Encuentros y Desencuentros

di ily95
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-Mi stava cercando, capo?- chiese l'autista dell'Ambasciata, entrando nell'ufficio di Tomas.
-Sì, Nicolas, siediti.
Prese posto davanti all'uomo.
-Che succede, capo?
-Se solo lo sapessi cosa mi succede...è tua cugina.
-Mia cugina?- chiese sorpreso Nico.
-Sì...ieri ho preso a pugni uno degli ospiti più importanti che siano mai venuti a farci visita...e il problema è che non ne sono pentito. Il problema è che non mi interessa neanche che il cancelliere potrebbe lincenziarmi...mi importa solo che quel farabutto del conte non abbia toccato Nini, capisci?
-Ehm...veramente non molto.- rispose confuso.
-Già, come potresti? Nemmeno io capisco ciò che ho dentro di me, figurati come potrebbe capirlo qualcun'altro...comunque, non ti ho chiamato per questo, Nicolas...Ti ho chiamato perchè devi farmi un favore.
-Dica pure.
-Devi far fare un giro al conte Massimo in modo da tenerlo lontano dall'Ambasciata, d'accordo? Non voglio che ronzi ancora intorno a Nini.
Nini sentì la rabbia montarle dentro eppure era anche felice nello stesso tempo. Perchè Tomas non dava l'opportunità di essere felice anche a lei? Forse perchè l'amava?
Decise però di non fare domande anche perchè Tomas sembrava non conoscere nemmeno lui le risposte.
-Va bene, capo. Con permesso.
Nicolas uscì dall'ufficio e incrociò proprio il conte, accompagnato da Evaristo.
-Signor conte!- lo chiamò l'autista.
Massimo lo guardò stupito. La somiglianza con Nini era impressionante!
-Sono Nicolas Zampanò, l'autista dell'Ambasciata! Sono stato incaricato di portarla a fare un giro turistico per la città oggi!
-Ah, tu sei il cugino di Nini, giusto?
Nicolas annuì.
-Va bene, andiamo.- rispose il conte.
I due salirono sull'auto dell'Ambasciata.
"E ora dove lo porto?" pensò l'autista.

-Voglio sapere di più su quel Gaston.- disse Tony.
-Anch'io.- fece Martin e si avvicinarono al nuovo arrivato.
-Ehi amico! Quanti anni hai detto di avere?- gli chiese Martin.
-Diciotto. Proprio come te, Martin.- rispose quello, aprendosi in un sorriso.
Sia Tony che Martin dovevano riconoscere che era proprio un bel ragazzo. Sfortunato ma sempre solare e con il sorriso sulle labbra.
Ma Martin lo sentiva...nascondeva qualcosa.
I tre iniziarono a chiacchierare un po' del più e del meno.
Poi Martin si sedette di fianco a Gaston e lo scrutò con i suoi occhi azzurri.
Sofia e Lola li raggiunsero.
Sui visi di Martin e di Gaston comparve la stessa espressione. Tony ebbe un sussulto. Sebbene fossero abbastanza diversi avevano la stessa luce negli occhi, lo stesso scintillio nel sorriso.
Martin aveva i capelli corti, Gaston piuttosto lunghi.
Martin indossava vestiti firmati, Gaston degli indumenti alla buona.
Martin era il figlio dell'ambasciatore di Santa Juliana, Gaston un vagabondo.
Eppure in quel momento a Tony sembrò di vedere la stessa persona in quell'espressione del viso.
Gli occhi azzurri, i denti bianchi, i lineamenti delicati...
C'era qualcosa che faceva sembrare quei due...uguali.
-Ciao ragazzi!- salutarono Lola e Sofia.
I due le salutarono. Ma Tony rimase in silenzio ad osservare ogni minimo tratto del viso, ogni minimo movimento, che potesse accomunare quei due.

-Oh no!- esclamò Nicolas.
-Che succede?- chiese il conte dal sedile posteriore dell'auto.
-Si è fermata.- rispose l'autista. Aveva portato il conte nella zona più antica di Buenos Aires per mostrargli qualche vecchio monumento ma la macchina ora aveva deciso di non proseguire.
-Come si è fermata?- domandò incredulo Massimo.
Nicolas scese per dare un'occhiata al motore. Aprì il cofano e ne uscì una nuvola di fumo.
L'autista tossì. Guardò dentro. Non ci capiva niente, mica era un meccanico lei!
-Niente da fare.- rispose Nicolas.
-Si sposti, lasci fare a me!- rispose il conte, arrotolandosi le maniche della camicia.
-Non la credevo esperto di motori...
-Infatti non lo sono! Insomma...io sono il conte di Krikoragan! Però penso di capirci sicuramente più di te...
Massimo toccò qualcosa e dal cofano uscì ancora più fumo.
-Ben fatto.- commentò sarcastico Nicolas.
Il conte lo guardò male.
-Quindi? Che facciamo?
L'autista alzò le spalle.
-Ci conviene metterci in cammino se vogliamo tornare all'Ambasciata prima di sera.- rispose.
-Dobbiamo camminare?- chiese l'uomo.
-Pare di sì. Andiamo.
I due allora si misero in marcia.
-Senti, Nicolas...ma tra Parker e Nini c'è qualcosa?- domandò ad un certo punto il conte.
-Perchè mi fai questa domanda?
-No, così...l'ho visto molto protettivo nei suoi confronti...
-Diciamo che al mio capo piace avere tutte le donne ai propri piedi.
-Quindi non gli interessa davvero Nini, giusto? Insomma, non vorrei creare un conflitto diplomatico!- fece Max ridendo.
-No, non si preoccupi. Tra Tomas e Nini non c'è niente. Assolutamente niente.- commentò amaramente Nicolas.
Il conte sorrise.

-Bene.


Ecco qui anche il 6° capitolo! E così il segreto di Gaston sta per essere svelato! E Ninì si troverà a dover fare una scelta: l'ambasciatore o il conte? A presto con il prossimo capitolo! Grazie a tutti coloro che mi seguono.
ily





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