AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio
svanitore
MISSING
MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In
Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo secondario(In memory of
a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred, In Memory o fan
antythesis)
PERSONAGGI: Molly
Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS
SCELTI: /
NOTE
AUTORE: Inizialmente l’idea era molto
diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi
sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere
introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che
amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro
noi stessi.
Ogni shot
è strutturata in modo che al suo interno contenga un altro
minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un senso
compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo
delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte soddisfazioni
scriverlo.
L.B.
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In Memory
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In memory of an anthitesis
Quando Ron finì di parlare Percy si sentì spinto
in avanti da una forza che non riusciva a controllare e che,
stranamente, proveniva dal suo cuore.
Lui forse era fra tanti quello che aveva più cose da dire al
fratello, perché meno gliene aveva dette in vita.
Aveva vissuto gran parte della sua adolescenza credendosi al di sopra
di tutta la sua famiglia, il migliore di tutti i suoi fratelli, colui
che riusciva a vedere oltre, a giungere alle cose giuste. Stupido, come
tutti gli egocentrici, si era seduto sugli allori e aveva buttato al
vento attimi preziosi, facendosi forte di presunti errori visti negli
altri, che però nascevano solo dalle sue invidie. Percy
Weasley era un egocentrico invidioso e aveva impiegato anni ad
ammetterlo a se stesso; riconoscere di essere la pecora nera della
famiglia Weasley era stato un cammino lungo e difficile, come crescere
nuovamente, dovendo però fare i conti con di punti di
riferimento familiari che non esistevano ancora ai tempi della sua
prima infanzia.
Ginny e la sua determinazione, Ron e il suo candore, i Gemelli con la
loro incredibile forza di vivere. Era quasi un pleonasmo spiegare come
fossero Fred e George al mondo, perché loro erano talmente
incapaci di mentire, sulle cose serie, che chiunque li guardava negli
occhi riusciva a cogliere il punto della situazione.
Lui invece a mentire era bravissimo, lo era stato per un tempo lungo
più di vent'anni.
Negli anni aveva sviluppato un talento incredibile a far finta di
sentirsi totalmente a proprio agio nei suoi panni, tanto che aveva
finito per convincersene e andare istintivamente contro i
principi con i quali era stato cresciuto; cercava scuse nel volersi
sentire unico in una famiglia troppo grande, ma sapeva benissimo di non
averne.
I suoi familiari non avevano alcuna colpa se lui vedeva in loro tante
piccole nemesi con le quali doversi scontrare ogni giorno e che era,
indubbiamente, più facile affrontare da una certa distanza.
Anche in quel momento continuava a sentirsi in perenne competizione con
i fratelli, nonostante la redenzione attraverso la quale era passato
rinascendo a nuova vita e nonostante l'innegabile pateticità
del sentirsi in competizione con un morto.
Era fisiologicamente impossibile, però, non sentirsi in
competizione con una figura che incarna tutto ciò che
vorresti e che non hai, ed era innegabile che tanto Percy era incapace
di cogliere il senso profondo delle cose, quanto a Fred quello riusciva
istintivo.
Il terzo figlio di Arthur e Molly era consapevole che avrebbe potuto
vivere cento volte l'età che aveva già vissuto,
ma non sarebbe riuscito a cogliere nient'altro che una minima parte
degli infiniti disegni che organizzano il mondo e a carpire
un'infinitesimale porzione della felicità che il mondo mette
a disposizione dei suoi abitanti.
Fu, inaspettatamente, colui che rimase più tempo davanti
alla tomba, anche se parlò a voce talmente bassa che quasi
nessuno riuscì a sentirlo.
Il suo era un dialogo che doveva essere simbolico e esclusivo e
qualsiasi persona estranea a lui e a Fred sarebbe stata superflusa.
Sospirò, sperando con tutto se stesso che qualche pezzo
dell'anima del fratello lo stesse realmente ascoltando e si
accovacciò,stringendo quasi convulsamente un piccolo oggetto
nella mano sinistra.
'Ti ho invidiato Fred,ti ho invidiato tanto e non l'avrei mai
ammesso se non in questo particolare frangente che, ovviamente, non mi
sarei mai augurato.
Avrei voluto avere il tempo di riconciliarmi con te e con la parte di
me che si rispecchia in te. Ho paura del silenzio che lascerai nelle
nostre vite, perché in quel silenzio per me esiste solo il
vuoto, mentre tu avresti trovato il tempo per scoprirvi tutte le regole
dell'universo e, nel caso remoto di un fallimento, ti saresti impegnato
ad inventarne di nuove, per far girare il mondo esattamente come volevi
tu.
Non ti saresti fatto fermare mai da nulla, mentre io mi sono lasciato
fermare da me stesso, bello stupido.'
Si alzò lentamente, guardando a tratti ciò che
stringeva nelle mani e a tratti la buca vuota e nera che aveva
inghiottito Fred.
Il sospiro che gli scosse il petto aveva la stessa intensità
necessaria ad invocare un Patronus e lo stesso dolore che avrebbero
provocato mille maledizioni senza perdono.
'Il ricordo di te che porterò con me in tutta la mia vita,
sarà la risata che scosse la casa quando mi
arrivò la spilla da prefetto; avrei dovuto capire che avevi
ragione, che quello era l'inizio della fine, che dovevo guardarmi da me
stesso. Non te l'ho dimostrato Fred, ma ti ho voluto bene..'
Le ultime parole furono quasi mormorate e morirono nel vento prima
ancora che la mano avesse lasciato cadere il suo misterioso contenuto.
Il brillio spento della spilla da prefetto disegnò uno
strano arabesco in aria, finendo il suo ultimo viaggio sulla tomba di
una delle poche persone che non l'aveva mai desiderata, accompagnata
dal sorriso rilassato di colui che l'aveva lasciata andare.
'Sei sereno, Perce?'
'Si, mamma...'
Niente avrebbe potuto essere più vero di quelle parole,
perché, abbandonando quella spilla Percy Weasley aveva
iniziato il suo personale viaggio verso la libertà.
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Alors.
Sono arrivata in fondo a questa raccolta, a questa piccola fatica.
Le storie erano solo quattro, una in meno di quante erano state
progettate.
Sono piaciute e questa è la cosa più importante
per me *_* che vi piacciano.
Ora per un pò non scriverò dei Weasley XD
Un abbraccio grande grande,
vostra
lilyblack
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