Core Pride ~ di principini ed eroi di terza classe

di Lusty_Archivio
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Blatereggiando.

Salve! Ecco qui il nuovo capitolo! Stamattina mi sono dimenticata di andare a scuola. Sì, avete capito bene. Ho continuato placidamente a dormire nonostante i miei mi avessero chiamata per poi andare al lavoro come al solito. Oh, avevo sonno, diamine. Ovviamente ho rischiato una padellata in testa da mia mamma, ma dettagli. Poi, come al solito, a pranzo mi sono guardata Dragon Ball. Nella puntata di oggi Vegeta ha pure chiamato Goku per nome, si vede che gli vuole già un sacco di bene  Credo. Beh... niente, le immagini con Veggie bello vestito da gatto mi causano sempre qualche collasso mentale. Grazie come sempre per le recensioni e alla prossima! *va a studiare storia*

 

Disclaimerchemidimenticosempre » Dragon Ball © Akira Toriyama.

Se DB mi appartenesse, la squadra Ginew sarebbe ancora viva e Vegeta (AHAHAH-no) a fare danni da qualche parte. Insomma, come non si può amare quel fantastico balletto?!


 

 

 

09. » Kitten.

Goku osservò con cipiglio curioso il piccolo ammasso di pelo acciambellato tra le sue candide lenzuola, intento a lapparsi accuratamente una zampina. Aveva due begli occhietti color cenere, seriosi ed eleganti, un liscio manto scuro come la notte e un roseo nasetto puntato fieramente verso l’alto, dettaglio che gli conferiva un’aria particolarmente solenne. Era sbucato così di punto in bianco dalla finestra ed era piombato felpatamente sul suo letto, annunciando la propria nobilissima presenza con un “meow” strascicato, in tutte le più serafiche intenzioni di non volersene andare troppo presto.

Entusiasta come un bambino, Goku gli prodigò un tenero grattino tra le orecchiette appuntite. Il micetto si abbandonò ad un fievole miagolio prolungato, ma rapido ruotò subito la testolina e si voltò dall’altra parte, iniziando a leccarsi minuziosamente anche l’altra zampa. 

Antipatico!

Acchiappatolo a tradimento da sotto le zampine, il Saiyan se lo portò davanti al viso, le sopracciglia aggrottate e le labbra piegate in un’espressione comicamente perplessa.

« Mhhhh... come ti posso chiamare? », mormorò.

In tutta risposta, dopo averlo fissato intensamente per qualche istante coi suoi enormi occhioni brillanti, il felino gonfiò improvvisamente il pelo e con un selvaggio miagolio di guerra gli balzò addosso, ancorandosi alla sua faccia e azzannandogli il naso.

E mentre il sangue prese a zampillargli copiosamente dal setto nasale e un paio di zampate gli si stamparono ferocemente in testa, Goku decise che quell'amorevole gatto si sarebbe chiamato Vegeta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





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