| Recensione alla storia Confessioni ridicole - 04/01/17, ore 06:48 | | Capitolo 1: Confessioni ridicole | Bene. Molto bene. Mi alzo di buon ora e trovo questo piccolo gioiellino. Davvero molto bene.
Per prima cosa ci tengo a sottolineare doverosamente che questo non è "l'ambiente" che prediligo... premessa dovuta perché adesso, invece, devo specificare quanto questa breve storia mi sia piaciuta. Strano, ma assolutamente vero!
Ho trovato l'idea di base eccellente: lei che lo chiama un attimo prima della cerimonia.
Il punto di vista di Jared è perfetto. Certo, non lo conosco, ma per l'idea che mi sono fatta di lui, per come appare al mondo, il suo modo di giocare con l'essere sotto i riflettori... bè, l'ho davvero trovato perfetto. Ci sono le sue passioni(la scalata), c'è il sue essere eterno bambino e tra le righe si legge una nota di "realizzazione" nella sua persona: uno come lui potrebbe amarla, ma l'amore non basta in questo mondo,perché lui è lui e questo non è il set di un film di terza categoria: ho adorato come questo concetto emerge dalla natrazione e dai pensieri perfettamente ponderati.
Molto attento e ben scritto è anche il punto di vista di Margot. Adoro come hai capovolto la cosa, come un istante prima stiamo scalando una montagna e un istante dopo siamo davanti a uno specchio con l'abito bianco. Anche di lei emerge magnificamente l'idea che abbiamo sempre avuto su quello che fosse il suo carattere: la ragazza che sogna, la ragazza che vuole la stabilità e la concretezza e che non può accontentarsi di un uomo sul quale, forse, non può contare...
Nota J: fin dalle prime righe avevo la ferma convizione che sarebbe spuntato fuori, come solo lui sa fare, come solo tu sai fare. E non mi sbagliavo... ecco la battuta del ratto in scatola e Mr J è come se per un attimo ci avesse salutato in stile "special extended cut": Hi, mom! Ho adorato la stoccata del regalo, ho adorato come lui sembra per un attimo ricalarsi nei panni del Joker e di come lei invece si discosti da quelli di Harley.
Altro elemento assai gradito: il tono semi drammatico di una realtà che trasuda. È una storia, è finzione, ma si respira la realtà quotidiana tra le righe.
Davvero molto bella.
Complimenti ☺
Giulia
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