Old Souls
#Rosa
Odore di rose.
Rose gialle, rose rosse,
rose bianche.
Una rosa qualunque.
La rosa.
Gwen chiuse gli occhi e
tentò di ricordare cosa potesse significare quel fiore.
Una rosa qualunque.
La rosa.
Quella stessa che un tempo
giaceva solitaria sulla sua scrivania con un bigliettino di scuse.
Quella stessa che aveva
annusato e di cui aveva strappato i petali, lasciandoli cadere per il
pavimento.
Quella stessa che era stata
testimone silenziosa del loro amore consumato fra le carte di un
ufficio qualunque.
Sospirò e si alzò da quel
letto troppo morbido.
Eames viveva ancora nei
suoi pensieri.
Era sopravvissuto nonostante
lei i bombardamenti onirici con cui aveva cercato di distruggere ogni
suo ricordo.
Passò i primi giorni in
compagnia di Arianna, accompagnandola a cercare abiti nuziali adatti
al suo nuovo corpo.
Scosse la testa e ridacchiò
quando vide gli occhi spalancati dal terrore dei vari abiti bianchi e
vaporosi che la commessa tentava di rifilargli.
Gwen indicò con un cenno la
porta dell'uscita e si fiondarono in una strada parigini affollata di
turisti.
Decisero improvvisamente di
sedersi a un caffè nascosto dagli alberi e dal rumore.
Il ghiaccio tintinnava nei
bicchieri di succo.
L'aria fresca svolazzava per
la città.
Rughe d'espressione
solcavano, per diversi motivi, i volti di due donne diverse.
-Arthur mi ha raccontato che
tu e Eames … -
-Già, è stato tempo fa.-
Arianna appoggiò il suo
bicchiere con forza. -Lo ami ancora?-
Gwen si passò la mano fra i
capelli. -Sì, lo amo ancora.-
Si fissarono intensamente e
si compresero.
-Dai, andiamo. Se non trovo
un abito decente, Arthur mi prenderà in giro fino alla fine dei miei
giorni.-
Un'unica frase aleggiava
nell'aria.
Sì, lo amo ancora.
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