Salve a tutti ^_^ anche se di rado,
aggiorno ancora questa storia. L’ispirazione non manca, ma ammetto che per
questa storia sto trovando un po’ di difficoltà. Spero di ritrovare nel tempo
l’interesse che avevo quando l’ho postata all’inizio! Intanto spero di ricevere
le vostre opinioni… ho davvero il desiderio di sapere cosa ne pensate!
I ringraziamenti al fondo.
Buona lettura! Euterpe_12
16-Il litigio
-Salve Signora.- disse Michi
entrando nella grande villa di Yuri. Ormai si sentiva
a casa sua anche se la nonna metteva ancora molta
soggezione.
-Yuri è in camera sua.- disse la vecchia seduta al tavolo di cucina. Reggeva tra
le mani una tazza fumante di thè, intenta a leggere
un articolo di giornale.
-La ringrazio!- le rispose Michi,
raggiante. Non aveva ancora detto a Yuri della bella
notizia della propria ammissione come Cenerentola allo spettacolo e voleva
godersi la faccia del biondo quando gli avrebbe dato
la notizia. Si era anche preparata con più attenzione quella sera per andare da
lui: i capelli sciolti sulle spalle, un trucco leggero a colorarle le guance. –Yuri-kun, posso entrare?- chiese, bussando. Subito vide la
porta aprirsi, uno Yuri cupo
in viso ad accoglierla.
-Ciao.-
le disse, freddo.
-Che succede?- la giovane aveva capito subito che c’era
qualcosa che non andava. Entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Yuri non la guardava nemmeno in faccia: seduto sul letto,
volgeva lo sguardo castano altrove.
-Nulla.- rispose, freddo.
-Non prendermi in giro.-
si sedette accanto a lui.
Yuri si sentiva ribollire: era
evidente che Michi non era ancora
venuta a conoscenza dell’incontro-scontro tra lui e Alessandro, quindi
sarebbe stato lui a dirle tutto. Inoltre l’improvvisa consapevolezza del
profondo affetto che provava per lei, la paura che aveva avuto quello stesso
pomeriggio di perderla gli avevano fatto girare la
testa.
Era come rendersi conto, d’improvviso, di essere persi
totalmente e irrimediabilmente dentro il cuore di un’altra persona.
E gli dava fastidio.
Ma quando alzò gli occhi su Michi dovette parlare, perché vederla soffrire faceva
stare maledettamente male anche lui.
-Oggi ho saputo di quel che è successo tra te e Alessandro a
scuola.- disse freddo, notando l’aria di sorpresa dipingersi sul viso della sua
ragazza. Michi strinse un pugno: chi poteva essere
stato a dirgli tutto? Mary? No, era fuori discussione: la sua migliore amica
non le avrebbe mai e poi mai giocato un colpo così basso.
-Ma chi…-
-Steve.- certo,
non poteva essere stato che lui. Che idiota, ormai doveva capire che l’amicizia
che legava quei due doveva superare di gran lunga la
semplice indifferenza di due conoscenti. Michi
abbassò il capo poi lo rialzò improvvisamente, in fondo, non aveva fatto niente
di male quella mattina.
-Non te l’ho detto perché per me non ha la minima
importanza.- puntualizzò, guardandolo dritto in faccia. –E prima di piantarmi
il muso, dovresti chiedermi spiegazioni!- inveì poi, alzandosi in piedi. Portò
entrambe le mani ai fianchi, mentre Yuri la fissava
con apparente indifferenza. Chiuse gli occhi. Ed il
fatto di sentire Michi soffrire a causa sua gli
apriva una voragine nel cuore.
-Io non voglio che lui abbia più a che fare con te.- disse. Michi
lo fissò, improvvisamente ferma.
-Ma…- sussurrò.
-Non puoi fare questo sacrificio per me?- chiese lui.
-Ma sono la protagonista dello spettacolo!- ringhiò allora Michi. –Cosa succede, vuoi dirmi
che non ti fidi di me?-
-E’ diverso, io non mi fido di lui… è per
questo che gli ho dato una bella lezione.- sussurrò Yuri
rendendosi improvvisamente conto di aver parlato troppo.
-Quale lezione?- chiese Michi. Yuri proiettò lo sguardo altrove, facendo un gesto di indifferenza con la mano. –Nulla…-
-Non ci credo! Yuri-kun, dimmi
cosa hai fatto…- Michi si inginocchiò
a terra, entrambe le mani poggiate sulle ginocchia del biondino. Gli chiedeva,
silenziosamente, di dirle la pura e semplice verità, in nome del loro amore. Le
parole uscirono dalle labbra del ragazzo senza che nemmeno lui se ne rendesse
conto. –L’ho picchiato.- disse, con la voce roca.
Michi si alzò improvvisamente in
piedi, allontanandosi. Sul viso bianco si dipinse d’apprima
una nota di stupore, poi di disgusto. Era davvero il ragazzo che sentiva di
amare? Eppure era sicura che una persona così buona e sincera come lui non
potesse fare una cosa del genere. Indietreggiò ancora.
-Michi…- disse lui, allungando una
mano. Non pareva molto convinto sicuro, ormai, di averla persa.
La consapevolezza di non meritarla faceva sì che non
muovesse un dito per fermarla. Per questo Michi
pianse davanti a lui, sussurrando.
-Non pensavo saresti stato capace di una cosa così
ignobile!- e corse via, lasciando la porta della camera aperta e correndo a
casa propria, il cuore spezzato.
Yuri tirò un pugno al letto ormai
disfatto: era sicuro che prima o poi avrebbe rovinato
tutto. E sentì le lacrime battergli contro le palpebre chiuse ed il cuore urlarle di seguirla, di correre da lei e dirle
che era uno stupido e che non avrebbe mai più fatto una cosa simile.
Ma, invece, fece tutt’altro: sdragliato
sul letto passò la notte in bianco, la sola
consapevolezza di aver perso Michi a portargli incubi
ed inquietudine.
° ° ° ° °
Michi piangeva a dirotto. Una
pioggerellina fastidiosa le bagnava i capelli sciolti sulle spalle, ma non le
importava: avrebbe potuto diluviare ma il rumore prodotto dal suo cuore
spezzato non l’avrebbe attutito niente e nessuno. Camminava verso casa con il
capo chino e le lacrime agli occhi, la strana consapevolezza che Yuri l’aveva delusa nel profondo.
-Ehi, guarda chi si vede.- sentì una voce familiare. Alzò il
capo, asciugandosi una lacrima. E davanti al cancello di casa sua vide la
figura alta e snella di Steve che la fissava con sguardo interrogativo. –Sono
arrivato tardi per chiedere il tuo perdono?- domandò il ragazzo dai capelli
scuri, tendendole una mano.
-Perché l’hai fatto? Non era necessario che Yuri sapesse…- singhiozzò Michi
sentendo di non poter reggere oltre tutte quelle emozioni.
-Ero sicuro che se l’avesse saputo da qualcun altro,
Alessandro magari, avrebbe agito peggio di come ha fatto.- dichiarò il giovane
portandosi entrambe le mani in tasca. Michi aprì e
richiuse più volte gli occhi, scacciando le lacrime.
-Perché?- chiese, ingenua.
-Michi-chan,
Yuri ha una tremenda paura di perderti! E dopo tutta
la fatica che abbiamo fatto io e Mary per permettervi
di mettervi insieme… mi sono innervosito al solo pensiero che un damerino
straniero potesse rovinare tutto.- calciò un sasso, fissando il pavimento. –Michi-chan, io non volevo deluderti… e nemmeno Yuri lo vorrebbe. Lui ti ama.- rialzò lo sguardo scuro su di lei, che squoteva
il capo.
-Yuri ha picchiato Alessandro.-
dichiarò, gelida. –Non credevo fosse in grado di fare una cosa simile per una
questione così… così stupida! Non dovrebbe mettere così tanto
in dubbio i miei sentimenti, non sarei mai capace di tradirlo.- terminò
sorprendendo Steve. –Tu avrai fatto tutto in buona fede, ma
ora tutto ciò a cui riesco a pensare e che non lo conosco. Se è in grado di
reagire in questo modo di fronte ad una questione così leggera… pensa in altre
occasioni!- Michi aprì il cancello, fissando avanti a
sé. –Credo di aver bisogno di riflettere.- sussurrò.
Steve entrò nel cortile, superando il cancello, prendendo Michi
per le spalle. La pioggia gli dava fastidio, ma doveva assolutamente risolvere
il guaio combinato per colpa sua.
-Michi-chan,
l’ha fatto perché tiene a te!- esclamò. Michi scosse
il capo.
-Avrebbe dovuto venire da me e
chiarire… e non picchiare le persone manco fossero dei criminali
imperdonabili!- rispose di rimando lei, abbassando il capo. –Per favore, va a casa.- Steve mollò la presa, poi
sentì i passi di Michi che rientrava in casa e
richiudeva la porta dietro di sé. Il giovane alzò gli occhi al cielo,
osservando le nuvole cariche di pioggia. Era una situazione che andava risolta il prima possibile.
° ° ° ° °
Camminava avanti e in dietro per il bagno del liceo,
guardando a destra e a sinistra ogni volta che doveva tornare in dietro.
-Fammi capire.- disse Mary. –Michi e Yuri hanno litigato
perché Yuri ha picchiato Alessandro?- domandò al suo
amico Steve, poggiato al muro dello stesso bagno. Michi
quella mattina non era andata a scuola e non aveva potuto raccontare niente
alla sua migliore amica che, ora, veniva aggiornata da
Steve. –Certo che non ne combini mai una buona!- esclamò la ragazza allargando
le braccia e scagliandosi contro il giovane.
-Ho già dovuto implorare il perdono di Michi,
ora devo farlo anche con te?- chiese il ragazzo, visibilmente dispiaciuto. –Ti
ho già detto che l’ho fatto in buona fede…- sussurrò.
-Ok, ok…- Mary ricominciò a
camminare. –Dobbiamo risolvere questo problema, o sono sicura che Yuri e Michi finiranno per non
comprendersi… come fanno sempre!- incrociò le braccia al petto. –Certo, devo
parlare con lui!- esclamò.
-E io?- domandò l’amico, puntando l’indice contro di sé.
-Tu non fare niente, hai già combinato abbastanza guai!-
dichiarò Mary uscendo dal bagno. Steve lasciò cadere le braccia contro il
busto: quanti casini! E la storia d’amore non era nemmeno la propria…
° ° ° ° °
Subito dopo la scuola Mary aveva deciso di correre a casa di
Yuri. Era il giorno libero del ragazzo quindi era
probabile che non si trovasse al locale, per questo suonò il campanello e la
accolse uno Yuri
visibilmente assonnato.
-Sì?- le disse il biondino, strofinandosi l’occhio destro
con il pugno.
-Non dirmi che ti stai chiedendo che ci faccio qui.- esclamò la ragazza. Yuri fece
spallucce.
-E’ inutile che ti racconti tutto allora…- rispose quello,
rimanendo sulla soglia. Qualche istante dopo, soprattutto dopo aver notato
l’espressione cupa di Mary, il giovane si portò in dietro, facendole cenno di
entrare.
-No, mi ha già aggiornata Steve. Michi non l’ho ancora sentita ma non credo che servirebbe
parlarle…- dichiarò la giovane sedendosi sull’elegante divano della villa. Yuri le si sedette al fianco, per
nulla intimorito dal fatto di indossare solo i pantaloni della tuta. Sospirò.
-Immagino sia arrabbiata, ma la mia reazione contro
Alessandro è stata più che giusta: lui non deve
nemmeno pensare alla mia ragazza!- esclamò il giovane, giustificandosi. Mary
strinse il pugno.
-E ti pare che per questo motivo devi picchiarlo? Michi odia la gente violenta… e sono sicura che a deluderla
è stato proprio questo tuo comportamento.- Yuri si zittì. Sapeva bene che Mary aveva ragione, per
questo sospirò e le confessò le proprie paure.
-Quando ho saputo cosa aveva cercato di fare Alessandro ho
avuto paura.- con il capo chino, Yuri disse quella piccola verità. Gli occhi profondi di Mary si
proiettarono sulla sua nuca bionda, gli occhi coperti dalla frangetta bionda. –Dio Mary-chan, ho avuto
talmente paura che sentivo di morire… ho capito che io
senza Michi non vivo!- dirlo ad alta voce uccideva
ancor di più il suo orgoglio. Ma si sentiva
stranamente libero da un blocco che gli aveva fatto male. Ora qualcun altro
oltre a lui sapeva che amava Michi più di quanto
chiunque potesse immaginare.
Ma Mary, dalla sua, fece un ampio
sorriso.
Prese le mani del giovane, stringendole forte e richiamando
il suo sguardo.
-Allora fatti perdonare e dille tutto questo: non è essere debole, è solo un modo per tenerla ancor più vicina
a te.- gli fece un dolcissimo sorriso, ampio e
splendido. E mentre Yuri la guardava
si diceva che probabilmente quella giovane dai lunghi capelli castani era la
prima ragazza che si era rivolta in maniera disinteressata a lui. Allora, si
disse, era davvero un’amica. Annuì. Infondo, si ascoltano i consigli delle
amiche.
-Lo farò.-
rispose.
Mary si alzò in piedi, indicando la porta.
-Allora corri da lei, sono sicura che non
aspetta che questo.- Yuri la imitò, correndo
verso la rampa di scale, pronto a mettersi una maglietta ed
un paio di scarpe da ginnastica. Ma a metà della rampa
si voltò verso la giovane posta al centro del salone, richiamando la sua
attenzione.
-Tu rimani qui, ho bisogno del tuo aiuto… ho un’idea!-
Ringrazio…
-jennyvava: ciao
cara ^_^ purtroppo anche se Yuri ha agito con il
pugno per Michi… bè alla nostra
amica non piacciono questi comportamenti! Ti ringrazio molto per i tuoi complimenti,
e per quanto riguarda i commenti hai ragione, non sono molti ma ti assicuro che
le letture non sono per niente poche! Quindi chissà… fortunatamente non scrivo a seconda delle recensioni che ricevo, se no avrei interrotto
questa storia molto tempo fa! Però ovviamente tendo ad aggiornare le fic con più recensioni, più che altro per una forma di rispetto
per chi mi dice la propria opinione! Comunque alla prossima,
spero di rileggerti!
-daygum: già… Steve non si è tirato
in idetro a dire tutto al suo amico… io penso che qualunque
amico l’avrebbe fatto a maggior ragione il fatto che io
adoro il personaggio di Steve! Alla fine è un simpaticone ^_^ per Michi Yuri non è stato per niente maturo però… spero di rileggerti
cara, e di sapere cosa ne pensi anche di questo cap!