L'odio e la vendetta sono due
sentimenti legati, ostici e duri a morire.
Non basta cancellarli
perché spariscano.
Non basta ignorarli
perché ci lascino credere che non siano mai esistiti.
Ho sono,
così tanto sonno.
Le ferite dell'anima
bruciano come infettate da sale.
Guarda come ci hai
ridotto amore mio.
Era necessario
quest'eterno mutilarci per saziare la tua fame di vendetta?
Le dita nivee di
questo corpo sfiorano lo specchio macchiandolo di rosso sangue che
contamina la pelle di marmo gocciolando lungo il palmo da ferite
invisibili.
Un fruscio metallico
di seta mentre le catene si stringono attorno a me, dilaniandomi la
carne, spezzando le mia ali piumate e mozzandomi il respiro.
La mia benedizione non
potrà preservarli a lungo dai pericoli.
<<
Presto, fate presto e attenti! >>
UnCassandra
<<
La seconda Cassandra? >>
A differenza di
ciò che si può pensare a parlare non è
stata Bekku ma, da com'è facile intuire, Banjo.
Fuuma (la femmina) gli
rivolge un'occhiata annoiata da sopra le lenti come se la scocciasse
ripetere una cosa per lei relativamente ovvia.
<< Non
è compito nostro darvi spiegazioni. Vi basti sapere solo che
Bekku è la seconda Cassandra e che, com'è logico
supporre esista una prima Cassandra. Entrambi frammenti creati dalla Cassandra Originale.
E che tu Nanaki Bekku-chan sei in pericolo; la prima Cassandra vuole
ucciderti e la profezia di poco fa ne è stata una prova
>>
Termina con un sorriso
caustico indicando la voragine dove prima c'era la finestra da cui
sporge ancora la trave che l'ha colpita.
<< Io
non... >>
Inizia fra il confuso
e lo scettico la Profetessa, rigirandosi il lenzuolo fra le dita.
Fuuma (il maschio) si
sporge verso di lei, sorridendole gentile e posandole una mano sullo
spettinato capo biondo.
<< Hoshi
non vuole spaventarti Bekku-chan ma è per questo che dovete
venire con noi. Tenshi-sama ci sta aspettando, ti spiegherà
tutto lui >>
Ma una mano si stringe
attorno al polso del ragazzo attirandone l'attenzione.
<<
Chi... >>
Il sorriso cordiale e
pacato di Banjo è quasi irritante.
<< Chi
ci assicura che stiate dicendo la verità? Che non siate
emissari di questa prima Cassandra venuti ad eliminare Bekku?
>>
L'altra gemella emette
uno sbuffo irritato, le braccia severamente incrociate sotto il seno.
<< Ti
abbiamo salvato la vita e poi la vostra amica è tranquilla;
niente mal di testa niente pericoli no? >>
<< No ha
ragione Kizaki. Per questo, Bekku-chan... >>
Fa divertito Sanako
abbassando il capo ed avvicinando il viso a quello della ragazza,
schiudendo le labbra a un soffio da quelle di lei sotto lo sguardo
annoiato della sorella e quello nervoso dell'altro ragazzo.
<<
Permettimi di farti conoscere la verità >>
Sussurra,
posando le labbra sulle sue in un bacio leggero ma sensuale.
Nanaki sgrana gli
occhi. Non capisce di che si tratti di preciso ma è come una
sensazione, qualcosa che la irradia nel profondo.
E poi delle immagini:
Hoshizuka che ferma un'auto in corsa rischiando di farsi investire
mentre il fratello trae in salvo una bimba cadua a terra nel mezzo
della strada.
Altri squarci. Tutte
predizioni sventate.
Le labbra di Sanako si
incurvano in un sorriso mentre lui si scosta solevandosi e facendola
tornare in sè.
Alza una mano
impedendo appena in tempo a Banjo di saltare a dosso al ragazzo e
picchiarlo, probabilmente.
<< Non
mentono, sono amici >>
<<
Questo solo perché ti ha baciata?
>>
Kizaki piega le labbra
in una smorfia ricevendo la gomitata di Chiasa che lo guarda male.
<<
Scusa, ma non è obbiettivo! >>
La ragazzina gli
rivolge un'occhiata ironica.
<< Solo
perché sei geloso
non- >>
Ma la risata flautata
della gemella al loro fianco li fa distrarre.
La ragazza si rivolge
con un pigro sorriso felino al fratello alle spalle di Bekku.
<< La
prossima volta bacia Kizaki-kun fratellone >>
Sanako risponde con un
sorriso sornione, da stregatto; dà l'impressione che, se
avesse la coda, la struscerebbe maliziosamente contro il braccio della
Profetessa, sporgendosi dalla sua spalla.
<<
Banjo-kun io non sono un vero e proprio Profeta. Ma posso mostrare le
predizioni atttraverso un contatto fisico che si basi su certe
emozioni... E' così che la sorellina ci informa delle
profezie da distruggere >>
Il ragazzo si sistema
gli occhiali sul naso guardandolo diffidente.
Non sa se credergli o
meno, anche se Bekku sembra convinta che dica la verità. La
conosce, dovrebbe fidarsi di lei. Eppure...
Sospira. Forse Chiara
ha ragione, forse è solamente geloso anche se stenta a
crederlo e trova la cosa irritante.
<< E va
bene. Diciamo che potrei credervi >>
Fratello e sorella si
scambiano uno sguardo vittorioso.
<< Ma
chi è questo Tenshi? >>
Chiasa seduta di
fianco all'amica, le gambe incrociate, inclinando curiosamente il capo
biondi di lato li guarda aspettando una risposta.
I gemelli si guardano
nuovamente, poi si affiancano, spalla a spalla.
Hoshizuka si toglie
gli occhiali, pulendoli mentre Sanako si passa una mano fra i capelli.
I due sono
incredibilmente teatrali.
<< Vi
spiegherà tutto lui. Per noi c'è l'obbligo del
silenzio >>
Il fratello
dà di gomito alla ragazza, sogghignando.
<< Ma
secondo Hoshi è un tipo affascinante >>
La più
piccola sbotta qualcosa, pestandogli con forza un piede e facendo
così piagnucolare il maggiore.
<< Ma
è vero che lo trovi carino! Anche se temo che per te sia un
pò troppo vecchio sorell-ouch! >>
I tre guardano
sbigottiti la ragazza rimettere con nonchalance gli occhiali, il
gemello ai suoi piedi in lacrime.
Da l'aria di essere
una scena che s'è ripetuta molte volte nel corso degli anni,
e dopo tutto il ragazzo si riprende in fretta, anche se non smette di
piagnucolare come un bambino.
E' difficile pensare
che sia lui il maggiore fra i due gemelli.
La ragazza dai capelli
corvini porta una mano ad un fianco con un'espressione
tra l'annoiato e il nervoso dipinta sul bel viso dai
lineamenti ferini e i tratti seri.
<<
Allora? Che ne dite di spicciarvi? L'areo parte tra non meno di venti
minuti! >>
°°°
Il fruscio della
stoffa del lungo mantello sul legno del parquet è
l'unica cosa che si ode nella stanza illuminata dal sole mattutino che
si affaccia dalle vetrate che riempiono la parete frontale.
Il ragazzo che sta
fermo davanti a queste, una mano nella tasca dei jeans e una chiusa a
pugno sul vetro, il braccio trasversale e la fronte appoggiata su
questo, non sembra però farvi caso.
Gli occhi dalle
sfumature rossiccie guardano fisso davanti a sè, senza
vedere realmente nulla, coperti in parte dai capelli nivei, scalati,
che gli ricadono in un codino sopra la spalla sinistra.
E' dotato di una
bellezza efebica, rovinata dalla piega crudele delle labbra carminio.
L'alta figura
slanciata si ferma alle sue spalle, e una mano sottile dalle unghie
dipinte di nero si solleva dalla stoffa, facendo per posarsi sulla sua
schiena.
<< Hai
fallito >>
Sono le parole che si
odono, soavi e musicali, e che hanno il potere di freddare la figura e
fargli abbassare nervosamente la mano, ritirandosi indietro di qualche
passo.
Nonostante non abbia
urlato, e non ci sia apparentemente durezza nel tono di quello, sente
come un brivido percorrergli la spina dorsale e ghiacciargli il cuore.
Quello che sembra poco
più che un ragazzino ha il potere di terrorizzarla.
<< Non
avevo messo in conto loro
>>
Il cappuccio scivola
sulle spalle, rivelando una cascata di capelli color fiamma e ardenti
occhi aranciati su un viso sottile e aggraziato, ma che ha qualcosa di
selvaggio.
Il ragazzo annuisce,
per poi voltare lentamente il viso verso di lei e guardarla con
espressione vuota, lo sguardo vacuo.
<<
Esecutrice di Profezie Leona,
mi spieghi a cosa mi servi se non sai nemmeno adempiere al tuo dovere?
>>
La donna sostiene il
suo sguardo, sforzandosi di non abbassarlo e farsi vedere debole.
Potrebbe non volerla più al suo fianco, altrimenti.
E lei non
può permetterselo.
<<
Nemmeno tu avevi visto i Distruttori di Profezie gemelli, o sbaglio?
>>
Il ragazzo si
irrigidisce appena, voltandosi nuovamente a guardare fuori dalle
vetrate.
Leona si rilassa,
portando una mano al petto. Guardarlo ogni volta è un colpo
al cuore. Sarà che è così bello.
Sarà che è così inquietante.
Sembrerebbe un angelo,
se non fosse per quella maschera demoniaca che gli ricopre il lato
destro del volto, spezzata, piegata in un ghigno crudele che alle volte
viene completato da quello che si vede delle sue labbra.
<< Il
futuro è cambiato troppo velocemente. Lo specchio non mi ha
dato il tempo di avvertirti >>
Liquida la faccenda,
dopo qualche secondo.
<< Ma
con questo non vuol dire che il tuo incarico sia concluso! Recupera
Makita e Daiki e completate quello che avete iniziato >>
La donna dai capelli
rossi lo guarda per qualche istante.
<< Sei
ancora qui?! >>
Schiude le labbra,
scossa, ricacciandosi il cappuccio sul viso e sparendo in un fruscio di
stoffa dalla stanza, così com'è arrivata,
completamente ignorata dal ragazzo che si allontana dalla finestra,
andando a sedersi nel divanetto in fondo alla stanza, accavallando le
gambe e prendendo da un panno nero sul tavolino in vetro davanti a lui,
un piccolo specchio d'argento intarsiato da ametiste e cristallo.
Lo solleva, e la luce
del sole rimanda un viso giovane e imbrunito, dai grandi occhi verdi
e ricci capelli rossi che sorride mettendo in mostra dei
denti bianchissimi.
Il giovane piega il
capo, devoto.
<< Mia Cassandra...
>>
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