Solo insieme saremo felici

di MezzaPerla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 13 Aprile ***
Capitolo 2: *** Cesar ***
Capitolo 3: *** Cosa faccio ora ? ***
Capitolo 4: *** Marachelle finite male ***
Capitolo 5: *** Paura di ritrovarti ***
Capitolo 6: *** Ancora un attimo ***



Capitolo 1
*** 13 Aprile ***


-Madame Marie voi sapete che ormai i miei ed i vostri figli giocano insieme , mi chiedevo...beh ecco....se potevo invitarli a casa nel pomeriggio per un po di torta. . -l'aveva detto tutto d'un fiato ,non si era quasi mai preso briga di conoscere per bene quelle persone , non che fossero cattive od altro , la bionda signora semplicemente era solo fin troppo riservata -sa...oggi è il loro compleanno -si rivolse nuovamente alla contadina ,l'altra ci ci pensò su un attimo -d'accordo Madame Francoise...ma che non faccia buio , mio marito sarà nei campi fino a tardi ed io ho molte faccende da fare in casa...Non possiamo venire a riprenderli...faranno la strada da soli , come al solito -Francoise sorrise -grazie , Margherite e Alexandre saranno felicissimi --oh no , vi ringrazio penso a nome di tutti qui nel villaggio , per quello che fate per i nostri bambini--i bambini mi portano spesso dei doni ....mi ringraziate penso già abbastanza. - Erano ormai passati sei anni ormai da quando si era allontanata dal suo vecchio mondo...cinque da quando aveva partorito i suoi due marmocchi , un'altra torta a segnarne il tempo , una semplice torta di mele al centro del tavolo , che finalmente grazie al suo "lavoro "riusciva a permettersi , sì. .perché il suo non era un vero e proprio lavoro dato che aveva un solo bambino "pagante" e ci andava un paio di volte a settimana , quando il vero precettore , quello con la laurea , non ci andava .Insegnava a leggere ed a scrivere ai bambini di un piccolo villaggio nei pressi di Arras, dove lei aveva passato la giovinezza e che dove purtroppo e per fortuna nessuno si ricordava di lei. Dopotutto neanche lei si sarebbe riconosciuta più negli sforzosi specchi di Versailles , dove aveva vissuto per trent'anni. ....vestiva abiti femminili , lisi ma puliti , si faceva chiamare col suo secondo nome anche se al femminile .Una volta addirittura venne a cercarla Alain , il suo vecchio soldato , amico di André , le basto' abbassare lo sguardo e dirgli , stonando un poco la voce -no , qui non è venuto nessun Oscar Francois de Jarjeays , ma chiedete in paese , forse sapranno dirvi qualcosa...-sorrise fra se e se al ricordo , chiamò i bambini della finestra che dava sul giardino - la torta è in tavola ! - il pomeriggio passò allegramente fra gli schiamazzi e le risa e le marachelle del piccolo gruppetto che si ritirò poco prima del completo tramontare del sole , per cena un altro po di torta di mele prima di andare a dormire , dato che aveva utilizzato tutte le uova per farla grande grande come volevano i suoi due bimbi :il maschietto le ricordava André , coi suoi capelli bruni, molto simile nell'aspetto , ma nel carattere molto più simile a lei istintivo e riprendeva il colore degli occhi della madre , azzurri o blu rispetto all'umore del momento , Margherite invece era l'immagine della madre, ma pacata e riflessiva , aveva occhi color smeraldo che la segnavano del timbro di fabbrica , così particolari, inconfondibili , unici , anche se credeva che ormai fossero passati i pericoli aveva sempre paura che potesse succedere se qualcuno li vedesse insieme , di riconoscerli nelle somiglianze così marcate e rapirli...

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Capitolo 2
*** Cesar ***


André , André guarda che begli esemplari che ho trovato ! bellissimi non credi? Potresti aggiungerli ai tuoi. ....lì giù ce ne sono altri...che dici sono degni di entrare nelle scuderie Grandier ? Eh ?. ...Ma mi stai ascoltando amico ? - Alain era l'unico amico della guardia ad essere ancora vivo....gli altri erano rimasti uccisi negli scontri a fuoco durante la presa della Bastiglia , per quanto riguardava Bernard e Rosalie erano fuggiti , scappati a sud in Provenza dove avevano stabilito la loro famiglia con ben tre marmocchi che assomigliavano più a Rosalie che a Bernard , André con i risparmi di una vita aveva messo su un allevamento di cavalli , era sempre stato un suo sogno .Erano stati bene dopo la Bastiglia , Oscar gli aveva tenuto nascosto la "tisi" , che poi grazie ad un dottore del popolo che poco credeva nelle abilità di medico di Lassonne la convinse a farsi visitare , era una bronchite non affatto curata che procurandole forti spasmi durante la tosse le procurava un successivo sanguinamento. ...l'uomo poi gli chiese -ragazzo mio , tu invece perché hai un occhio cucito * non mi dire che si tratta di un'altra delle pazzie di quel cretino ? lo sai che ai tempi che seguivo quell incompetente non sapevano il perché del fatto che il re e la regina non copulavano ? Dicevano che forse era perché lei non era appetente oppure parlavano di una malformazione del re stesso , lo sai quale cura diedi al re ? gli dissi :Sire fabbricatevi una serratura per ogni porta della camera da letto così voi vi sbloccherete, gli alri adepti insieme a Lassonne che all'epoca era mio mentore si misero a ridere , il re qualche settimana dopo seguì il mio consiglio e così monto ' uh pardon giacque con la moglie......avanti senza timore....ragazzo perché cavoli te lo ha cucito ?--sono cieco da quest occhio ...sto perdendo la vista-la mano di Oscar lo aveva sostenuto assieme al suo sorriso dolce , gli occhi lucidi di pianto , lo aveva incoraggiato , il dottore lo aveva fatto sedere su uno sgabello un po più alto e aveva cominciato a visitarlo dapprima all'occhio destro e poi scucito il sinistro aveva notato il dolore acuto provato da André -ma lo sai cosa significa ragazzo...che non volendo quell idiota ti ha salvato la vista...ti preparerò degli impacchi di erbe...ma dovrai stare al buio qualche giorno affinché funzionino , si ragazzo saresti rimasto cieco se avresti continuato così ...sforzando l'uno e non salvando l'altro. ...- diede il sacchetto con le erbe ad Oscar e le istruzioni per ogni bendaggio -siamo stati fortunati ad incontrarvi dottore -disse una riconoscente Oscar. ..bhe ne era passato di tempo da quei giorni , per una incomprensione l'aveva persa.....dopo la Bastiglia erano stati nella periferia di Parigi , in un casetta in un bosco per riprendersi , con loro c'erano Alain e Rosalie , a sera tornava anche Bernard dalle sue riunioni , si stava insieme e si dormiva femmine da una parte e maschi dall'altra dato che c'erano due camere e solo una, diceva Rosalie , di coppia sposata ....passarono così un paio di mesi senza che i due potessero stare un po in intimità, data la riservatezza dei due ma soprattutto di Oscar non riuscivano neppure nella naturalezza d'un abbraccio ...si ritrovavano sempre più spesso nei boschi alla ricerca di cibo e durante una di queste escursioni ritrovarono il conte Hans Axel di Fersen che disarcionato da cavallo era svenuto , lo portarono in casa, lo medicarono e restò per un paio di giorni , a cena si discuteva dei cambiamenti che avrebbero cambiato la Francia con la speranza di tutti che sarebbe successo senza tanti spargimenti di sangue come era successo alla Bastiglia . Fu proprio dopo una di queste sere che il conte oramai ripresosi dalla forte caduta informò che sarebbe andato via....Oscar ed Hans mentre aspettavano che André tornasse col cavallo del conte si liberarono ad alcune confidenze - io ed André siamo ....noi ci amiamo ....--Lo sapevo da tempo...ahaha mi chiedevo quando sarebbe successo - e l'abbraccio ' ....Non era mai successo si staccaroro guardandosi negli occhi.... così li trovò André. ..che dire, gli sembrò che tutto il sangue che circolava in corpo gli fosse salito alla testa , si prese qualche minuto , infondo , pensava , il conte era sempre stato molto disinteressato , molto piu interessato ai suoi interessi riguardanti le armi ,le armi , le milizie , la cultura di Oscar ...non al suo corpo...uscì allo scoperto facendo finta di niente ed il conte -bhe André allora tra poco dovrò farti gli auguri , avrai un bel frugoletto da viziare- Oscar sbianco ' , André rimase interdetto, così il Conte girò il cavallo e corse via. Appena il conte sparì dalla loro vista André spiccico' parola -perché ti stava abbracciando. ..o sarebbe più giusto dire perché vi stavate abbracciando. ...eh ? aggiunse rabbioso -André io....noi...Non saprei...era felice..per noi ,penso...-disse lei triste ripensando al sordido destino del conte , André l ' attribuì ad altro... -André -lo richiamò l'amico -devi venire a vedere-lo porto in un vicolo-ma non somiglia al cremello di Oscar ? - -aspetta un attimo qui Alain-André da qualche metro di distanza fischio' al cavallo -Cesar...vieni qui bello- il cavallo si mosse al richiamo -Alain , non somiglia. ..è il cavallo di Oscar ! -

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Capitolo 3
*** Cosa faccio ora ? ***


Quante volte ci era andata con la nonna di André , la sua vecchia cara Nanny ....sospirò Francoise, risistemando il cestino della spesa sul braccio , tenendo d' occhio Alexandre che correva nel piccolo mercatino di Sain Catherine -tesoro tu non vai a giocare ? Non hai voglia ? -rivolgendosi alla piccolina che poco convinta scosse la testa ...-signora anche qualche patata - rivolgendosi ad una anziana commerciante-forse la bimba non si sente bene Madame Francoise ? ha le guance un po rosse...-la controllò come le insegnò Nanny , sfiorandole con le labbra la fronte -Scotti amore mio,non ti senti bene....perché non mi hai detto niente ? torniamo subito a casa -richiamò Alexandre e pagò la anziana signora che rimase un attimo a fissarle il palmo ,trattenendolo - Oscar oggi perderai qualcosa di molto caro.....ma non temere , il Signore ti mette alla prova....la supererai -Francoise ritirò di mala grazia la mano, prese i bambini e fuggì a casa , mise Margherite a letto....tremava tutta...chi era quella donna....come conosceva il suo vecchio nome...l'avevano scoperta ......e quella cosa che le aveva detto ....che significava...la bambina scottava , aveva la febbre alta -Alexandre corri a chiamare il dottore -e mentre si affaccendava intorno alla piccola pregava il Signore "no ti prego , non Margherite no Signore. ...Non puoi farmi questo ti prego....mi hai già portato via la mia Nanny l'anno scorso....ti prego come continuerò a vivere...."e le rinfrescava ora la fronte ,ora i polsi , ora le caviglie ripensando agli ultimi momenti con la cara Nanny. ...... -Bambina mia ma dove stai ora con questo pancione ? dov'è quell incosciente di André. ...è suo nevvero ? --Nanny sono suoi-la guardò esterrefatti - ...ma vieni in casa, ti spiegherò tutto - le disse tirandola in casa....Non se la sentì di dirle tutta la verità , le raccontò che erano diventati marito e moglie nella notte a cavallo tra il 12 e 13 luglio , ma che poi durante la rivoluzione l'aveva perso (più che altro aveva omesso certi particolari o almeno così si giustificava ) e lei era ritornata ad Arras per i piccoli in arrivo....da allora la nonna di André era rimasta con lei , aveva fatto nascere i due piccoli , le aveva insegnato a curarsi della casa , dei bambini , le aveva insegnato a rassettare , cucire , preparare da mangiare ....conservava ancora gelosamente il suo ricettario...le aveva insegnato tutto quanto in suo potere , finché un giorno l'anziana donna non si sentì venir meno e lei la portò nella stanza che condivideva con lei ed i bambini ....la cara nonnina sapeva che erano i suoi ultimi momenti ,il parroco era già venuto per l'ultima confessione e l' estrema unzione -vieni qui bambina -fece richiamandola a sé -non te l'ho mai detto , so tutta la verità. ..-disse sentendo l'aria che quasi le mancava -non sai quante volte ti agitavi nel letto in preda agli incubi , perdonalo , di qualsiasi cosa si tratti , tu lo ami....lui ti ha sempre amata...Oscar. ..sempre....-si fermo per qualche colpo di tosse - gli ho sempre detto di tenere le distanze...ma ti ha sempre amata ...anche quando era quasi cieco ti ha seguito....vai nella mia valigia....nell'armadio , c ' è una busta- Oscar andò all 'armadio e con le mani tremanti l ' aprì e la trovò :era una di quelle buste da lettera che il Generale dava ai dipendenti per la paga....solo che era molto gonfia quella che si ritrovava tra le mani -sono i risparmi di una vita cara....per rifarvi una vita quando vi ritroverete- -nonna io...--tesoro non dire niente....vi voglio così tanto bene -rivolgendosi ai bambini con una carezza sulle guancie paffute , una contadina sua vicina li portò via , la nonna dopo pochi minuti esaló il suo ultimo respiro tra le braccia della nipote acquisita....... Francoise ormai non sapeva più che fare, il dottore le aveva detto che servivano delle medicine molto costose e, piangendo si rese conto che non poteva permettersele .... aveva pensato per la prima volta di mettere mano ai soldi di Nanny. ...ma quei soldi , lo sapeva , erano di André , non li avrebbe mai spesi per sé si sarebbe sentita sporca...le aveva mentito dal primo momento...era disperata.....ed in un lampo si rese conto : Era lei ora ad essere al posto di Sugane ...o la mucca o la morte*.... finche sentì nitrire e scalpitare il suo amatissimo Cesar .....* *l'episodio nel quale Oscar ed André sono in gita ( una punizione della regina che lei tramuta in viaggetto con la contrarietà della nonna di André )ad Arras , incontrano Sugane ,un contadino dei De Jarjeays , con il figlio Gilbert che si ammalera' in serata ed Oscar lo porterà all'ospedale perché il padre , appunto il signor Sugane non può permettersi di vendere la mucca perché sostentamento per tutta la famiglia. *ovviamente lo ritiene parte della famiglia e per questo non pensa subito a lui .

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Capitolo 4
*** Marachelle finite male ***


Francoise riposava su di una poltroncina accanto al letto della piccola Margherite , il peggio era passato , pensava , lasciandole un carezza sulla fronte ormai fresca...aveva dovuto vendere Cesar , il suo amatissimo cavallo , si era strappata una parte di cuore per salvare la sua bambina....si alzò e si diresse al catino per rinfrescarsi un po , si passò l'acqua fresca sul viso , il collo , fra i seni che con la gravidanza erano divenuti un po più pieni e si guardò allo specchio , quei giorni d'inferno si riflettevano sul suo viso :appariva più magro grazie agli occhi infossati , le occhiaie e le piccole rughe ai lati degli occhi , aveva sempre portato al meglio i suoi anni , nessuno le aveva mai associato più di trent'anni e pensare che ne aveva ben quaranta ormai , tutto merito di sua madre , Madame De Jarjeays , che le aveva donato il suo incarnato, se fosse stato per i geni * di suo padre ne avrebbe certamente dimostrato il doppio , gli somigliava moltissimo , negli ultimi tempi era invecchiato così tanto.....aveva saputo dai suoi ex fittavoli che la sua famiglia era scappata , anche se con notevole ritardo rispetto ad altri nobili , in Inghilterra , la madre era rimasta fin quanto aveva potuto al fianco della sua regina , fino alla fuga di cui il padre era stato uno dei progettatori ,aveva saputo delle giustiziazioni dei regnati mesi dopo , delle calunnie rivolte alla regina Maria Antonietta ...... che pena era stato non poter fare nient'altro che piangere , scosse la testa come a voler rimuovere questi ricordi spiacevoli , si tampono ' con una salvietta e scese giù per preparare la colazione :andò dalla mucca per del latte e tagliò del pane , svegliò Alexandre che aveva fatto dormire sul divano in cucina vicino alla fornace , la stanza dei bambini era sprovvista del camino e li aveva sempre fatti dormire in stanza con lei, in cucina con la porta ben sbarrata sarebbe stato al caldo , gli lasciò la colazione sul tavolo e si avviò con il bicchiere col latte ed il pane di sopra da Margherite che scoprì già sveglia e con un bel sorriso stampato in faccia-ah , sei già sveglia piccola peste , ora mangia un po e bevi un po di latte che tra non molto potrai tornare in piedi -mamma ma io oggi volevo andare a raccogliere dei fio.....--non se ne parla assolutamente ti sei appena ripresa Margherite ! -si rese conto di essere stata un po brusca -tesoro la mamma è stata così in pena , avevi la febbre tanto alta....dimmi che non uscirai , la mamma deve andare al lavoro....Non posso restare qui a controllarvi. .. ti prometto che nei prossimi giorni ci andremo insieme e ne prenderemo di tutti i colori !-la bambina fece di si col capo- Francoise si tranquillizzó , d'altronde non avevano mai disobbedito i suoi bambini. Erano ormai due giorni che la piccola non manifestava febbre , era normale che fosse trepidante , ma lei pensava che fosse più sicuro così , la bambina non aveva la tempra del fratello , già da neonati Alexandre era più robusto rispetto a Margherite...anche la nonna glielo aveva detto che la sua salute era più fragile , proprio come André da piccolo , sospirò cambiandole le lenzuola e rimettendola a letto-riposati ancora un po , si ? -la bació- ci vediamo più tardi , d'accordo ? non uscire dal letto -scese velocemente le scale e trovò il bimbo ancora sul divanetto , le venne da ridere e lo richiamò -Alexandre ancora dormi ? -si tirò su di scatto -no mamma ero sveglio --forza prendi il tuo latte che io devo andare al lavoro dal bambino dei marchesi....ricordi ? starete soli che ormai siete grandi :sbarra la porta e stai attento a tua sorella che non deve scendere dal letto , la responsabilità della casa è solo in mano tua, sono stata chiara ? --si mammina , stai tranquilla , sono io l'uomo di casa ! -affermò gonfiando il petto -ciao ometto- gli disse carezzandogli il capo , si mise il suo scialle di lana blu , che era stato della nonna , ed uscì. ...Margherite sentì il battente chiudersi di sotto e saltò su dal letto per guardare la mamma che usciva di casa dalla finestra della camera da letto....Alexandre molto probabilmente stava prendendo il latte e fra un po sarebbe andato a dar da mangiare alle galline , alla mucca , a Cesar no , la mamma l'aveva venduto per colpa sua, con rammarico ripensava a quando fino a qualche giorno prima era un suo esclusivo compito ...intanto il tempo passava e continuava a sentire i rumori della casa di sotto , odiava restarsene ferma a letto e noncurante di quanto le disse la madre scese di sotto . -Ha detto la mamma che devi rimanere a letto -le disse prontamente il fratellino intento nel lavare il pavimento , inavvertitamente nel rientrare era passato su una pozzanghera e si era sporcato di fango , -non sono più malata ! E sono stufa di stare a letto a far niente quando tu hai bisogno di una mano , lasciati aiutare... --la mamma ha detto di no ! tornatene a letto ! --ma io non ci voglio andare , resto qui - e si sedette sulle scale -là prendi freddo , avrai di nuovo la febbre e mamma si vende pure la mucca ! mettiti sul divano con la coperta-le disse piccato -si ma senza la coperta che sto bene adesso-.Alexandre fini il suo lavoro , la minestra era già pronta , la mamma gli aveva detto che poteva cominciare a scaldarla prima di pranzo.....voleva andare a prendere un po di more nel bosco , ma come faceva con Margherite ? -perché mi guardi ? --voglio andare a prendere le more alla mamma-disse mordendosi le labbra-vengo anch'io , vengo anch'io , vengo anch'io ! --tu sei malata ! Non puoi venire--non sono più malata ! l'ha detto la mamma ! voglio venire...ti pregooooo-ci pensò su , in fondo veramente sua sorella non aveva più la febbre......-e va bene , ma copriti bene -la aiutò a vestirsi le mise il giaccone pesante e si coprì anch'egli ,preso il cestino per le more uscirono di casa -stai bene ? Sei sicura ? - le chiedeva di continuo, salirono la collina dietro casa , dove si trovava il bosco , cominciarono a cercare i frutti nei cespugli ,ad un tratto Alexandre si accorse che il respiro della sorella era diventato difficoltoso -Margherite riposati un attimo , ecco siediti qui -e le indicò il tronco di un albero mozzo, e adesso come faccio e se si sente male ? pensava , guardando il viso della sorella divenuto più pallido...in quel momento sentì dei cavalli , ma non se ne curò , doveva far scendere Margherite dalla collina e per oggi aveva abbondantemente disubbedito alla mamma , ci mancava solo che parlasse a degli sconosciuti e per di più forestieri -tutto bene bambini ? vi serve aiuto ? --no ! potete andare! -rispose Alexandre -la tua sorellina non si sente bene , ti se ve aiuto , non essere cocciuto --io sto bene , l'ho detto anche alla mamma -sembrava volesse convincersene le bambina -tu non stai bene , l'avevo detto io che dovevi restare a casa , adesso la mamma mi punirá! Almeno prova a salire sulle mie spalle e torniamo a casa -la bambina cercò di salire , ma non aveva la forza necessaria -uno dei due uomini se la rise di gusto -dai smettila -disse l'altro uomo scendendo da cavallo -la prendo io , è svenuta nella sforzo , non diremo niente ai vostri genitori ...va bene ? -disse al bambino prendendo la piccola in braccio...le fronde degli alberi erano così fitte che non riusciva quasi a vedere i colori ,si sistemó la bimba col capo sulla spalla e seguì il fratellino che gli faceva strada , quella piccola aveva un odore così buono...percorsero la strada in silenzio Alexandre davanti ed i due uomini con Margherite dietro -siamo arrivati -disse indicando una piccola casetta nel verde , il bambino si girò , l'uomo si sentì come fulminato , si spostò la bambina dal petto come per cercare conferma , guardò l'altro uomo , rimasto di sasso anch'egli e mormorò -Oscar....- *penso che per parlare di geni sia un po presto...

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Capitolo 5
*** Paura di ritrovarti ***


-André ma perché cavoli non hai preso il bambino e ce ne siamo andati se ne sei così sicuro , e se non fosse tuo?ci hai pensato?-disse Alain battendo il boccale di birra sul tavolo-e secondo te lasciavo quella bambina evidentemente malata lì , sola in casa perché ho notato una sorta di somiglianza tra me e il bambino ? Senza nessun tipo di prova ? E poi quel ragazzino ha detto senza nessun tipo di esitazione che il padre era nei campi ,come me la spieghi questa cosa ? -erano ore ormai che discutevano -non so perché , ma so per certo che sono figli di Oscar....la bambina ne è la copia , identica a lei quand'era piccola, in tutto...con chi è stata , maledizione ! ti rendi conto che non avranno nemmeno più di un anno di differenza *! ed io che la cercavo come un forsennato , un pazzo ....Non so più che pensare Alain, saremmo dovuti rimanere e aspettare la madre , ci saremmo tolti ogni dubbio-ormai era sull'orlo del pianto e il bere non gli aveva certo fatto bene , anzi....-eri sconvolto , e poi può anche solo essere somiglianza , l'hai detto tu no ? avanti alzati. ....ci mancava solo che ti ubriacavi stasera , oste le nostre camere sono pronte ? -disse Alain rivolgendosi ad un uomo baffuto dietro il bancone di servizio ,cercando di tenere dritto André , l'uomo prese le chiavi e la diede ad un ragazzino lì vicino , vedendo l'uomo in difficoltà con l'amico che a reggersi se lo stava tirando addosso-Martin aiuta il Signore col suo amico , le camere sono su , in fondo a sinistra - il ragazzino prontamente sorresse André dall'altro lato e lo aiutò a portarlo su per le scale mentre André diceva parole sbiascicate ed incomprensibili , si fece aiutare da quel Martin a metterlo sul letto e a togliergli gli stivali -il signorino vorrebbe farsi un bagnetto ? hihihi-lo prendeva ancora in giro Alain per le sue abitudini da aristocratico -vaffanculo Alain , lasciami solo --credo che il signorino non abbia bisogno d'altro al momento ,penso che puoi accompagnarmi alla mia stanza --subito signore --Signore , signore ...io sono Alain , chiaro ? -si signore ....signor Alain. ...è questa qui la vostra-gli disse indicando quella di fianco a quella di André ,congedo' il ragazzo con una moneta ed entrò -Comandante ma che cazzo stai combinando....possibile mai che quelle creature così somiglianti a voi....bha non so più che pensare...dopo tanto tempo ho pensato che foste morta ormai -con questo pensiero andò a dormire. André , nonostante avesse un fortissimo mal di testa , si svegliò all'alba per cominciare le sue ricerche-come quasi dieci anni fa-pensò ad alta voce mentre si radeva ,aveva appena finito di fare un bel bagno e questo l'aveva almeno calmato un po dalla sera prima ed ora si apprestava a radersi , gli occhi nello specchietto , non ci faceva quasi più caso alla cicatrice che gli traversava l'occhio ,dopo la scomparsa di Oscar non si era più curato come prima , a dispetto dei ribrottii di Alain , si accontentava di un paiolo d'acqua per lavarsi e riprendeva quella antica abitudine solo quando andava in certi postacci con Alain , e lui sfotteva , e non si radeva quasi più , solo quando era necessario, quando doveva incontrare gente che doveva vendere o comprare , glielo aveva insegnato il Generale che "quando si tratta di incontrare gente di alto livello ci si deve sempre presentare in maniera distinta ed inappuntabile "quella volta che lo riprese perché erano cominciate a crescere le prime pelurie sul viso e lui non aveva provveduto prontamente, si sentiva un po più uomo con quei quattro peletti che gli erano cresciuti fra il labbro superiore ed il naso ,ma appena lo vide Oscar che tornò dall'Accademia per l'estate si rese conto di aver fatto un terribile errore a tenerla , appena lo vide si fiondo' su pur le scale e chiuse la porta a chiave dei suoi appartamenti , le aveva sbattuto in faccia per l'ennesima volta le " differenze ",gli venne da sorridere a quel ricordo adolescenziale , doveva andare in cerca di risposte , non ci stava capendo più niente , prima il cavallo di Oscar in piena Parigi , credeva fosse tornata , poi invece vide un uomo che arrabbiato aveva cominciato a sbraitare ed urlare che gli voleva rubare uno dei suoi cavalli più belli, Cesar suo ? stava cominciando a perdere le speranze di ritrovarla , cominciò a pensare che le fosse accaduto qualcosa si male , se lo avessero rubato allora le ricerche si sarebbero estinte prima di procedere , ma poi con calma , ed una moneta d'argento , l'uomo parlò e disse che lo aveva venduto una famiglia per bene di contadini di Arras , precisamente di Sain Catherine, ed allora aveva capito : per sfuggire a lui ed a chiunque la cercasse si era rifugiata nella tana del lupo , difatti quelle terre furono poco battute per cercarla , anche lui con Alain avevano cercato poco ed invece proprio lui che la conosceva così bene si era fatto fregare dalla sua psicologia all' inverso , che stupido era stato , adesso doveva cercare notizie senza farsi notare per capire se era proprio lei la madre di quei bambini , si rivestí e uscì dalla locanda , cominciò a girare a casaccio per quelle stradine , stava avendo luogo il mercato del paese e molta gente affluiva verso il centro , preferì tenersi ai margini per avere una visuale migliore di quanto accadeva , ma fattosi mezzogiorno cominciò a credere di aver fatto un buco nell'acqua , molto probabilmente Oscar non vendeva frutta e verdura , figurarsi se li andava a comprare personalmente , sicuramente ci avrebbe mandato qualcuno , quando ad un tratto sentì parlottare tra loro un paio di signore piuttosto anziane -ma hai visto che cosa ha fatto --indecente ! indecente ! una donna che si comporta così , è salita sul bancone della frutta a piedi nudi per farsi ascoltare ! --se mi fossi comportata così in mezzo alla piazza mio marito mi avrebbe pestata --una donna che parla di politica ! mentre tutti stanno lì a guardare ! che vergogna ! --ma pure il marito poi , ma chi ha sposato ? il figlio dei Sugane da quando l'ha incontrata ha perso la testa se l ' è sposata pure incinta ! ma che vergogna , che sciagura--ma lo sai dove l'ha incontrata ? A Parigi ! Lui era andato per vendere qualcosa e lei stava fra la folla inferocita ! -André rintanato dietro un muretto era sbiancato , non riusciva a reggersi in piedi-André appena ho avuto il tuo biglietto sono venuto - gli disse venendo da poco lontano Alain , fu solo arrivatogli vicino che si rese conto della gravità della cosa -André cos'hai amico ? --l'ho trovata-gli disse sollevando lo sguardo offuscato dalle lacrime -ma non l'avrei mai pensato Alain -inghiottí le lacrime più volte prima di respirare-non l'avrei mai pensato che vorrei non averla trovata ! -e scoppiò a piagere come non faceva da tempo , disperatamente .. *Margherite si porta da sé più piccola del fratello e la febbre l'ha debilitata molto e André l'ha vista svenuta , quindi non ha visto i suoi occhi smeraldo identico ad i suoi.

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Capitolo 6
*** Ancora un attimo ***


Non riesco a dormire , l'idea dei tumulti in città mi inquieta , mi sono alzata dal giaciglio che condivido con Rosalie cautamente ed in punta di piedi sono uscita di casa , l'aria è afosa ,ma profumata , mi sdraio sull'erba , Rosalie mi sgriderá , odia le macchie d'erba , sono le più difficili da trattare, ma non posso farne a meno stanotte , questa notte piena di stelle mi invita a ricordare un'altra notte , la nostra notte .Sento dei passi avvicinarsi , non ho il bisogno di voltarmi , so che sei tu . Ti sdrai di fianco a me , sei bellissimo coi capelli disordinati e la camicia lasciata aperta , ti sono un po ricresciuti i capelli , ma non al punto da mettere un nastro come eri solito fare a casa , penso che non li porterai più così lunghi ,da quando li tagliasti per me ho conservato il nastro che li raccogliva, ti sfioro i capelli e te lo dico: -li farai ricrescere ? -ignori la mia domanda , porti un braccio sotto la mia nuca e cominci a baciarmi , lentamente , come quella notte , e i nostri sospiri di mescolano , le nostre mani si cercano , i nostri corpi si avvicinano , porti le mani sotto la mia camicia e stringi i miei seni , piano , ed il mio corpo si offre a te inarcandosi e anch'io mi prendo le tue stesse libertà , in sottofondo lo stormire delle cicale ed i nostri cuori che battono all'unisono e......Rosalie che urla dalla finestra perché si è accorta che non sono più in camera e cominci a ridere come un matto , la rassicuri dicendo che arriverò subito , mi schiocchi un ultimo bacio e mi mandi in camera come fossi una tua sorellina disubbidiente , con tanto di colpetto sul sedere -ti odio quando la assecondi -ti faccio sapere e sorrido al tuo sorriso e decido che non potrei vivere senza. Corri corri Cesar , via lontano da lui , come ha potuto pensare questo di me , di noi , sembrava ..sembrava così felice. ..così felice , era tutta finzione quindi , come hai potuto non fidarti di me...di me che ti sono cresciuta affianco , donandoci ogni istante da quando ci siamo conosciuti , ci siamo voluti bene , ci siamo amati , ci siamo amati .... e queste maledette lacrime che mi offuscano la vista , le strofino via con rabbia con la manica della giacca , maledetta giacca ! è tua , nella fretta e nel buio totale non ci ho fatto caso , devo calmarmi , sono abbastanza lontana , fermo Cesar , sento il battito furioso del mio cuore che mi romba nelle orecchie , ti accarezzo piccolo mio , frutto ancora acerbo del nostro amore , devo calmarmi , e non ti fa bene strapazzarmi così , devo tornare ad essere il freddo soldato per il nostro bene , tesoro , devo essere fredda , devo calcolare tutto , ma dammi un attimo ancora , per piangere , solo un attimo ancora , ti prego....

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