| Recensione alla storia Kurayami - 01/05/11, ore 15:27 | | Capitolo 1: Deserto | (Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"Kurayami" è più che una fanfiction, è - come illustra il titolo - un incubo. Per la ricchezza dei richiami al "canon" (? - Sarebbe meglio dire alla biografia spicciola della band) questa storia dà l'impressione di trovarsi davanti ad un quadro fiammingo tanto è ricco di richiami alla storia della band e dei suoi componenti, divinamente pennellati con un verismo che lascia senza fiato, tanto che non si può fare a meno di pensare potrebbe essere andata in quel modo senza preoccuparsi di scadere in eccessi fangirlistici: hyde è una ragazza con l'orecchino di perla, un'ossessione che s'impone, si fa largo a forza negli occhi dell'artista o di chi lo guarda.
E' una storia d'amore, 'Kurayami'? No, o meglio, non proprio. Narra piuttosto la distruzione e l'autodistruzione, la vana ricerca di un appiglio per non perdere se stessi senza accorgersi di aver spinto il limite troppo in là per poter tornare indietro. E' la storia di un'amicizia che diventa uno scudo di carta pesta, di un amore imposto senza preoccuparsi delle conseguenze, la storia dell'egoismo dei deboli, forse dell'eroismo degli stupidi.
E' una storia intrisa di cultura giapponese, permeata dal fatalismo proprio della tradizione buddista di sakura: il batterista diviene così l'agnello sacrificale sull'altare della sua stessa impotenza, nel momento esatto in cui hyde - apparentemente più debole e bisognoso di protezione di lui - gli s'impone, sakura sa di non avere scampo, di non avere altra scelta se non quella di cedergli pur scorgendo l'errore - e l'orrore - tra le righe di quella storia scritta in fretta e d'impulso.
"Kurayami" è una storia scritta da fan per i fan e si sente, è evidente in ogni minuzioso richiamo biografico, ma può essere letta da tutti gli amanti delle belle storie. O forse delle storie terribili.
(Recensione modificata il 01/05/2011 - 11:40 pm)
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