Premessa: in data che non ricordo ma
comunque a gennaio, strane cose accadono ad Ae'gura e uno stormo di
Bahro prende a volteggiare attorno all'Arco di Kerath. Il 4 febbraio,
Watson si fa vivo con quest'annuncio.
C'è una
guerra là fuori, non fumo
e specchi. Una cronaca di due settimane, un tuono che non è
un
presagio ma un richiamo di tempesta.
Quasi un post-it sull'Arco
Una parola risuona senza posa nella
Caverna, dagli spiazzi del porto dove ha origine fino alla vetta di
Rezeero: Bahro. Lo stormo circola attorno all'Arco da giorni, cupo
come una nube di tempesta, allargando a volte pesanti ali di cuoio
fino a coprire le rive, sempre alto sulle nostre teste. Si parla di
incontri ai Quartieri, altre apparizioni fugaci. Bahro.
Chi ricorda pronuncia il nome con
cautela, osserva meditabondo appoggiato alle balaustre, schermandosi
con la mano dalle luci azzurre accecanti che confondono i pensieri. I
nuovi sono troppo impegnati a scendere a patti col miracolo per
ricordarsi dei moniti letti su internet e non è raro vedere
qualcuno
inginocchiarsi in cima ai moli. Bahro. Da giorni, una nuvola scura
instancabile sull'Arco. Cosa presagisce il loro volo? C'è
chi ha
solo letto di Wheely ed è più spaventato di chi
c'era, evita
Ae'gura per quanto gli è possibile, pur sapendo che non
è una
prevenzione più efficace del costruire una diga con paletta
e
secchiello. Altri cercano risposte nelle vecchie profezie e
sostengono a volte di aver trovato qualcosa. Senza dimenticare che un
occhio parziale può trovare versi perfino per dei coni, non
è da
escludere: l'Osservatore ha già dato prova di conoscerci
meglio di
quanto noi stessi a volte facciamo.
I giorni passano. Ancora, a ogni fuso
orario, capannelli di persone si radunano al terminal e sul piazzale
della biblioteca, guardano e non capiscono.
Infine ci dicono che è un'illusione.
Non è per questo che siedo da ore di
fianco al memoriale del pub, scuotendo la testa con gli occhi
socchiusi, e non è per questo che vorrei che il bancone
vicino
servisse qualcosa di più forte dell'acqua di lago nelle
finzioni
giocose degli esploratori. Non m'importa di aver perso una sera col
naso per aria a guardare aria fina. Ma assieme all'illusione ci
dicono che la guerra continua. Lontano dalle sponde di Ae'gura e
delle Ere che calpestiamo, a tre anni dall'ultimo messaggio e sotto
la stessa condottiera (era già stanca allora), la guerra
continua.
Lontano lontano dalla memoria, dai pensieri di tutti e stasera
apriamo una porta? Troppo lontano per sembrare guerra.
Per chi ricorda, e per chi ha letto i
log, lo stormo sull'Arco col messaggio che porta è un rombo
di tuono
che scuote nel profondo. Un rombo falso, ma non importa: l'eco di un
tuono, se vogliamo, che dovrebbe rimanere nelle orecchie di tutti. Le
nuvole tornano ad affacciarsi sui nostri orizzonti.
Bahro.
Yeesha, le nostre radici sono forti.
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