touch Trio, cacchiarola u_ù.
Cari, 'sti tre imbecilli <3.
Non faccio la gnorri, non hai indovinato u_ù.
Ma se vuoi faccio quello che vuoi :D, sempre disHponiBBile *^* —no, Francis, pussa via, te.

Siccome ci metto parecchio a postare e rispondendo alle recensioni mi rendo conto che scordo alcune domande o altri non leggono le risposte a recensioni altrui, ho pensato di aprire almeno 'sto profilo, così se qualcuno ha domande gli posso rispondere direttamente, diciamo che è più immediato —... no comment.
Awwwwn, che bello trovare i commenti di chi segue dall'inizio <3


s_theinsanequeen
AH! UN VOTO! A LUGLIO! *scappa*
Sorvolando sulle idiozie —...coff coff—, mi fa davvero piacere sapere che questa fanfiction ti piace, come mi fa saltellare per casa ogni recensione, che sia negativa o positiva, adoro quando si interessano tanto della cosa da esprimere un parere personale *v*.
OddiHio, la commedia :'D, sarà cosa ardua, ma so già chi dell'ammasso informe di personaggini è più incline alla cosa, grazie per i complimenti :D [tanto sono del colore di Marte da un mese, oramai .////////////////////.].


nihal the revenge
NO! LE VUVUZELAS NOOOOO! *urlo apocalittico*
Awwwwn, sei tornata! *-*
Ed ora saprai anche com'è andato l'orale, no? *v*
Sì, ai recensori esaminandi scasso le palle, ma voglio sapere se va tutto bene o no u_ù.
Tirando le somme, Francis gufa °_°, non salutatelo mai per l'ultima volta °A° [non che ADDIO sia tanto di buon auspicio A-Dio, sarebbe come dire ‘ci si rivede da morti’ °_°].
E SPAGNASPAGNASPAGNASSSSPAAAAGNAA! Ho urlato, ballato, cantato e pure scritto quella sera, sono andata fuori di testa, correndo per strada e ridendo in faccia ai tedeschi che levavano le bandierine mignon dalle bmw.
Sò soddisfazioi :D
Que viiiiiva Españaaaaaa <3
Nonno Roma è ovunque, a parte in Sud Africa u_ù


Miki89
In caso riuscissi a concluderla, sarebbe la prima *shocked*.
Gilbooooooooo! [Nominativo che rivesto nel gruppetto, tra Francis, Antonio e Lily. Siamo inquietanti, sì. Ed immagina come posso essere io, se mi appioppano il nome di AWESOME U_____Ù. Voglio un pulcino.]
Antonio e Lovino hanno il serio problema di essere ancora sconosciuti l'uno per l'altro, seppure si sentano legati, unica compagnia effettiva priva di disprezzo o insofferenza. Diciamo che per Antonio è come tornare ai tempi di Roma e per Lovino lo stesso <3 [...ho dei problemi...]
OddiHio, non hai idea di quanto mi faccia piacere e mi dia sollievo il fatto che non lo troviate OOC, pensavo di commettere quasi un'eresia per qualcuno a renderlo meno idiota e cretino di quanto non pensassero.
.___. lo rendono oscuro solo quando si tratta di sesso, eccheppalle >x>
Francis e Gilbert sono un pò il lato che occuperebbe una famiglia, in una situazione simile, inoltre tra loro e qualche cavolata di Lovino cerco di alleggerire un pò, per quanto sia difficoltoso, con Spagna incacchiato in giro :'D.
Esameesameesame? *v* cosa studi? *_____* [a te tutta la discrezione di non rispondermi e andarmi a fanculo, eH u_ù]
Figurati, ADORO le recensioni lunghe, somigliano ad un diaogo *___*


la Crapa
E non morirmo, Stèla :'D
Awwwwn, mi ama <3 mi sento completa, posso morire felice, ora u_ù.
VILLA <3 <3 <3 Dios, se adoro quell'uomo *___*.
Tré Cool! *____* OddiHio, non hai idea di quanto ti stia invidiano, li adoro *__* [non chiedermi il perché di tutte 'ste smile *___________*]
*si liquefa* lo so, a volte ho degli sbalzi di sentimentalismo imbarazzanti, ma sei così carina ad avvertire il motivo per cui non recensisci che *____*.
Non vedo l'ora che tu pubblichi la raccolta, ma a quanto pare temo di dover attendere per settembre, non ho la dote della pazienza, ma vedrai come salterà fuori *v*.
Io sto gongolando a non finire, Olanda vs Spagna, Netherlands vs España, Dios, CHE BÈL *___*
Francia sente che Antonio gli sta scivolando fra le dita come la sabbia, dopo anni di amicizia incondizionata, superstite di innumerevoli battaglie che finivano con arrabbiature di qualche giorno ed un abbraccio divertito, per quanto i sovrani potessero battibeccare tra loro, ora si trova completamente spiazzato e si ancora a qualsiasi cosa per diminuire il potere dell'iberico nel tentativo [a suo dire] di farlo tornare in sé, per quanto sia conscio che quell'Antonio è sempre l'amico di una vita.
GILBO! >O<
No, impotente no ;^;, però sono contenta che traspaiano le sensazioni sottintese che le parole provocano nell'altro *_*
ALTRO VOTO! AH! *rifugge*
Non sono un pollo, sono un gilbird, il che fa più fAigo u_ù.
POLIPO!
PAUL!
PAUL HA SCELTO LA SPAGNA PER LA FINALE!
HA SCELTO LA SPAGNA CONTRO L'OLANDA!
*_____* AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH.




Dove c'è Antonio, c'è casa <3
© Miki89 :'D


Ed ora me ne vado con la mia chesterfield, perché non sento più la testa :'DDDDDDD.
   
 
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