Recensioni di EmilieAshford

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Recensione alla storia Haunting apartment - 06/01/14, ore 17:45
Capitolo 8: The Receiver of Wisdom
La profondità e la simbolicità di questa fan fiction è emozionante. Una storia ricca di elementi introspettivi e simbolici, che rendono giustizia alla spettacolarità di un gioco commovente e spietato come sh4.
E’ nitido come l’intento dietro la tua storia, il 3° round di visita nel mondo di Walter Sullivan da parte dello sventurato Henry, sia la scusa per far conoscere a tanti altri fan (e non) ciò che è celato in questo gioco, la cui simbolicità è frammentata nei documenti reperibili sul web ma non presenti tutti nel gioco. Personalmente non conoscevo tanti dettagli, e la tua fic mi ha invogliata a spulciare i vari siti web, per apprendere sempre di più su questo ingiustamente bistrattato capitolo della saga. Alla luce di ciò, hai fatto un impegnativo e magistrale lavoro di amalgamazione di tali documentazioni, inserendo in sh4 quello che mancava, facendo luce finalmente su quei meravigliosi dettagli crudi e intensi che si conoscono…ma che nessuno ha mai raccontato.
Per me è stato un onore poter leggere questa storia. Il tuo stile fosse intenso, ricco, così descrittivo da sembrare di vedere un film, ma soprattutto…capace di trovare le parole giuste, sia nei dialoghi e nelle situazioni descritte, immergendoti direttamente a Silent Hill.
E poter dire che “ho letto una storia su silent hill”, per me è già questo di suo un grande merito.
Perchè una cosa è leggere una fanfiction della categoria di SH, un’altra invece è ritrovarci dentro tutta quell’atmosfera che ti fa sentire fortemente che quella fanfic è su SH!
In questo senso, leggendo la tua storia, è stato come immergermi in SH4, rielaborato e ripresentato in modo ancora più profondo e contorto dell’originale.
Rivedere quegli stessi ambienti, storie, personaggi, approfonditi in tutti i loro meandri, e soprattutto riconoscerli!
Una cosa ad esempio è parlare della “foresta”, un’altra invece è rivederci la stessa del gioco, ripercorrendo tutti quei particolari che hanno colpito qualsiasi giocatore attento.
E questo è un grandissimo pregio della tua fic, ovvero che è impegnata! E si vede!
Essa vuole dare visivamente tributo a elementi del gioco che ci sono…ma non sono spiegati e sta alla curiosità del lettore andarsi ad informare e interpretare.
Parlo della simbologia dei luoghi, dei piccoli particolari, dei mostri, ecc…
Hai raccolto tutti questi piccoli frammenti che nell’insieme però rendono questo gioco più profondo di quel che già non è, e la cosa straordinaria è che sei riuscita ad inserirli nella tua fanfic senza alcuna forzatura.
Li hai amalgamati in modo talmente chiaro e naturale, che chiunque, leggendo, li troverà più che ovvi!
Mentre magari, giocando a SH4, uno non ci aveva neanche fatto caso!
Questo proprio perché hai studiato questi dettagli in modo così approfondito, che hai saputo dunque come inserirli, lasciandoti guidare dalla passione che hai per la storia, che si evince in ogni rigo, in ogni spaziatura.
Perché anche l’estetica della tua fanfic riflette la passione che hai per questo game.
Le citazioni, le spaziature, le colorazioni…tutto capita nel punto giusto.
Trovo assurda la pazienza che hai avuto nel ristudiarti così meticolosamente la storia.
Mentre leggevo avevo come al sensazione di rigiocare l’intero gioco e camminare insieme a Henry nella “parte profonda” di Sullivan.
La tua fanfic è stata meditata, lavorata, studiata…potrebbe essere un gioco nuovo! Per davvero un sequel!
Anche per l’andamento stesso della vicenda!
Sì, perché avresti potuto limitarti a spiegare la mente di Sullivan, invece tu sei riuscita a creare addirittura una storia!
È incredibile come sia uscita realistica, valorizzando anche il personaggio di Henry, altamente bistrattato! E che a me piace molto.
E ci hai messo anche qualcosa di tuo, rendendolo più “arrabbiato”, più “devastato” e quindi più “combattivo”, ma in modo molto coerente con quello di sh4. Lo hai fatto evolvere a modo tuo, ma a mio modesto parere, facendolo rimanere coerente con se stesso.
Hai fatto un lavoro perfetto.
Sarebbe banale dire della tua storia che parla di Walter e basta. No!
La tua fanfic spiega silent hill! La tua fanfic spiega silent hill 4. E i protagonisti sono Henry e Walter, entrambi. Li hai resi ugualmente protagonisti, con due spessori elevati e diversi.
L’uno come vittima e carnefice, l’altro come vittima e coscienza.
E a questo proposito, i risvolti narrativi sono stati fenomenali. Inaspettati, profondi, spesso anche inquietanti e horror.
Mille emozioni sono passate mentre leggevo.
Partendo da un prologo in cui vediamo un inedito Henry alle prese con la sua vita quotidiana, ma che già qui, lentamente, abbiamo la sensazione che qualcosa non vada.
E’ stato bello vederlo come fotografo. Particolare sulla sua vita supposto da molti fan, e che condivido!
Per poi lentamente vederlo sprofondare nell’oblio. Divenendo infine la famosa e inquietante hauntings inesorabilmente legata all’appartamento 302 e a Walter Sullivan, in un suggestivo e spietato legame, che lo ha reso comunque vittima di questo malsano rituale, in cui una parte di lui è morta.
Perché una parte di lui muore qui, una parte di lui vive qui, finchè esiste lui…
Una manifestazione costretta ad esistere in quanto scelta come 21esima vittima….legata quindi crudelmente al piano e alle sofferenze di Walter Sullivan.
Credimi….ho la pelle d’oca e non so se sono riuscita ad esprimere quanto mi abbia emozionato la tua interpretazione e lento avvicinamento a questa haunting del gioco….
Uno dei capitoli che più mi ha colpito è quello sulla foresta.
Sono rimasta incantata sui simbolismi …ma la cosa che mi ha scioccato maggiormente è che hai inserito persino le alte vittime di Sullivan, non presentate nel gioco.
Bobby e Sein…cioè, è stato un colpo di genio! Il primo di tanti! E poi….Jasper.
Ammetto che la mai opinione su di lui è completamente cambiata ed è diventata improvvisamente molto profonda su di lui leggendo quel capitolo.
Sono ancora oggi scioccata su come tu l’abbia spiegato psicologicamente…spiegando quel “finalmente ho incontrato il diavolo”….
Altra scena che ho adorato di quel capitolo è quando Henry fugge nella foresta vedendo i “fantocci nascosti”…da pelle d’oca.
Nonché il finale. Che è solo il preludio di quello a cui Walter ed Henry dovranno arrivare.
Ma già in quel punto trasmette tutta la dolcezza, ma anche malinconia, del destino sia di Henry che di Walter.
Come “colui che riceve saggezza”, che comprende vita, opere, e sentimenti di Sullivan….un dramma che hai comunicato in modo impressionante facendone comprendere la sua pesantezza.
Il capitolo sulla prigione cilindrica ha un andamento che forse è fra i più intriganti. Come si muovono le scene, come hai spiegato la vita del piccolo Walter, le battute scelte…ogni cosa sembra essere uscita dal gioco stesso.
Le descrizioni di Henry che viene richiamato dal mondo alternativo….pesanti, struggenti, le sento battere dentro!
Ma questo capitolo ha anche il suo momento comico, come Henry in frac che si presenta a casa di Eileen!
A me ha fatto morire! XD
Il capitolo di Cynthia è stato un po’ diverso dagli altri dato che Henry c’è poco, ma per me già il fatto che hai reso centrale la canzone Your Rain (che ho letto hai tradotto da sola…complimenti!), è bastato a far capire Cynthia come personaggio, la quale mi ha sempre fatto molta pena…
A proposito di lei, volevo ribadire un concetto!
Ovvero come tu sia riuscita a rendere questo capitolo il simbolo della “tentazione”. Il tema ripercorre per tutto il cap.
E questo non solo qui!
Nell’ospedale, l’utero.
Nella foresta, la fonte.
Nella prigione, la sorveglianza.
Nel palazzo, il caos.
Negli appartamenti, il bambino, l’abbandono…
E persino l’ultimo capitolo…la follia di Sullivan nella sua più cruda manifestazione. La sua prigionia in un mondo da lui evocato, e che gli si è ritorto contro manifestando i suoi stessi incubi.
Pur essendo a largo raggio, cioè che nei tuoi capitoli tratti temi di ogni tipo, il filo conduttore rimane, e lo ricolleghi ai temi delle placche che lasciano le vittime di Sullivan, simbolismo stesso della sua vita.
Gli ultimi tre capitoli in particolar modo sono stati un capolavoro: mondo del palazzo, appartamenti e il finale….
Ma devo specificare un attimo alcune cose che mi hanno entusiasmata del mondo del palazzo.
Scusami se mi sto dilungando, ma stando inserendo solo una recensione, devo per forza scrivere tutto quello che ho da dire qui! E DEVO farlo! *_*
Dunque dicevo, il mondo de palazzo. Da sempre per me è stato il più assurdo e, scusa l’ignoranza, quello meno “simbolico”. Non capivo che significato avesse visto che gli altri sono visibilmente riferiti alla vita e all’infanzia di Sullivan. Questo qui invece no….non ci ho mai visto un senso a dir la verità.
Invece tu….lo hai reso il più complesso, il più struggente, uno dei più profondi e contorti in quanto rappresentano il disprezzo di Sullivan per la società e gli uomini corrotti.
Spiegando anche il drammatico simbolismo dei mostri con “la faccia di gomma” e di Richard…..come l’uomo “boia e giudice di se stesso….e che quindi muore secondo la giustizia folle e assurda dell’uomo tramite "elettroesecuzione”….
Ho mamma…non avevo capito niente….
E ancora una volta, qui hai inserito altre vittime di Sullivan, amalgamandole nel contesto abilmente tramite l’intrigante commissione datoci da Henry Hauntings stesso!
E anche questo Henry versione hauntings…la sua presenza in questo capitolo è più struggente di quanto sembri.
La seconda parte di questo capitolo credo rimarrà la mia preferita di tutta la fanfic.
Come hai fatto muovere e parlare Sullivan, ma anche Henry, che in questo capitolo finalmente parla a tu per tu con lui, oramai stanco di essere maltrattato in questo modo!
Credimi se ti dico che tutto è stato fantastico…tutto..
Battute, descrizioni, scene, citazioni…lo dico dal profondo del cuore. Non ci sono altre parole per dirti!
E la conclusione…Henry che dice a se stesso “benvenuto nella parte profonda di lui…”
Credimi, ho ancora la pelle d’oca!
Viene poi il penultimo capitolo, quello che forse è simbolicamente il più chiaro di tutti essendo ambientato negli appartamenti dove Sullivan ha subito il suo trauma. Il tema più famoso e conosciuto per chi ha giocato sh4…. E sinceramente non credevo saresti riuscita a sorprendermi anche con questo capitolo!
Invece..!!!!
Invece ancora una volta hai saputo approfondire ciò che il gioco mostrava, ma non spiegava, attraverso una narrazione che è veramente accattivante e degna della saga.
Questo capitolo è stato così silenthilloso, così denso, così simbolico, così pieno di enigmi credibili e degni della storia stesso, che a un certo punto non stavo più leggendo. Io stavo col joystich in mano!
A partire dai Sullivam-infagottati, la simbolicità del mostro deforme con le manone…un’interpretazione…che…..mamma mia….non vedrò mai più allo stesso modo questo mostro, con questa visione che hai dato alla “rovescia”…il frutto di un male inferto….
Come hai descritto l’uomo col becco, figura altamente inquietante e adesso finalmente chiara nella mia mente!
La scena col Walter bambino che spiega il simbolismo del mostro fagotto, l’enigma della bambola, con tutte le scene che susseguono attraversando le porte quadro…
La scena che più mi ha colpita è quella di Walter nella cella.
Degna di un film.
“sai che succede adesso?” vedevo quella scena davanti ai miei occhi. *_*
La pesantezza dei traumi di Walter Sullivan, e che Henry può toccare con mano conoscendone la loro più crudele drammaticità….e anche il suo spietato destino allo stesso tempo.
Ancora adesso non so se il mio capitolo preferito è questo o quello del palazzo, ma anche l’epilogo se lo gioca molto…
L’ultimo capitolo è stato elegante, soave, malinconico…si leggeva che era la fine.
Scene sospese, dense di simbolismi e significati nascosti.-
Luoghi simbolo che hai proposto oramai completamente padrona della storia e dei personaggi.
Il tutto ripercorrendo ancora una volta la vita di Walter e il destino tragico di colui che riceve saggezza, raccontando così la nascita di quella polgherist, attraverso una scena finale degna di un film.
La mia scena preferita è stato quanto sono ritornati lui e Walter in quella camera buia illuminata dalla lampada per la seconda volta, per rispondere alla fatidica domanda “perché io invece non posso lasciare l’appartamento?”, stavolta detta da Walter, seguita, dopo la battaglia, da un Walter che racconta la sua storia, in maniera cruda, struggente, per poi crollare e piangere.
Stupendo…
Henry come colpevole e vittima solo perchè lo sfortunato abitante di un appartamento maledetto...
è un concetto inquietante, credimi....
Ho amato poi la scena in cui sul divano Henry guarda il se stesso “libero”, che tuttavia rimanda a quello dei capitoli iniziali, che comunque è “chiamato” dall’appartamento. Un finale contorto, emblematico…
Non sono riuscita a comprendere se felice o triste….
In quanto una parte di Henry sarà sempre chiamata dalla room 302…
E Walter Sullivan….non sarà mai appagato davvero. Perchè lui è morto.
Due sono quindi destinati l’uno a soffrire, l’altro a conoscere, in un tormento senza fine…..
Un finale degno della complessità della tua storia……
I miei complimenti, davvero….

Segue poi la ricapitolazione di tutta la storia, scritta in maniera semplice, che bada solo ai fatti, degno di un documento creato dagli sviluppatori del gioco stesso, il quale appare scritto ad elenco, rimandando un po’ la lettera di Mary.^^
Ci sono molte altre scene che ho amato, ma in realtà è tutta la storia.
Farei prima a rileggerla e scrivere ad ogni rigo “stupenda” per farti comprendere quanto ho adorato questa fanfic.
Si legge ovunque il tuo impegno, il lessico scelto, la tua passione e il lavoro che c’è dietro.
Una perla della quale devi essere fiera, perchè, sì!
Hai valorizzato Sh4!
Bravissima!
(Recensione modificata il 06/01/2014 - 05:50 pm)