Una lettura diversa dal solito, senza dubbio; una lettura piacevole e "rilassante" - nonostante i toni cupi e fumosi - che, detto francamente, mi ha proprio stupita.
Lo stile passa da inflessioni direttissime a sfumature più evocative. Ci lasci entrare in punta di piedi dentro i ricordi di Catherine e poi ci scacci, ma senza violenza, per riportarci ai dettagli del suo presente, come quando discorre a proposito della cipria e dell'incarnato pallido.
Hai rievocato chiaramente "Cime Tempestose", ma lo hai fatto senza appesantire la storia in sé, perché il tutto è sì incentrato su Catherine, ma non su quella di CT. Eppure la protagonista la richiama in un modo discreto e elegante, velandosi di un narcisismo che, chissà perché, in questo caso non mi fa storcere il naso.
Complimenti! Mi è piaciuta davvero! |