tre minuti
Autore:
reilin
Titolo:
Journey on Silent Rails
Capitolo: Tre
Minuti
Fandom:
Huntik Secrets & Seekers
Personaggi:
Dante Vale; Zhalia Moon;
Pairing:
Dante x Zhalia
Word Count:
865 (W)
Rating: Verde
Genere: Song-
fic, Sentimentale, Malinconico
Avvertimenti: Missing
Moments,Raccolta, Angst
Note:
Quali
sono i pensieri che si agitano nella mente di Zhalia e di
Dante nel viaggio di ritorno dal castello di Vlad Dracul, dopo il
tradimento della cercatrice dai lunghi capelli color notte? Ecco la mia
interpretazione attraverso una raccolta di Missing Moments - o per
meglio dire "missing thoughts" ispirata dalle canzoni dei Negramaro.
Disclaimer:
1. I
personaggi di Huntik appartengono ad Iginio Straffi e alla Rainbow SpA;
2. Solo Tre Minuti: dall'album "Mentre Tutto Scorre"
dei Negramaro © 2005 Sugarmusic - testo di Giuliano Sangiorgi.
3.
Partecipante al The One Hundred Prompt Project con il prompt 082. bugie
4. Dedicata ad Aya-chan e alle mitiche ragazze del forum di Huntik La Nuova Era (Shyra Ellen, Heather Morris e Starfantasy).
Tre
minuti
solo tre
minuti per
parlarti di me
forse basteranno
a ricoprirti
di bugie
come se
io dovessi
mostrar di me
quello che
ancora no…
non sono stato mai
Questo
treno che ci sta riportando a Venezia continua la sua corsa tra monti e
città, indifferente
ai sentimenti dei suoi passeggeri… come vorrei anche io
possedere la capacità
di andare dritta al mio scopo senza curarmi di nessuno…
invece tu sei seduto di
fronte a me, e mi guardi: so bene cosa cerchi, di cosa hai bisogno,
Dante… O
meglio posso solo provare ad immaginare cosa ti passi per la mente: ti
ho
mentito, tradito, ho quasi ucciso sia Lok e Sophie che te, poi ho
voltato le
spalle all’Organizzazione ed ucciso Klaus, colui che
più si avvicinava ad
essere mio padre… ti chiederai che razza di persona io sia e
di quali bassezze
io mi sia macchiata e sia capace ancora di macchiarmi. Tutto questo
leggo nei
tuoi occhi, Dante, ed ho paura, sì, temo che se non
parlerò ora, non avrò più
la possibilità di spiegarti le mie ragioni… o
quantomeno, se tu non potrai
comprendermi, io spero che tu possa comunque accettare le mie scuse. Mi
sono
rimasti pochi minuti per parlarti di me, della mia infanzia sulle
strade, della
fame, delle violenze, della solitudine… ma forse a te
sembreranno solo tante
bugie dette per attrarre la tua pietà, come se io volessi
dipingermi per la
Zhalia che non ti ho mai mostrato, che forse pensi io non sia mai stata.
Tre minuti
solo tre
minuti per
fidarti di me
pensi basteranno
a ricoprirmi
di bugie
come se
tu dovessi
saper di me
quello che
ancora no …
non sono stato mai
Se
anche io parlassi con te, ora, tu davvero saresti disposto a credermi,
a
fidarti di me, Dante? Ho paura di aver perso irrimediabilmente la tua
fiducia,
ma prima di uscire per sempre dalla tua vita, ho bisogno che tu sappia
cosa
significa trascorrere la propria infanzia senza il sostegno e
l’amore di una
madre e di un padre, non avere nessuno che sia disposto ad ascoltarti,
ad
asciugare le tue lacrime e dirti che tutto andrà bene. Nei
momenti di
difficoltà ho dovuto farmi forza e contare solo su me
stessa… ho imparato
presto che per sopravvivere bisognava dissimulare le proprie debolezze
ed
approfittare di
quelle degli altri. Poi
ho incontrato lui, Klaus, e da allora non è che la mia vita
sia diventata più facile,
però, come dire, in qualche modo lui mi ha dato il sostegno
di cui avevo tanto
bisogno, con lui per la prima volta mi sono sentita parte di qualcosa
molto
simile ad una famiglia. Lui mi ha insegnato ad essere una cercatrice,
mi ha
dato un tetto sulla testa, abiti puliti ed un pasto caldo nel piatto:
ero così
felice e grata per quello che mi era stato concesso…
Per convincerti ho
due minuti
ancora due
minuti ma
non li sprecherei
per mentirti mai.
Ora
mi guarderai con quel tuo sguardo severo, chiedendomi
dov’è finita tutta quella
gratitudine, visto che non mi sono fatta scrupolo a togliere la vita a
Klaus…
hai ragione, Dante, me lo sto chiedendo anche io… e mi sto
odiando ogni attimo
di più per quello che ho fatto a voi, a Klaus,
perché di questa mia vita piena
di menzogne non c’è una sola cosa che io salverei.
Potrei dirti che dopo aver
incontrato te, ho finalmente capito che ciò che ho sempre
bramato è essere
amata per quella che sono realmente e non per il mio potere o per
quella che
gli altri vogliono che io sia. Tu e gli altri mi avete accettata con i
miei
eccessi di sarcasmo e la mia scostanza, mi avete protetta a costo della
vostra
vita anche se ero una perfetta estranea: nessuno, neanche Klaus,
l’aveva mai
fatto per me… ma io ho tradito anche voi, ho tramato contro
le vostre missioni,
attentato alle vostre vite! Con quale coraggio posso stare ora dinnanzi
a
voi e
giustificarmi, domandarvi un
perdono che nessuna persona sensata mi concederebbe? Forse
starò sbagliando
ancora una volta, ma prima di sparire una volta per tutte dalla tua esistenza, voglio
che tu
sappia tutto, e questa volta guardami negli occhi: non sto
mentendo…
Come neve
fredda scenderei
per coprir
tutto quello
che sei
come sale
bianco brucerei
le bugie
che ogni giorno
direi
Non
voglio più mentirti, Dante, perché per me sei
diventato la ragione stessa del
mio continuare a vivere… dimostrandomi la tua fiducia
incondizionata a dispetto
degli altri e delle stesse apparenze, rivolgendomi sempre una parola
speciale
al momento giusto, piano piano mi sei entrato nel cuore e da
lì non sei più
andato via, nonostante io abbia provato con tutta me stessa a reprimere
questi
miei sentimenti. Oggi, sul tetto del castello di Vlad Dracul, mentre
giacevi
inerme in attesa del mio colpo di grazia, il tuo sguardo pieno di
delusione e
sincero dolore mi ha straziato l’anima: in
quell’istante ho capito che avrei
dato la mia vita per te… sarei scesa su di te come una
coltre di neve per
proteggerti dal male che ti circondava, avrei dato qualunque cosa per
tornare
indietro e poter bruciare tutte le bugie che ti ho detto in questi
mesi… tutte
quelle menzogne che pesano sul mio cuore come un macigno e bruciano
come se
fossero del sale su delle ferite aperte.
…un
minuto
resta un minuto
per poterti dire…
Dante, se potessero davvero le mie parole giungere al tuo cuore,
mostrarti
quanto male mi faccia l’aver realizzato di averti perso per
sempre a causa
delle mie menzogne… ed invece non posso far altro che stare
seduta di fronte a
te, incapace di sostenere il tuo sguardo, mentre il treno rallenta in
stazione
e le nostre strade stanno per separarsi per sempre.
Questa storia
partecipa al The One Hundred Prompt Project con il prompt
082.bugie .
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