Sins di roro (/viewuser.php?uid=39891)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gola ***
Capitolo 2: *** Lussuria ***
Capitolo 3: *** Accidia ***
Capitolo 4: *** Superbia ***
Capitolo 5: *** Avarizia ***
Capitolo 6: *** Ira ***
Capitolo 7: *** Invidia ***
Capitolo 1 *** Gola ***
GOLA
Gola
*\*Ma
salve! Sono io, Roro. Ma lo sapevate, no?
Sono tornata con
una raccolta di Shot, pur avendo in corso una fan fic: il problema di
base è che non ho molta ispirazione, in questo periodo, e,
anziché scrivere un brutto capitolo, preferisco scrivere
qualcos'altro.
E una raccolta è questo qualcos'altro.
Ho sempre amato i peccati capitali, e così... Beh, ne
è scaturita 'sta roba. Spero la gradiate, in ogni caso,
perché... Non so, mi piacerebbe che fosse gradita, ecco XD.
In ogni caso, ringrazio chi leggerà, e in particolar modo
chi commenterà. ù.ù Questo capitolo
è dedicato a tutti i golosi par mio! XD
Ah, dimenticavo: fatemi sapere qual'è il prossimo peccato di
cui vi interessa leggere. XD Bacioni! Alla prossima!*/*
Si
leccò le
labbra, prima di tuffare nuovamente le dita nella pastella.
Kagome
gli
aveva chiaramente detto di non toccare,
perché insicura del risultato. Poteva essere uscito del cibo, così come poteva essere
uscito un collante sostanzialmente
pericoloso.
O
forse
entrambi, chi poteva giudicare cosa realmente fosse quella roba?
“Shippo,
cosa fai?”.
Si
voltò,
pietrificandosi, e le sue gote presero una tenue colorazione scarlatta,
mentre
nascondeva l’arma del misfatto
dietro
la schiena, sfregandola contro la veste per ripulire eventuali tracce
dell’impasto.
“Ma
nulla,
Kagome. Stavo osservando”.
La
vide
guardarlo scettica, e si maledì per la sua sfacciataggine
– non l’avrebbe passata liscia, era assodato.
Quella sottospecie di nazista aveva
uno sguardo a dir poco
truce, e l’indice indicava un profondo solco
nella pastella.
Ok,
forse
aveva un po’ esagerato.
Ma
era colpa
sua se quella stramaledettissima roba
era così invitante?
No
di certo.
Era colpa di Kagome, così stramaledettissima
propensa ad impegnarsi in dolci non comuni
nell’epoca SenGoku – voleva
forse avvalorare il cliché
di ogni
fumetto secondo cui ogni eroina che si
rispetti è un genio nell’arte culinaria?
Alzò
gli
occhi verso di lei, cercando di sfiorare un suo qualsiasi punto debole
con
quella che soleva chiamare espressione-da-piccolo-kitsune-ferito.
Come sempre, funzionò perfettamente.
Kagome
gli
sorrise, prendendo poi qualcosa da un barattolo – biscotti?
Lo
stomaco di
Shippo fece un capitombolo. Era incredulo. Da quanti secoli
non ne vedeva?
“Li
ho fatti ieri come tentativo. Non ne
sono molto entusiasta, ma se vuoi puoi mangiarli”.
Con
aria
raggiante, il piccolo si lasciò cadere sul pavimento, il
contenitore tra le
dita – lo teneva così dolcemente…!
Sembrava maneggiare un cristallo, o un
qualcosa di altamente fragile, e non uno scatolo di biscotti.
Mah,
era nel
suo carattere l’amare i dolci, no?
E
li avrebbe
amati.
Infilò
la
manina nel barattolo, e ne trasse uno – era di un bel
marroncino, sintomo che
era cotto alla perfezione, e sembrava molto
buono. Un rivolo di bava iniziò a scorrere lungo
il mento del cucciolo.
Se
lo rigirò
ben bene tra le dita, quasi commosso – diavolo! Come aveva
sopravvissuto sino a
quel momento senza di loro?
“Che
bello…”,
biascicò, strofinandosi una manica del kimono sul musino,
per asciugarlo. Quel
biscotto era da incorniciare.
Dopo
essere
stato accuratamente digerito, ovvio.
Aprì
piano le
fauci, pregustando il momento.
Sempre
di più. La sua bocca lambiva il dolce sempre di
più.
Una
lacrima
gli si formò all’angolo dell’occhio, e
sospirò, affranto.
Era
tutto
troppo perfetto.
Dov’era
quel dannato Inu-Yasha?
Solitamente,
era lui ad arrivare baldanzoso e strappargli il suo
tesoro. Dov’era
finito?
Si
girò
intorno più e più volte, ma la stanza era vuota
– non considerando Kagome,
seduta in un angolo ad impastare. Presto ci sarebbero stati nuovi
biscotti da
elemosinare.
Sogghignò.
Dopo
essersi
accuratamente leccato le labbra, osservò il biscotto.
Era
uno.
Ma
lui li
voleva tutti.
Voleva
sentire la bocca piena, e le briciole scendergli in gola,
pizzicandogliela.
Voleva che quel sapore non svanisse.
Voleva ogni singolo biscotto.
Sorrise,
infilando nuovamente la mano nel barattolo e prendendone quanto
più poteva,
sforzandosi di non lasciare la presa. Vide distintamente una macchia
rossa
correre a rotta di collo verso l’abitazione, e
imprecò mentalmente, mentre
infilava i biscotti in bocca.
Erano
suoi.
E
non era di certo colpa sua se era goloso…
…
no?
|
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Capitolo 2 *** Lussuria ***
Lussuria
Lussuria
*\*
Salve!
Non ci ho messo poi tanto ad aggiornare, no? ^.^ Sarà
perché questa raccolta mi ispira. Insomma... Non riesco a
scrivere BoY, ho un tremendo blocco, ma almeno questa roba qui riesco a
buttarla giù! *.*
Peggio per voi e meglio per me, vero? XD
Oggi avrei dovuto pubblicare Ira, ma... Ma Ira è
indivisibile da
Invidia. E Invidia è l'ultimo peccato. Ergo? Ira
sarà il
penultimo, e tanti saluti ai miei buoni propositi XD.
Beh, Lussuria non è poi così male, come peccato,
no?
Io l'ho sempre trovato affascinante,
in un certo senso. Anche se non amo propriamente chi ne soffre... (Sono
più per Ira-Invidia-Gola, Accidia a sprazzi XD).
[Inizio angolo Sentimentale]
In ogni caso, questo capitoletto è dedicato a Valeria -alias
Yunie88- mia grande amica. Vale, lo so che sono una palla spaventosa, e
che quando mi deprimo fate tutti fatica a sopportarmi, ma...
ç.ç Grazie mille! ù.ù
Questo capitolo te lo
dovevo, a casa di Giovanna ce la siamo davvero, davvero pariata! XD
[Fine angolo Sentimentale]
Insomma, adesso mi eclisso per un po' e vi lascio al capitoli. I
ringraziamenti a dopo!*/*
Donne.
Beh,
lui le amava, le donne. Amava
crogiolarsi tra
quei corpi morbidi, e odorarle fino
a
non sentire null’altro che loro.
Sì,
le amava proprio.
Si
grattò il
capo, mentre sedeva in uno spiazzo.
Che.
Noia.
Era
tutto così noioso! Con i
soliti vecchi samurai
che raccontavano di improbabili combattimenti con lo youkai
di turno, o dei contadini, stanchi dopo ore ed ore di
lavoro. Li guardava quasi con sdegno, sollevando appena il capo dal
palmo della
mano destra.
Dov’era
la maledizione?
Avevano
davvero vinto?
Il
consunto
abito da monaco era ancora il suo capo preferito, e soleva indossarlo
sempre,
durante i suoi soggiorni in villaggi lontani.
Non
gli
piaceva quel posto.
Non
c’erano
donne.
Eppure,
lui
aveva così sperato in qualche fortuito incontro! Magari con
una bella prostituta di
passaggio, o con qualche giovane contadina. Immaginava la cruda
passione
dell’una e l’innocente candore verginale
dell’altra, e il suo desiderio
accresceva. La donna era davvero
una
creatura fantastica.
Sorrise,
creando nella sua mente l’immagine incerta di una ragazza
gemente, e chiuse le
palpebre, nel tentativo di renderla più nitida possibile.
Mm?
Lei?
Sbatté
più e
più volte gli occhi, incredulo.
Sango?
Quando
mai
sua moglie era protagonista di
simili
pensieri? Lei era la sposa, la madre, la genitrice.
Ma lui non era fedele
– non propriamente, almeno.
No?
La
fedeltà non era nel suo dna. Suo padre, e suo nonno, e ancor
prima il suo
bisnonno, erano amati. In ogni
senso.
Ghignò,
immaginando un harem di donne bellissime carezzarlo e baciarlo.
Le
sua solite fantasie.
Si
leccò le labbra con lussuria,
mentre
i suoi pensieri si spingevano pian piano sempre più in
là, raggiungendo il clou
dei suoi desideri.
Peccato
che in quel villaggio non vi fosse una
donna, fu costretto a constatare, quando le palpebre si
dischiusero un
minimo, e la luce del sole riprese a fluire tra le lunghe ciglia nere.
A
quanto gli era stato riferito, le donne del villaggio erano divise tra
la casa
del signore, in cui la giovane principessa – la giovane e bella principessa – aveva
appena partorito il suo primogenito, e i
campi. Alcune vegliavano sull’anziana miko del villaggio,
ormai giunta ad un
passo dalla morte.
Rabbrividì.
La
bellezza aveva vita breve.
Anche
lui, un giorno o l’altro, sarebbe sfiorito.
E, quel giorno, quale donna sarebbe mai caduta ai suoi piedi?
“Sango”.
Vide
gli
uomini voltarsi verso di lui, interrompendo i vari discorsi, e si
grattò la
nuca, imbarazzato. Aveva parlato ad alta voce.
“Chi
è Sango?”.
Un
uomo più
anziano degli altri si era voltato in sua direzione.
Le
iridi
erano quasi bianche, sintomo della sua incapacità di vedere, e la bocca leggermente aperta.
Marcate rughe gli coprivano
il volto pallido, e le labbra erano completamente screpolate. Doveva
essere
stato molto bello, perché i lunghi capelli grigi e i tratti
somatici gli
conferivano una vaga aria di bellezza.
“Mia
moglie”,
fu l’imbarazzata risposta di Miroku – aveva preso
ad agitarsi sulla panca,
maledicendo Inu-Yasha. Perché quello
sciocco hanyou aveva voluto andar lui a reclamare la
ricompensa?
“Le
mogli vanno sempre viste con
riguardo”.
Annuì,
pensoso, mentre il vecchio si apriva in un sorriso sdentato, alzando
poi gli
occhi al cielo.
“Sarà
lei a restarti accanto quando tutti
ti abbandoneranno”.
Miroku
sorrise.
Sì,
in
effetti era così. Sango gli sarebbe rimasta sempre
accanto.
Sentì
un
debole vociare – due giovani contadine discendevano il
sentiero proveniente dalla
residenza della principessa, ridacchiando tra loro.
Ghignò.
Sango
gli sarebbe sempre rimasta accanto,
certo…
…
Ma nulla gli vietava di conoscere
altra gente.
*\* E'
OOC?
Vi chiedo: Miroku è OOC? *.*
Io non so, ma non credo sia un uomo propriamente fedele alla propria
moglie. Ama Sango, certo, ma... Ma l'impulso di guardare le altre ce
l'ha sempre XD. Non ce la faccio ad immaginarlo un hentai redivivo,
scusate XD.
Poi... Penso che questa Shot non sia poi chissà che cosa, e
me ne scuso. ù.ù Non me ne vogliate!
RINGRAZIO:
pillo
(Oddio, ti ringrazio. Non
posso credere che esista realmente gente che trova i miei lavori
bellissimi... ç.ç Mi commuovo! Sono felice di
sapere che
ti ho fatto venir fame XD. Strano a dirsi, ma sapere che una Shot sulla
Gola fa sentire affamati è un grande onore. Felice anche di
averti fatto apprezzare Shippo ^^. Baci, spero che anche questa Shot ti
sia piaciuta!).
kaggychan95
(Susu, non l'hai
mica fatto intenzionalmente! ù.ù Ti ho
già detto
di non preoccuparti, quindi... ù.ù Fatto venire
fame
anche a te? ò.ò La cosa mi sciocca. Non credevo
che avrei
avuto un simile ascendente su di voi, non in campo di "fame". XD Lieta
di sapere che la Shot ti è piaciuta, e felice che la
descrizione
della sua fame ti è parsa simpatica. Bacioni!).
mikamey
(ò.ò Un
amore? ò.ò Davvero? ò.ò Io
lo trovo
irritante! XD Va beh, sono di parte, l'ho scritto io! XD In ogni caso,
sapere che il rapporto tra Inu-Yasha e Shippo ti sembra in linea con il
manga mi rende molto felice, perché... Perché
sono sempre
convinta di rendere tutto OOC! XDXDXD I complimenti, come sempre, sono
graditissimi ma mi scioccano non poco e... ç.ç
Perfetta?
Io? Ma se sono anormale! XD No, sei troppo dolce con me, mille mille
grazie! ç.ç Al prossimo peccato, sperando che
questo ti
sia piaciuto!).
ryanforever
(Le raccolte di
Shot sono una cosa che adoro fare, e, notando che ero incapace di
scrivere BoY, ho deciso di passare a qualcosa più in linea
con
il mio umore. E' così che è nata quest'ennesima
raccolta
XD. Poi... ò.ò Un genio? No, non scherziamo. Sono
una
pazza sclerotica, non un genio! XDXDXD La lussuria l'hai letta, per
l'invidia ci vorrà un po'... Bacioni!).
Kagome19
(Grazie! ^^ Sono
felice di sapere che l'idea ti è piaciuta ^^. In quanto al
peccato... Sei stata accontentata, contenta? ^^ Baci!).
demetra85
(ù.ù I
sette vizi capitali sono una cosa che amo, non potevo non usarli XD.
Sono lieta che hai deciso di seguire questa raccolta, e spero sia
sempre all'altezza delle aspettative, dato che sono un'inetta e ne
combino di cotte e di crude XD. Baci, spero che la Shot sulla lussuria
ti sia piaciuta!).
kaggy95 (Ma
ciao! ^^ Guarda che
io su msn mi connetto, ma solo dalle cinque di pomeriggio.
ù.ù Faccio i salti mortali, per passare un po' di
tempo
in linea, se hai bisogno puoi contattarmi ^^. Ho aggiornato abbastanza
in fretta, seconde te? *.* Spero di sì! Baci!).
kirarachan
(ò.ò
Genio? Vale, non elogiare il mio mono-neurone, potrebbe iniziare a
crederci davvero! E non sarebbe un bene! XD ù.ù
Sì, comunque. Sesshomaru sarà la superbia - chi
meglio di
lui? XD Per Miroku, invece, hai poc'anzi avuto la risposta. XD Baci,
spero che il capitolo ti sia piaciuto!).
inufan4ever
(ç.ç
Kikka-chan, così mi commuovo! Tu mi conosci, sai che ci
resto
secca se vengo elogiata troppo! ç.ç L'accidia
l'avrai
presto, lo giuro... In quanto all'ira... Non puoi chiedermi di dividere
Inu-Yasha da Kagome XD. Anch'io ti voglio benissimo! Bacioni enormi!).
Mille grazie anche a chi ha messo la raccolta tra le preferite e a chi
legge. Spero di non avervi delusi!
Cercherò di aggiornare presto -prestissimo se vedo un numero
di commenti molto, moooolto decente ù.ù.
Quindi, ciao!
Al
prossimo peccato...
|
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Capitolo 3 *** Accidia ***
Accidia
Accidia
Accidia?
Gliene
aveva
parlato Kagome, tempo prima. Diceva che era un peccato.
L’essere
pigro. Il lasciare tutto agli altri.
In
effetti,
lui ne soffriva.
Non
che fosse
totalmente disinteressato verso il prossimo, certo, ma
preferiva… preservare il
suo essere, ecco. Quindi
evitare le battaglie, e persino i diverbi verbali.
Per
questo,
da un paio di giorni, cercava di evitare il signorino Inu-Yasha. Era un
attaccabrighe.
“Diavolo,
un demone!”.
“Dannazione,
quei dannati non la smettono
di infastidirci, anche se Naraku è morto”.
Impallidì.
Demoni?
Oh,
no. Non
di nuovo. Era già stato costretto
a
seguire quel gruppo di pazzi in troppe battaglie. No, non era possibile.
“Myoga,
tu vieni con noi, vero?”.
Che
ingenuo,
Shippo.
Il
cucciolo
di volpe lo guardava con aria interessata, giocando con una delle sue stupidissime armi da kitsune. Se ci
teneva tanto a darsi da fare, che ci andasse da solo.
Perché
andare?
Lui
amava
leggere, e informarsi sulle invenzioni del ventunesimo secolo. Non gli
interessava minimamente combattere.
Era il suo signorino ad amare le
lotte, non lui.
Lui
aveva
sempre mirato a vivere una vita tranquilla, in una piccola casa in
campagna,
rilassato. E, soprattutto, un’esistenza senza
demoni.
Era
così inutile combattere.
Ed era stancante.
In
fin dei
conti, quei demoni sarebbero tornati. Non c’era giorno senza
attacchi, no?
E
allora
perché combattere?
Era
molto più
appagante nascondersi nella foresta, e aspettare la fine della
battaglia. Ecco,
nascondersi era la sua specialità.
Era
così appagante non farsi
trovare dai nemici –
e dagli amici. Era l’unico modo per salvarsi.
Per
chi vuol
vivere una vita tranquilla, non va bene il lottare.
Sbadigliò,
coprendosi con una mano la piccola
bocca, e strofinandosi gli occhi.
Era
ancora
notte!
“Myoga,
vieni?”.
Il
signorino
Inu-Yasha lo guardava. Davvero credeva lui l’avrebbe seguito?
Stupido
ragazzino.
“Dai,
Myoga!”.
Anche
la
signorina Kagome?
Piantò
gli
occhi al suolo, saltandole sulla spalla. Solitamente, era lei quella
più
difesa, perché il signorino Inu-Yasha non avrebbe permesso a
nessuno di sfiorarla.
Si
sedette,
cercando nelle ampie maniche del suo abito una pergamena, e la
srotolò,
lasciando la ragazza interdetta.
“Cos’è?”.
Sospirò
– “È
un testamento, signorina Kagome. Così, se mi porterete alla
morte tutti
sapranno cosa mi ha ucciso”.
Lei
sembrava
titubare. Se avesse insistito, forse gli avrebbe permesso di restare
lì.
“Ma
tanto, io
morirò in un campo di battaglia, perché il mio
padrone vuole così!”.
“Myoga…”.
Stava
per
aggiungere qualcosa, ma notò il signorino
giungergli accanto, e fulminarlo. Si senti prelevare dalla sua
sistemazione, e
piazzare innanzi al volto di Inu-Yasha. Era infastidito.
“Non
manipolare Kagome. Se non vuoi
venire, non c’è problema”.
“Signorino…”,
mormorò.
Avrebbe
potuto riposare? Restare vivo?
Il
signorino
l’alzò ulteriormente, prima di
lanciarlo nella stanza e uscire, seguito dai compagni.
Si
era
salvato.
Balzò
in
piedi, saltellando fino alla finestra. Si scorgevano chiare le sagome
dei
demoni giunti nei pressi del villaggio, e la scia di fuoco e fiamme che
li
seguiva.
“Oh”,
borbottò, riponendo il rotolo e scendendo dalla precaria
sistemazione.
Un
buon odore
di stufato permeava l’aria, e la stanza era piacevolmente
riscaldata. Si
sedette sulla piccola coperta lasciata in un canto, e vi si
accoccolò.
Lui
non era
accidioso.
Era
solo
pigro.
*\* Lo ammetto.
Questo capitolo l'avevo terminato da un po', ma non riuscivo a trovare
il tempo di postarlo. ù.ù Me ne vergogno
profondamente.
Tra problemi vari (Leggete: La scuola), non riuscivo ad aprire Word
senza avere un attacco di panico. Il capitolo di BoY è a tre
quarti, la Shot sulla Superbia quasi terminata e quella sull'Avarizia
da iniziare. ù.ù Ma, per il resto, ho scritto
tutto.
Allora, i ringraziamenti saranno brevissimi, ma ho cinquanta cose da
fare, e solo dieci minuti... -.-
RINGRAZIO:
kaggy95
mikamey
demetra85
inufan4ever
kaggychan95
ryanforever
Kagome19
Yunie88
pillo
kirarachan
Come sempre, ringrazio di tutto cuore anche chi legge
solamente,
e chi mette la raccolta tra le preferite ù.ù
Grazie
mille, siete gentilissimi!
E ora, vogliate scusarmi, devo emulare un po' il vecchio Myoga... XD
Al prossimo peccato! */*
|
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Capitolo 4 *** Superbia ***
Superbia
Superbia
Nessuno.
Non
c’era nessuno, su quella
terra, lontanamente
paragonabile a lui.
Non
esisteva
youkai che non invidiasse il suo sangue – puro.
Così dannatamente puro! Era
l’immagine della perfezione. Era ciò che tutti,
indistintamente, volevano essere.
Eppure
non
era contento.
Continuando
il suo incedere, si voltò.
Un
branco di
demoni si era inchinato, e l’osservavano con rispetto misto a
terrore –
sogghignò.
Terrore.
E
rispetto.
Ogni
demone
doveva vergognarsi del proprio essere, ogni youkai doveva sentirsi inferiore.
Perché
nessuno era così perfetto.
“Signor
Sesshomaru, cosa vogliono quei
demoni?”.
Serrò
le
labbra, valutando l’ipotesi di ucciderli.
Erano troppo impuri, per stargli
accanto. Il loro odore lo disgustava tremendamente, e i loro volti sporchi e maleodoranti
lo rendevano sdegnoso.
Non
era
concepibile l’esistenza di esseri così impuri, non
per lui.
“Signor
Sesshomaru!”.
Anche
Jaken
non era degno di proseguire al suo
seguito. L’avrebbe dovuto abbandonare tempo prima, quando ne
aveva avuto la
possibilità, ma era troppo impegnato a cercare Naraku, per
sbarazzarsi di un inutile demone.
Ed
ora non
aveva tempo di ucciderlo.
Tanto
valeva
consentirgli di proseguire con lui il cammino, e poi lasciarlo nella
boscaglia.
Perché
tutti erano indegni di stare con lui.
“Sesshomaru-sama,
è un onore, per noi,
incontrarla…”.
Una
yasha era
uscita dalla folla, e gli si era avvicinata.
Indossava
un
consunto kimono rosso, e i lunghi capelli biondi era fermi in una
debole coda
di cavallo. Lo osservava, tentando di contenere la paura.
Dentro
di sé,
Sesshomaru rise. Sciocca donna:
credeva di rabbonirlo con il suo bel faccino? O, magari, sperava di sedurlo?
In
passato
era già avvenuto – sciocchi demoni impuri che
volevano mescolare il loro
orrendo sangue con quello di un
principe. Sognatori, sciocchi sognatori. Agognavano ad un destino
irrealizzabile – lui? Con un demone di
basso rango?
Storse
il
naso, e strinse con forza le labbra, nel tentativo di non lasciarsi
sfuggire
neppure una sillaba.
“Siamo
una stirpe povera, e non abbiamo
molto da offrile.
Ma,
se ha bisogno di qualcosa, non si
faccia problemi a dirmelo”.
“Sparite”.
Superiore.
Lui
era
superiore. Tremendamente superiore a quegli youkai inutili.
Non
dovevano osare. Non dovevano
rivolgergli la parola,
perché non ne erano degni. Nessuno
ne
era degno.
Né
suo
fratello, né la sua discendenza mezzo
sangue.
Neppure
quei
demoni che ora lo osservavano turbati.
Nessuno.
Si
voltò,
senza degnare la donna di uno sguardo, e riprese il suo cammino
– solo i passi
di Jaken, deboli mentre pestavano i ciottoli sul sentiero, lo
accompagnavano
nel suo incedere.
La
sua figura
era armoniosa.
Il
suo volto
bellissimo.
Il
solo
osservarlo doveva incutere terrore ai demoni. Perché, loro,
non potevano
neppure sperare di eguagliare una simile perfezione. Loro non potevano
sperare
in eredi altrettanto magnifici. Loro potevano solo odiarlo.
Perché
la
perfezione o la si ama, o la si detesta.
E
lui non era
fatto per essere amato…
“Sesshomaru-sama,
quei demoni se le sono
cercata!
Come
hanno osato rivolgerle la parola
così impunemente?”.
Si
voltò un
minimo, il necessario per osservare il viso orrendo
di Jaken, i grandi occhi puntati verso il suolo, le mani strette a
pugno.
Con
il tempo,
quel debole demone aveva capito
come
comportarsi. Aveva capito come servirlo.
Ma
non era
perfetto.
E,
prima o poi, se ne sarebbe sbarazzato.
Lui mirava alla perfezione, no?
*\*
Salve, carissimi!
Sono felice di ritrovarvi tra le pagine di Sins, per questo nuovo
aggiornamento ^^.
Allora, allora, allora... Questa volta il protagonista era Sesshomaru,
eh? ù.ù Cosa dite, l'ho mantenuto IC almeno un
pochino ino ino?
Spero di sì.
Il capitolo, per la cronaca, è dedicato alla mia Kaddy, con
la speranza di non aver scritto un'oscenità XD.
RINGRAZIO [Terribilmente in breve, dato che tra poco devo andare a fare
una cosa]:
inufan4ever
^.^ Fa nulla se hai commentato in ritardo! L'essenziale è
che hai commentato, Kikka-chan XD E no... Non credo di essere favolosa!
XD Baci!
kaggychan95
ò.ò Beh, tutto è meglio della scuola,
Stefy cara. XD Spero che Lord Fluffy ti sia piaciuto, baci!
mikamey
ù.ù Tu hai avuto uno spoilerino ino ino prima che
postassi. ù.ù Spero che anche il seguito sia
stato di tuo gradimento! Baci!
Kagome19
ò.ò Divina? ò.ò
Dèi... Grazie! °///° Non me l'aveva mai
detto nessuno! ù.ù
kaggy95 XD
BoY è a tre quarti, sì, ma non so quando
avrò la forza di finirlo. ù.ù Mi
impegnerò, comunque, te lo prometto.
HimeChan XD
Hime, tesoro! XD Tu hai avuto spoiler di ogni genere (Non ricordo se ti
ho dato anche un pezzo di questa, però!).
ù.ù Che te n'è parso del capitolo?
jessy je ò.ò
Mi adori? Addirittura? ò.ò Non preoccuparti se il
commento è breve, comunque ^.^ Spero che mi farai sapere se
anche questo capitolo è stato di tuo gradimento!
pillo ...
Bello? Davvero? O.o Io credevo mi fosse uscito tremendamente male!
Spero che il peccatore di questo volta ti sia piaciuto! Bacioni!
ryanforever
ò.ò Geniale? ò.ò Comunque,
sono felice di sapere che la Shot su Myoga è stata di tuo
gradimento!
KaDe Amour,
non devi scusarti ù.ù Sono felice di sapere che
ora stai meglio, e che, presto, avremo il nostro sito personale...
*KEKEKE* *.* Saremo grandi, Kaddy tesoro! XD Sono stata veloce?
[Dì di sì!!! *.*] Un bacione da Roro [La
commentatrice Cattiva]
Grazie anche a chi solo legge, e a chi mette la fan fic tra le
preferite. Spero di meritare quest'onore! ^.^
Baci a tutti!
Al prossimo peccato...*/*
|
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Capitolo 5 *** Avarizia ***
Avarizia
Avarizia
Alzò
il
palmo, trionfante.
La
Shikon no Tama.
Perfettamente
sferica.
Perfettamente
sua.
Quella
perfezione gli apparteneva.
Era
solo,
solo e unicamente sua.
Mosse
la mano.
Le
Sfera ondeggiò, rotolando un po’ sul
palmo.
Nera.
Quel
nero così intenso
scatenava in lui
reazioni contrastanti. Era come il caldo e il freddo, come il sole e la
luna,
come uno youkai e un ningen.
Diversi.
La
Sfera tra
le sue mani, e quella che, tempo addietro, era stata nelle mani di
Kikyo,
potevano dirsi uguali?
Poteva
quel
gioiello così nero,
così sporco,
così malvagio essere il
medesimo di quello tra le mani delle defunta
sacerdotessa? Quella Sfera rosea
–
solo pensare a quel colore lo costrinse a stringere la manca a pugno,
mentre le
destra tremava, e con essa la piccola
Shikon – era la stessa?
Tutto.
Ora
avrebbe
potuto aspirare a tutto. Aspirare
al potere. Alla forza. Alla
vittoria.
Avrebbe
potuto uccidere Inu-Yasha. Perché, ora, era lui il
più forte.
Sì,
avrebbe
avuto tutto. Avrebbe strappato a
quello sciocco hanyou tutto ciò che amava, e
l’avrebbe fatto suo. Avrebbe
ucciso quegli sciocchi che continuavano ad ostacolarlo esattamente come
aveva
fatto con Kikyo.
Un
ghigno si
dipinse sulle sue labbra rosse, mentre la manca si rilassava e scorreva
tra i
suoi capelli neri.
Avrebbe
potuto uccidere tutti, con quel potere tra le mani.
Ma
non
avrebbe ucciso quella donna
– la
reincarnazione di Kikyo. Quella stolta
così simile alla sacerdotessa la odiava. Odiava quel volto
così simile a quello
di Kikyo. E odiava sapere che lei amava
Inu-Yasha.
Quello
sciocco hanyou era amato.
Ma
presto lo
sarebbe stato anche lui.
Perché
l’avrebbe avuta, quella donna. L’avrebbe avuta come
non aveva potuto avere
Kikyo, l’avrebbe strappata ad Inu-Yasha.
Sarebbe
diventata sua.
Come
tutto.
Tutto
sarebbe
stato suo.
Solo
suo.
Mm?
Un
solco.
La
sfera non era intera?
Dov’era
quella scheggia?
Perché
quella superficie non era completa?
Mancava.
Mancava
ancora un frammento. La Sfera non era completa.
La
Shikon no Tama era inutile.
Crollò
al
suolo, inerme, mentre la Sfera scivolava dalla sua presa non
più salda, e
correva lungo il pavimento di legno, fino a ruzzolare contro la parete
opposta.
Un
duello.
Lo
fronteggiava, con la sua eterna imperfezione.
Non
era completa.
Sembrava
schernirlo.
Un
pugno.
La
mano corse
disperata contro il muro di legno dietro di lui.
Scheggie.
Osservò
il
palmo graffiato, l’enorme buco nella parete, il pavimento
coperto di legno.
E
la Sfera
ancora innanzi a lui.
Dannazione.
Lo
odiava,
dunque?
Era
odio,
quello che la Shikon provava nei suoi confronti?
Perché
non voleva essere sua?
Si
opponeva.
Il destino parteggiava per il suoi antagonisti, aveva stabilito fin
dall’inizio
una vittoria che non sarebbe mai stata sua.
Ma
non si sarebbe arreso.
Il
futuro non
lo vedeva vincitore.
Ma
lui voleva
tutto.
Voleva
che
quell’hanyou perdesse tutti i suoi affetti.
Che
quello
youkai così irritante smettesse di sentirsi superiore.
Che
quella
sterminatrice perisse, e con lei quel dannato monaco.
E
che quella
mocciosa – quella dannata mocciosa, quella stupida donna
– divenisse sua.
Voleva
ottenere tutto.
Non
gli
importava del futuro.
Avrebbe
vinto
lo stesso.
La
Shikon
sarebbe divenuta sua. Come tutto.
Perché
lui era Naraku.
E avrebbe vinto.
*\*
Sbaglio o ho superato qualche soglia di demenza, con quest'ultima Shot?
In fin dei conti, non potevo scrivere di Naraku senza provarne pena:
non posso farci nulla. Ha fatto tanto male, ha ucciso tante persone, ha
rovinato tante vite... Ma non riesco a odiarlo. Non totalmente.
Perché, dopotutto, Naraku è semplicemente solo. A mio parere,
anche le sue emanazioni, in fin dei conti, non sono altro che strumenti
per sentire di meno la solitudine.
Poi... Mah, forse l'ho fatto un po' ossessionato da Kagome, ma la
spiegazione è presto data: Onigumo voleva Kikyo. Naraku,
dunque, non può essere totalmente indifferente a Kagome, non
ora che la sventurata miko è definitivamente morta. Insomma,
Naraku non ama Kagome - come potrebbe amarla? Lui non ama nulla! - ma
vuole comunque strapparla ad Inu-Yasha, perché, in fin dei
conti, Naraku vuole ciò che non gli appartiene. Kagome
compresa.
Bah, penso abbiate capito XD. In caso contrario, mi rimetto al vostro
giudizio.
Mm... Ah! Sì!
Questa Shottina è completamente dedicata a Celina. *.*
Tesoro, grazie per avermi aiutata con il blog! Una baka come me poteva
solo combinare casotti. ù.ù Sei troppo gentile,
con me! E spero che il capitolo ti sia piaciuto!
Chiedo venia se non ringrazio, ma è tardi - non proprio, ma
devo andare a nanna, tra poco XD - e devo completare un lavoro.
RINGRAZIO:
kaggychan95
kirarachan
pillo [ò.ò Chiamarmi sensei? Beh,
se vuoi sì. Ma sono una frana, non so quanto ti convenga XD]
mikamey
KaDe
Himechan
Kagome19
celina
ryanforever
Ringrazio anche chi legge soltanto e chi aggiunge la raccolta tra le
preferite!
Ciao a tutti!
E al prossimo peccato!
|
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Capitolo 6 *** Ira ***
Ira
Ira
Chiuse
gli
occhi, tentando di contenersi. Una bomba ad orologeria sarebbe stata
più
rilassata, probabilmente.
Rabbia.
Sì.
Era
arrabbiato.
E
molto.
Era
furioso.
Avrebbe volentieri preso quel lupaccio spelacchiato e
l’avrebbe gettato in un
crepaccio. Ma Kagome si sarebbe arrabbiata – e lui non voleva
far arrabbiare
Kagome, no?
“Kagome,
come sempre sei bellissima”.
“Grazie,
Koga, sei anche troppo galante”.
Certo.
Lui era galante.
Perché
lui non era un tipo rozzo e
antipatico,
no?
La
presa su
Tessaiga s’intensificò, e sentì
qualcosa prudergli – le mani. Voleva dunque ucciderlo?
Mm…
Eliminare
Koga sarebbe stato un giochetto. E avrebbe scacciato quel lupastro
dalle loro
esistenze.
Tanto
valeva
tentare, no?
“Kagome,
sicura di voler restare con
questo botolo?”.
“Koga…”.
Inarcò
un
sopracciglio, ringhiando.
Botolo?
Lui
non era
un botolo.
Fece
schioccare le dita, sentendo il desiderio di sfogare la sua rabbia contro qualcuno. Quello youkai era la
vittima adatta per placare un po’ la sua rabbia.
Fece
per
alzarsi, carezzando Tessaiga – la katana lo capiva. E non
vedeva l’ora di
passare da ferraglia arrugginita a zanna.
Si
morse il
labbro inferiore per contenere quel desiderio di morte –
eliminarlo sarebbe
stato inutile.
Gli
girava la
testa al solo pensiero di uccidere.
Indietreggiò
nuovamente sotto le fronde del Goshinboku, ripetendosi che era inutile
ammazzarlo. Sarebbe solo servito a farsi odiare da tutti. E da Kagome.
Lui
non
voleva farsi odiare da Kagome, no?
Oppure,
sì.
Lui voleva che lei lo odiasse. Perché poi non sarebbe stato
duro separarsene.
Perché
quella
mocciosa era irritante, e irritante era il modo in cui faceva scemare
la sua rabbia – era la
rabbia a renderlo simile
ad un demone. Senza rabbia, lui era un umano.
E
quella
spada stretta tra le sue mani non era adatta, ad un uomo –
era la spada di suo
padre, del resto. Un’arma demoniaca.
“Kagome,
guardalo, è un cagnolino
inutile!
E
ti ha spezzato il cuore mille volte!”.
Spezzare
il cuore.
Che
sciocco.
Koga
era
proprio stupido.
Faceva
perno
sempre sulle stesse motivazioni.
Non ti ama.
Ti ha sempre spezzato il
cuore.
Ama
Kikyo.
Sempre
le
stesse argomentazioni. E la rabbia
saliva.
Avrebbe
potuto dire di meglio, per screditarlo. Era fastidioso
sentirgli dire sempre quello.
Guardò
Tessaiga.
Sorrise.
Era
un allenamento,
uccidere.
Si
alzò.
Avanzò.
“Non
importa se mi spezza il cuore.
Io
lo amo lo stesso”.
Lo
amo lo stesso.
Si
lasciò
scivolare contro il tronco di un albero, ghignando.
Ecco
l’ascendente che lei aveva su di lui.
Ogni
desiderio di uccidere era passato,
e
la osservava intontita mentre si congedava da Koga.
Lo
amo lo stesso.
Quella
dannata ragazzina!
Era
fastidiosa. Kagome era il suo
più grande
fastidio.
Per
un
peccatore come lui, un angelo come lei era irritante.
Con
il suo
eterno sorriso, con la sua aria dolce, con i suoi capelli neri, con i
suoi
grandi occhi nocciola… Era troppo angelica.
E
forte.
Kagome
era
forte, la sua esatta antitesi.
Come
avrebbe
fatto, altrimenti, a resistere ogni volta che lui andava
da Kikyo? E a trattarlo sempre con dolcezza?
Kagome
era il
suo più grande peccato. E al tempo stesso la sua
più grande redenzione.
E
pensare che
una volta era l’ira…
Il
suo peggior peccato.
*\*
Chiedo venia per il ritardo.
In realtà, questa è la prima Shot di questa
raccolta che
ho scritto, quindi doveva essere postata relativamente in fretta, ma
così non è stato. Mi scuso.
Poi... Happy Bday, Aryuna tesoro! *.* Lo so che era un paio di giorni
fa, ma... ma solo ora ho avuto il tempo di postare. XD Spero mi
perdonerai. E che accetterai in dono questo capitolo XD
RINGRAZIO:
KaDe
Kaggychan95
Mikamey
Demetra85
Kirarachan
Kagome19
Celina
Ryanforever
Pillo
HimeChan XD
Scusate se non ringrazio, ma penso di avere un po' di
febbre. XD
Ci tengo comunque a ribadire che mi rende felice sapere che questa
raccolta di Shot non è proprio da buttare, e che
c'è
gente che la segue. ù.ù Sappiate che il prossimo
è
l'ultimo peccato, Invidia. Spero vivamente di leggere tanti commentini.
Baci a tutti!
E al prossimo
peccato!*/*
|
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Capitolo 7 *** Invidia ***
Invidia
Invidia
(I'm screaming
“I love you
so...”
But my thoughts you
can’t decode)
[Decode - Paramore]
Nulla
la turbava.
Era
di quelle persone pacate. Gentili.
Uno
di quegli angeli che tutti osservano veneranti, quasi fossero immagini
sacre.
La
pelle pallida e i capelli neri le conferivano un’aria
gentile, e gli occhi di
un marcato nocciola sorridevano a chiunque li osservasse.
Ma
tutti
hanno un lato negativo.
Le
labbra le si increspavano sempre in una smorfia gentile, quando
qualcuno le
parlava.
Ma non era felice.
Perché
anche gli angeli hanno un lato negativo,
e lei aveva imparato a conviverci.
Perché
il suo animo era sporco. Nero.
Perché
Inu-Yasha l’aveva inquinata.
Perché
aveva desiderato la morte di un altro essere. E non era un bene.
Sentì Inu-Yasha entrare
nella camera da letto.
E gli si portò davanti.
Anche
quando stavano insieme, lo sentiva distante.
Persino quando l’abbracciava, la baciava. Persino quando
facevano l’amore,
persino quando le sussurrava ti amo
talmente tante volte che quasi ci credeva.
Leggeva
nei suoi occhi tanti di quei sentimenti che s’illudeva che
lui l’amasse almeno
un po’. Anzi. Lui l’amava.
Ma
non era abbastanza.
Lui
amava lei, la desiderava. Ma amava anche l’altra.
Amava
Kagome, la voleva al suo fianco, l’aveva sposata, non
l’avrebbe mai
abbandonata.
Ma
aveva amato anche Kikyo.
Ed
era quello a farla star male.
Quante
volte, tempo addietro, aveva atteso il suo ritorno ore ed ore? Quante
volte
aveva odiato se stessa, perché troppo innamorata?
Quante volte aveva
desiderato che l’altra
sparisse?
Aveva
perso il conto della sua invidia.
Quel sentimento era ormai così parte del
suo io che non le
creava più
alcuna reazione.
Anche ora che lui la
prendeva per la vita e la trascinava contro di sé.
Anche ora che lui le
baciava il collo.
Anche ora che gli
toglieva il vestito scarlatto con
frustrazione.
Anche ora che gemeva,
mentre lui la possedeva con forza.
Anche
in quegli attimi, lei era invidiosa.
Strinse
maggiormente i suoi lunghi capelli d’argento tra le dita,
attirandolo a sé, con
disperazione. Per sfogarsi.
Sapeva
che lui non avrebbe mai compreso le sue paure. E il suo dolore.
Ma
le bastava che fosse suo.
Era
invidiosa. Era gelosa di Kikyo, l’aveva sempre odiata e
l’avrebbe odiata
sempre.
Perché
Inu-Yasha l’aveva amata, un tempo, e lei non voleva perderlo.
Lo osservò con
aria rabbiosa, rivoltando le posizioni e spingendolo sotto di
sé.
Aveva
osato amare un’altra.
Gli morse la spalla,
sentendolo sussultare.
Quella
dannata Kikyo…! Non sarebbe mai dovuta nascere.
Se
Kikyo non fosse mai esistita, Inu-Yasha avrebbe amato sempre
e solo lei.
Era
troppo invidiosa, forse?
Dopotutto,
l’altra era
definitivamente morta. E
adesso Inu-Yasha era suo, giusto?
“Kagome”.
Lo
osservò negli occhi, tirandosi su. Curiosa.
“Ti amo”.
Sentì
un sorriso aprirsi sulle sue labbra, e si rese conto di stare
piangendo. Che
scema.
Lo
baciò, piano, sentendo l’invidia
scemare – per quella notte.
Perché
sarebbe tornata.
E
ancora. E ancora. E ancora.
Sarebbe
tornata di certo, e lei avrebbe sopportato
la sua presenza. Aveva la bocca sporca di peccato, e non se ne pentiva.
L’invidia
era come la magia della strega
della favole. Solo il bacio del principe azzurro, poteva eliminarla.
Ma sarebbe tornata.
Perché non
c’è nulla di
puro, a questo mondo.
Neppure lei.
*\*
Salve a tutti!
Ok, mi sono presa un po' - un bel po' - di tempo per aggiornare. Ma...
Beh, il motivo principale è questo:
Odio.Mettere.La.Parola.Fine.Ad.Una.Storia. Non posso farci nulla, mi
dispiace troppo... -.-'' Sono un caso clinico.
Per di più, sette Shot sono poche. I personaggi di Inu-Yasha
sono tantissimi, sceglierne sette è stato difficilissimo. Ma
l'ho fatto, e mi ha fatto un enorme piacere sapere che l'avete gradito,
chi più, chi meno. ù.ù Siete sempre
così
dolci, con me!
Allora, questa è l'ultima
Shot. Quella su Kagome, quella che ho scritto per quarta, quella che
desideravo scrivere da una vita. Kagome non è una santa.
Kagome
è tutto, furché una santa. Quindi, ho voluto
metterlo
nuovamente in chiaro.
... Bah, non so neppure io con che autorità, se è
questo
che vi state domandando. ù.ù Quindi, non
perdiamoci in
simili quisquilie e passiamo ai ringraziamenti.
Per
aver messo la storia tra le preferite:
1
- Allimac
2 - Aryuna
3 - demetra85
4 - eiby
5 - HollyShort91
6 - kaggy95
7 - Kagome19
8 - La
sognatrice
9 - mikamey
10 - pillo
11 - Riza28
12 - sonny
13 - TemariCross
Siete stati tutti molto
gentili.
Alcuni di voi mi
hanno lasciato
dei commenti deliziosi, altri hanno preferito evitare, continuando a
leggere - spero. Questo mi rende felice. Felicissima.
Ma,
se la storia
è arrivata alla fine, il merito non è solo loro.
E'
soprattutto di coloro che mi hanno supportata con le loro recensioni,
che hanno letto i miei spoiler - su msn o sul blog, è
indifferente - e che mi hanno dato un loro parere. Grazie.
Per
aver commentato Ira:
Kaggychan95
[Che
te n'è parso di Invidia? Avevi ricevuto uno spoiler - un
piccolo
spoiler - e ti era piaciuto, se non erro. Ma il capitolo intero come ti
sembra?]
Pillo
[^^ Sono felice di sapere che il precedente capitolo ti è
piaciuto, e, sappilo, i tuoi commenti mi mancheranno. XD Se ti va,
prendi il mio contatto dalla scheda: mi piacerebbe parlare con te! ^^]
HimeChan
XD [XD
Beh, Hime, tu questo peccato l'hai già letto! Quindi, non ho
nulla da aggiungere, se non: Hanon, ma che mi combini? XD]
Mikamey
[Sono
capace di rendere dolce l'Ira? ò.ò
Oddèi, e pensare che io ero furiosa, mentre le scrivevo! XD]
KaDe
[ò.ò
KaDe, non esagerare con i complimenti: sono sempre Rorulla Citrulla,
no? XD]
Demetra85
[Beh,
l'ultimo peccato era di Kagome. Non potevo non darle una parte,
no? Che te n'è parso?]
Kaggy95 [No, in realtà non
ho assolutamente pensato a Dante, mentre scrivevo. Tutt'altro. Pensavo
ai vampiri. XD]
Kagome19 [Grazie per i complimenti,
che spero di meritare. ^^]
Aryuna
[*.*
Tiadorotiadorotiadoro! *.*]
Celina [*.* Grazie! Mi fa piacere
sapere che hai gradito le Shot!]
TemariCross
[Che te
n'è parso di questa qui? La Shot di chiusura è
stata
degna delle precedenti? Spero di sì. E grazie per i
complimenti!]
Ryanforever [XD Beh,
Inu-Yasha, a mio parere, vive
per l'Ira. Quindi, non avrei potuto scegliere nessun altro, per
impersonarla.]
Ribadisco i miei
ringraziamenti.
In questo momento
di crisi
d'ispirazione - ho riscritto il capitolo di BoY almeno cinquanta volte,
e non mi soddisfa minimamente -, sapere che gradite ciò che
scrivo è per me motivo di gioia. ù.ù
Grazie.
Forse, non mi
vedrete più
tanto spesso - sto partecipando a dei concorsi di fan fiction, con
l'intento di migliorare il mio stile e ne ho anche indetto uno *.* -
ma, sappiatelo, vi ho adorati.
La frase di
apertura è tratta da Decode, stupenda canzone dei
Paramore, soundtrack di Twilight. Amo quella canzone.
Mi
ricorda Inu-Yasha e Kagome, in fin dei conti...
Quella canzone è una fonte inesauribile d'ispirazione. Spero
che
mi darà nuove idee: non mi piace stare a lungo lontana dal
fandom di Inu-Yasha. E' stato il mio primo fandom, e ci sono molto
affezionata. Posso scrivere su Twilight, posso scrivere Originali, ma
il mio cuore resterà sempre legata a questo luogo.
E poi... Beh, un'ideuzza niente male mi sta venendo, a dire il vero...
Ringrazio nuovamente tutti voi, e spero di leggere tanti commenti:
voglio sapere quel che pensate. I vostri pareri.
Se questa storia vi ha trasmesso qualcosa, o se finirà
subito
nel dimenticatoio, ancor prima di arrivare alla parola fine. Non
preoccupatevi. Accetto tutto.
Vorrei salutarvi ancora con un Al
prossimo peccato, ma non è possibile. Quindi,
non mi congedo con nessuna frase pomoposa. Vado via, semplicemente.
Arrivederci!
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