capitolo 2 - Her Wishes
Sto
sognando il giorno della mia morte, della mia umile fine, il giorno in
cui
abbraccerò l’oscurità dicendo addio per
sempre alla luce di questa eterna vita.
Vedo
qualcosa di luccicante venire verso di me, un chiarore nel quale
distinguo il
volto del mio salvatore, di colui il quale mi strapperà da
questo inferno senza
via d’uscita; vedo te, Lelouch.
Tu
mi sorridi porgendomi la mano, che non riesco ad afferrare, sussurrando
qualcosa, che non riesco ad udire.
Il
seguito è un continuo susseguirsi d’immagini: tu
che scappi ed io che cerco di
raggiungerti, invano, perché forse Dio non vuole
concedermelo.
Solo
tu puoi salvarmi, solo tu hai il potere di farlo, per questo ti sto
pregando,
ora, mentre mi dimeno, con più forza, con maggiore
intensità.
Ma
ecco che all’improvviso il tuo volto scompare e le immagini
intorno diventano
sempre più sfocate, fino a svanire completamente, lasciando
spazio al vuoto.
Mi
sento persa e chiamo il tuo nome, grido sempre più forte
sperando che qualcuno
possa sentirmi, aiutarmi, fino a quando tutto si interrompe e aprendo
gli occhi
ne trovo un paio a fissarmi, di un colore viola acceso, e avverto un
respiro
delicato fondersi con il mio.
Resto
immobile cercando di capire se tutto quello che si presenta davanti a
me fa
ancora parte del mio tormentato sogno, sebbene qualcosa mi spinga a
credere il
contrario.
Mille domande e pensieri si fanno spazio nella mia mente ma prima di
poter attuare qualsiasi ragionamento logico capisco che infondo il mio
istinto,
o chissà cos’altro, mi suggerisce di accettare
quella situazione e di
abbandonarmi a quella crudele tentazione. Di reagire a quel bacio.
Forse
è ciò che ho sempre desiderato, forse no.
Forse
ciò che ho sempre sognato è semplicemente
l’essere amata, forse no.
So
solo che in quel momento ti permetto di decidere come comportarti,
assecondando
questo tuo, o forse mio, innocente desiderio.
Non
potrei chiedere di meglio, se non morire in più atroce
maniera.
Il
resto mi è ancora difficile da ricordare, perché
ogni volta che ci ripenso mi
scopro a domandarmi se sia davvero accaduto a me, o se sia stato
soltanto un
altro piano del destino per convincermi a desiderare ardentemente
l’immortale
vita donatami, rifiutando la morte.
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